Obiettivi
Obiettivi formativi: Il corso di Geologia Strutturale ha come obiettivo la caratterizzazione geometrica, cinematica e meccanica delle strutture geologiche che sono il risultato di processi deformativi. Durante il corso sarà enfatizzata l’importanza della caratterizzazione geometrica delle strutture. Gli studenti sono esortati a trovare i dati necessari per risolvere un problema, a saper rappresentare e interpretare i dati, a usare equazioni per sviluppare modelli meccanici, e a saper organizzare i risultati in una presentazione che può essere fruibile da altre persone. Questo esercizio aiuta gli studenti a sviluppare la capacità di risolvere problemi di Geologia Strutturale e li prepara all’esame di fine corso.
Risultati dell’apprendimento: Una volta superato l’esame gli studenti saranno in gradi di rispondere a domande del tipo: dove sono posizionate le strutture? Come sono orientate nello spazio e una rispetto all’altra? Quali sono le loro caratteristiche? Queste informazioni sono fondamentali in geologia strutturale poiché rappresentano il punto di partenza di ogni modello cinematico e meccanico
Canali
NESSUNA CANALIZZAZIONE
SABINA BIGI Scheda docente
Programma
Modulo II
Lo stress: Lo stress principale. La fratturazione e il fagliamento. La legge di Coulomb. Sistemi andersoniani. Ruolo della pressione dei fluidi. Concetto di attrito interno e di carico a rottura.
Fratture, joints e vene. Definizione, e rapporti con le altre strutture. Applicazioni pratiche alla ingegneria civile e alla tutela del territorio, alla geologia di superficie, del petrolio, alla geologia mineraria.
Faglie: Terminologia. Tipi di rocce di faglia in campo fragile e duttile. Indicatori cinematici. Faglie normali, trascorrenti ed inverse. Sovrascorrimenti. Zone di taglio fragili. Aspetti applicativi (economici e di pericolosità).
Esercitazioni: 1) Rielaborazione di dati strutturali: raccolta dati; proiezione su reticoli; loro lettura e interpretazione; 2): Rielaborazione ed interpretazione di dati di fatturazione. 3) Concetto di bilanciamento. Bilanciamento di una sezione con il metodo lineare.
Testi adottati
Fossen, Geologia Strutturale, Zanichelli, 478 pp. 2020.
Twiss and Moores, Structural geology, Freeman and Company, New York, 532 pp., 2000.
Ramsay & Huber, Modern structural geology, Strain Analysis Vol. I, Academic Press, London, pp. 0-308, 1983.
Ramsay & Huber, Modern structural geology, Folds and fractures, Vol. II, Academic Press, London, pp. 309-700, 1987.
Bibliografia di riferimento
Wernicke, B. and Axen, G. J., 1988, On the role of isostasy in the evolution of normal fault systems. Geology 16: 848–851. Scholz, C. H., 1990, The Mechanics of Earthquakes and Faulting. Cambridge: Cambridge University Press Ramsay, J. G. and Huber, M. I., 1983, The Techniques of Modern Structural Geology. Vol. 1: Strain Analysis. London: Academic Press. Ramsay, J. G. and Huber, M. I., 1987, The Techniques of Modern Structural Geology. Vol. 2: Folds And Fractures. London: Academic Press. Griffith, A. A., 1924, The theory of rupture. In C. B. Biezeno and J. M. Burgers (Eds.), First International Congress on Applied Mechanics. Delft: J. Waltman, pp. 55–63.
Prerequisiti
riconoscimento delle principali rocce (sedimentarie, ignee, metamorfiche).
Modalità di frequenza
Si raccomanada di seguire le lezioni, in particolare le esercitazioni pratiche.
Modalità di valutazione
L’esame consiste in una prova orale della durata di circa 30 minuti.
Durante la prova agli studenti verranno sottoposti quesiti di natura teorica e
semplici problemi geologico-strutturali.
La valutazione verrà effettuata sulla base della capacità dello studente di rispondere alle
domande teoriche e di risolvere i problemi geologico strutturali.
Sono inoltre previsti esoneri.
EUGENIO AMBROGIO MARIA CARMINATI Scheda docente
Programma
Modulo I (Prof. E. Carminati) (3 crediti)
Concetti di deformazione fragile (dalla frattura alla faglia, deformazione a bassa pressione e temperatura, terremoti) e duttile (deformazione per flusso duttile, pieghe, deformazione ad alta pressione e temperatura). I profili reologici. La profondità di transizione fraglie-duttile. 6 ore
Lo strain. Strain in 2D ed ellisse dello strain. Deformazione di livelli variamente orientati. Strain in 3D ed ellissoide dello strain. Analisi dello strain in 2D 3 in 3D. 6 ore
Cenni di deformazione duttile. Principali strutture alla mesoscala e alla microscala. Pieghe: classificazione, meccanismi di piegamento e loro aspetti geologici ed economici. Zone di taglio duttili. Foliazioni e lineazioni. 12 ore
Testi adottati
Fossen, Geologia Strutturale, Zanichelli, 478 pp. 2020.
Twiss and Moores, Structural geology, Freeman and Company, New York, 532 pp., 2000.
Ramsay & Huber, Modern structural geology, Strain Analysis Vol. I, Academic Press, London, pp. 0-308, 1983.
Ramsay & Huber, Modern structural geology, Folds and fractures, Vol. II, Academic Press, London, pp. 309-700, 1987.
Prerequisiti
Da tutti i corsi precedenti: riconoscimento delle principali rocce (sedimentarie, ignee, metamorfiche).
Modalità di valutazione
L’esame consiste in una prova orale della durata di circa 30 minuti.
Durante la prova agli studenti verranno sottoposti quesiti di natura teorica e
semplici problemi geologico-strutturali.
La valutazione verrà effettuata sulla base della capacità dello studente di rispondere alle
domande teoriche e di risolvere i problemi geologico strutturali.
Sono inoltre previsti esoneri.
- Anno accademico: 2020/2021
- Curriculum: Curriculum unico
- Anno: Terzo anno
- Semestre: Secondo semestre
- SSD: GEO/03
- CFU: 6
- Attività formative affini ed integrative
- Ambito disciplinare: Attività formative affini o integrative
- Ore esercitazioni: 12
- Ore Aula: 40
- CFU: 6
- SSD: GEO/03