Organizzazione e contatti
Presidente del Corso di studio - Presidente del Consiglio di area didattica
Gianluca Scarchillo |
Docenti di riferimento
WALTER PATERNESI MELONI |
GIANLUCA SCARCHILLO |
GIORGIA MARINI |
AURORA RASI |
ANDREA SALUSTRI |
GIANPAOLO BARTOLI |
GIANFRANCESCO FIDONE |
FEDERICO ROGGERO |
GIANLUCA BASCHERINI |
Rappresentanze studentesche
MARILISA DIPIERO |
Tutor del corso
VALENTINA BERTOLDI |
ANDREA BILLI |
GIANFRANCESCO FIDONE |
PAOLA COCO |
Manager didattico
Sabrina Ozzella |
Regolamenti
Regolamento del corso
Descrizione del Percorso di Formazione:
Chi decide di iscriversi al corso di laurea triennale in Diritto e amministrazione pubblica è attento alla crescente rilevanza
di un moderno funzionamento delle istituzioni pubbliche e private, nonché alla congruenza tra obbiettivi normativi e risultati
effettivamente raggiunti. Per soddisfare queste esigenze occorre integrare lo studio delle scienze economiche e statistiche
al legiferare e all'amministrare.
Negli ultimi decenni è emersa in Italia la rilevanza di un migliore funzionamento delle amministrazioni
pubbliche, nonché di uno studio attento del se e come le norme giuridiche raggiungano gli obiettivi che si
prefiggono. Per soddisfare tali esigenze occorre applicare i più recenti sviluppi delle scienze statistiche
(elaborazione dei dati e delle informazioni) e degli studi di economia applicata (analisi costi/benefici) alla
gestione delle risorse pubbliche e al legiferare.
Il corso triennale "Diritto e amministrazione pubblica" viene incontro a queste esigenze prevedendo una
laurea triennale, il cui percorso formativo integra gli insegnamenti giuridici con lo studio delle loro
implicazioni economiche e con le nozioni statistiche essenziali all'elaborazione dei dati e delle informazioni.
L'obiettivo è quello della formazione della figura di un giuri economista, in grado di ricoprire ruoli dirigenziali
all'interno di istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali, autorità indipendenti, banche, assicurazioni e
imprese private
In riferimento ai metodi di accertamento sono previsti esami di profitto e alcune idoneità.
Gli studenti dovranno superare esami orali con attribuzione di voti in trentesimi; sono previste prove intermedie.
L'articolazione della didattica e il calendario degli esami sarà previsto a livello di cds
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Primo anno
Insegnamenti obbligatori
Insegnamenti opzionali
Codice Denominazione Caratteristiche Attestato
10589239 ISTITUZIONE DI DIRITTO PUBBLICO 9 cfu in A - costituzionalistico IUS/08 AP
1013717 ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO 9 cfu in A - privatistico IUS/01 AP
1052276 ELEMENTI DI MATEMATICA E STATISTICA
E INFORMATICA
AP
INFROMATICA 6 cfu in C - Attività formative affini o integrative A13 INF/01
ELEMENTI DI MATEMATICA E DI STATISTICA 9 cfu in B - economico e pubblicistico SECS-S/01
1031347 ISTITUZIONI DI ECONOMIA POLITICA 9 cfu in B - economico e pubblicistico SECS-P/01 AP
1030688 TEORIA DELL'INTERPRETAZIONE 9 cfu in A - filosofico-giuridico IUS/20 AP
Lingua straniera
Codice Denominazione Caratteristiche Attestato
AAF1104 LINGUA INGLESE 6 cfu in E - Per la conoscenza di almeno una lingua
straniera
I
AAF1116 LINGUA FRANCESE 6 cfu in E - Per la conoscenza di almeno una lingua
straniera
I
AAF1201 LINGUA SPAGNOLA 6 cfu in E - Per la conoscenza di almeno una lingua
straniera
I
