Obiettivi formativi
Il Corso di Laura Magistrale in Diritto, amministrazione e gestione del patrimonio culturale (LM/SC-GIUR) interateneo, ideato e co-progettato dai Dipartimenti di Scienze Giuridiche e di Scienze dell'Antichità e dal Dipartimento di Diritto e Società digitale di Unitelma Sapienza risponde alle esigenze evidenziate dal Piano Nazionale della Ricerca (PNR) 2021-2027 di prevedere “una formazione multidisciplinare specifica” che tenga conto della “complessità del patrimonio culturale”. Mentre infatti la dimensione multidisciplinare si è pienamente affermata nella ricerca al punto da rendere attuabile “il passaggio alla conservazione programmata, previsto dal Codice 42/2004 e dalla legislazione successiva”, manca invece ad oggi una formazione adeguata rispetto agli obiettivi previsti dallo stesso PNR e individuati nella “maggiore efficienza dei processi di tutela e valorizzazione” del patrimonio culturale.
Attualmente, come si evince dal DM. le classi di LM http://attiministeriali.miur.it/media/155598/dmcdl_magistrale.pdf) che completano il percorso della Laurea triennale in Beni culturali (L-1) prevedono una formazione finalizzata alla conservazione e al restauro dei beni culturali (LM-2 Archeologia, LM-5 Archivistica e Biblioteconomia, LM-10 Conservazione dei beni architettonici e ambientali, LM-11 Conservazione e restauro dei beni culturali), intesi nella loro materialità. Il passo successivo che deve ora compiersi, come sottolineato nel PNR e come già realizzato con il riconoscimento dell'autonomia ai Musei statali, è quello di concentrarsi sulla tutela e sulla valorizzazione che può essere realizzata solo attraverso l'implementazione delle competenze giuridico-amministrative e l'adozione della nozione di patrimonio culturale che è più ampia rispetto a quella di beni culturali e meglio rispondente alla realtà attuale, in quanto comprensiva anche del patrimonio culturale immateriale.
Il Corso di LM che si propone di attivare è finalizzato a formare nuovi profili professionali capaci di interagire in modo efficace all'interno del settore multidisciplinare dei beni culturali pubblici e privati, sia nell'ambito delle amministrazioni pubbliche competenti, che nelle imprese operanti nel settore. In linea con le indicazioni del PNR il Corso fornisce competenze specialistiche relative al quadro giuridico nazionale, europeo e internazionale in materia di diritto amministrativo, diritto pubblico, diritto d'autore, diritto assicurativo, diritto penale, diritto tributario, diritto del lavoro e sindacale applicati al settore; agli aspetti gestionali e finanziari connessi alla realizzazione dei progetti di fruizione, tutela e valorizzazione dei beni culturali; alle modalità di progettazione europea con particolare riguardo agli aspetti giuridici e alla creazione dei partenariati; alle nuove prospettive di ricerca e valorizzazione dell'antico attraverso l'adozione di modelli interpretativi che hanno a fondamento il diritto romano; alla digitalizzazione per la tutela, valorizzazione e fruizione.
Il CdS oggetto di proposta si mostra in piena linea con i nuovi obiettivi stabiliti dal MUR in relazione alla classe di laurea magistrale in Scienze Giuridiche (LM SC-GIUR). Il DM 1649 del 20/12/2023 ha infatti inserito, tra gli obiettivi culturali della classe, l'acquisizione di “competenze giuridiche specialistiche nei settori che coinvolgono le innovazioni tecnologiche, i profili etici, la tutela dei diritti, la promozione dello sviluppo della cultura”. Di qui anche la coerenza della classe di laurea rispetto ai nuovi profili professionali cui è teleologicamente orientata: nello stesso DM, tra i possibili sbocchi occupazionali della LM SC-GIUR, il Ministero ha inserito: “attività professionali come esperti, con particolare riferimento agli aspetti giuridici, per quanto attiene, in particolare […] alla proprietà intellettuale […] al diritto delle nuove tecnologie […] al settore del turismo e dell'ambiente, alla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale”.
Il CdS Interateneo vede il coinvolgimento di tre Dipartimenti di riconosciuti impegno e competenza nel settore della cultura:
- Scienze Giuridiche - che conta già un Master di II Livello in Diritto e nuove tecnologie per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali che fa parte dell'offerta formativa del Centro di Eccellenza del DTC Lazio che conta il maggior numero di iscritti tra i Master del settore e che è stato recensito da Alma Laurea come il più innovativo (https://www.almalaurea.it/informa/news/2021/12/06/master-tutela-valorizz...)
- di Scienze dell'Antichità - primo al mondo negli Studi Classici
- del Dipartimento di Diritto e società digitale di Unitelma Sapienza - caratterizzato da una forte vocazione internazionale nella ricerca sui beni culturali, come dimostrano, tra l'altro, dalla presenza di una Cattedra Unesco per il Patrimonio immateriale e dalla vincita di due progetti PRIN in qualità di P.I. –
A tali garanzie di una formazione di eccellenza verranno coniugate le esigenze di una fruizione del CdS più ampia possibile, assicurata dalla modalità prevalentemente a distanza attraverso la quale la didattica sarà erogata.
Il bacino di utenza della LM in Diritto, amministrazione e gestione del patrimonio culturale è costituito dalle Lauree triennali di area umanistica legate al settore e delle Lauree triennali in area giuridico-economica. Il percorso formativo co-progettato prevede una parte sostanziale di insegnamenti comuni a tutti gli studenti, in quanto fondamentali per la formazione dei profili professionali, ai quali si aggiunge un esame iniziale differenziato a seconda della formazioni di provenienza dello studente: uno per gli studenti provenienti da lauree di area umanistica e finalizzato all'acquisizione di competenze giuridiche; uno per gli studenti provenienti dall'area giuridico-economica e finalizzato all'acquisizione di competenze archeologiche e storico-artistiche.
