Percorso formativo

 

Curriculum unico

Primo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
1036296 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE I Primo semestre 4 Italiano
1026600 - STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA Primo semestre 8 ICAR/18 Italiano
1007334 - ISTITUZIONI DI MATEMATICA I Primo semestre 8 MAT/05 Italiano
1026354 - DISEGNO Primo semestre 8 ICAR/17 Italiano
AAF1185 - PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA Primo semestre 3 Italiano
1036296 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE I Secondo semestre 8 Italiano
1007336 - TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA I Secondo semestre 8 ICAR/12 Italiano
1036300 - FONDAMENTI DI URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO Secondo semestre 10 Italiano

Secondo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
1026599 - STORIA DELL'ARCHITETTURA ANTICA E MEDIEVALE Primo semestre 8 ICAR/18 Italiano
1025928 - MECCANICA DELLE STRUTTURE Primo semestre 8 ICAR/08 Italiano
1020340 - ISTITUZIONI DI MATEMATICA II Primo semestre 6 MAT/05 Italiano
1026548 - FONDAMENTI E APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA Primo semestre 8 ICAR/17 Italiano
1036461 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE II Secondo semestre 12 Italiano
1025854 - FISICA TECNICA AMBIENTALE Secondo semestre 8 ING-IND/11 Italiano
1036466 - ESTIMO Secondo semestre 6 ICAR/22 Italiano
- A SCELTA DELLO STUDENTE Secondo semestre 6 Italiano

Terzo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
1036465 - STORIA DELL'ARCHITETTURA MODERNA Primo semestre 8 ICAR/18 Italiano
1025639 - SCIENZA DELLE COSTRUZIONI Primo semestre 8 ICAR/08 Italiano
1040347 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE III Primo semestre 12 Italiano
- A SCELTA DELLO STUDENTE Primo semestre 6 Italiano
1025846 - CARATTERI COSTRUTTIVI DEGLI EDIFICI STORICI E PROBLEMI DI RESTAURO Secondo semestre 8 ICAR/19 Italiano
1036463 - PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO Secondo semestre 6 ICAR/21 Italiano
1026605 - TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA II Secondo semestre 6 ICAR/12 Italiano
AAF1039 - TIROCINIO Secondo semestre 1 Italiano
AAF1004 - PROVA FINALE Secondo semestre 6 Italiano

Gruppi Opzionali

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA IN
SCIENZE DELL’ARCHITETTURA
CLASSE L-17 (SCIENZE DELL’ARCHITETTURA)

Obiettivi formativi specifici
Il corso di laurea in Scienze dell'Architettura costituisce la prima tappa del percorso “3 e 2” in Architettura offerto dalla Facoltà di Architettura della Sapienza e forma una figura professionale completa e innovativa, capace di leggere, analizzare e interpretare i problemi attinenti all'architettura, al paesaggio, all'urbanistica e al restauro e di intervenire con un taglio fortemente polivalente nell'articolato lavoro di progettazione e realizzazione della moderna architettura nonché di riqualificazione e di recupero dell'edilizia e degli insediamenti esistenti. Nell’ambito degli obiettivi generali qualificanti la Classe di laurea L-17, infatti, il Corso di Laurea in Scienze dell'Architettura si propone di preparare un professionista capace di svolgere un ruolo di raccordo tra committenza, amministrazione, imprese, società e inserirsi nel mondo della professione, collaborando con studi professionali, società ed enti di progettazione, imprese di costruzioni, enti di gestione del territorio, soprintendenze, e, una volta superato l'esame di stato per la Professione di Architetto Iunior, lavorando in autonomia.
Nel corso del triennio, grazie agli insegnamenti relativi alle discipline di storia dell’architettura, rappresentazione, matematica, fisica tecnica, tecnologia dell’architettura, scienza delle costruzioni, restauro, urbanistica, estimo, progettazione, architettura degli interni e diritto, organizzati in corsi, laboratori, seminari e tirocini, lo studente acquisisce le conoscenze teoriche, metodologiche e operative dei diversi settori scientifico-disciplinari che concorrono alla formazione culturale e tecnica del progettista di architettura. Affronta i problemi della progettazione, della pianificazione e del restauro architettonico, il loro impatto fisico, energetico-ambientale, economico e sociale, gli aspetti relativi alla fattibilità strutturale, tecnica ed economica, i calcoli dei costi e i processi di produzione e realizzazione dei manufatti edilizi; la legislazione nazionale ed europea in materia di urbanistica, paesaggio e di opere pubbliche. Una prova di idoneità nella lingua Inglese, con particolare riferimento al lessico tecnico, affiancata dalle esercitazioni svolte da un esperto linguistico, consentirà inoltre allo studente di arricchire le proprie capacità comunicative in ambito internazionale.
Conoscenze richieste per l’accesso
Gli studenti vengono ammessi annualmente al primo anno del Corso di Studi in numero programmato (art.1 della L.264/99) indicato dal CdS, deliberato dal Consiglio di Area Didattica e quindi approvato dalla Giunta di Facoltà, e vengono selezionati in base ad un test predisposto a livello nazionale secondo la normativa vigente, che si svolge contemporaneamente nei principali Atenei italiani.
A fronte della verifica del possesso delle conoscenze iniziali richieste nel test d’ingresso, in caso di mancato superamento, saranno assegnati degli specifici Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da soddisfare entro il primo anno di corso, secondo le modalità specificate nel bando di ammissione predisposto dall’Ateneo.
Lo studente che intenda affrontare il corso di Laurea in Scienze dell’Architettura deve essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto equipollente e deve avere abilità di comprensione ed esposizione orale e scritta nella lingua italiana; capacità di apprendimento, ragionamento, analisi e sintesi così come sviluppate nella formazione della scuola secondaria; conoscenze di base relative alle discipline della matematica, della fisica, della storia, della geografia, del disegno.
Durante lo svolgimento dei singoli insegnamenti del primo anno verranno ulteriormente accertate le conoscenze in ingresso relativamente alle discipline coinvolte, organizzando di conseguenza attività ed esercitazioni volte a fornire a tutti gli studenti gli strumenti per frequentare con esiti positivi i corsi.

