ELEMENTI DI RESTAURO

Obiettivi formativi

Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti la conoscenza di base dei principali elementi e dei caratteri stilistici e costruttivi caratterizzanti l'architettura nel suo sviluppo storico. Tali acquisizioni saranno più direttamente applicate allo specifico organismo architettonico scelto come tema di esercitazione. Inoltre, in connessione ai fondamenti della tutela, saranno affrontati alcuni temi di contenuto teorico, propedeutici alle questioni pratiche del restauro. Tali temi, anche se nell’ambito del Corso saranno trattati in veste teorica come contributo alla conoscenza, troveranno poi puntuale applicazione nel successivo Laboratorio di Restauro, nell’ambito del quale sarà guidato e definito il vero e proprio progetto dell’intervento.

Canale 1
SILVIA CUTARELLI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Le lezioni riguarderanno, oltre alla terminologia di base, la metodologia d'indagine dell'opera architettonica (mirata alla conservazione dell'opera stessa, nelle sue valenze storico estetiche). Tale indagine comprende le ricerche archivistico-documentarie, iconografiche e bibliografiche (si daranno cenni sulla tecnica di catalogazione e schedatura dei testi e delle fonti consultate), l'analisi diretta compiuta attraverso l’osservazione e il rilievo inteso come strumento di conoscenza e base per mirate elaborazioni tematiche. Un particolare peso avrà, nell'intero corso, la parte relativa allo studio degli aspetti costruttivi ed espressivi delle opere architettoniche; a tal proposito, le lezioni riguarderanno tutti i momenti che hanno coinvolto il processo di costruzione e trasformazione degli edifici storici (materiali da costruzione, ponteggi, tecniche costruttive dei muri in elevato, strutture orizzontali, coperture, finiture e altro). Si tratta di un processo di lettura che, soprattutto quando la documentazione scritta sia scarsa o mancante del tutto, partirà proprio dall’interno dell’opera e dalle sue strutture materiali, per rivolgere poi la riflessione al processo formativo dell’intero edificio. L’articolazione del programma prevede: un blocco di 32,5 ore destinate a lezioni teoriche frontali, suddivise tra principi metodologici per la ricerca storica (ricerche archivistiche, iconografiche e bibliografiche), il rilievo e la sua restituzione grafica come ‘edizione critica’ del testo architettonico, metodi e strumenti per la conoscenza del costruito tradizionale, in particolare analisi delle murature, studio geometrico-proporzionale e metrologico, analisi tipologica e comparativa nell’ambito del contesto geografico e storico - tali tematiche non saranno trattate in moduli chiusi ma svolte in parallelo; 5 ore destinate ad esercitazioni in merito a quanto trattato a lezione.
Prerequisiti
Il corso non ha propedeuticità. Si ritiene tuttavia importante possedere conoscenze di base di storia dell’architettura.
Testi di riferimento
I testi prescritti come supporto all’apprendimento si dividono in obbligatori e consigliati e vanno consultati e studiati durante tutta la durata del corso, perché sono base indispensabile allo svolgimento dell’esercitazione sul monumento. Testi obbligatori: CARBONARA Giovanni, Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici, Napoli, Liguori, 1990 o FIORANI Donatella, Restauro architettonico e strumento informatico. Guida agli elaborati grafici, Napoli, Liguori, 2004; CARBONARA Giovanni (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Torino, UTET, 1996; vol. II, pp. 3-192; pp. 261-288; pp. 297-418; pp. 419-586; CARBONARA Giovanni (diretto da), Atlante del Restauro, Torino, UTET, 2004; GIULIANI Fulvio Cairoli, L'edilizia nell'antichità. Nuova edizione con CD-ROM, Roma, Carocci, 2006. Testi consigliati: ASCIUTTI Michele, L’Area Flaminia a Roma. Introduzione alla lettura diacronica, Roma, Artemide, 2015; BARELLI Lia, La diffusione e il significato dell'opus quadratum a Roma nei secoli VIII e IX, in Saggi in onore di Gaetano Miarelli Mariani (a cura di M.P. Sette, M. Caperna, M. Docci, M.G. Turco), in «Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura», n.s., fascc. 44-50 (2004-2007), Roma, Bonsignori, 2007, pp. 67-74; BIANCHI Giovanna, Trasmissione dei saperi tecnici e analisi dei procedimenti tecnici, in “Archeologia dell’Architettura”, I, 1996, n. 1, pp. 53-64; BRUSCHI Arnaldo, Indicazioni metodologiche per lo studio storico dell'architettura, in *Lineamenti di storia dell'architettura, Roma, Carucci, 1978, pp.13-29; CASTAGNOLI Ferdinando, Appunti di tecnica edilizia del Corso di Topografia di Roma e dell'Italia antica, a.a. 1980-81; CARBONARA Giovanni, Avvicinamento al restauro, Napoli, Liguori, 1997, pp. 49-324; DE ANGELIS D'OSSAT Guglielmo, Studio dei monumenti dal punto di vista storico, artistico e tecnico, in IDEM, Sul restauro dei monumenti architettonici. Concetti, operatività, didattica, Scuola di Specializzazione