Sbocchi lavorativi

Profilo: Laureato Magistrale in Scienze della Natura
Funzioni: Il laureato nel Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Natura potrà effettuare studi sul riconoscimento, la catalogazione e la rappresentazione cartografica della distribuzione delle caratteristiche fisiche del territorio, di specie e di comunità animali e vegetali in relazione tra loro. Possiederà inoltre gli strumenti necessari per eseguire, in team o come consulente, l'analisi delle variazioni dell’ambiente fisico e delle popolazioni animali e vegetali, in funzione di cause di origine naturale o antropica e per proporsi come collaboratore per la parte naturalistica nella realizzazione di piani di gestione dell'ambiente naturale e di documenti di pianificazione territoriale. Potrà svolgere attività nella ricerca naturalistica, sia di base che applicata, ed una serie di compiti operativi nella gestione e conservazione delle aree protette e della biodiversità, come anche nella comunicazione e divulgazione di temi ambientali e conoscenze naturalistiche, anche da un punto di vista evolutivo.
Il laureato nel Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Natura sarà, inoltre, in grado di eseguire funzioni di gestore e conservatore di campioni biologici e di roccia o sedimento, e di curatore scientifico di collezioni geomineralogiche e biologiche ed al loro incremento.


Competenze: Il laureato naturalista metterà a frutto le sue conoscenze sulla biologia e la geologia integrate nell’ambiente naturale, e sulla valutazione di risorse e di rischi naturali, con capacità di analisi dei dati, anche avvalendosi di strumenti statistici e del senso critico derivante dal percorso formativo.
L'articolazione degli ambiti e la distribuzione dei crediti formativi e dei settori scientifico-disciplinari forniscono al laureato sia un rafforzamento della formazione di base (nei diversi ambiti geologici e biologici) sia conoscenze specialistiche differenziate che garantiscono un aggiornato livello di conoscenze in campi specifici.
Il laureato, grazie alla interdisciplinarietà della preparazione è quindi in grado di interfacciarsi direttamente con specialisti nel campo delle Scienze della Vita e della Terra, con i quali condivide la formazione di base, e con gestori del territorio (architetti, ingegneri, chimici dell'ambiente, esperti di Beni Culturali) per gli ambiti relativi all'ambiente naturale.


Sbocchi professionali: La Laurea magistrale ha lo scopo di formare a specifiche professionalità, sia nel campo della ricerca di base (ad esempio botanici, zoologi, ecologi, entomologi, pedologi, curatori e conservatori di museo) sia nella libera professione (naturalista, giornalista specializzato, tecnico del territorio, esperto di sistemi naturali), sia nel campo della gestione sostenibile delle risorse naturali (consulente tecnico per enti pubblici territoriali, esperto in gestione di parchi naturali e aree protette).
l laureati sono in grado di operare nelle realtà territoriali della Pubblica Amministrazione con ruoli di coordinamento e supervisione degli aspetti che concernono l'ambiente naturale, essendo in grado di interloquire con i diversi specialisti ambientali e di analizzare le profonde interazioni tra biosfera e geosfera indotte dai cambiamenti globali e, in particolare, dalle attività e dalle infrastrutture antropiche
I laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori, come previsto dalla legislazione vigente,
potranno partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario.



