Programma
Il tema
La sperimentazione progettuale proposta si inserisce all’interno delle ricerche condotte dal Laboratorio Babele: Città, Architettura, Natura del Dipartimento di Architettura e Progetto, nell’ambito del progetto PNRR CHANGES. Quest’ultimo indaga i paesaggi italiani come palinsesti complessi e stratificati, nei quali si conservano le tracce millenarie del rapporto tra uomo e natura. In particolare, il team di ricerca si concentra sul tema dei Paesaggi del sacro. Antiche e nuove percorrenze per risignificare i legami tra archeologia, natura e insediamenti tra Roma, Tivoli e Subiaco.
L’obiettivo del progetto è la valorizzazione paesaggistica del sistema Tiburtina/Aniene, che da Roma si estende fino a Tivoli e oltre, attraverso la creazione di una greenway: un’infrastruttura verde per la mobilità sostenibile, capace di rendere accessibili e fruibili i numerosi luoghi di interesse che costellano questo territorio. Il patrimonio culturale, le reti di mobilità lenta e le infrastrutture ambientali assumono, in questo quadro, un ruolo centrale per costruire società più eque e inclusive, migliorando al contempo la qualità degli spazi di vita. In tale contesto, il laboratorio di sintesi si focalizza sull’area delle cave di tufo e travertino comprese tra Salone e Bagni di Tivoli.
L’area
Il territorio a est di Roma, lungo la via Tiburtina e la Riserva Naturale dell’Aniene — compreso tra il Parco della Serenissima, le cave di Salone, Bagni di Tivoli e Tivoli — rappresenta un ambito di alto valore paesaggistico e produttivo, caratterizzato dalla storica presenza di cave di tufo e travertino. Molte di queste sono tuttora attive e vantano origini antichissime: dalla Cava del Barco, ad esempio, proveniva il travertino utilizzato per alcuni dei più celebri monumenti della Roma imperiale e di epoche successive.
All’interno di quest’area la Regione Lazio ha istituito la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) Travertini Acque Albule, riconosciuta per l’elevata biodiversità e tutelata sulla base del monitoraggio degli habitat e delle specie di interesse comunitario. Tale ambito si inserisce in un più vasto contesto ambientale di pregio, nel quale è prevista la realizzazione del Parco Lineare Roma Est, destinato a collegare Porta Maggiore con l’area archeologica di Gabii sulla via Prenestina.
Questo scenario costituisce dunque un caso di studio particolarmente interessante per lo sviluppo di azioni sistemiche nell’hinterland romano e per riflettere sulle relazioni tra tessuti edilizi, aree archeologiche, mobilità sostenibile e infrastrutture verdi. In tale prospettiva, il laboratorio di sintesi affronta il tema della progettazione di una greenway tra Roma e Tivoli, ponendo particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio storico e degli spazi del sacro (in linea con gli obiettivi del PNRR CHANGES), alla riqualificazione di spazi pubblici e ambientali, all’individuazione di percorsi pedonali e ciclabili e all’inserimento di “attrattori urbani” per servizi e attività collettive.
Dimensioni dell’intervento e programma funzionale
Il corso ha individuato come asse principale di intervento la direttrice formata dalla via Tiburtina e dal fiume Aniene, lungo la quale valorizzare gli ambiti naturali, archeologici ed estrattivi, prevedendo la realizzazione di spazi pubblici, parchi e strutture per la cultura e il tempo libero.
Il progetto dovrà contemplare l’inserimento di nuove architetture, la valorizzazione di manufatti esistenti e la progettazione degli spazi aperti, con particolare attenzione agli aspetti vegetazionali. L’elaborazione dovrà inoltre articolarsi in modo coerente alle diverse scale di intervento, dal paesaggio al dettaglio architettonico.