in Restauro dei monumenti, Strumenti 13, Roma, Bonsignori, 1995, pp. 59-62; IDEM, Proporzioni e proporzionalità. Due lezioni di architettura, in «Palladio», n.s., XV, 2002, 29-30, pp. 55-186; DOGLIONI Francesco, La descrizione stratigrafica della costruzione, in IDEM, Stratigrafia e restauro, Trieste, Lint, 1997, pp. 53-64; DOGLIONI Francesco, Intonaci e autenticità per relazione, in IDEM, Stratigrafia e restauro, Trieste, Lint,1997, pp. 241-254; ESCH Arnold, Reimpiego, in Enciclopedia dell'Arte Medievale, vol. IX, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Treccani, 1998, pp. 876- 883; ESPOSITO Daniela, Murature ‘a tufelli’ nel tardo medioevo: metrologia e procedimenti costruttivi, in Metrologia e tecniche costruttive. Atti della Giornata di Studio. Facoltà di Architettura di Pescara, 3 marzo 1998, in «Contributi», 1998, n. 5, pp. 45-52; FIORANI Donatella, Ordine e casualità negli apparecchi murari bassolaziali del XII-XV secolo. Annotazioni su alcuni dati di rilevamento, in Metrologia cit., pp. 69-78; MANNONI Tiziano – Marco MILANESE, Mensiocronologia, in *Archeologia e restauro dei monumenti (a cura di R. Francovich e R. Parenti), Firenze, All'Insegna del Giglio, 1988, pp.383-402; PAGLIARA Pier Nicola, Antico e Medioevo in alcune tecniche costruttive del XV e XVI secolo, in particolare a Roma, in «Annali di architettura. Rivista del Centro internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza», 1998-99, nn. 10-11, pp. 223-260; PARENTI Roberto, Sulle possibilità di datazione e di classificazione delle murature, in *Archeologia e restauro dei monumenti (a cura di R. Francovich e R. Parenti), Firenze, All'Insegna del Giglio, 1988, pp.280-304; QUARONI Ludovico, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Milano, Mazzotta, 1977, pp. 173-194; SALVATORI Marcello, Introduzione: interesse degli studi metrologici ai fini della storia dell'architettura, in Metrologia e Tecniche Costruttive. Atti della giornata di studio, Facoltà di Architettura di Pescara, 3 marzo 1998 (a cura di S. D'Avino e M. Salvatori), in "Contributi", 1998, n. 5, pp. 5-8; SALVATORI Marcello, Manuale di metrologia, Napoli, Liguori, 2006.
Frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma si consiglia vivamente di seguire le lezioni in aula, che sono indispensabili per svolgere le esercitazioni.
Modalità di esame
La prova finale prevede un approfondito colloquio individuale sugli argomenti delle lezioni e sulla bibliografia di base e la valutazione, con commenti e chiarimenti, sul tema e le modalità dell’esercitazione condotta durante il corso. Le due componenti della prova sono volte a verificare l’acquisizione delle competenze ritenute necessarie e la capacità di applicazione delle stesse a uno specifico tema pratico.
Modalità di erogazione
Il corso si avvarrà, per i contributi teorici su questioni generali e di metodo, di lezioni di tipo tradizionale, ma anche di lezioni capovolte, per un confronto immediato sul livello di apprendimento, oltre a sopralluoghi e visite presso monumenti e cantieri, per sviluppare la capacità di leggere i caratteri architettonici e avere un raffronto su metodi e materiali, mentre, per quelli applicativi, di un’attività seminariale di revisione da parte del corpo docente, con discussione di gruppo, in corso d’opera, degli elaborati relativi alle esercitazioni su monumenti o parti significative di essi che presentino problemi di conservazione. Gli elaborati richiesti riguarderanno: 1- inquadramento territoriale del monumento, con riferimenti a viabilità, orografia, caratteri insediativi, normative; 2- rilievo come analisi critica del "testo architettonico", finalizzati alla piena comprensione, in particolare storico-estetica, tettonica e diagnostica, dell'edificio: rilievo metrico realizzato con metodo diretto (piante, prospetti, sezioni scala 1:100/1:50/1:20) eventualmente integrato con rilevazioni con metodo indiretto (stazione totale, laser scanner, fotogrammetria); rilievo architettonico (piante, prospetti, sezioni scala 1:100/1:50/1:20) con le caratteristiche materiali dell’edificio di studio; analisi delle murature e delle finiture superficiali (scala 1:10); 3- ricerca storico-critica sulle fonti bibliografiche, cartografiche e archivistiche sul tema oggetto di studio e sul contesto per quanto utile alla comprensione di questo, con e la redazione di una cronologia; 4- analisi dei caratteri architettonico costruttivi dell’oggetto di studio; 5- analisi metrologico-proporzionale: ricerca sulle possibili unità di misura e sui sistemi di proporzionamento utilizzati per la realizzazione della fabbrica e delle sue eventuali trasformazioni; 6- analisi comparativa su aspetti tipologici, stilistici, metrologici, proporzionali e materiali del monumento e del suo apparato murario; 7- sintesi critica dei dati raccolti dalle fonti dirette e indirette e identificazione delle fasi storiche più importanti.
