Programma
Sapienza Università di Roma – Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura – a.a. 2025-2026
Restauro architettonico con laboratorio progettuale – 12 CFU
Prof. Claudio Varagnoli
Programma del corso
Sezione A_ PRINCÌPI E METODI DEL RESTAURO DI ARCHITETTURA
a1. L’evoluzione del concetto di monumento: rapporti con l’estetica e la storiografia. Questioni terminologiche: restauro, conservazione, ripristino, recupero, manutenzione.
a2. Diversità tra culture nell’approccio al passato. Tendenze nell’età classica. Il medioevo: continuità, distacco, conoscenza dell’antico.
a3. Rinascimento e restauro: teorici e progettisti nel confronto con le preesistenze. Riforme liturgiche e architettoniche tra Cinquecento e Seicento. Sviluppi nell’età barocca.
a4. La nascita del restauro moderno: il Settecento. Il restauro in pittura e scultura: patina, autenticità e reversibilità. Conservazione e progetto nel restauro architettonico; la questione della statica degli edifici.
a5. Restauro, archeologia, neoclassicismo: le esperienze sui monumenti antichi a Roma e in Italia nel primo Ottocento. La legislazione e l’organizzazione della tutela negli stati preunitari italiani.
a6. Tutela e conservazione in Francia nel primo Ottocento. La fase “empirica” del restauro. L’attività della Commission des Monuments Historiques e la formazione dei principi del restauro stilistico.
a7. E.-E. Viollet-le-Duc. La produzione teorica: il Dictionnaire. I principali interventi di restauro: la Madeleine a Vézelay; Notre-Dame a Parigi; il palazzo sinodale di Sens; Carcassonne; il castello di Pierrefonds.
a8. Restauro ed estetica in Inghilterra: il giardino e il rudere. Il pensiero di J. Ruskin e la sua diffusione europea. W. Morris e l’opera della Society for Protection of Ancient Buildings.
a9. Il dibattito architettonico in Italia alla metà dell’Ottocento. Camillo Boito: i principi teorici e le realizzazioni. Conoscenza e reinvenzione del passato: A. D’Andrade e A. Rubbiani. Il rapporto storia-restauro in L. Beltrami.
a10. Trasformazione e conservazione della città europea: C. Sitte, Ch. Buls. Sviluppi nell’area tedesca: il culto moderno dei monumenti secondo A. Riegl.
a11. G. Giovannoni: vecchie città e edilizia nuova. Il metodo storiografico; le posizioni teoriche sul restauro e le realizzazioni.
a12. Il Movimento moderno nell’approccio al patrimonio storico. La Carta di Atene del 1931/1932 e quella dei CIAM 1933. Le realizzazioni in Italia fra le due guerre e le leggi di tutela del 1939.
a13. Il secondo dopoguerra. Le distruzioni belliche in Europa e in Italia: la questione della ricostruzione di monumenti e centri storici. Il restauro come atto critico.
a14. L’attività dell’Istituto Centrale del Restauro e la teoria di Cesare Brandi: presupposti, articolazioni concettuali, esiti applicativi.
a15. L’inserimento del nuovo nell’antico: F. Minissi, C. Scarpa. Dalla Carta di Venezia (1964) alla «carta italiana del restauro» 1972.
a16. Pluralità di tendenze nel restauro 1970-2000. L’architettura contemporanea e l’intervento sulle opere del passato (1990-2025).
SEZIONE B_IL PROGETTO DI RESTAURO PER IL PATRIMONIO STORICO-ARCHITETTONICO
B1. Filologia dell’architettura.
b.1.Le fonti “intrinseche”: il rilievo per il restauro.
b1.2. Le fonti “estrinseche”: la ricerca bibliografica, archivistica, iconografica.
b1.3. Metodi analitici per il patrimonio costruito: l’analisi tipologica. Applicazioni del metodo stratigrafico in architettura.