Quadro generale dell’offerta formativa
L’offerta formativa proposta, prevede, nei tre anni, il raggiungimento di livelli progressivi di conoscenza, acquisizione e applicazione di metodi e sperimentazioni articolati secondo i contenuti disciplinari delle tre tipologie di attività formative previste per la Classe L17, maturando un numero sufficiente di CFU in tutti gli ambiti disciplinari tale da consentire il proseguimento del percorso formativo in tutti i corsi di laurea magistrali in classe LM-4, che mirano, alla fine del quinquennio, alla formazione dell’Architetto ai sensi delle direttive europee. Il profilo degli studi prevede quindi un'integrazione fra discipline progettuali, discipline umanistiche e discipline tecnico-scientifiche.
Le attività formative di base (A) mirano a fornire allo studente le conoscenze e gli strumenti culturali e scientifici per affrontare adeguatamente gli altri insegnamenti del corso di studio, in termini di lessico specifico e lettura e comprensione dell’organismo architettonico. Esse comprendono una conoscenza adeguata delle discipline relative alla rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente, delle componenti logiche e dei processi propri delle discipline matematiche, fisico-tecniche e storiche per l’architettura.
Le discipline caratterizzanti (B) sono incentrate sulla capacità di lettura, interpretazione e intervento progettuale in materia di architettura, paesaggio, urbanistica e restauro, con particolare attenzione all'analisi dei caratteri tipologici e costruttivi dei tessuti e degli edifici storici e alla gestione degli interventi di riqualificazione e di recupero edilizio, paesaggistico ed urbano. Accanto alle discipline della progettazione architettonica e urbana, delle teorie e tecniche per il restauro architettonico e per la progettazione urbanistica e pianificazione territoriale, un'adeguata preparazione è prevista, in specie, nelle discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia, dell’analisi e progettazione strutturale per l’architettura e delle discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica.
Le discipline affini o integrative (C) mirano all'acquisizione di conoscenze applicative nella lettura del paesaggio urbano, nell'architettura degli interni, nelle materie giuridiche, con cenni anche ai beni culturali, per garantire una pluralità di settori d'apprendimento sui temi della progettazione, della costruzione, della riqualificazione e del recupero alla scala della città e del territorio.
La tabella allegata illustra il Manifesto degli studi per il triennio 2018-2020, con l’elenco degli insegnamenti e dei moduli, l’indicazione dei settori scientifico-disciplinari, i crediti formativi e i relativi obiettivi formativi specifici.

Sbocchi professionali e accesso alle lauree Magistrali
Gli sbocchi professionali del laureato in Scienze dell’Architettura sono da prevedere nella libera professione, nelle imprese e nelle amministrazioni pubbliche e sono legati al settore produttivo che vede nella progettazione-costruzione il proprio centro di competenza, compreso l'ambito della riqualificazione e del recupero del patrimonio edilizio e urbano. I profili professionali si possono individuare quelli di Architetto Iunior (previo superamento dell’esame di stato, iscrizione all’albo professionale); Collaboratore tecnico per le attività degli studi di Architettura e Ingegneria; Tecnico laureato nella Pubblica Amministrazione (funzionario tecnico e istruttore tecnico); Tecnico di Impresa nella realizzazione e gestione di costruzioni civili.
Il laureato in Scienze dell’Architettura può infatti collaborare con studi professionali, società ed enti di progettazione, per la progettazione di costruzioni civili semplici, per il rilievo, le indagini, la diagnostica sullo stato del patrimonio insediativo esistente; imprese di costruzioni, per il rilievo, le indagini tecniche e la conduzione di cantieri; enti di gestione del territorio (ministeri, regioni, enti locali, enti economici, enti di normazione), per le indagini e rilevamento delle strutture insediative nell'ambito di atti di pianificazione generali o attuativi (piani particolareggiati, programmi di recupero urbano e di sviluppo sostenibile ecc.) e per la gestione tecnico-amministrativa degli interventi; soprintendenze regionali per i beni e le attività culturali, soprintendenze per i beni ambientali e architettonici e soprintendenze archeologiche, per il rilievo critico, le indagini e la diagnostica sul patrimonio architettonico e paesaggistico-ambientale e per la gestione tecnico-amministrativa degli interventi.
Concepita nell'ottica europea del “3 e 2”, la Laurea in Scienze dell'Architettura - classe L 17, costituisce inoltre la formazione ideale per proseguire gli studi nelle lauree magistrali in classe LM-4, che mirano, alla fine del quinquennio, alla formazione dell’Architetto ai sensi delle direttive europee.
FINALITA’ E ORGANISMI
Art. 1 – FINALITÀ
1. Il Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura (d’ora in poi detto Corso di Laurea) afferisce alla Classe di Laurea L 17, in l’applicazione del D.M. 22 ottobre2004, n. 270 (già Classe 4 delle Lauree in Scienze dell’architettura e dell’Ingegneria Edile, prevista dal D.M. 4 agosto 2000) e persegue un progetto formativo e culturale basato sull’integrazione delle differenti conoscenze umanistiche, tecniche ed artistiche per formare una figura professionale di laureato in Architettura.
2. Il Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura afferisce all’area didattica di Scienze dell’Architettura e del Paesaggio. L’organo deliberante collegiale di gestione del corso di laurea è il Consiglio dell’Area Didattica di Scienze dell’Architettura e del Paesaggio (d’ora in poi detto CAD).
3. Al Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura concorrono, in qualità di Dipartimenti associati, il Dipartimento di Architettura e Progetto, il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura, il Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura, il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, che assicurano la copertura degli insegnamenti, tenuto conto dei requisiti necessari alla sostenibilità dell’offerta formativa. La struttura didattica di riferimento del corso di laurea è il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura (delibera di Giunta di Facoltà del 16 gennaio 2013).
4. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento Didattico di Ateneo (REGOLAMENTO DIDATTICO DI ATENEO AI SENSI DELLA L. 240/2010 E DELLO STATUTO DI ATENEO - DR n. 3689 del 29 ottobre 2012 e successivo adeguamento), e con il Regolamento di Area didattica (approvato dal CAD il 18 febbraio 2013), disciplina l’organizzazione del Corso di Laurea per quanto non definito dai predetti Regolamenti.
5. L’Ordinamento didattico, con gli obiettivi formativi e il quadro generale delle attività formative è approvato dal CAD, dal Dipartimento di riferimento, dalla Giunta di Facoltà e, successivamente, dal Senato Accademico e dal Consiglio Universitario Nazionale.
