TURBULENCE

Obiettivi formativi

Gli allievi che intendono frequentare il corso di turbolenza hanno già acquisito dai corsi di base le conoscenze fondamentali sulle leggi che governano il moto dei fluidi, descritte dalle equazione di Navier-Stokes. Tuttavia i flussi che si incontrano nelle applicazioni della fluidodinamica, aerodinamica e gasdinamica di interesse per l’aeronautica e per l’aerospazio sono enormemente più complessi di quelli elementari che gli allievi hanno imparato a conoscere. Come conseguenza, le conoscenze acquisite, certamente di grande valore per la formazione preliminare, posseggono un ben scarso interesse per la comprensione dei fenomeni fisici da sfruttare/ottimizzare nella progettazione aerodinamica. L’allievo si trova nelle condizioni degli studiosi di fine diciannovesimo secolo: conoscevano il modello matematico corretto da cui però non riuscivano ad estrarre informazioni con valore predittivo (per citare esempi noti ai più, si ricorderà il paradosso di D’Alembert, ma anche come il flusso in un canale di irrigazione abbia ben poco in comune con la soluzione di Poiseuille che tutti conosciamo e tantomeno con il comportamento di uno strato limite realistico). In modo errato, nel gergo corrente talvolta si parla ancora di fluido turbulento, retaggio del fatto che la turbolenza era vista come qualcosa di diverso dal flusso di un fluido “ordinario”. Nei fatti, TUTTI i flussi di interesse pratico, esclusi quelli che facciamo riferimento alla microfuidica e alla nanofluidica, sono turbolenti (ad esempio, il flusso in una stanza, in cui l’aria è percepita come ferma, è turbolento. Se non lo fosse gli odori si diffonderebbero con scale temporali delle ore, rispetto ai secondi con cui arriviamo a percepire le sensazioni odorose). La difficoltà è che la turbolenza è l’unico problema fondamentale di fisica classica sopravvissuto alla rivoluzione scientifica della prima metà del ventesimo secolo. Tutti gli altri, nessuno escluso, sono da considerarsi perfettamente risolti, almeno a livello fondamentale. In questo contesto, in senso generale, l’obiettivo del corso di turbolenza consiste nel traghettare l’allievo da una conoscenza elementare verso una visione già completa e sofisticata che possa avere diretta applicazione nella progettazione. Per far questo è necessario portarlo alla chiara comprensione dei meccanismi fondamentali della turbolenza in flussi liberi (ad esempio getti) e di parete (ad esempio strati limite). La turbolenza è un processo stocastico governato da equazioni deterministiche. Per descriverla è necessario il linguaggio della probabilità applicato al sistema delle equazioni di Navier- Stokes, certamente il sistema di equazioni più complesso e difficile tra quelli di largo interesse per le applicazioni. Primo obiettivo del corso è dunque introdurre il linguaggio appropriato per descrivere il comportamento di campi di moto turbolento, che hanno natura stocastica. Si tratta dunque di sviluppare gli strumenti di probabilità e statistica per la descrizione di campi stocastici governati da equazioni deterministiche e non deterministiche. Gli allievi vengono fatti familiarizzare con il concetto di processo stocastico e con gli strumenti fondamentali per analizzarne le proprietà statistiche. Una volta compreso e padroneggiato il linguaggio, verranno forniti all’allievo gli strumenti per comprendere e calcolare i più comuni flussi turbolenti, quali flussi in prossimità di parenti (strati limite, ad esempio), e flussi liberi (ad esempio getti). Verrà dedicato tempo a capire i meccanismi universali che regolano la turbolenza sviluppata, analizzando il modello della turbolenza omogenea ed isotropa. In questo contesto l’obiettivo consiste nel portare l’allievo alla chiara comprensione dei meccanismi fondamentali della turbolenza, come il trasporto turbolento alla base, ad esempio, della enormemente accresciuta capacità di mescolamento o di trasporto di calore e, di particolare interesse per l’aerodinamica, l’accresciuta resistenza al moto tipica della turbolenza. Il passo successivo è far padroneggiare all’allievo i modelli di calcolo per i flussi turbolenti con modelli predittivi e semi-predittivi, quali quelli utilizzati comunemente nella progettazione. Per fare questo vengono fornite le basi per le moderne tecniche di simulazione numerica di flussi turbolenti, che spaziano dalla simulazione diretta, alle soluzione delle equazione mediate, introducendo il concetto di modellizzazione delle cosiddette grandi scale scale del flusso, che corrispondono alle tre categorie di tecniche note con acronimo inglese come DNS, RANS e LES., rispettivamente. Lo scopo è fornire una conoscenza critica dei vari modelli di turbolenza disponibili per la progettazione aerodinamica e fluidodinamica in genere fornendo la capacità di selezionare l’approccio più adatto per risolvere uno specifico problema. In molti casi è importare analizzare come la turbolenza si sviluppa in una determinata geometria. E’ quindi importante comprendere i parametri che controllano la stabilità di un flusso laminare e i meccanismi che portano alla transizione alla turbolenza, con l’obiettivo, ad esempio, di ritardarne lo sviluppo. Si affronteranno infine alcuni aspetti complementari, come ad esempio la descrizione dei meccanismi di produzione di rumore da turbolenza. In conclusione, globalmente, l’obiettivo del corso è di portare l’allievo da una conoscenza sostanzialmente scolastica del moto dei fluidi alla competenza avanzata richiesta per l’analisi e la modellizzazione dei flussi reali.

