STORIA DELL'ARCHITETTURA ED ESTETICA CON LABORATORIO

Obiettivi formativi

1. Storicizzare i fenomeni del passato collocandoli nel tempo.2. Comprenderne le ragioni nel contesto socio – politico, economico e culturale in cui sono nati.3. Comprenderne le caratteristiche più propriamente spaziali e tecnico – costruttive.4. Verificare la loro origine nella storia ed il giudizio storico – critico sulla loro attuale validità necessari per operare nel presente.Risultati di apprendimento attesi1. Saper osservare e capire un’architettura.2. Comprendere I caratteri essenziali (spaziali, volumetrici, geometrici, proporzionali, cosruttivi ed estetici ) prendendo avvio dall’interno dal loro interno.3. Cercare di esprimere l’insieme dell’organismo architettonico nei suoi aspetti principali.

Canale 1
GIANLUIGI LERZA Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
1) L’architettura greca: gli ordini architettonici. Il sistema trilitico e i problemi del cantiere. Il tempio greco: l’origine e la definizione tipologica. Area sacra, area pubblica (Acropoli, Agorà). Acropoli di Atene. La basilica di Paestum, il Partenone, l’Eretteo, i Propilei, il tempio di Zeus a Olimpia, il tempio di Apollo Epicurio a Bassae. Il cantiere: l’organizzazione. Rapporto tra struttura e decorazione. Rapporto tra paesaggio ed architettura. I temi edilizi della casa e del teatro. 2) L’architettura romana: le strutture murarie: gli opus. L’arco, le volte e le cupole. L’ordine architettonico inquadrato dall’arco, matrice dell’architettura romana. Gli archi di trionfo e le porte urbane. I nodi urbani: il Foro Augusto, di Nerva, di Traiano a Roma, i Mercati e la Sala di Traiano. Il tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina: la diversa concezione dello spazio e dell’inserimento ambientale. Le cupole (sistemi semplici ed aggregazioni complesse): il Pantheon, la Domus Aurea, il complesso di Villa Adriana. Il tempio della Minerva Medica. I grandi spazi coperti a crociera: le terme di Diocleziano e di Traiano, la basilica di Massenzio. Aspetti tipologico-formali dei nuovi temi edilizi: il teatro, l’anfiteatro, le terme: il teatro di Marcello e l’anfiteatro Flavio (Colosseo). Il cantiere: l’organizzazione. Rapporto tra struttura portante e decorazione. 3) L’architettura paleocristiana e bizantina: la basilica paleocristiana (genesi e sviluppo): S. Pietro, S. Giovanni in Laterano, Sant’ Agnese, S. Maria in Cosmedin, S. Sabina. Ravenna: S. Apollinare in Classe e S. Apollinare Nuovo. L’evoluzione dello spazio cupolato bizantino; S. Vitale a Ravenna, S. Sofia a Costantinopoli. Le basiliche paleocristiane milanesi e loro influenze tipologiche sull’architettura bizantina ravennate. 4) L’architettura altomedievale: Rinascenza carolingia ed architettura ottoniana. Genesi dell’architettura romanica: esperienze dal IX all’XI secolo. Evoluzioni dello spazio cupolato bizantino. 5) L’architettura romanica: il carattere europeo della cultura artistica romanica, il passaggio dalla copertura lignea alla copertura a volta: S. Michele a Hildesheim. I sistemi voltati: St. Philibert a Tournus, Notre Dame a Poitiers, l’abbazia a Cluny; la campata impostata sulla crociera a pianta quadrata: basilica della Maddalena a Vezelay. Le chiese a cupola dell’Aquitania: St-Front a Perigueux. Il cantiere: l’organizzazione. 6) Romanico in Italia: presupposti storici, sociali, religiosi e politici dell’epoca. Caratteri dell’architettura romanica nell’area lombardo-emiliana: la Cattedrale di Modena, S. Fedele a Como, S. Michele a Pavia; Sant’Ambrogio a Milano. Le influenze bizantine: S. Marco a Venezia. Piazza del Campo a Pisa: la Cattedrale, il Battistero, il Campanile. S. Miniato al Monte a Firenze. S. Nicola a Bari. Le abbazie di Chiaravalle, Casamari e Fossanova. 7) L’architettura gotica in Europa: l’evoluzione graduale dal romanico al gotico: la Cattedrale di Durham. Le ricerche costruttive, le trasformazioni formali e le peculiarità spaziali della cattedrale gotica: Laon, Noyon, Notre Dame e la Sainte Chapelle a Parigi, Chartres, Amiens, Reims. Le tre fasi di elaborazione tipologica e strutturale del gotico in Inghilterra: l’early english, il decorated ed il perpendicular. Le principali cattedrali. 