AAF1948 TEDESCO GIURIDICO 6 cfu in E - Per la conoscenza di almeno una lingua
straniera
I
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Secondo anno
Insegnamenti obbligatori
Codice Denominazione Caratteristiche Attestato
1006627 SCIENZA DELLE FINANZE 9 cfu in B - economico e pubblicistico SECS-P/03 AP
1017055 DIRITTO COMMERCIALE 9 cfu in B - giurisprudenza IUS/04 AP
1009300 DIRITTO DEL LAVORO 6 cfu in B - giurisprudenza IUS/07 AP
10596334 DIRITTO PUBBLICO COMPARATO ED
EUROPEO
12 cfu in B - Discipline giuridiche d'impresa e settoriali
IUS/21
AP
1001651 Diritto amministrativo 9 cfu in B - giurisprudenza IUS/10 AP
1009233 DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA 9 cfu in B - giurisprudenza IUS/14 AP
1031421 STORIA DELL'AMMINISTRAZIONE DELLO
STATO ITALIANO
6 cfu in A - storico-giuridico IUS/19 AP
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Terzo anno
Insegnamenti obbligatori
Insegnamenti opzionali
Codice Denominazione Caratteristiche Attestato
1031426 FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO 6 cfu in A - storico-giuridico IUS/18 AP
1034522 ANALISI E VERIFICA DI IMPATTO DELLA
REGOLAMENTAZIONE
9 cfu in B - economico e pubblicistico SECS-P/03 AP
1022647 DIRITTO PRIVATO COMPARATO 9 cfu in B - Discipline giuridiche d'impresa e settoriali
IUS/02
AP
- A SCELTA DELLO STUDENTE 12 cfu in D - A scelta dello studente AP
AAF1004 PROVA FINALE 6 cfu in E - Per la prova finale I
AAF1985 TIROCINI E ALTRE CONOSCENZE UTILI
PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL
LAVORO
3 cfu in F - Ulteriori conoscenze linguistiche I
GRUPPO OPZIONALE 1
Codice Denominazione Caratteristiche Attestato
1031419 DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA 6 cfu in C - Attività formative affini o integrative A12
IUS/09
AP
1034523 ECONOMIA E POLITICA DEGLI APPALTI E
CONTRATTI PUBBLICI
6 cfu in C - Attività formative affini o integrative A12
SECS-P/01
AP
1047518 ECONOMIA DELLE POLITICHE PUBBLICHE 6 cfu in C - Attività formative affini o integrative A12
SECS-P/03
AP
10596338 DIRITTO DELLA IMMIGRAZIONE 6 cfu in C - Attività formative affini o integrative A12
IUS/09
AP
GRUPPO OPZIONALE 2
Codice Denominazione Caratteristiche Attestato
1009302 DIRITTO INTERNAZIONALE 6 cfu in C - Attività formative affini o integrative A11
IUS/13
AP
1009305 DIRITTO PENALE 6 cfu in C - Attività formative affini o integrative A11
IUS/17
AP
1031711 DIRITTO PROCESSUALE GENERALE 6 cfu in C - Attività formative affini o integrative A11
IUS/15
AP
REGOLAMENTO DIDATTICO
Articolo 1 - Obiettivi formativi specifici.
Il Corso di Laurea triennale in Diritto e amministrazione pubblica (Classe L-14) offre un percorra-so formativo – mirato e personalizzato – che coniuga l’insegnamento del diritto con gli strumenti eco-nomici e giuridico comparatistici nello studio dei fenomeni sociali. A tal fine, il corso di laurea unisce all’approfondimento delle basi culturali della scienza del diritto, l’acquisizione degli elementi di cono-scienza di natura economica e istituzionale, oltre che abilità comunicative ed informatiche, necessari per la migliore comprensione degli istituti del diritto positivo nella loro consistenza teorico-pratica; nonché la conoscenza delle tecniche esegetiche e di argomentazione giuridica, delle capacità di elaborazione dei dati dell’esperienza, richieste per lo sbocco nel mondo del lavoro, nei vari settori verso cui la formazione si proietta, precisati all’art. 2.