Canale 1
CARLO MASSIMO CASCIOLA Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Parte A. Turbolenza L'approccio statistico alla turbolenza: Medie e distribuzioni di probabilità (pdf) semplici e condizionate. L’equazioni di trasporto per la pdf. Concetti base di turbolenza: La decomposizione di Reynolds e le equazioni di Navier-Stokes mediate. Energia cinetica di campo medio. Energia cinetica turbolenta, produzione, dissipazione e trasporto. Flussi turbolenti di parete: Velocità d'attrito, scale caratteristiche e legge della parete. Regione di sovrapposizione e la legge d'attrito. Getti turbolenti: La dinamica di un getto turbolento ed il fenomeno di ``entrainment''. Flusso di quantità di moto e leggi di similitudine per il profilo di velocità La piccole scale della turbolenza: Spettri di energia, equazioni di bilancio nello spazio spettrale e legge di Kolmogorov. Funzioni di struttura ed equazione di Kolmogorov. Parte B Argomenti specialistici sulla turbolenza di piccola scale: Funzioni di Struttura. L'equazione di Kolmogorov. Predizioni dimensionali per le funzioni di struttura.Violazioni delle predizioni dimensionali e intermittenza. Il modello multi frattale per l'intermittenza. Scalari passivi: Il profilo medio della temperatura nei flussi di parete. Fluttuazioni di concentrazione a piccola scala. L'equazione di Yaglom per lo scalare passivo. Transizione alla turbolenza: Flussi base e perturbazione. Il concetto di stabilità di un flusso base laminare. Equazioni linearizzate per la perturbazione. I flussi paralleli e le equazioni di Orr-Sommerfeld-Squires. Il problema agli autovalori per la stabilità lineare di flussi laminari. Stabilità lineare asintotica e la perdita di stabilità tramite meccanismi di applicazione normali. I modi non-normali e la transizione "by-pass". Property di stabilità degli strati di mescolamento. Generazione di suono da turbolenza: le equazioni di Navier-Stokes per flussi comprimibili e propagazione delle onde acustiche. Proprietà elementari dell'equazione d'onda. L'equazione di Lighthill ed il rumore generato dalla turbolenza. Rappresentazione integrale del campo acustico. L'equazione di Ffowcs Williams-Hawkings. Dipendenza della pressione acustica dal numero di Mach e direzionali della propagazione del suono. Il rumore dei getti turbolenti. Modelli di chiusura: la chiusura del tensore di Reynolds nell equazioni di Navier-Stokes mediate alla Reynolds. Lunghezza di mescolamento e ipotesi di Boussinesq. Il modello k-epsilon. Le equazioni di Navier-Stokes filtrate e la simulazione delle grandi scale (LES). Tensioni di sotto-griglia. Il modello di Smagorinky per le tensioni di sotto-griglia. Interpretation in termini di flussi di energia.
Prerequisiti
Buona conoscenza dell’analisi matematica e comprensione degli aspetti fondamentali delle equazioni differenziali ordinare e alle derivate parziali. Buona comprensione della meccanica, della fisica di base e della termodinamica. Buona conoscenza dell’aerodinamica e della fluidodinamica.
Testi di riferimento
Turbulence. Lecture notes. Turbulent Flows, Stephen B. Pope, Cabridge University Press
Modalità insegnamento
Il corso è per la maggior parte insegnato con lezioni frontali. Circa un quarto del corso è dedicato a lezioni di laboratorio (numerico) dove l’allievo impara gli elementi di base per mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite con semplici simulazioni numeriche.
Frequenza
Sebbene non obbligatoria, le frequenza delle lezioni è caldamente consigliata.