B.2. Materiali e sistemi costruttivi dell’edilizia tradizionale.
b.2.1. La pietra: strumenti e lavorazione, posa in opera, finiture.
b.2.2. I laterizi: apparecchi e sistemi costruttivi.
b.2.3. I leganti e gli intonaci: le calci, il gesso e gli inerti.
b.2.4. Sistemi costruttivi dell’edilizia seriale: murature, aperture, volte, solai coperture, infissi.
B.3. I processi di deterioramento.
b.3.1. Fenomeni dovuti all’azione dell’acqua: l’umidità e le sue cause.
b.3.2. Alterazione fisica. Alterazione chimica: solfatazione e carbonatazione. Alterazioni dovute ad agenti biologici.
b.3.3. Casi di dissesto strutturale; danni da sisma.
B.4. Diagnostica per il patrimonio storico-architettonico.
b.4.1. Il rilievo del deterioramento: superfici e strutture. Il quadro igroscopico; il quadro fessurativo.
b.4.2. Principali indagini tecnico-scientifiche in situ e in laboratorio.
B.5. L’impostazione del progetto di restauro architettonico.
b.5.1. La ricerca di funzioni appropriate.
b.5.2. Cenni alla legislazione per la tutela e il restauro.
B.6. Il restauro dei materiali e delle superfici.
b.6.1. Il trattamento delle superfici lapidee: pulitura, consolidamento, protezione.
b.6.2. Il trattamento degli intonaci e delle tinteggiature.
B.7. Il restauro delle strutture murarie.
b.7.1. Principi guida e dispositivi tradizionali negli interventi di carattere statico.
b.7.2. Restauro delle strutture in elevato. Restauro di volte e solai; le coperture.
B.8. Il restauro dell’architettura contemporanea.
b.8.1. I materiali dell’architettura contemporanea.
b.8.2 Il restauro del cemento armato: realizzazioni e questioni aperte.
b.8.3. Questioni di tutela degli edifici del secondo Novecento.
Prerequisiti
Conoscenza della storia dell'architettura dall'antichità all'età contemporanea. Conoscenza delle tecniche di rilievo e di rappresentazione più aggiornate. Conoscenza della Scienza delle Costruzioni e della Tecnica delle Costruzioni. Piena padronanza della lingua italiana.
Testi di riferimento
Per la sezione A:
C. Varagnoli, Appunti dalle lezioni di teoria e storia del restauro, in restauroprogetto.it
Fonti:
J. Ruskin, The Seven Lamps of Architecture, London 1849, trad. it., Le sette lampade dell’architettura, Milano, Jaca Book, 1982, in particolare, “La lampada della memoria”, pp. 209-230
E.E. Viollet-le-Duc, L’architettura ragionata, estratti dal Dictionnaire raisonné de l’architecture française du XI e au XVI e siècle, a cura di M.A. Crippa, Milano, Jaca Book, 1982, voce
“Restauro”, pp. 247-271
C. Boito, I restauri in architettura. Dialogo primo, da Questioni pratiche di Belle Arti, Milano 1893, ora in Il nuovo e l’antico in architettura, antologia a cura di M.A. Crippa, Milano, Jaca Book,1989, in particolare pp. 107-126
A. Riegl, Der moderne Denkmalkultus. Sein Wesen und seine Entstehung, Wien-Leipzig 1903, traduzione italiana Il culto moderno die monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi, a cura di S. Scarrocchia, Bologna, Nuova Alfa Editoriale, 1985
G. Giovannoni, Restauro dei monumenti, alla voce Restauro in Enciclopedia Italiana di Scienze Lettere e Arti, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da G. Treccani, 1936, vol. XXIX, pp. 127-130
C. Brandi, Teoria del restauro, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1963 (II ed. Torino, Einaudi, 1977), in part. pp. 3-61, 77-80, 133-154
Saggi sulla storia del restauro:
C. Varagnoli, S. Croce in Gerusalemme: la basilica restaurata e l’architettura del Settecento romano, Roma, Bonsignori, 1995, in part. cap. 4 e Appendice
C. Varagnoli, Teoria ed empiria dal Settecento all’Ottocento, in Trattato sul consolidamento, (direttore scientifico P. Rocchi), Roma, Mancosu editore, 2003, pp. A 100-107