I Corsi di Studio in Scienze Naturali e in Scienze della Natura della Sapienza hanno intrapreso da tempo un processo di consultazione periodica delle parti interessate. Tale processo discende dalla volontà di predisporre un’offerta formativa che risponda ai più ampi bisogni della società e del mercato del lavoro.
Al fine di organizzare al meglio l’incontro con le parti interessate, il 1° marzo 2022 è stato costituito un Comitato di indirizzo, rappresentativo delle principali parti interessate e coerente con i profili culturali in uscita. Ne fanno parte: Francesco Latino Chiocci (Presidente CAD Scienze e tecnologie per la natura, l’ambiente e il territorio), Giovanni B. Andreozzi (Coordinatore Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità), Laura Sadori (Coordinatrice Commissione Orientamento), Paolo Ciucci (Responsabile tirocini formativi esterni), Leonardo Vigoni (Rappresentanti degli studenti), Massimo Gabellini (Dirigente ISPRA, Responsabile del Servizio per le valutazioni ambientali, integrate e strategiche e per le relazioni tra ambiente e salute), Giuseppe Giangregorio (Presidente Cooperativa Pelagos, Educazione e progettazione ambientale, ricerca ed escursionismo), Daniela Guglietta (Ricercatrice CNR, Esperta di europrogettazione), Andrea Rossi (Presidente ANISN_Lazio, Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali), Corrado Teofili (Dirigente Federparchi-Europarc Italia).
Il Comitato di indirizzo rimarrà in carica anche negli anni successivi al primo per monitorare l'andamento delle lauree, organizzare futuri incontri con le parti interessate e suggerire modifiche all'offerta didattica. Questo Comitato di indirizzo ha avuto, nell'immediato, il compito di organizzare la giornata di "Incontro con le parti interessate". Dopo aver concordato la lista dei rappresentanti delle parti interessate da invitare, è stata predisposta la documentazione da spedire prima dell’incontro, che è consistita in: a) presentazione sintetica del progetto formativo delle lauree di Scienze Naturali e di Scienze della Natura e del loro piano di studi; b) un questionario volto a raccogliere in maniera strutturata le osservazioni sull’offerta formativa attuale e sulla qualità dei laureati.
La giornata di Incontro con le Parti interessate si è tenuta il 25 marzo 2022, dalle 9.30 alle 13.00, nell’Aula Lucchesi del Dipartimento di Scienze della Terra (DST) e online sulla piattaforma Google Meet. Oltre ai componenti del Comitato di indirizzo, hanno partecipato: Raffaele Sardella (Coordinatore CdS Scienze della Natura), Maurizio Del Monte (Direttore DST), Riccardo Faccini (Preside Scienze MMFFNN), Letizia Di Bella (Commissione Paritetica docenti-studenti Facoltà di Scienze MMFFNN), Marta Pioggia (Insegnante, dottoranda, consulente scientifico dei programmi Rai Educational), Elena Romano (Ricercatrice ISPRA, esperta di Geologia marina e inquinamento), Francesca Manzia (Lipu – Centro di Recupero Fauna Selvatica). Non hanno potuto partecipare, ma hanno inviato il questionario e/o i loro suggerimenti: Silvio Mollo (Coordinatore Dottorato di Ricerca), Corrado Battisti (Funzionario Naturalista, Città Metropolitana di Roma Capitale), Paola Fortini (Consorzio del Giardino di Flora Appenninica).
Dopo che i coordinatori dei due CdS hanno presentato le lauree e gli sbocchi lavorativi dei laureati, si è svolta una Tavola Rotonda incentrata su tre punti cardine: 1) profilo professionale che si vuole creare a seguito del percorso triennale e magistrale; 2) esigenze specifiche del mondo del lavoro; 3) analisi dell’offerta formativa attuale e possibili modifiche e integrazioni. I diversi interventi dei rappresentati delle parti interessate hanno sostanzialmente confermato la bontà dell’impianto delle due lauree così come ora concepite poiché garantiscono una solida preparazione di base, pur suggerendo delle modifiche di messa a punto per preparare meglio i futuri laureati alle sfide che li attendono e alle richieste dei diversi ambiti lavorativi. Un aspetto sottolineato da molti dei presenti è stato la necessità di acquisire capacità specifiche nell’ambito della comunicazione scientifica, che può essere validamente sfruttata in vari contesti, tra cui quelli relativi alla didattica, alla conservazione della natura, alla divulgazione, ai musei, alla pubblica amministrazione, alle aziende. In generale è stato messo in evidenza come il naturalista (laureato triennale o magistrale) debba acquisire una mentalità elastica ed essere capace di tradurre i contenuti delle discipline naturalistiche in altri linguaggi (tecnico-scientifico, burocratico, economico, divulgativo ecc.). Particolarmente apprezzata sarebbe anche la conoscenza dei fondamenti di europrogettazione, delle valutazioni ambientali (VIA-VAS), delle relazioni fra ambiente e salute, dei canali di finanziamento sulle tematiche naturalistiche a vari livelli (regionale, nazionale, europeo), così come l’acquisizione della capacità di utilizzare dati geo-riferiti (GIS). Tutti questi punti saranno oggetto di discussione all’interno del Collegio docenti delle lauree in vista di apportare modifiche al percorso formativo.
Nei rapporti con il mondo della scuola e con la società in generale è emersa la scarsa conoscenza e la non corretta percezione del ruolo e delle capacità operative del naturalista, fattori che sicuramente agiscono nel dissuadere gli studenti più brillanti dall’intraprendere il percorso di studi in Scienze Naturali. Occorre quindi intensificare la presenza nelle scuole con progetti che possano far conoscere meglio gli studi naturalistici e le professionalità che si possono acquisire. È stato anche proposto di preparare e diffondere online dei brevi video realizzati sia da studenti triennali e magistrali, in cui loro stessi illustrano le loro esperienze mentre svolgono tirocini e tesi di laurea, sia da ex-studenti ora professionisti in campo naturalistico e ambientale, in cui questi ultimi raccontano il loro percorso professionale e la loro storia di successo.