Modalità di esame
La valutazione dell’allievo avviene tramite un esame con una parte scritta di 3 ore seguita da una prova orale, tipicamente sostenuta il giorno seguente quello della prova scritta. La prova scritta consiste nel rispondere ad una serie di domande aperte (tipicamente quattro) relative alle diverse parti del programma svolto a lezione. Ciascuna risposta è valutata con un voto da 1 a 10 ed il voto relativo alla prova scritta è ottenuto come media dei voti delle risposte riportata in trentesimi. Fa seguito una prova orale dedicata alla discussione della prova scritta e all’approfondimento di ulteriori temi, in particolare connessi alle lezioni di laboratorio ed ad aspetti approfonditi in autonomia dall’allievo. La struttura dell’esame viene ampiamente illustrata e discussa con gli allievi sia nella lezione di presentazione del corso che alla fine del semestre. La prova di esame mira a valutare quanto l’allievo abbia acquisito le competenze descritte negli obiettivi formativi, con particolare riferimento alla: a) comprensione dei concetti e delle tecniche di analisi illustrati durante le lezioni; b) capacità di apprendere in autonomia; c) capacità di analizzare in modo critico un problema di turbolenza. d) capacità di sintesi e abilità comunicativa.
Modalità di erogazione
Il corso è per la maggior parte insegnato con lezioni frontali. Circa un quarto del corso è dedicato a lezioni di laboratorio (numerico) dove l’allievo impara gli elementi di base per mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite con semplici simulazioni numeriche.
CARLO MASSIMO CASCIOLA Scheda docente

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Programma
Parte A. Turbolenza L'approccio statistico alla turbolenza: Medie e distribuzioni di probabilità (pdf) semplici e condizionate. L’equazioni di trasporto per la pdf. Concetti base di turbolenza: La decomposizione di Reynolds e le equazioni di Navier-Stokes mediate. Energia cinetica di campo medio. Energia cinetica turbolenta, produzione, dissipazione e trasporto. Flussi turbolenti di parete: Velocità d'attrito, scale caratteristiche e legge della parete. Regione di sovrapposizione e la legge d'attrito. Getti turbolenti: La dinamica di un getto turbolento ed il fenomeno di ``entrainment''. Flusso di quantità di moto e leggi di similitudine per il profilo di velocità La piccole scale della turbolenza: Spettri di energia, equazioni di bilancio nello spazio spettrale e legge di Kolmogorov. Funzioni di struttura ed equazione di Kolmogorov. Parte B Argomenti specialistici sulla turbolenza di piccola scale: Funzioni di Struttura. L'equazione di Kolmogorov. Predizioni dimensionali per le funzioni di struttura.Violazioni delle predizioni dimensionali e intermittenza. Il modello multi frattale per l'intermittenza. Scalari passivi: Il profilo medio della temperatura nei flussi di parete. Fluttuazioni di concentrazione a piccola scala. L'equazione di Yaglom per lo scalare passivo. Transizione alla turbolenza: Flussi base e perturbazione. Il concetto di stabilità di un flusso base laminare. Equazioni linearizzate per la perturbazione. I flussi paralleli e le equazioni di Orr-Sommerfeld-Squires. Il problema agli autovalori per la stabilità lineare di flussi laminari. Stabilità lineare asintotica e la perdita di stabilità tramite meccanismi di applicazione normali. I modi non-normali e la transizione "by-pass". Property di stabilità degli strati di mescolamento. Generazione di suono da turbolenza: le equazioni di Navier-Stokes per flussi comprimibili e propagazione delle onde acustiche. Proprietà elementari dell'equazione d'onda. L'equazione di Lighthill ed il rumore generato dalla turbolenza. Rappresentazione integrale del campo acustico. L'equazione di Ffowcs Williams-Hawkings. Dipendenza della pressione acustica dal numero di Mach e direzionali della propagazione del suono. Il rumore dei getti turbolenti. Modelli di chiusura: la chiusura del tensore di Reynolds nell equazioni di Navier-Stokes mediate alla Reynolds. Lunghezza di mescolamento e ipotesi di Boussinesq. Il modello k-epsilon. Le equazioni di Navier-Stokes filtrate e la simulazione delle grandi scale (LES). Tensioni di sotto-griglia. Il modello di Smagorinky per le tensioni di sotto-griglia. Interpretation in termini di flussi di energia.
Prerequisiti
Buona conoscenza dell’analisi matematica e comprensione degli aspetti fondamentali delle equazioni differenziali ordinare e alle derivate parziali. Buona comprensione della meccanica, della fisica di base e della termodinamica. Buona conoscenza dell’aerodinamica e della fluidodinamica.