Prerequisiti
Laboratorio di Progettazione architettonica IV
Testi di riferimento
1) Natura, Paesaggio, Progetto Urbano, Spazi Aperti, Stili di vita
AAVV. 2G Landscape architecture, 1997
AYMONINO A., MOSCO V.P., Spazi pubblici contemporanei. Architettura a volume zero, Skira, Milano, 2006
P. Desideri, M.Ilardi (a cura di), Attraversamenti. I nuovi territori dello spazio pubblico, Costa & Nolan, 1997 CALCAGNO MANIGLIO A. (2010), Progetti di Paesaggio per i luoghi rifiutati, Gangemi editore, Milano
CAPUANO A. (a cura di), Streetscape. Strade vitali, reti della mobilità sostenibile, vie verdi, Quodlibet, Macerata, 2020
CAPUANO A. (a cura di) con DI DONATO B. LANZETTA A., Cinque temi del modernocontemporaneo. Memoria, Natura, Energia, Comunicazione, Catastrofe, Quodlibet, Macerata, 2020
CAPUANO A., MORGIA F. (a cura di) Stili di vita e città del futuro, Quodlibet, Macerata, 2020
CAPUANO A., GIOVANNELLI A. (a cura di), Archaeological Landscapes' Drawings. Ten Twentieth Century Architects Timia Edizioni, Roma, 2019
CRICONIA A., CORTESI I. GIOVANNELLI A. (a cura di) 40 Parole per la cura della città. Lessico dei paesaggi della salute, Quodlibet, 2021
FERRETTI L. V. L’architettura del progetto urbano. Procedure e strumenti per la costruzione del paesaggio urbano, Franco Angeli, Milano, 2012
MARINI S., Nuove terre. Architetture e Paesaggi dello scarto, Quodlibet Studio, Macerata, 2010.
MIANO P., Healthscape. Nodi di salubrità, attrattori urbani, architetture per la cura, Quodlibet, Macerata, 2020.
NICOLIN P.L., REPHISTI F., Dizionario dei nuovi paesaggisti, Skira, Milano, 2006
TALENTO K., AMADO M., KULLBERG J. C., Quarries: From Abandoned to Renewed Places in Land, 2020.
TOPPETTI F. (a cura di) Attorno all’acqua Narrazioni e progetto per il territorio del Nera tra Marmore e Orte, Quodlibet, Macerata, 2022.
TRASI N., Paesaggi Rifiutati, Paesaggi Riciclati. Prospettive e approcci contemporanei, Edizioni Dedalo, Roma, 2001
VANORE M., TRICHES M. (a cura di) Del prendersi cura Abitare la città -paesaggio, Quodlibet, 2019
ZARDINI M. (a cura di), Paesaggi ibridi. Un viaggio nella città contemporanea, Skira, 1996.
2) Roma moderna e contemporanea
CAPUANO A., D. FREDIANI, A. GIANCOTTI, A. GIOVANNELLI, (a cura di), GRAB THE CITY, Tlon Aleph, Roma 2024
CAPUANO A., LANZETTA A. (a cura di), #CURACITTÀ ROMA La Sapienza della cura urbana, Quodlibet, Macerata, 2020
CAPUANO A., TOPPETTI F. Roma e l'Appia. Rovine Utopia Progetto, Quodlibet, Macerata, 2017
CAPUANO A., Temi e figure dell’architettura romana, Gangemi editore, Roma, 2005
CAPUANO A., CARPENZANO O., TOPPETTI F., Il Parco e la città. Il territorio storico dell’Appia nel futuro di Roma, Quodlibet, Roma 2013
CAPUANO A., “Il Parco dell'Appia Antica, il GRA e il corridoio del Passante” in: R. SECCHI (a cura di) Future GRA. Il futuro del Grande Raccordo Anulare nella prospettiva della città metropolitana, p. 324-350, ROMA: Prospettive Edizioni, 2010
CAPUANO A. “Figure urbane di Roma contemporanea. Il ruolo dei vuoti nel disegno della città” in: (a cura di) RIGHETTI M., COSMA A., CERONE R. Roma, Paesaggi Contemporanei. p. 311-325 Roma: Campisano editore, 2009
CAPUANO A. “Wrapped buildings” in Roma. Paesaggi metropolitani A. CAPUANO e A. TERRANOVA (a cura di) BluPrint/annale del DiAR, vol. 1, p. 26-37, ROMA: Officina, 2009
Si consiglia la consultazione delle seguenti riviste: El Croquis, Lotus International (dal 1995 in poi), Lotus Navigator, Quaderns, e soprattutto tutta la serie di Detail
http://www.unesco-paysage.umontreal.ca/recherches_et_projets/workshop-atelier-terrain-wat
Frequenza
La frequenza è obbligatoria e sarà verificata tramite firma o appello.