Specifica attenzione è riservata alla crescente rilevanza di un moderno funzionamento delle istituzioni pubbliche e private, nonché́ alla congruenza tra obbiettivi normativi e risultati effettivamente raggiunti. Le trasformazioni delle società occidentali hanno modificato, infatti, sostanzialmente le strutture e i comportamenti giuridici, economici e finanziari necessari per la gestione delle attività̀̀ degli ordinamenti. In particolare, l'azione europea, l’impatto dell’innovazione tecnologica e le opportunità̀ derivanti dalla globalizzazione hanno cambiato il modo di fare diritto, generando la richiesta di figure professionali capaci di prevedere, gestire e controllare le operazioni amministrative e finanziarie delle Istituzioni. Dall’integrazione delle competenze si impone così la formazione di un giuri-economista, professionista capace di adattarsi alle richieste del mercato del lavoro ricoprendo ruoli dirigenziali.
È previsto che alla conclusione del corso i discenti abbiano padronanza dell’uso degli strumenti culturali e metodologici che permettono un’adeguata impostazione di questioni giuridiche, generali e specialistiche, di casi e fattispecie, sia nella loro funzionalità linguistica, sia nella gestione del testo scritto. Sia che l'orizzonte dello studente sia quello di proseguire gli studi, sia che preveda lo sbocco sul mercato del lavoro già̀ al termine del primo triennio, pertanto, la formazione acquisita mette il laureato nelle migliori condizioni per condurre analisi e studi in campo giuridico, economico-finanziario e informatico. Il corso di laurea triennale sia come approdo sicuro che come ponte per la magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza ovvero per le magistrali specialistiche e di perfezionamento.
Articolo 2 - Prospettive professionali e sbocchi occupazionali.
La formazione culturale del giurista proposta dal Corso di laurea offre un percorso di studi che mira a integrare lo studio degli istituti giuridici con gli strumenti necessari per verificare ex ante ed ex post efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, misurando e valutando i risultati ottenuti in un’ottica di New Public Management. L’obiettivo formativo è la formazione di esperti in materie giuri-diche ed economiche che possano trovare inserimento non solo, e specialmente, in amministrazioni pubbliche e private, ma anche, in prospettiva, nell’ambito del mercato dei nuovi “lavori” che stanno emergendo.
Il laureato triennale in Diritto e amministrazione pubblica può̀ diventare un giurista di impresa in aziende pubbliche e private; dipendente pubblico; operatore legale in imprese, associazioni di categoria o enti pubblici; operatore nell’ambito delle risorse umane in aziende pubbliche e private; consulente del lavoro; operatore in gruppi assicurativi; operatore giuridico-informatico; segretario amministrativo e tecnico degli affari generali; para legale (assistente di studio legale in ausilio agli avvocati, gestione di segreterie e cancellerie), ufficiale della Polizia di Stato.
Articolo 3 - Durata del corso.
Il Corso di laurea ha una durata ordinaria di tre anni e prevede l’acquisizione di un numero mi-nimo di almeno 180 crediti formativi universitari (CFU), secondo la distribuzione e le opzioni selettive di cui al Manifesto degli studi, come annualmente disciplinato e pubblicato sul sito del Corso e della Facoltà, che si considera parte integrante del presente Regolamento.
Articolo 4 – Insegnamenti fondamentali e a scelta.
Il Corso di laurea si articola in insegnamenti fondamentali, volti ad assicurare la formazione di base del giurista, obbligatori in relazione alle rispettive annualità, nonché in insegnamenti a scelta, volti ad assicurare una più specialistica formazione giuridico-economica, sostenibili a partire dal terzo anno di corso. Nel corso dell’ultimo anno, lo studente può selezionare cinque insegnamenti a scelta da 6 CFU ciascuno tra quelli presenti nell’offerta formativa.
L’elenco di tutti gli insegnamenti e le eventuali propedeuticità sono annualmente riportati nel Manifesto degli studi del Corso di laurea, che si considera parte integrante del presente regolamento.
Articolo 5 – Ambiti professionalizzanti.
L’offerta formativa è articolata, anche nella ripartizione degli insegnamenti a scelta, per “ambiti” omogenei in prospettiva professionalizzante. La ripartizione per “ambiti” delle materie volte a fornire una maggiore “specializzazione” guida il discente nelle scelte di orientamento per l’indirizzo lavorativo.