Art. 2 - ORGANI DEL CORSO DI LAUREA
1. Sono organi del Corso di Laurea il Consiglio del Corso di Laurea, il Presidente, la Commissione per l’Assicurazione della Qualità, il gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica e il gruppo di lavoro finalizzato all’Orientamento e al Tutorato e, secondo quanto stabilito dal presente Regolamento, eventuali altre Commissioni o gruppi di lavoro straordinari.
2. Il Consiglio di Corso di Laurea è costituito da tutti i docenti afferenti per i compiti didattici del Corso di Laurea, da una rappresentanza di studenti eletti tra gli studenti iscritti ai corsi di studio afferenti all’Area Didattica pari al15% dei docenti, nonché dal personale di ruolo equiparato ai sensi del D.P.R. 382/80 e della Legge 341/90, che svolgano corsi per supplenza o affidamento all'interno del Corso di Laurea e da quanti ricoprono per contratto corsi d’insegnamento.
Il Consiglio di Corso di Laurea esercita un’attività deliberante per i compiti di pertinenza del Corso di Laurea e istruisce i materiali per le delibere di competenza del CAD. I docenti a contratto incaricati di svolgere attività di formazione in corsi o in moduli didattici, partecipano al Consiglio senza diritto di voto.
3. Il Presidente del Corso di Laurea è eletto a scrutinio segreto, tra i docenti di ruolo che compongono il Consiglio dai docenti che esercitano il diritto di voto. L’elezione è ratificata dalla Giunta di Facoltà. Il Presidente dura in carica per un periodo non superiore a tre anni, e può essere rieletto non più di una volta consecutiva. L’elezione del Presidente avviene a maggioranza assoluta in prima convocazione e a maggioranza relativa nelle convocazioni successive.
5. Le elezioni del Presidente devono essere indette a cura del professore ordinario più anziano in grado, e a parità di grado dal più anziano di età (Decano), trenta giorni prima della scadenza del mandato. Le elezioni sono valide se vi ha partecipato la maggioranza assoluta degli aventi diritto.
6. In particolare spettano al Presidente i compiti di:
a) di convocare il Consiglio predisponendo l’ordine del giorno, dirigere, moderare la discussione, dirigere, moderare la discussione e garantire l’osservanza del Regolamento;
b) sovrintendere e coordinare le altre attività del Corso di Laurea. In particolare proporre – in accordo con il Dipartimento referente, i Dipartimenti coinvolti e l’Area didattica di Scienze dell’Architettura e del Paesaggio – le coperture didattiche dei singoli insegnamenti;
c) curare l’esecuzione delle delibere, vigilare sul rispetto di quanto deliberato dal Consiglio del Corso di Laurea, dal CAD e dalla Giunta di Facoltà, provvedere alla redazione dei verbali curandone l’inoltro agli organi accademici competenti;
e) In caso di assenza o di impedimento, il Presidente è sostituito dal Decano. Se l’impedimento si protrae per più di sei mesi vengono indette nuove elezioni.
7. I Consigli assicurano la qualità delle attività formative, formulano proposte relative all’ordinamento e individuano annualmente i docenti, tenuto conto dei requisiti necessari alla sostenibilità dell’offerta formativa, che ricoprono i singoli insegnamenti del Corso di Laurea, in accordo con l’Area didattica.
8. Per l’elezione del Presidente del Corso di Laurea, esercitano diritto di voto tra i membri del Consiglio tutti i professori di ruolo e fuori ruolo, professori incaricati stabilizzati, ricercatori, personale di ruolo equiparato ai sensi della normativa vigente e la rappresentanza degli studenti iscritti al Corso di Laurea.
9. Per tutte le altre questioni di competenza del Consiglio del Corso di Laurea, esercitano diritto di voto tutti i professori di ruolo e fuori ruolo, i professori incaricati stabilizzati, i ricercatori, il personale di ruolo equiparato ai sensi della normativa vigente e la rappresentanza degli studenti iscritti al corso di Laurea. Partecipano al dibattito del Consiglio del Corso di Laurea, senza diritto di voto, quanti ricoprano per contratto corsi di insegnamento afferenti al Corso di Laurea, nonché la rappresentanza del personale tecnico-amministrativo e dei collaboratori ed esperti linguistici.
10. Per la validità delle sedute del Consiglio del Corso di Laurea è necessaria la presenza della maggioranza dei convocati con diritto di voto. Nel computo, per determinare la maggioranza, non si tiene conto di coloro che hanno giustificato validamente l'assenza mentre si tiene conto dei professori fuori ruolo soltanto se sono presenti. In ogni caso, nessuna seduta di Consiglio di Laurea è valida qualora non sia presente il Presidente o il Decano che ne fa le veci.
11. La Commissione per l’Assicurazione della Qualità effettua un periodico monitoraggio del percorso formativo, soprattutto con riferimento all’andamento delle carriere degli studenti, alla loro soddisfazione e agli sbocchi professionali, indirizzando anche i processi di pianificazione, monitoraggio e controllo degli risultati ottenuti.
La Commissione supporta il Presidente e il Responsabile Qualità nelle attività di autovalutazione e AQ nella redazione del Rapporto di Riesame annuale, predispone gli adempimenti necessari al Riesame ciclico, valuta periodicamente le rilevazioni delle OPIS.
La Commissione per l’Assicurazione della Qualità è composto da almeno sei membri, tra cui il Presidente, il responsabile per la Qualità, almeno due docenti del corso di laurea, una componente tecnico-amministrativa e una rappresentanza studentesca. Il responsabile della Qualità è proposto dal Presidente e votato dal Consiglio del Corso di laurea.
12. Il gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica, istituito dal presente Regolamento (art. 2, punto 1.) ha il compito di monitorare l’andamento didattico del Corso di Laurea, di analizzare le pratiche studenti incluse quelle di riconoscimento crediti e altre attività formative, di organizzare e monitorare le attività degli studenti ammessi al Percorso di Eccellenza.
Il gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica è composto da almeno sei docenti del Corso di Laurea, rappresentativi di diversi SSD del percorso formativo, nominati da tutti i membri del Consiglio del Corso di Laurea e dura in carica tre anni. Il responsabile del gruppo di lavoro è proposto dal Presidente e votato dal Consiglio del Corso di laurea.