S. Casiello (a cura di), Restauro tra metamorfosi e teorie, Napoli, Electa Napoli, 1992, pp. 7-53; in part. pp. 26-44
C. Varagnoli, Dal restauro al piano: teorie e interventi nel quartiere del Rinascimento, in G. Spagnesi (a cura di), Il corso e il quartiere del Rinascimento, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1994, pp. 49-93
S. Casiello (a cura di), La cultura del restauro. Teorie e fondatori, Venezia, Marsilio, 1996 (saggi su Viollet-le-Duc, Boito, Beltrami)
I temi del dibattito 1970-2020:
G. Carbonara, La reintegrazione dell’immagine. Problemi di restauro dei monumenti, Roma,
Bulzoni, 1976
P. Marconi, Arte e cultura nella manutenzione dei monumenti, Roma-Bari, Laterza, 1984
M. Tafuri, Storia, conservazione, restauro, in “Casabella”, anno LV, n. 580, giugno 1991, pp. 23-26
C. Varagnoli, Edifici da edifici: la ricezione del passato nell’architettura italiana 1990-2000, in “L’industria delle costruzioni”, 368, novembre/dicembre 2002, pp. 4 –15
Per la sezione B
Testo di riferimento generale
G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, 4 voll + aggiornamenti, Torino 1996 e anni successivi
Per il punto B1:
A. Bruschi, Indicazioni metodologiche per lo studio storico dell’architettura, in AA.VV., Lineamenti di storia dell’architettura, Assisi-Roma, Carucci, 1978
G. Caniggia, G.L. Maffei, 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia, Marsilio, 1979 (varie riedizioni)
A. Boato, L’archeologia in architettura: misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro, Venezia, Marsilio, 2008
Per il punto B2:
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 2000 (II ed.)
A. Giuffrè’ (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso di Ortigia, Bari, Laterza, 1993
C. Varagnoli, La materia degli antichi edifici, in G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Torino U.T.E.T., 1996, vol. 1°
F. Doglioni, P. Mazzotti (a cura di), Codice di pratica per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico, Ancona, Regione Marche, 2007
C. Varagnoli, La costruzione tradizionale in Abruzzo. Fonti materiali e tecniche costruttive dalla fine del Medioevo all’Ottocento, Roma, Gangemi 2008
Per i punti B3, B4, B5, B6, B7:
G. Massari, I. Massari, Risanamento igienico dei locali umidi, Milano, Hoepli, 1981
L. Baruchello, G. Assenza, Diagnosi dei dissesti e consolidamento delle costruzioni. Manuale pratico, Roma, DEI – Tipografia del Genio Civile, 1998
S. Franceschi, L. Germani, Manuale operativo per il restauro architettonico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 2003
G. Cangi, Manuale del recupero strutturale e antisismico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 2005
L. Lazzarini, M. Laurenzi Tabasso, Il restauro della pietra, II ed., Torino, Utet Scienze tecniche, 2010
Frequenza
Si richiede una frequenza in presenza e assidua alle lezioni, alle esercitazioni, alle visite. Non è possibile sostenere l'esame in remoto.
Modalità di esame
L'esame comprende una discussione sull'elaborato di progetto sviluppato durante il Laboratorio e nelle ore di didattica extra corso dedicate (revisioni), insieme a una prova orale sui temi trattati durante il corso (teoria e storia del restauro; Caratteri stilistici e costruttivi pre-moderni; tecniche d'intervento). Per agevolare lo svolgimento della prova orale, sono previste valutazioni in itinere mediante test a risposta multipla.
Modalità di erogazione
Comunicazione orale del docente (lezione frontale) con interventi degli studenti; discussione sugli elaborati di progetto; visite di studio a monumenti e restauri.