Programma
Il Laboratorio ha l’obiettivo di trasmettere agli studenti strumenti metodologici e critici per la lettura analitica e la formulazione di un progetto di architettura. Pertanto, durante il corso verranno fornite le conoscenze di base sia teoriche che pratiche fondamentali per affrontare il progetto di architettura sul piano compositivo, formale e spaziale.
In particolare, il Laboratorio farà riflettere lo studente sul rapporto spazio / struttura / involucro in architettura: il programma pedagogico sarà infatti basato sulla trasmissione di strumenti e pratiche dettate da una cultura progettuale che si fonda sull’attualità della triade vitruviana (utilitas, firmitas e venustas), nella definizione di un ambiente di vita che si dimostri non solo funzionale ma pure valido sul piano estetico.
Oggetto del corso sarà l’abitazione di piccole dimensioni destinata ad un solo nucleo famigliare, pensata nella forma di una residenza singola ed isolata, eventualmente dotata di spazi accessori quali atelier, studio professionale o di specifiche funzioni connesse al sito di progetto.
La presa di coscienza della dimensione necessaria per la progettazione di spazi confortevoli e pratici detterà tanto le scelte progettuali quanto quelle legate alla costruzione del nuovo edificio.
Il laboratorio si svolgerà attraverso una duplice attività progettuale condotta, in parallelo, secondo lo sviluppo di n. 2 diversi edifici:
_ EDIFICIO n. 1 | CASO STUDIO: consiste nell’analisi, nel ridisegno in scala 1:50 e nella restituzione in un modello fisico in scala 1:50 di un edificio esistente (assegnato dal docente ad un gruppo di lavoro), già costruito su di uno specifico sito, in Italia o all’estero, negli ultimi vent’anni;
_ EDIFICIO n. 2 | PROGETTO: consiste nel progetto ex novo in scala 1:50 e nella restituzione in un modello in scala 1:50 di un edificio interamente pensato dal singolo studente nell’arco del semestre, da collocare nel medesimo sito del CASO DI STUDIO.
I due esercizi progettuali dovranno essere condotti in simultanea e seguendo fasi ben precise individuate nel programma e nella struttura del corso di seguito presentate.
Prerequisiti
Non sono richiesti prerequisiti specifici ma si consiglia vivamente l’aver seguito nell’arco del primo semestre e sostenuto l’esame di “Storia dell’architettura contemporanea” e di “Scienza della Rappresentazione I”.
Testi di riferimento
_ Mario Salvadori, “Perché gli edifici stanno in piedi”, Bompiani, Milano, 1997.
_ Giovanni Fanelli, Roberto Gargiani, “Storia dell’architettura contemporanea”, Laterza, Roma-Bari, 1998.
_ Kenneth Frampton, “Tettonica e architettura: poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo”, Skira, Milano, 2005.
_ Marco Trisciuoglio, “Scatola di montaggio. L’architettura, gli elementi della composizione e le ragioni costruttive della forma”, Carocci, Roma, 2008.
_ Luisa Collina, Cino Zucchi (a cura di), “Sempering. Process and pattern in architecture and design”, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2016.
_ Annalisa Trentin, Tomaso Trombetti, "Architettura e costruzione. La declinazione strutturale da Gustave Eiffel a OMA", Quodlibet, Macerata, 2016.
_ Alberto Bologna, “The resistance of Laugier. The classicism of Murcutt / La resistenza di Laugier. Il classicismo di Murcutt”, LetteraVentidue, Siracusa, 2017.
_ Francesco Gulinello, Elena Mucelli, “Modelli. Costruire lo spazio”, LetteraVentidue, Siracusa, 2019.
_ Riccardo Gulli, "Del costruire. Epistemologia dell'architettura", Quodlibet, Macerata, 2024.
Altri testi fondamentali, da consultare nelle fasi di elaborazione progettuale:
_ Julius Panero, Martin Zelnik, “Spazi a misura d’uomo: manuale delle misure utili alla progettazione”, BE-MA editrice, Milano 1983.
_ Francesco Cellini, “Manualetto. Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione progettuale sul tea della casa unifamiliare”, CittàStudi, Milano, 1992.
_ Andrea Deplazes (ed.), “Constructing Architecture. Materials Processes Structures. A Handbook”, Birkhäuser, Basel, Boston, Berlin, 2005.
_ Ernst Neufert, “Enciclopedia pratica per progettare e costruire”, Hoepli, Milano, 2013 (IX edizione).
_ Paul Lewis, Marc Tsurumaki, David J. Lewis, “Manual of section”, Princeton Architectural Press, New York, 2016.
Frequenza
Frequenza obbligatoria
Modalità di esame
L’esame finale consiste nella presentazione degli elaborati (disegni e modelli) redatti durante l’anno.
Si dovrà dimostrare di aver assimilato i contenuti delle lezioni attraverso i due esercizi progettuali svolti (CASO STUDIO+PROGETTO) e, in particolare, di aver raggiunto una sufficiente consapevolezza della materia attraverso la risoluzione dell’edificio pensato ex novo rispetto alle questi distributive, spaziali, compositive, formali, l’attenzione al paradigma della sostenibilità e al rapporto col sito di progetto.
Per la valutazione finale sarà altresì tenuto conto dell’intero processo di apprendimento e partecipazione al corso.
L’esame consiste nella valutazione degli elaborati progettuali (tavole contenenti disegni in scala 1:50+modelli fisici in scala 1:50). Inoltre, attraverso alcune domande, sarà verificata la lettura dei testi indicati dal docente tra quelli elencati nella bibliografia.