13. La Commissione per l’Assicurazione della Qualità e il gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica coadiuvano il Presidente in tutte le operazioni di ricognizione e di monitoraggio sulla didattica e di predisposizione di differenti organizzazioni culturali e didattiche da tradurre in proposte o delibere che saranno sottoposte prima all’approvazione del Consiglio del Corso di Laurea poi alla delibera dell’Area Didattica e della Giunta di Facoltà. Stabiliscono modalità e criteri operativi relativi alla didattica, al riconoscimento delle attività formative e ai tirocini; istruiscono delibere, propone eventuali modifiche di manifesto, di ordinamento o di regolamento da sottoporre all'approvazione del CAD. Coadiuvano inoltre il Presidente nella gestione del sito web del Corso di Laurea e nel proporre e organizzare seminari, workshop e altre attività culturali.
14. Il Gruppo di lavoro finalizzato all’Orientamento e al Tutorato del Corso di Laurea, istituito dal presente Regolamento (art. 2, punto 1.) ha il compito organizzare e diffondere informazioni sui percorsi formativi, sul funzionamento dei servizi per gli studenti, di favorire la loro partecipazione attiva alle attività accademiche e di definire i criteri e le modalità di Tutorato.
Il Gruppo di lavoro finalizzato all’Orientamento e al Tutorato del Corso di Laurea è costituito da almeno tre docenti del Consiglio del Corso di Laurea nominati da tutti i membri del Consiglio del Corso di Laurea e dura in carica tre anni. Il responsabile del gruppo di lavoro è proposto dal Presidente e votato dal Consiglio del Corso di laurea.
17. Gli organi del Corso di Laurea non sono dotati di autonomia di spesa ma operano nell’ambito degli obiettivi di finanza e di bilancio fissati dall’Area Didattica e dalla Giunta di Facoltà.
Art. 3 - COMPETENZE SPECIFICHE DEL CONSIGLIO DEL CORSO DI LAUREA
1. Spetta al Consiglio del Corso di Laurea, coadiuvato dagli organismi specificamente proposti (art. 2 del presente Regolamento) predisporre delibere da sottoporre all’approvazione del CAD, del Dipartimento referente e dei Dipartimenti associati e della Giunta di Facoltà, sui seguenti argomenti:
a) i programmi d’insegnamento, nel rispetto delle propedeuticità stabilite nella seconda parte del presente regolamento e dell’offerta formativa di Facoltà;
b) la sperimentazione di nuove modalità didattiche, nei limiti della legislazione vigente, e la proposizione delle tipologie di altre attività formative e di tirocinio, cui associare crediti;
c) la sperimentazione di modalità organizzative delle attività didattiche orientate all’innovazione e al miglioramento qualitativo;
d) il Regolamento specifico del Corso di Laurea;
e) il Manifesto annuale del Corso di Laurea;
f) la valutazione dei risultati della didattica, dell’organizzazione e della funzionalità dei servizi didattici.
Sottopone inoltre proposte e pareri in merito a:
• attivazione di insegnamenti previsti dall’Ordinamento didattico;
• attribuzione degli incarichi didattici, d’intesa con gli interessati, ai professori, assistenti e ricercatori;
• assegnazione dei corsi vacanti per affidamenti e supplenze, e designazione di studiosi ed esperti per affidamenti di contratti;
• miglioramento, potenziamento e attivazione di servizi didattici;
• modifiche statutarie al Regolamento del Corso di Laurea.
2. Spetta al Consiglio del Corso di Laurea coadiuvato dagli organismi (art. 2 del presente Regolamento) specificamente preposti al monitoraggio e al coordinamento della didattica, alle varie istruttorie e alle nuove configurazione culturali didattiche, predisporre e deliberare:
a) la definizione dei Regolamenti didattici specifici del Corso di Laurea che costituiscono la seconda parte del presente Regolamento, nel rispetto della libertà d’insegnamento, delle norme del Regolamento didattico di Ateneo, del Regolamento dell’Area Didattica e del presente Regolamento;
b) il coordinamento dei programmi dei corsi di insegnamento dei docenti, la loro articolazione nei contenuti, in particolare per quanto attiene gli obiettivi e le finalità formative, l’articolazione dell’attività didattica e l’organizzazione delle prove d’esame;
c) il monitoraggio dei programmi dei Corsi di insegnamento dei docenti e procedure concordate nell’ambito del processo di mantenimento e ottimizzazione della Qualità, così come istruite dalla Commissione per l’Assicurazione della Qualità del Corso di laurea;
d) la predisposizione e la diffusione annuale (anche attraverso lo spazio Internet, dedicato al Corso di Laurea), nei tempi e nelle modalità previsti dall’Ateneo, dei materiali e delle informazioni relativi al Corso di Laurea, quali l’Ordinamento vigente, il Regolamento didattico e i contenuti previsti per il Manifesto, i programmi e i curricula dei docenti, le iniziativi culturali, le iniziative formative e quelle relative ai tirocini e agli stage;
e) la predisposizione e la diffusione (anche attraverso lo spazio Internet, dedicato al Corso di Laurea) delle informazioni relative all’attività formativa, ai procedimenti organizzativi e alla programmazione degli orari delle lezioni, dei calendari di esame e delle altre prove di verifica, nonché degli orari di ricevimento dei docenti;
f) la verifica dei piani di studio individuali degli studenti, delle domande di tesi e delle pratiche relative agli studenti e la predisposizione delle relative delibere da sottoporre al CAD;
f) la predisposizione delle delibere da sottoporre al CAD in merito ai riconoscimenti e alle convalide, istruiti dalla Commissione didattica del Corso di Laurea, secondo le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di Laurea (seconda parte del presente Regolamento), degli esami e dei crediti didattici conseguiti dagli studenti in altri Corsi di Studio o in altre Facoltà italiane ed estere o relativamente ad altre attività formative certificate.
3. Spetta al Consiglio del Corso di Laurea il pieno rispetto degli adempimenti e delle procedure riguardanti il Corso di Laurea in tutte le sue espressioni, segnalati come indispensabili e urgenti in riferimento a quanto stabilito dai Regolamenti di Ateneo, dalla normativa nazionale o da eventuali richieste, modifiche ed integrazioni che dovessero intervenire in ambito di Ateneo e nazionale.