Nell'ambito del CdS sono previsti appositi interventi formativi finalizzati a omogeneizzare le conoscenze in ingresso al fine di assicurare a tutti i discenti il livello di conoscenze standard per poter proseguire proficuamente nelle successive attività formative. A questo riguardo, nel piano formativo è stato previsto l'insegnamento di Pubblica Amministrazione e Procedimento Amministrativo per gli studenti provenienti dall'area umanistica e l'insegnamento di Conservazione del patrimonio culturale e museologia per quelli provenienti dall'area giuridico-economica. Entrambi gli insegnamenti consentono di acquisire i fondamenti delle materie che costituiscono oggetto di studio e che si collocano nelle aree disciplinari, quella giuridico-economica e quella umanistica, che costituiscono il bagaglio culturale dello studente del CdS e dei profili professionali che il Corso mira a formare.
Gli obiettivi formativi e i risultati di apprendimento attesi (disciplinari e trasversali) possono essere declinati nelle seguenti aree di apprendimento in coerenza con i profili culturali, scientifici e professionali individuati dal Corso di Laurea:
1) Area giuridica
Lo studente acquisirà le nozioni generali del diritto dei beni culturali, i suoi recenti sviluppi normativi, istituzionali e giurisprudenziali, al fine di conoscere gli elementi necessari ed indispensabili per approfondire la comprensione critica di alcuni fenomeni, quali la gestione del patrimonio culturali, la tutela di beni e paesaggi che lo compongono, l'organizzazione politica, istituzionale e amministrativa del settore culturale.
Specifiche competenze verranno acquisite attraverso lo studio dell'ordinamento della cultura in prospettiva storico-diacronica, i cui fondamenti saranno utili anche a confrontare il panorama nazionale con quello di altri Paesi o aree del mondo, i cui ordinamenti verranno approfonditi nel contesto del diritto internazionale dei beni culturali e in quello delle relazioni comparative tra gli stessi.
Gli insegnamenti dell'area giuridica avranno lo scopo di preparare gli studenti con riferimento al settore ambientale, paesaggistico ed urbanistico, focalizzando l'attenzione sulla gestione del territorio in chiave culturale, come espressione di fattori naturali ed umani (e delle loro interazioni) in una determinata area.
Completano l'offerta formativa giuridica anche insegnamenti specialistici in materia di Diritto del lavoro, Diritto penale e Responsabilità amministrativa ed erariale: settori di studio fondamentali per ogni operatore della cultura – pubblico e privato – che si trovi a gestire in concreto risorse economiche ed umane ai fini di una più efficace ed efficiente conservazione del patrimonio culturale.
Il programma di area giuridica è altresì arricchito da una ulteriore attività formativa attraverso la quale gli studenti potranno verificare in concreto come anche il diritto antico – nella fattispecie quello romano – rappresenti un prezioso strumento di valorizzazione del patrimonio culturale. Sapienza Università di Roma è infatti impegnata, assieme a diversi Enti culturali quali il Parco archeologico del Colosseo, nella realizzazione di numerosi progetti nei quali il Diritto romano contribuisce ad arricchire il patrimonio di informazioni divulgate al grande pubblico, completando con una componente giudica l'offerta culturale di matrice archeologica, artistica, architettonica e letteraria.
Nell'ambito delle iniziative di cui sopra, si inserisce altresì la prima Edizione Nazionale conseguita da Sapienza, ammessa a finanziamento dal MIC nel 2023, che ha l'obiettivo di offrire un'edizione completa dei documenti e dei trattati di agrimensura con traduzione in italiano e commento. Lo studio analitico del patrimonio di informazioni tradito dagli agrimensori romani renderà possibile realizzare nuovi modelli di valorizzazione del paesaggio, in particolare di quello agrario.
2) Area storico-artistica
Lo studente acquisirà competenze e capacità legate ai saperi interdisciplinari essenziali alla comprensione dei fenomeni culturali oggetto della protezione, tutela e valorizzazione di cui agli strumenti giuridici affrontati negli altri insegnamenti.
Nello specifico, tutti i discenti avranno la possibilità, prevista nel percorso obbligatorio ed unitario, di acquisire le nozioni fondamentali di archeologia, museologia e conservazione del patrimonio archeologico, artistico e librario.
3) Area economico-tecnologica
In linea con l'interdisciplinarietà del corso, alle aree formative di cui sopra si aggiungono insegnamenti orientati, rispettivamente, all'acquisizione di competenze di ambito economico-manageriale, e alla conoscenza delle nuove tecnologie funzionali alla tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Nella società contemporanea, infatti, ogni settore richiede, oltre alle competenze più strettamente connesse al proprio oggetto, delle conoscenze trasversali in materia gestionale e digitale; conoscenze che si rivelano particolarmente importanti soprattutto nel settore della cultura, al fine di garantire una migliore tutela, ma soprattutto una più efficace ed efficiente fruizione, del vasto patrimonio culturale.
A completare l'offerta formativa del corso è previsto il sostenimento di un esame a scelta dello studente (9 cfu).
Alle attività di cui sopra si affiancano ulteriori attività formative obbligatorie quali: English for cultural heritage – 3 cfu – e Tirocini e altre attività formative / laboratori – 6 cfu.
Completa il Corso di Studio una prova finale cui sono attribuiti 15 CFU.