Testi di riferimento
Turbulence. Lecture notes. Turbulent Flows, Stephen B. Pope, Cabridge University Press
Modalità insegnamento
Il corso è per la maggior parte insegnato con lezioni frontali. Circa un quarto del corso è dedicato a lezioni di laboratorio (numerico) dove l’allievo impara gli elementi di base per mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite con semplici simulazioni numeriche.
Frequenza
Sebbene non obbligatoria, le frequenza delle lezioni è caldamente consigliata.
Modalità di esame
La valutazione dell’allievo avviene tramite un esame con una parte scritta di 3 ore seguita da una prova orale, tipicamente sostenuta il giorno seguente quello della prova scritta. La prova scritta consiste nel rispondere ad una serie di domande aperte (tipicamente quattro) relative alle diverse parti del programma svolto a lezione. Ciascuna risposta è valutata con un voto da 1 a 10 ed il voto relativo alla prova scritta è ottenuto come media dei voti delle risposte riportata in trentesimi. Fa seguito una prova orale dedicata alla discussione della prova scritta e all’approfondimento di ulteriori temi, in particolare connessi alle lezioni di laboratorio ed ad aspetti approfonditi in autonomia dall’allievo. La struttura dell’esame viene ampiamente illustrata e discussa con gli allievi sia nella lezione di presentazione del corso che alla fine del semestre. La prova di esame mira a valutare quanto l’allievo abbia acquisito le competenze descritte negli obiettivi formativi, con particolare riferimento alla: a) comprensione dei concetti e delle tecniche di analisi illustrati durante le lezioni; b) capacità di apprendere in autonomia; c) capacità di analizzare in modo critico un problema di turbolenza. d) capacità di sintesi e abilità comunicativa.
Modalità di erogazione
Il corso è per la maggior parte insegnato con lezioni frontali. Circa un quarto del corso è dedicato a lezioni di laboratorio (numerico) dove l’allievo impara gli elementi di base per mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite con semplici simulazioni numeriche.
ALBERTO GIACOMELLO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il corso verrà insegnato dai Proff. Casciola e Giacomello. Il programma qui riportato si riferisce alla parte insegnata dal Prof. Casciola. L'approccio statistico alla turbolenza: Medie e distribuzioni di probabilità (pdf) semplici e condizionate. L’equazioni di trasporto per la pdf. Concetti base di turbolenza: La decomposizione di Reynolds e le equazioni di Navier-Stokes mediate. Energia cinetica di campo medio. Energia cinetica turbolenta, produzione, dissipazione e trasporto. Flussi turbolenti di parete: Velocità d'attrito, scale caratteristiche e legge della parete. Regione di sovrapposizione e la legge d'attrito. Getti turbolenti: La dinamica di un getto turbolento ed il fenomeno di ``entrainment''. Flusso di quantità di moto e leggi di similitudine per il profilo di velocità La piccole scale della turbolenza: Spettri di energia, equazioni di bilancio nello spazio spettrale e legge di Kolmogorov. Funzioni di struttura ed equazione di Kolmogorov.
Prerequisiti
Buona conoscenza dell’analisi matematica e comprensione degli aspetti fondamentali delle equazioni differenziali ordinare e alle derivate parziali. Buona comprensione della meccanica, della fisica di base, della termodinamica e della chimica elementare. Buona conoscenza delle fluidodinamica.
Testi di riferimento
Turbolenza. Dispense a cura del docente
Modalità insegnamento
Il corso è per la maggior parte insegnato con lezioni frontali. Circa un quarto del corso è dedicato a lezioni di laboratorio numerico dove l’allievo impara gli elementi di base della simulazione di flussi turbolenti e reattivi.
Frequenza
facoltativa
Modalità di esame
La valutazione dell’allievo avviene attraverso un unico esame per le parti insegnate dai Proff. Casciola e Giacomello con una parte scritta di 3 ore seguita da una prova orale, tipicamente sostenuta il giorno seguente quello della prova scritta. La prova scritta consiste nel rispondere ad una serie di domande aperte (tipicamente quattro) relative alle diverse parti del programma svolto a lezione. Ciascuna risposta è valutata con un voto da 1 a 10 ed il voto relativo alla prova scritta è ottenuto come media dei voti delle risposte riportata in trentesimi. Fa seguito una prova orale dedicata alla discussione della prova scritta e all’approfondimento di ulteriori temi, in particolare connessi alle lezioni di laboratorio ed ad aspetti approfonditi in autonomia dall’allievo. La struttura dell’esame viene ampiamente illustrata e discussa con gli allievi sia nella lezione di presentazione del corso che alla fine del semestre. La prova di esame mira a valutare quanto l’allievo abbia acquisito le competenze descritte negli obiettivi formativi, con particolare riferimento alla: a) comprensione dei concetti e delle tecniche di analisi illustrati durante le lezioni; b) capacità di apprendere in autonomia; c) capacità di analizzare in modo critico un problema di turbolenza e/o combustione. d) capacità di sintesi e abilità comunicativa.