Art. 4 - MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEL CORSO DI LAUREA
1. Il Consiglio del Corso di Laurea è convocato ordinariamente ogni tre mesi e, straordinariamente, quando occorre. Può anche essere convocato su richiesta motivata di almeno un quinto dei consiglieri. La convocazione dei consiglieri deve essere fatta con avviso scritto almeno sette giorni prima della data della seduta, salvo casi di comprovata urgenza, tramite convocazione e-mail o fax.
2. Le presenze alle sedute del Consiglio del Corso di Laurea sono registrate all’inizio di ciascuna seduta distintamente tra gli aventi diritto al voto (art. 2 comma 8 e 9) e gli altri consiglieri (art. 2 comma 9).
4. Nelle sedute del Consiglio del Corso di Laurea, il Presidente apre la discussione sugli argomenti in oggetto e sulle proposte di delibere, oppure può delegare un relatore a farlo in sua vece. Il Segretario prende l’ordine delle iscrizioni a parlare e, su tale base, il Presidente dà la parola. Il Presidente può, tenuto conto della discussione, proporre la chiusura delle iscrizioni a parlare, fissare un limite di tempo per ogni intervento sullo stesso tema e impedire di ridiscutere su argomenti già deliberati. Può chiedere al Consiglio di invertire l’ordine del giorno o di inserire argomenti particolarmente urgenti non previsti nell’ordine del giorno (quest’ultima proposta può essere anche fatta da almeno dieci consiglieri, ma va approvata dal Consiglio del Corso di Laurea).
5. Le mozioni d’ordine, cioè i richiami al Regolamento, al modo di condurre la discussione, all’ordine del giorno e alla priorità di una votazione, hanno la precedenza e fanno sospendere la discussione sull’argomento in atto. A seguito possono parlare solo un oratore in favore ed uno contrario.
6. I consiglieri che intervengono nella discussione possono presentare emendamenti scritti alle proposte di delibere ed illustrarli. Non possono, sotto qualsiasi forma, essere proposti emendamenti a deliberazioni già prese dal Consiglio del Corso di Laurea.
7. Le deliberazioni sono prese a maggioranza degli aventi diritto; in caso di parità prevale il voto del Presidente. Nessuno può prendere parte al voto su questioni che lo riguardano personalmente o che riguardino suoi parenti o affini entro il quarto grado.
8. La votazione avviene di norma in modo palese e si effettua per alzata di mano. Se il Presidente reputa dubbio il risultato può procedere ad una votazione per appello nominale.
9. Alle votazioni per appello nominale o per scrutinio segreto, si procede nei casi previsti dalle leggi o dai Regolamenti. Si vota per appello nominale o a scrutinio segreto anche su richiesta del Presidente o di almeno dieci consiglieri.
10. Il verbale di ogni seduta è depositato in visione dei consiglieri presso la segreteria del Consiglio di Corso di Laurea almeno cinque giorni prima della seduta di approvazione. Le eventuali correzioni al verbale devono essere presentate per iscritto al Presidente e messe in discussione prioritariamente rispetto agli altri punti all’ordine del giorno.
NORME SPECIFICHE
Art. 5 – PERCORSO FORMATIVO
1. La Laurea in Scienze dell'architettura permette l'uscita in classe L-17, con un numero congruo di CFU in tutti gli ambiti disciplinari tale da consentire il proseguimento del percorso formativo in tutti i corsi di laurea magistrali che mirano, alla fine del quinquennio, alla formazione dell’Architetto ai sensi delle direttive europee.
2. Ad 1 CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo dello studente, fra attività in aula e studio individuale, ripartite in egual misura.
3. Il percorso di studi prevede un limitato numero di CFU acquisibili frequentando le materie a scelta offerte dalla Facoltà o dalle altre Facoltà dell’Ateneo, conseguentemente non è richiesta la presentazione di piani di studio individuali. È richiesta la comunicazione delle materie a scelta dello studente, al fine di una valutazione di congruenza con il percorso formativo da parte del gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica del Corso di Laurea. La scelta va effettuata al massimo una volta l’anno, nelle finestre temporali stabilite dal calendario didattico della Facoltà.
4. L’offerta formativa del Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura è sintetizzata, nelle tabelle riportate di seguito.
Art. 6 – ELENCO DEGLI INSEGNAMENTI
1. Le attività formative proposte dal Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura, con l’elenco degli insegnamenti per anno di corso, la loro organizzazione in moduli, i CFU assegnati a ciascuna attività formativa e gli obiettivi formativi delle singole discipline sono riportati nelle tabelle in allegato.
2. Le attività formative realmente attivate ed ogni eventuale ulteriore aggiornamento sono resi noti annualmente attraverso:
• la banca dati dell’offerta formativa del Ministero;
• il Manifesto degli studi della Facoltà di Architettura;
• il sito internet della Facoltà e la pagina del Corso di Laurea nel Catalogo dei Corsi di Studio Sapienza.
Art. 7 – CREDITI ASSEGNATI AGLI INSEGNAMENTI ED EVENTUALI PROPEDEUTICITÀ
1. I crediti formativi assegnati ai diversi insegnamenti del Corso di Laurea in Scienze dell’architettura, sono riportati nelle tabelle di cui all'art.6 al presente Regolamento.
2. E’ richiesto il rispetto delle seguenti propedeuticità:
non si può sostenere l’esame di:
Laboratorio di Progettazione II se non si è superato l’esame di Laboratorio di Progettazione I
Laboratorio di Progettazione III se non si è superato l’esame di Laboratorio di Progettazione II
Istituzioni di Matematica II se non si è superato l’esame di Istituzioni di Matematica I
Meccanica delle strutture se non si è superato l’esame di Istituzioni di Matematica I
Scienza delle costruzioni se non si sono superati gli esami di Meccanica delle strutture e Istituzioni di Matematica II
Tecnologia dell’architettura II se non si è superato l’esame di Tecnologia dell’architettura I
Pianificazione del Territorio e del Paesaggio se non si è superato l’esame di Fondamenti di urbanistica e Governo del territorio.
Art. 8 – ATTIVITÀ A SCELTA DELLO STUDENTE
1. Lo studente potrà scegliere, nell’ambito degli insegnamenti attivati nell’Ateneo, insegnamenti per un numero di crediti pari a 12.