8) L’architettura del Duecento e Trecento in Italia: presupposti storici, sociali, religiosi e politici dell’epoca. La tradizione fiorentina: S. Maria Novella, S. Croce, S. Maria del Fiore, S. Miniato al Monte, S. Fortunato a Todi, il Duomo di Siena, il Duomo di Orvieto, la basilica di S. Francesco ad Assisi. Gli edifici civili. 9) L’architettura del Rinascimento: introduzione al Rinascimento: note sul concetto di umanesimo e rinascimento. Il ritorno alla tradizione classica e la ricerca filologica sugli antichi testi. Il ruolo svolto dalle grandi personalità creatrici: Brunelleschi, Donatello, Masaccio e Alberti. Il cantiere nel Rinascimento: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Filippo Brunelleschi: la formazione culturale. Le opere: Sacrestia Vecchia, Ospedale degli Innocenti, S. Lorenzo, S. Spirito, Cupola di S. Maria del Fiore. Leon Battista Alberti: il trattatista e la formazione culturale. Le opere: Tempio Malatestiano a Rimini, Sant’ Andrea e S. Sebastiano a Mantova, facciata di S. Maria Novella e palazzo Rucellai a Firenze. 10) Gli interventi urbani e la città ideale: Pienza, Urbino, Mantova, Ferrara. La trattatistica e la città rinascimentale. 11) L’architettura del Cinquecento: articolazioni principali: classicismo, manierismo, sintetismo. a) I maestri del primo Cinquecento romano: Donato Bramante, Raffaello Sanzio, Giulio Romano, Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane. Donato Bramante: principali opere: S. Maria presso S. Satiro e la tribuna di S. Maria delle Grazie a Milano. Il trasferimento a Roma e lo studio dell’antico: chiostro di S. Maria della Pace, cortile del Belvedere in Vaticano, progetto per il S. Pietro in Vaticano, tempietto di S. Pietro in Montorio, palazzo Caprini, coro in S. Maria del Popolo. Raffaello Sanzio architetto: principali opere: cappella Chigi in S. Maria del Popolo, progetto per il S. Pietro in Vaticano, villa Madama, palazzo Vidoni-Caffarelli, palazzo Branconio dell’Aquila. Il manierismo e Giulio Romano: l’attività a Mantova: palazzo Te. Baldassarre Peruzzi: progetti per il S. Pietro in Vaticano e S. Giovanni dei Fiorentini; palazzo Massimo alle Colonne, villa Farnesina. Antonio da Sangallo il Giovane: attuali interpretazioni della sua attività formativa e del suo nuovo apporto all’architettura civile e religiosa. Principali opere: palazzo Baldassini, palazzo Farnese, facciata della chiesa di S. Spirito in Saxia, progetto per il S. Pietro in Vaticano, S. Giovanni dei Fiorentini. b) La presenza michelangiolesca a Firenze e a Roma: principali opere: la Biblioteca Laurenziana e la cappella Medici a Firenze; il S. Pietro michelangiolesco, la sistemazione del Campidoglio, cappella Sforza in S. Maria Maggiore, S. Giovanni dei Fiorentini. c) Aspetti e tendenze della metà del Cinquecento: l’attività di Jacopo Barozzi da Vignola: Sant’Andrea in via Flaminia, Sant’Anna dei Palafranieri in Vaticano, chiesa del Gesù, villa Giulia, palazzo Farnese a Caprarola. d) Il tardo Cinquecento romano: Martino Longhi il Vecchio: torre in Campidoglio, palazzo Cesi in via della Conciliazione, S. Girolamo degli Schiavoni. Giacomo della Porta: facciata del Gesù, S. Maria in Scala Coeli alle Tre Fontane, S. Paolo alle Tre Fontane. Gli edifici civili. Domenico Fontana: il Piano sistino di Roma, facciata del palazzo del Laterano e della Scala Santa, cappella Sistina in S. Maria Maggiore. Flaminio Ponzio: basilica di S. Sebastiano fuori le mura, la cappella Paolina in S. Maria Maggiore. Francesco da Volterra: la chiesa di S. Giacomo degli Incurabili. 12) Le ricerche dell’area veneta: Sansovino, Sanmicheli e il ruolo di Andrea Palladio. La formazione culturale di Andrea Palladio. Il tema delle ville venete: villa Trissino, villa Maser, villa Capra. Gli edifici civili: basilica di Vicenza, palazzo Chiericati, palazzo Thiene. Gli edifici religiosi: chiese di S. Giorgio Maggiore e del Redentore. 