Bibliografia
Turbulent Flows, Stephen B. Pope, Cambridge University Press
Modalità di erogazione
Il corso è per la maggior parte insegnato con lezioni frontali. Circa un quarto del corso è dedicato a lezioni di laboratorio numerico dove l’allievo impara gli elementi di base della simulazione di flussi turbolenti e reattivi.
ALBERTO GIACOMELLO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il corso verrà insegnato dai Proff. Casciola e Giacomello. Il programma qui riportato si riferisce alla parte insegnata dal Prof. Casciola. L'approccio statistico alla turbolenza: Medie e distribuzioni di probabilità (pdf) semplici e condizionate. L’equazioni di trasporto per la pdf. Concetti base di turbolenza: La decomposizione di Reynolds e le equazioni di Navier-Stokes mediate. Energia cinetica di campo medio. Energia cinetica turbolenta, produzione, dissipazione e trasporto. Flussi turbolenti di parete: Velocità d'attrito, scale caratteristiche e legge della parete. Regione di sovrapposizione e la legge d'attrito. Getti turbolenti: La dinamica di un getto turbolento ed il fenomeno di ``entrainment''. Flusso di quantità di moto e leggi di similitudine per il profilo di velocità La piccole scale della turbolenza: Spettri di energia, equazioni di bilancio nello spazio spettrale e legge di Kolmogorov. Funzioni di struttura ed equazione di Kolmogorov.
Prerequisiti
Buona conoscenza dell’analisi matematica e comprensione degli aspetti fondamentali delle equazioni differenziali ordinare e alle derivate parziali. Buona comprensione della meccanica, della fisica di base, della termodinamica e della chimica elementare. Buona conoscenza delle fluidodinamica.
Testi di riferimento
Turbolenza. Dispense a cura del docente
Modalità insegnamento
Il corso è per la maggior parte insegnato con lezioni frontali. Circa un quarto del corso è dedicato a lezioni di laboratorio numerico dove l’allievo impara gli elementi di base della simulazione di flussi turbolenti e reattivi.
Frequenza
facoltativa
Modalità di esame
La valutazione dell’allievo avviene attraverso un unico esame per le parti insegnate dai Proff. Casciola e Giacomello con una parte scritta di 3 ore seguita da una prova orale, tipicamente sostenuta il giorno seguente quello della prova scritta. La prova scritta consiste nel rispondere ad una serie di domande aperte (tipicamente quattro) relative alle diverse parti del programma svolto a lezione. Ciascuna risposta è valutata con un voto da 1 a 10 ed il voto relativo alla prova scritta è ottenuto come media dei voti delle risposte riportata in trentesimi. Fa seguito una prova orale dedicata alla discussione della prova scritta e all’approfondimento di ulteriori temi, in particolare connessi alle lezioni di laboratorio ed ad aspetti approfonditi in autonomia dall’allievo. La struttura dell’esame viene ampiamente illustrata e discussa con gli allievi sia nella lezione di presentazione del corso che alla fine del semestre. La prova di esame mira a valutare quanto l’allievo abbia acquisito le competenze descritte negli obiettivi formativi, con particolare riferimento alla: a) comprensione dei concetti e delle tecniche di analisi illustrati durante le lezioni; b) capacità di apprendere in autonomia; c) capacità di analizzare in modo critico un problema di turbolenza e/o combustione. d) capacità di sintesi e abilità comunicativa.
Bibliografia
Turbulent Flows, Stephen B. Pope, Cambridge University Press
Modalità di erogazione
Il corso è per la maggior parte insegnato con lezioni frontali. Circa un quarto del corso è dedicato a lezioni di laboratorio numerico dove l’allievo impara gli elementi di base della simulazione di flussi turbolenti e reattivi.
  • Codice insegnamento1052234
  • Anno accademico2025/2026
  • CorsoIngegneria aeronautica - Aeronautical engineering
  • CurriculumModellistica e analisi per la progettazione aeronautica (percorso valido anche per il conseguimento del doppio titolo con Georgia institute of technology and Georgia tech Lorraine o per il doppio titolo Italo-portoghese )
  • Anno2º anno
  • Semestre1º semestre
  • SSDING-IND/06
  • CFU6