2. La Facoltà, tenuto conto dei requisiti necessari alla sostenibilità dell’offerta formativa, può prevedere ogni anno l’attivazione di alcuni insegnamenti curriculari opzionali coerenti con il percorso formativo del Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura, in relazione all’aggiornamento annuale dell’offerta formativa.
3. Lo studente può, comunque, scegliere insegnamenti fra quelli di altri Corsi di Laurea e Laurea Magistrale a ciclo unico attivati nella Facoltà, che presentino declaratorie diverse da quelle degli insegnamenti obbligatori del Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura.
Art. 9 – MODALITÀ DI ACCESSO
1. L’accesso al Corso di Laurea in Scienze dell'Architettura è regolato da numero programmato, su contingente nazionale. Gli studenti vengono selezionati al primo anno in base a un test predisposto a livello nazionale secondo la normativa vigente, che si svolge contemporaneamente nei principali atenei italiani.
2. A fronte della verifica del possesso delle conoscenze iniziali richieste, in caso di mancato superamento, saranno assegnati degli specifici Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel primo anno di corso.
Art. 10 - TRASFERIMENTO DA ALTRI CORSI DI STUDIO, DA ALTRO ATENEO E ABBREVIAZIONE DI CARRIERA
1. Poiché l’accesso al Corso di Laurea in Scienze dell'Architettura è regolato da numero programmato su contingente nazionale, il trasferimento da altri corsi di studio o da altro Ateneo comporta il superamento del test nazionale, secondo le modalità e nei tempi previsti dalla normativa in vigore, se non già sostenuto per l’ammissione nella medesima Classe di Laurea presso il Corso di provenienza.
2. Al momento dell’iscrizione lo studente che abbia già acquisito crediti formativi presso altri Atenei o Corsi di Studio può presentare domanda di abbreviazione di carriera, secondo le modalità stabilite dal Manifesto Generale degli Studi - Regolamento studenti corsi di laurea e laurea magistrale della Sapienza, relativo all’anno accademico di riferimento. In base alla ricostruzione della carriera il Corso di Laurea determina l’anno a cui lo studente dovrebbe iscriversi.
3. Il numero di posti disponibili per l’iscrizione agli anni successivi al primo è subordinato al numero programmato: il bando annuale per l’iscrizione al test di accesso segnala i posti disponibili. In caso di indisponibilità di posti, la domanda di passaggio non potrà essere perfezionata.

Art. 11 - MODALITÀ DI RICONOSCIMENTO DEI CREDITI ACQUISITI IN ALTRE FACOLTÀ O ATENEI
1. Per quanto attiene le corrispondenze e modalità di riconoscimento di esami sostenuti nei diversi Corsi di Laurea della Facoltà di Architettura, nell’ambito dei precedenti ordinamenti, relativamente al passaggio al Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura, Ordinamento ex D.M. 270/04, il gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica elabora i criteri e le modalità di conversione delle singole discipline, esamina secondo detti criteri le pratiche pervenute e le sottopone all’approvazione del CAD.
2. I moduli predisposti per la richiesta di riconoscimento degli esami sostenuti e abbreviazione di carriera, saranno reperibili sul sito internet del corso di laurea nel catalogo corsi di studio dell’Ateneo.
3. Le modalità di riconoscimento dei crediti acquisiti in altre Università sono stabilite gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica e fanno riferimento a quanto previsto dal Regolamento didattico di Ateneo e alla normativa vigente.
4. Per il riconoscimento dei crediti già maturati, si cercherà comunque di assicurare il riconoscimento del maggior numero possibile di CFU attraverso una valutazione attenta dei percorsi formativi di provenienza.
5. Gli esami sostenuti nelle università europee o estere con cui la Facoltà di Architettura ha in vigore accordi, progetti e/o convenzioni, vengono riconosciuti secondo le modalità previste negli accordi.
Gli studenti possono, previo autorizzazione del Consiglio del Corso di Laurea, svolgere un periodo di studio all’estero nell’ambito del progetto Erasmus. In conformità con il regolamento didattico di Ateneo, nel caso di studi, esami e titoli accademici conseguiti all’estero, il Corso di Laurea esamina di volta in volta il programma ai fini dell’attribuzione dei crediti nei corrispondenti settori scientifici disciplinari.
Art. 12 – ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA E MODALITÀ DI VERIFICA DELLA PREPARAZIONE
1. L’attività didattica è di tipo convenzionale e sarà svolta con lezioni frontali, laboratori, seminari specialistici e prove in itinere. Le attività formative sono articolate in corsi monodisciplinari, corsi integrati composti da più unità didattiche di uno o più settori scientifico disciplinari e in laboratori, di norma composti di più unità didattiche.
2. L’attività didattica di ogni singolo insegnamento o unità didattica è organizzata secondo l’ordinamento semestrale.
3. Il Corso di laurea prevede annualmente la ripartizione, in più insegnamenti paralleli, di ogni singola attività formativa prevista nel percorso formativo in base al numero di iscritti, al fine di garantire una maggiore efficienza.
4. L'esame o idoneità accerta il raggiungimento degli obiettivi dell'attività formativa definiti nel Manifesto degli Studi.
5. Per i laboratori didattici e i corsi con moduli integrati e coordinati, che devono essere frequentati come un unico insegnamento, i docenti titolari degli insegnamenti o moduli partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente, con modalità stabilite dai docenti stessi. Resta inteso che la verifica, consistendo nella sintesi dei giudizi dati dai singoli docenti delle unità didattiche partecipanti al corso integrato, deve in ogni caso espletarsi come un esame unitario e contemporaneo.
6. Le prove possono articolarsi in più momenti di valutazione o giudizi parziali.
7. Le commissioni di esame devono essere composte da almeno due componenti, di cui almeno uno di ruolo. I cultori della materia, approvati dal Dipartimento di afferenza del docente titolare d’insegnamento, entrano a far parte della commissione su proposta motivata del docente titolare dell’insegnamento approvata dalla Facoltà. La nomina ha validità per un anno accademico.
8. Le commissioni dispongono di trenta punti per la valutazione del profitto. L'esame è superato con la votazione di diciotto trentesimi. La lode può essere concessa all’unanimità dei commissari d’esame.