13) L’architettura barocca a Roma: vicende critiche e nascita del concetto di “barocco”. La ricerca tra innovazione e continuità e l’influenza dei maestri italiani sulle esperienze europee. I giudizi della critica neoclassica. Gian Lorenzo Bernini architetto e la sua poetica. L’idea concettuosa interpretativa del “vero potenziato”. Le opere principali: il Baldacchino e l’altare della Cattedra in S. Pietro in Vaticano, il Colonnato e la sistemazione di Piazza S. Pietro, la Scala Regia, Sant’Andrea al Quirinale, chiesa dell’Assunta ad Ariccia; palazzo Barberini, palazzo Montecitorio e progetti per il Louvre. Le fontane ed il rapporto tra natura e arte: fontana dei Quattro Fiumi e del Tritone. Francesco Borromini e la sua particolare ricerca. La poetica della “con-fusione” nella concezione e commissione della geometria spaziale. Le opere principali: S. Carlino alle Quattro Fontane, Oratorio di S. Filippo Neri, Sant’ Ivo alla Sapienza, Sant’ Agnese a piazza Navona, intervento in S. Giovanni in Laterano. Pietro da Cortona architetto e la sua poetica. La ricerca del “linguaggio-metaforico”. Le opere principali: S. Maria della Pace, Santi Martina e Luca, S. Maria in via Lata.
Prerequisiti
I prerequisiti del corso comprendono la competenza nella lettura dei disegni architettonici: essendo un corso con laboratorio, gli studenti dovrebbero conoscere le basi del disegno tecnico per comprendere le varie rappresentazioni degli organismi architettonici, come piante, prospetti e sezioni.
Testi di riferimento
Il corso tende a fornire allo studente una metodologia adeguata di approccio dello studio dell’architettura, a incentivare una iniziale capacità di lettura storico-critica ma, soprattutto, ad agevolare un apprendimento di natura metodologica e formativa. Proprio per questa motivazione il corso non prevede un unico libro di testo, ma ne indica alcuni la cui consultazione è ritenuta utile ai fini di una adeguata conoscenza degli argomenti che verranno trattati nelle lezioni (insieme ad una bibliografia facoltativa per eventuali approfondimenti). - A.A. V.V., Lineamenti di Storia dell’architettura, Sovera Ed., Roma 2013, 692 pp - R. MARTA, Architettura romana. Tecniche costruttive e forme architettoniche del mondo romano, Ed. Kappa, Roma 1990 - S. BETTINI, Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Ed. Dedalo, Bari 1983 - G. C. ARGAN, L’architettura italiana del ‘200 e ‘300, Ed. Dedalo, Bari 1978 - W. LOTZ, L’Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Rizzoli Ed., Milano 1977 - R. WITTKOWER, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Einaudi Ed., Torino 1995 (vedere soprattutto i capitoli dedicati all’architettura).
Modalità insegnamento
Il corso tende a fornire allo studente una metodologia adeguata di approccio dello studio dell’architettura, a incentivare una iniziale capacità di lettura storico-critica ma, soprattutto, ad agevolare un apprendimento di natura metodologica e formativa. Proprio per questa motivazione il corso non prevede un unico libro di testo, ma indica alcuni testi la cui consultazione è ritenuta utile ai fini di una adeguata conoscenza degli argomenti che verranno trattati nelle lezioni (insieme ad una bibliografia del tutto facoltativa per eventuali approfondimenti). Da parte sua, quindi, lo studente dovrà approfondire le proprie conoscenze, oltre che attraverso le lezioni frontali con il docente, anche mediante visite a monumenti di più facile accesso che dovranno divenire occasione per specifiche e personali osservazioni attraverso l’ausilio di schizzi ed appunti grafici e riflessioni. Parallelamente agli argomenti del corso, allo scopo di contribuire alla crescita della capacità di lettura degli organismi architettonici, verranno svolte in aula esercitazioni unitamente all’attività di laboratorio. Gli elaborati, eseguiti rigorosamente a mano libera, verteranno su opere contenute già nel presente programma al fine di agevolare lo studente nei confronti del carico didattico. Detti elaborati, oltre a dover raggiungere il numero indicato dal docente all’inizio del Corso per il conseguimento dell’attestato di frequenza del laboratorio, saranno oggetto di valutazione sia settimanale che periodica mediante momenti di verifica al fine di facilitare la valutazione complessiva dell'apprendimento dello studente. .