La scelta di ciascun “ambito” è facoltativa e può essere liberamente modulata dallo accedendo al-la “finestra libera”, opzione in base alla quale è possibile selezionare gli insegnamenti senza alcun vinco-lo dovuto alle prospettive professionalizzanti delle materie (ed individuando perciò insegnamenti appartenenti pure ad ambiti tra loro diversi).
Articolo 6 – Requisiti di ammissione.
Per essere ammessi al Corso di Laurea triennale in Diritto e Amministrazione pubblica occorre aver conseguito un diploma di scuola secondaria superiore quinquennale o altro titolo di studio estero riconosciuto idoneo.
Sono richiesti buona cultura generale, conoscenze storiche, capacità critiche di analisi e di sintesi, logico-deduttiva, attitudine alla comprensione dei testi, adeguata proprietà espositiva. Tali requisiti sono oggetto di verifica attraverso il test previsto all’articolo 7. Ove l’ammissione avvenga con debito formati-vo sulle conoscenze di base (OFA), il candidato recupera gli obblighi formativi aggiuntivi partecipando a un corso di cultura generale da svolgere in date e orari tempestivamente comunicati e pubblicati sul sito del Corso di studi e sul sito di Facoltà. Gli obblighi formativi aggiuntivi si assolvono con il supera-mento di una apposita prova.
Articolo 7 – Orientamento in ingresso e in itinere.
L’accesso al Corso di laurea non è a numero chiuso; tuttavia, l’immatricolazione è preceduta da una prova di ingresso, volta a verificare le conoscenze di base dello studente. Essa consiste in un test avente ad oggetto domande su argomenti di cultura generale, cui rispondere entro un tempo predeterminato. Coloro che non rispondono correttamente ad un numero minimo di domande maturano un debito formativo, ma possono recuperare i crediti non conseguiti attraverso l’assolvimento di un obbligo formativo aggiuntivo (OFA), articolato in modalità deliberate dagli organi competenti della Facoltà e nel rispetto di quanto previsto all’articolo 6. Le modalità specifiche del test di ingresso e dell’assolvimento agli OFA sono determinate con delibera della Giunta di Facoltà.
Il Corso, compatibilmente con le risorse di personale docente disponibile, sostiene e promuove qualunque iniziativa di ausilio nello studio, sia nelle forme deliberate dai docenti con riferimento ai propri insegnamenti, sia con iniziative generali riguardanti l’intera offerta formativa.
Particolare attenzione è dedicata ai servizi di tutorato, per garantire una rete di assistenza agli studenti durante l’intero percorso di studio. Organizzazione e modalità di tali servizi sono deliberate, d’intesa, dal Consiglio di corso di studi e dalla Facoltà.
Il Corso di studi promuove e sostiene iniziative specifiche a favore di studenti in situazioni particolari (lavoratori, con figli minori, portatori di disabilità, fuori sede), anche attraverso l’organizzazione di corsi paralleli agli insegnamenti fondamentali, con programmi e orari di lezione agevolati. Tali iniziative sono determinate, d’intesa, dal Consiglio di corso di studi e dalla Facoltà.
Articolo 8 – Modalità di conseguimento del titolo.
Il Corso di laurea si articola in prove di verifica dell’apprendimento (esami), secondo le modalità meglio specificate all’articolo 8.
Il titolo è conseguito in seguito al positivo svolgimento della prova finale prevista dall’articolo 9.
Articolo 9 – Prove di esame.
Le prove di verifica dell’apprendimento (esami) si svolgono in forma orale, scritta, oppure orale e scritta, a discrezione del docente, nel rispetto della vigente normativa primaria e secondaria. Le modalità di svolgimento delle prove sono indicate, prima dell’inizio di ogni anno accademico, nelle singole schede di insegnamento.
La durata delle sessioni di esame e il numero degli appelli consentiti sono stabiliti annualmente, su proposta del Consiglio del corso di studi, con delibera dei competenti organi di Facoltà e sono inseriti nella programmazione didattica.