9. Tutte le attività formative (corsi, laboratori o corsi integrati) incluse nell’elenco in Allegato comportano un voto finale, salvo la prova di idoneità della lingua straniera e le altre attività formative di cui all’articolo 10 comma 5 lett. D ex DM 270/04.
Art. 13 – LINGUA STRANIERA
1. Il corso di laurea provvede all’approfondimento della lingua straniera, con particolare riferimento al linguaggio tecnico dell’architettura, con diverse modalità didattiche. La verifica della conoscenza della lingua straniera avviene tramite una prova di idoneità, il superamento della quale consente l’acquisizione di 3 CFU.
Art. 14 – ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
1. Per gli studenti immatricolati per la prima volta, con iscrizione al primo anno, a partire dall’anno accademico 2018-19, le regole per l’acquisizione di 1 CFU relativi alle altre attività formative sono stabilite in relazione alla seguente offerta formativa (a scelta, fra le lettere a, b, c):
a. tirocinio attivato dalla Facoltà;
b. approfondimenti pratici di Facoltà;
c. workshop, seminari (maturazione di CFU strutturati dalla Facoltà o conseguiti e certificati da Istituzioni e Università italiane ed estere, di cui può essere richiesto il riconoscimento).
2. Per gli studenti che si sono immatricolati per la prima volta, con iscrizione al primo anno, a partire dall’anno accademico 2011-12 e fino all’anno accademico 2017-18, le regole per l’acquisizione di 2 CFU relativi alle altre attività formative sono stabilite in relazione alla seguente offerta formativa (a scelta, fra le lettere a, b, c):
a. tirocinio attivato dalla Facoltà;
b. approfondimenti pratici di Facoltà;
c. workshop, seminari (maturazione di CFU strutturati dalla Facoltà o conseguiti e certificati da Istituzioni e Università italiane ed estere, di cui può essere richiesto il riconoscimento)
3. Per il riconoscimento dei crediti previsti, saranno ammessi gli attestati per l’acquisizione di abilità informatiche, la conoscenza di una seconda lingua, partecipazione a stage o tirocini o altre attività formative, preventivamente autorizzate dal Corso di Laurea, o dall’Area Didattica o dalla Facoltà, dettagliatamente descritte e corredate di attestazioni che certifichino un impegno minimo di 50 ore.
Art. 15 – PERCORSO DI ECCELLENZA
1. Il percorso di eccellenza in Scienze dell’Architettura ha lo scopo di valorizzare la formazione degli studenti iscritti, meritevoli e interessati ad attività di approfondimento e di integrazione culturale. Il suddetto percorso di eccellenza è un percorso integrativo del Corso di Laurea e consiste in attività formative aggiuntive a quelle del Corso di Laurea, da svolgersi durante il secondo e il terzo anno.
2. L’ammissione al percorso di eccellenza avviene tramite una procedura comparativa per titoli indetta annualmente dal Rettore e valutata da una commissione di docenti del CAD.
2. Gli studenti ammessi al percorso d’eccellenza si dedicheranno, in parte ad attività programmate dalla struttura didattica di riferimento e consistono in approfondimenti disciplinari e interdisciplinari, attività seminariali e di tirocinio; in parte sono concordate in relazione alle loro vocazioni culturali e scientifiche. Il complesso delle attività formative comporta per lo studente un impegno massimo di 100 ore annue e non dà luogo a riconoscimento di crediti utilizzabili per il conseguimento dei titoli universitari rilasciati dall'Università "La Sapienza".
3. Per ogni studente ammesso al percorso d’eccellenza, al termine dell’anno accademico l'attività dello studente verrà valutata dai docenti tutori. In caso di valutazione negativa il Consiglio del Corso di laurea può disporre la non ammissione all’anno successivo del percorso. Per poter proseguire nel percorso di eccellenza lo studente, oltre ad aver svolto le attività proprie del percorso di eccellenza, deve aver acquisito tutti i crediti formativi previsti nel secondo anno ed aver ottenuto una votazione media non inferiore a ventisette/trentesimi.
4. Contestualmente al conseguimento del titolo di studio, lo studente che ha concluso un percorso di eccellenza riceverà un’attestazione del percorso svolto, rilasciato dalla Presidenza della Facoltà di Architettura, con le modalità previste per gli altri tipi di certificazione. Tale attestazione verrà registrata sulla carriera dello studente stesso.
5. I docenti tutor del percorso di eccellenza sono scelti nell’ambito del gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica e votati dal Consiglio del Corso di Laurea.
Art. 16 – PROVA FINALE
1. La prova finale è individuale e consiste nella preparazione, redazione e presentazione di un elaborato - progettuale, sperimentale o teorico - che testimoni le mature capacità acquisite durante il triennio nell’ambito dei contenuti disciplinari specifici del Corso di Laurea, anche sotto forma di rilettura critica del proprio percorso formativo (tesi curriculare, portfolio). La prova finale è individuale e consiste nella preparazione, redazione e presentazione di un elaborato - progettuale, sperimentale o teorico - che testimoni le mature capacità acquisite durante il triennio nell’ambito dei contenuti disciplinari specifici del Corso di Laurea, anche sotto forma di rilettura critica del proprio percorso formativo (tesi curriculare, portfolio). È un elaborato originale realizzato su temi concordati col relatore ed attinente, per contenuti e metodi, al Corso di Laurea.
2. Essa può fare parte di un lavoro più ampio, realizzato in gruppo e presentato in comune da più laureandi purché tale elaborazione individuale ne costituisca una parte compiuta, significativa e distinguibile tanto da consentirne una valutazione a sé stante.
3. L’elaborazione della prova finale deve essere seguita da almeno un relatore o da più relatori, nel caso il lavoro sia interdisciplinare o riguardi una molteplicità di temi.
4. E’ consentita la collaborazione di esperti esterni in veste correlatori.
5. Il tema dell’elaborato della prova finale potrà anche prendere avvio e svilupparsi nell'ambito delle attività di uno dei corsi del triennio o di uno dei workshop proposti dal Corso di Laurea o nell’ambito di un tirocinio, prevedendosi per il suo completamento il riconoscimento di 6 CFU, corrispondenti a 150 ore di attività dello studente.
6. Per le questioni relative alle modalità di ammissione e alla composizione della Commissione di Laurea si rimanda al Regolamento di Facoltà.