Modalità di esame
Esame
L’esame consisterà nella presentazione e discussione dei seguenti elaborati:
• Inquadramento generale con lettura critica e programmatica
• Diagrammi concettuali
• Assetto strategico (scale 1:5000 e 1:1000)
• Sezione immaginifica e interpretativa
• Progetto con inquadramento del contesto: piante e profili in scala 1:500
• Progetto in scala 1:200 / 1:50: piante, sezioni e prospetti (con sempre indicato il contesto circostante)
• Sezione, pianta e prospetto di una parte significativa e rappresentativa del progetto, con dettagli specifici
• Viste tridimensionali
• Plastici di studio e finali
• Quaderno degli schizzi, comprensivo di appunti delle lezioni e note sulle letture.
Particolare importanza sarà attribuita alla comunicazione del progetto, sia nelle consegne preliminari (effettuate con ppt) sia in sede d’esame (tavole). Prima dell’esame, gli studenti dovranno elaborare e far approvare la presentazione del progetto, predisponendo un layout in formato A3 delle tavole finali.
Modalità di erogazione
Organizzazione del corso
Le lezioni prevedono la partecipazione di docenti, tutor e ospiti esterni e affronteranno sia aspetti teorici sia questioni di carattere pratico-operativo, con particolare attenzione alle problematiche delle aree di intervento, ai temi del progetto di paesaggio e al recupero e riuso delle cave dismesse.
Il lavoro progettuale sarà sviluppato collegialmente durante le ore di laboratorio, con il supporto di docenti e tutor, e individualmente a casa. I progetti saranno verificati attraverso revisioni collettive e individuali.
Le attività svolte costituiranno la base delle consegne preliminari obbligatorie (la loro valutazione è vincolante: il mancato adempimento preclude la possibilità di sostenere l’esame). Le fasi di lavoro previste corrispondono alle seguenti consegne:
1. Progetto Architettonico e Urbano (individualmente): raccolta dei materiali sull’area (rilievi, fotografie, ecc.), realizzazione del plastico del contesto, analisi delle risorse e delle criticità, studio di casi di riferimento nel campo del progetto urbano e paesaggistico e sviluppo di un assetto strategico o concept del progetto architettonico e urbano e di paesaggio (scale 1:500 / 1:200).
2. Progetto di paesaggio e greenway (di gruppo): realizzazione del plastico del contesto, individuazione del concept generale del parco lineare e inserimento dei nodi urbani, degli spazi aperti, del sistema del verde e ciclabile (scala 1:500).
3. Fase di approfondimento (di gruppo e individualmente): sviluppo del progetto architettonico, urbano e di paesaggio, definizione di una strategia di rappresentazione (scale 1:100 / 1:50).
A ciascuno studente è inoltre richiesto di tenere un book di schizzi, che raccolga anche appunti delle lezioni e commenti critici alle letture. Tale book costituirà parte integrante della valutazione finale.
Un ruolo centrale sarà riservato alla ricerca di riferimenti progettuali e all’uso del plastico come strumento per indagare le relazioni con il contesto e l’articolazione dello spazio aperto. Gli studenti saranno incoraggiati a realizzare più plastici, a diverse scale, per approfondire gli aspetti insediativi, architettonici e di dettaglio. I modelli dovranno essere realizzati con materiali monocromatici.