Sono previsti appelli ordinari e appelli straordinari (riservati a particolari tipologie di studenti, quali: laureandi, fuori corso, iscritti a corsi tutoring o di recupero, studenti disabili), secondo quanto stabilito dal Regolamento di Facoltà e dalla Carta dello studente di Ateneo.
Le date degli esami non possono essere anticipate rispetto alle indicazioni contenute nel calendario generale degli esami. Esse possono essere posticipate solo per giustificati motivi, previa apposita e tempestiva comunicazione alla segreteria della Presidenza e pubblicazione dei relativi avvisi sul sito del Corso di studi e sul sito di Facoltà, nonché con ogni opportuna forma di comunicazione con gli studenti.
Le prove sono pubbliche ed è pubblica la comunicazione del voto finale.
Articolo 10 - Prova finale.
La prova finale si svolge nella forma della discussione, dinanzi a una commissione nominata dal Preside della Facoltà, di una tesi elaborata in forma scritta e redatta sotto la guida di un relatore, al quale si aggiunge un correlatore. L’elaborato deve approfondire specifici temi affrontati durante il percorso formativo e dare prova dell’acquisita maturità dello studente, sia sui singoli temi, sia nella gestione della materia giuridica in generale. La dissertazione orale deve poi confermare l’acquisita maturità sotto il pro-filo dell’uso del linguaggio tecnico-giuridico, della capacità critica e di apertura al dibattito. La votazione è espressa in base centodieci, con possibilità di attribuzione della lode. E’ nella facoltà del Corso di studi valutare, e conseguentemente proporre ai competenti organi della Facoltà, l’attribuzione di punti aggiuntivi a quelli corrispondenti alla media esami, in riferimento a meriti particolari da riconoscere allo studente in relazione alla sua carriera (come, a titolo meramente esemplificativo, la laurea in corso o le esperienze di studio all’estero).
Articolo 11 – Modalità di svolgimento dei corsi.
Le attività relative ai singoli insegnamenti si svolgono con le modalità della didattica frontale. Ciascun docente può articolare l’offerta didattica del proprio corso con modalità ulteriori, attraverso seminari, esperienze formative esterne al Corso, incontri di studio, tecniche di clinica legale e attività similari. Allo scopo di agevolare lo studente nel percorso formativo, le attività didattiche sono integrate con servizi di tutorato gestiti dallo stesso docente o dai suoi collaboratori.
La struttura e l’articolazione di ogni insegnamento, i programmi, gli obiettivi e i risultati di apprendimento, nonché ogni altra informazione utile agli studenti, sono specificati nelle schede di insegnamento annualmente pubblicate sul sito del Corso di studio e sul sito di Facoltà.
Articolo 12 – Durata dei corsi e programmazione didattica.
La durata di tutti i corsi è semestrale e corrisponde a un numero minimo di 6 CFU.
Le attività didattiche si svolgono secondo il calendario della programmazione didattica annualmente proposto dal Consiglio di corso di studi e approvato dai competenti organi della Facoltà.
Articolo 13 – Internazionalizzazione.
Il Corso di laurea dedica particolare attenzione al profilo dell’internazionalizzazione, grazie alle numerose relazioni – in forma di convenzioni o accordi – che la Facoltà intrattiene con importanti Atenei stranieri, a livello europeo e internazionale, enti e istituzioni estere.
Durante il corso di studi è consentito accedere al progetto Erasmus plus, trascorrere un semestre di studio o partecipare ad una esperienza di elaborazione della tesi di laurea all’estero.
Articolo 14 – Trasferimenti da altra Università.
Sono consentiti trasferimenti da altro Ateneo di studenti iscritti al medesimo Corso di laurea o provenienti da altro Corso, nonché trasferimenti interni alla Sapienza di studenti iscritti a Corsi di laurea diversi dalla L-14. Il trasferimento e il riconoscimento dei CFU altrove maturati è subordinato ad una valutazione da parte della Commissione Didattica di Facoltà conforme ai criteri e ai limiti stabiliti nei Regolamenti di Ateneo e nel Regolamento didattico della Facoltà di Giurisprudenza.