Canale 2
MICHELE ASCIUTTI Scheda docente
Canale 3
MARTA ACIERNO Scheda docente
Canale 4
MARTA ACIERNO Scheda docente
Canale 5
MARIA VITIELLO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Prerequisiti
Il corso non prevede propedeuticità. Tuttavia, si raccomanda di sostenere le prove di rilievo e rappresentazione, oltre a possedere le conoscenze di base di storia dell’architettura, poiché costituiscono le competenze necessarie a una partecipazione attiva al corso.
Testi di riferimento
- A. BRUSCHI, Introduzione alla storia dell’architettura. Considerazioni sul metodo e sulla storia degli studi, Milano 2009; - G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Torino, 1996, vol. II; - G. CARBONARA (diretto da), Atlante del Restauro, Torino, 2004; - G. CARBONARA Giovanni, Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici, Napoli, Liguori, 1990; - L. GAZZOLA, Architettura e tipologia, Roma 1987; - J. SUMMERSON, Il linguaggio classico dell’architettura, Torino 1975; - A. BOATO, L' archeologia in architettura: misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro, Venezia 2008;
Frequenza
La frequenza al corso non è obbligatoria; tuttavia, è fortemente consigliata poiché consentirà di partecipare alle lezioni frontali, a quelle in situ e consentirà di applicare, in passo alle lezioni, i temi paralleli nelle esercitazioni proposte.
Modalità di esame
L’esame finale consiste nella discussione degli elaborati grafici e in una prova orale rispetto ai temi trattati nelle lezioni e contenuti nella bibliografia di base. La prima ha come obiettivo quello di verificare l’apprendimento e la corretta applicazione del metodo di studio storico-critico dell’architettura attraverso una discussione orale sulla ricerca svolta. La seconda mira a valutare l’acquisizione della conoscenza dei fondamenti teorici necessari ad applicare il metodo con consapevolezza e capacità critica, tramite un colloquio sugli argomenti trattati durante il corso. In particolare, lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti teorici che sottendono lo studio dell’architettura storica, sia in riferimento alla componente filologica, sia a quella interpretativa. Inoltre, deve dimostrare di saper elaborare una sintesi storico-critica in grado di restituire le fasi di trasformazione dell’edificio oggetto di studio a partire dal rilievo e da una serie di analisi quali: l’elaborazione della cronologia, definita sulla base dello studio bibliografico (eventualmente anche archivistico), gli studi del tipo, dell’impianto geometrico e del linguaggio architettonico e la lettura degli elementi costruttivi e delle tecniche con cui sono stati realizzati. Per poter superare l’esame, la media tra le due prove dovrà avere un voto non inferiore a 18/30. Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve invece dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso, essendo in grado di raccordarli in modo logico e coerente. Per incentivare uno studio progressivo che proceda di pari passo con il corso, viene proposta una serie di valutazioni in itinere le quali, se positive, possono esonerare dalla discussione finale degli argomenti coinvolti nelle verifiche.
Bibliografia
- M. SALVATORI, Manuale di metrologia. Per architetti studiosi di storia dell'architettura e archeologi in Italia, Napoli 2006; - P. N. PAGLIARA, Note su murature e intonaci a Roma tra Quattrocento e Cinquecento, in «Ricerche di Storia dell'Arte», 1980, 11, pp. 35-48; - A. BRUSCHI, Metodi di ricerca storico critica sull’architettura, in G. SPAGNESI, Storia e restauro dell’architettura, Proposte di metodo, Roma 1984, pp. 15-34; - J. P. ADAM, L'arte di costruire presso i romani, Longanesi, Milano 1988. Ulteriori indicazioni per l’approfondimento degli argomenti verranno date nel corso delle lezioni.
Modalità di erogazione
Oltre alle lezioni frontali sono previste delle “flipped classroom”. Gli studenti, cioè, saranno chiamati a partecipare attivamente lavorando fuori dalla classe su un esempio concreto; successivamente si discuteranno in classe i concetti trattati e appresi o le difficoltà incontrate per il loro raggiungimento.
  • Codice insegnamento1044247
  • Anno accademico2025/2026
  • CorsoArchitettura
  • CurriculumCurriculum unico
  • Anno3º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDICAR/19
  • CFU6