Art. 17 – REGOLE DI PASSAGGIO TRA ANNI SUCCESSIVI
Lo studente potrà iscriversi al terzo anno se avrà acquisito un minimo di 70 crediti nel precedente biennio.
Art. 18 – MODALITÀ DI FREQUENZA
1. La frequenza alle attività didattiche stabilite dall’Ordinamento, essendo ritenuta necessaria per un proficuo svolgimento del processo formativo, nei tre anni di corso, è fortemente consigliata per tutti gli insegnamenti, ma è obbligatoria per i soli insegnamenti di Laboratorio. I responsabili dei corsi attuano appropriati meccanismi di verifica della frequenza.
2. In aderenza alle indicazioni del Regolamento di Ateneo, relativamente agli studenti part-time, il piano di studio ridotto dallo studente deve essere preventivamente approvato dal Consiglio del Corso di Laurea.
Art. 19 – PROVE INTEGRATIVE
1. Il gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica del Corso di Laurea può richiedere eventuali prove integrative per esami già sostenuti, qualora i contenuti culturali siano ritenuti obsoleti nel caso siano trascorsi più di 6 anni dal loro sostenimento.
Art. 20 - ORIENTAMENTO E TUTORATO
1. Il tutorato è finalizzato ad orientare ed assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, a renderli attivamente partecipi del processo formativo, a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza ai corsi, anche attraverso iniziative rapportate alla necessità, alle attitudini e alle esigenze dei singoli.
2. I seguenti docenti svolgono attività di tutorato e orientamento: Annamaria Pau, Rossana Mancini, Anna Del Monaco, Daniela De Leo, Carola Clemente, Serena Baiani, Leonardo Baglioni.
3. Ulteriori attività di tutorato disciplinare sono svolte da tutti docenti secondo le modalità stabilite dal corso di laurea e dalla Facoltà assicurando la continuità, durante l’intero percorso formativo, del rapporto tra il docente di riferimento e lo studente.
Art. 21 – PERSONALE DOCENTE
1. L’elenco dei docenti, comprensivo della qualifica e del settore scientifico disciplinare di appartenenza, è riportato nel documento di Programmazione didattica predisposto dalla Facoltà.
2. I docenti di ruolo coprono gli insegnamenti relativi al settore scientifico disciplinare di appartenenza o affine, nel rispetto del numero minimo di crediti previsto nell’art.1, comma 9, dei DD.MM, 16 marzo 2007.
3. I docenti di riferimento del Corso di Laurea sono: Serena Baiani, Leonardo Baglioni, Flaminia Bardati, Alessandra Capanna, Carola Clemente, Daniela De Leo, Marco Fasolo, Alfonso Giancotti, Susanna Pasquali.
Art. 22 – APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO
1. Il presente Regolamento si applica a tutti gli studenti immatricolati al Corso di Laurea a partire dall’anno accademico 2018-2019 ed ha validità sino all’emanazione del successivo Regolamento.
2. Eventuali modifiche, problemi interpretativi o applicativi derivanti dalla successione dei Regolamenti nel tempo saranno oggetto di specifico esame da parte del Consiglio del Corso di Laurea.
3. Per tutto quanto non previsto nel presente Regolamento e che riguardi lo svolgimento dell’attività didattica, non riservato alla competenza dell’Università si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo.
4. Gli studenti immatricolati ad ordinamenti precedenti possono chiedere il riconoscimento dei crediti acquisiti e proseguire gli studi con l’attuale ordinamento. Tutte le attività accademiche pregresse verranno esaminate, per il loro riconoscimento, dal gruppo di lavoro finalizzato alla Didattica e sottoposte a delibera del CAD su specifica richiesta dello studente e previa presentazione dei programmi ufficiali degli esami superati. Ciò si applica anche ad allievi immatricolati in anni accademici precedenti al Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura di Sapienza Università di Roma, che intendano modificare il proprio piano di studi in accordo con il presente Regolamento.

L’offerta formativa proposta dal corso di studio in Scienze dell’Architettura prevede nei tre anni, il raggiungimento di livelli progressivi di conoscenza, acquisizione di metodi e sperimentazione articolati secondo i contenuti disciplinari delle tre tipologie di attività formative previste per la Classe L-17. Il profilo degli studi prevede un'integrazione fra discipline progettuali, discipline umanistiche e discipline tecnico-scientifiche.
Le attività formative di base (A) mirano a fornire allo studente le conoscenze e gli strumenti culturali e scientifici per affrontare adeguatamente gli altri insegnamenti del corso di studio, in termini di lessico specifico, procedimenti, lettura e comprensione dell’organismo architettonico. Esse comprendono una conoscenza adeguata delle discipline relative alla rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente, delle componenti logiche e dei processi propri delle discipline matematiche, fisico-tecniche e storiche per l’architettura.
Le discipline caratterizzanti (B), con un percorso che si snoda nel corso dei tre anni, sono incentrate sulla capacità di lettura, interpretazione e intervento progettuale in materia di architettura, paesaggio, urbanistica e restauro, con particolare attenzione all'analisi dei caratteri tipologici e costruttivi dei tessuti e degli edifici storici e alla gestione degli interventi di riqualificazione e di recupero edilizio, paesaggistico ed urbano. Accanto alle discipline della progettazione architettonica e urbana, delle teorie e tecniche per il restauro architettonico e per la progettazione urbanistica e pianificazione territoriale, un'adeguata preparazione è prevista, in specie, nelle discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia, dell’analisi e progettazione strutturale per l’architettura e delle discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica.
Le discipline affini o integrative (C) mirano all'acquisizione di conoscenze applicative nella lettura del paesaggio urbano, nell'architettura degli interni, nelle materie giuridiche, con cenni anche ai beni culturali, per garantire una pluralità di settori d'apprendimento sui temi della progettazione, della costruzione, della riqualificazione e del recupero alla scala della città e del territorio. Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno comunque tali da consentire agli studenti che lo vogliano di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non siano già caratterizzanti.
L’iter di studi, finalizzato soprattutto all'accesso alle lauree magistrali, offre allo studente anche la possibilità di raggiungere una specializzazione applicativa immediatamente utilizzabile ai fini dell’inserimento nel mercato del lavoro.