Frequenza
Il corso è composto da lezioni frontali, esercitazioni e laboratori. Le modalità di frequenza sono le seguenti: - Lezioni frontali ed esercitazioni: frequenza fortemente consigliata; - Laboratori: frequenza obbligatoria.
Modalità di esame
L’esame di profitto è la fase conclusiva di un lavoro di acquisizione metodologica sviluppata nell’arco di tempo della durata del corso. Per superarlo occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti trattati (o del materiale messo a disposizione, per coloro che non hanno potuto frequentare); una conoscenza di base degli argomenti e delle opere analizzate durante l'attività di laboratorio; di essere in grado di argomentare, con proprietà di linguaggio, i caratteri propri di un’opera di architettura. Per conseguire un punteggio pari a 30 o 30 e lode, lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso, essendo in grado di raccordarli in modo logico, coerente e con capacità critica.
Bibliografia
- R. MARTIN, Architettura greca, Electa, Milano 1997 - G. ROCCO, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi. I. Il dorico, Liguori Ed., Napoli 1994 - G. ROCCO, Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi. II. Lo ionico, Liguori Ed., Napoli 2004 - J. B. WARD PERKINS, Architettura romana, Electa, Milano 1997 - H. THUMMLER, “voce Carolingio”, in “Enciclopedia Universale dell’Arte”. - R. BONELLI – C. BOZZONI – V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medievale, Laterza Ed., Bari 1997 - R. BONELLI, “voce Romanico”, in «Dizionario Enciclopedico di Architettura e Urbanistica» - H. E. KUBACK, Architettura romanica, Electa, Milano 1997 - L. GRODECKI, Architettura gotica, Electa, Milano 1997 - E. FORSSMAN, Dorico, ionico, corinzio nell’architettura del Rinascimento, Ed. Laterza, Bari 1989 - L. H. HEYDENREICH, Il primo Rinascimento: arte italiana 1400-1460, BUR- Rizzoli, Milano 1979, (ristampa 2003) - R. WITTKOWER, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi Ed., Torino 1996 - SA. BENEDETTI - G. ZANDER, L’Architettura, nella collana L’Arte in Roma nel secolo XVI, t. I, Cappelli Ed., Bologna 1990 - A. BRUSCHI, Bramante, Ed. Laterza, Roma-Bari 1998 - J. ACKERMAN, L’Architettura di Michelangelo, Einaudi Ed., Torino 1996 - J. ACKERMAN, Palladio, Einaudi Ed., Torino 1972 - SA. BENEDETTI, Fuori dal Classicismo. Sintetismo, Tipologia, Ragione nell’architettura del Cinquecento, Multigrafica Ed., Roma 1984 - SA. BENEDETTI, Letture di Architettura – Saggi sul Cinquecento romano, Multigrafica Ed., Roma 1987 - A. BLUNT, Artistic theory in Italy, 1450-1600, London 1935 [ed. it., Le teorie artistiche in Italia: dal Rinascimento al Manierismo, Torino 1966]. - L. PATETTA, Storia dell’architettura. Antologia critica, Etas Libri, Milano 1975
Modalità di erogazione
Il corso è strutturato in lezioni frontali, esercitazioni e laboratorio (il quale è imprescindibile per il conseguimento dell’attestato che permette di accedere all’esame), in cui è prevista la produzione di elaborati grafici, che costituiscono un momento di costante verifica per l’acquisizione delle suddette capacità, con continui suggerimenti e rettifiche. Gli elaborati, eseguiti rigorosamente a mano libera, verteranno su opere contenute già nel programma, al fine di agevolare lo studente nei confronti del carico didattico; inoltre verranno periodicamente valutati al fine di determinare complessivamente l'apprendimento dello studente. Da parte sua lo studente può approfondire le proprie conoscenze, oltre che attraverso le lezioni frontali con il docente, anche mediante visite a monumenti di più facile accesso che dovranno divenire occasione per specifiche e personali osservazioni attraverso l’ausilio di schizzi ed appunti grafici e riflessioni.
  • Codice insegnamento1024069
  • Anno accademico2024/2025
  • CorsoIngegneria edile-architettura
  • CurriculumCurriculum unico
  • Anno1º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDICAR/18
  • CFU12
  • Ambito disciplinareDiscipline storiche per l'architettura