ENVIRONMENTAL GEOPHYSICS

Obiettivi formativi

Obiettivi generali L'obiettivo principale del corso è quello di formare gli studenti nei principi fondamentali dei metodi geofisici applicati alla tutela dell’ambiente, con particolare riferimento alla valutazione del rischio, al monitoraggio ambientale e alla definizione di modelli multi-parametrici del sottosuolo per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Obiettivi specifici Conoscenza e comprensione: Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e pratici relativamente all’applicazione dei metodi geofisici per lo studio dell’assetto del sottosuolo, lo studio e il monitoraggio di opere d’ingegneria civile e ambientale, l’individuazione e la mappatura di acquiferi, la valutazione delle georisorse, la mappatura dei siti inquinati, il rilevamento batimetrico e l’individuazione di contaminazione in aree marine. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Al termine del corso gli studenti saranno in grado di selezionare, acquisire, elaborare ed interpretare correttamente i dati geofisici sismici, elettrici ed elettromagnetici sia in ambiente terrestre che acquatico. Tali competenze comprenderanno anche la capacità di utilizzo della strumentazione geofisica, di software specifici del settore e di algoritmi numerici sviluppati in ambiente Matlab e/o Python. Capacità critiche e di giudizio: Tramite lo svolgimento di simulazioni a piccola scala di ogni tecnica geofisica trattata, il corso svilupperà negli studenti la capacità di giudizio autonomo delle indagini geofisiche maggiormente idonee per la soluzione dello specifico problema ingegneristico in esame e l’eventuale integrazione delle stesse per la definizione di un modello multi-parametrico del sottosuolo. Inoltre gli studenti saranno in grado di valutare correttamente i vantaggi e gli svantaggi di ogni tecnica studiata anche in funzione del rapporto benefici/costi. Capacità di apprendimento: Il corso favorirà l’interscambio e la trasmissione di conoscenze per mezzo di esercitazioni numeriche di gruppo mirate alla soluzione di un problema ingegneristico tramite l’applicazione delle tecniche geofisiche e lo sviluppo della capacità di utilizzo del linguaggio tecnico proprio del settore. Le conoscenze teoriche e pratiche fornite costituiranno la base per un approfondimento autonomo in ambito professionale, con riferimento anche agli avanzamenti tecnologici strumentali e numerici

Canale 1
GIORGIO DE DONNO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Introduzione al corso e ai metodi geofisici per l'ingegneria ambientale. La Geofisica ambientale e i cambiamenti climatici. Misure dirette e indirette. Risoluzione profondità d’indagine. Fasi operative delle indagini geofisiche. 1. Metodi sismici 1.1. Principi dei metodi sismici: propagazione, attenuazione ed interferenza delle onde sismiche. Proprietà sismiche delle rocce e dei suoli. Equazione di Wyllie. 1.2. Strumentazione sismica: sorgenti, ricevitori, sismografi. 1.3. Metodi di misura diretta della velocità: downh-hole e cross-hole 1.4. Metodo a rifrazione: onde alle interfacce, rifrazione critica, onda di testa 1.5. Tomografia sismica: introduzione all’inversione dei dati. Case-history. 2. Metodi di rilevazione Sonar 2.1. Principi dei metodi Sonar: scattering e attenuazione delle onde acustiche, risoluzione 2.2. Metodi MultiBeam, Side Scan Sonar e Sub-bottom profiling (Chirp): acqusizione ed elaborazione dei dati. Case-history. 3. Metodi elettromagnetici ad alta frequenza (Ground Penetrating Radar - GPR) 3.1. Proprietà elettromagnetiche delle rocce e dei suoli: resistività e permittività elettrica e permeabilità magnetica. Legge di Archie. 3.2. Principi del metodo GPR: propagazione ed attenuazione delle onde EM; scattering e riflessione 3.3. Acquisizione dei dati GPR. 3.4. Elaborazione dei dati GPR. Case-history. 4. Metodi elettrici in corrente continua (DC) 4.1. Principi di base dei metodi elettrici DC: potenziale elettrico, resistività apparente, configurazioni elettrodiche (array), potenziale elettrico per sorgenti DC: soluzione con il metodo agli elementi finiti 4.2. Tomografia elettrica a resistività (ERT) 2-D: modalità di acquisizione ed inversione dei dati. Case-history. 4.3. Tomografia elettrica a resistività (ERT) 3-D e best practices. Case-history. 4.4. Metodo della polarizzazione indotta nel dominio del tempo (TDIP): modalità di acquisizione ed inversione dei dati. Case-history. 5. Metodi elettromagnetici a bassa frequenza (LFEM) 5.1. Principi di base del metodo a induzione: correnti alternate (AC) e metodi a sorgente fissa (tipo Slingram) 5.2. Metodi EM nel dominio del tempo: Transient Electromagnetic Method (TEM). Case-history. 6. Integrazione ed inversione congiunta di dati geofisici: motivazione, vantaggi e svantaggi. Ricostruzione di un modello multi-parametrico e correlazione dei parametri geofisici con quelli idraulici, geotecnici e ambientali. 7. Attività di laboratorio Sono previste simulazioni di ogni tecnica studiata (sismica, elettrica, elettromagnetica) a piccola scala. Le simulazioni comprenderanno l'acquisizione, l'elaborazione e l'interpretazione dei dati raccolti per giungere ad un modello multi-parametrico rappresentativo del sottosuolo. Le simulazioni si svolgeranno in laboratorio o in campo, a seconda della particolare tecnica.
Prerequisiti
Sono richieste, come prerequisito, conoscenze di analisi matematica (derivate parziali, integrali, equazioni differenziali, campi vettoriali, numeri complessi), fisica (ottica geometrica, campi elettromagnetici, propagazione delle onde) e meccanica dei solidi (teoria dell’elasticità), anche se i prinicpi fisici alla base dei metodi studiati saranno comunque brevemente riassunti durante il corso.
Testi di riferimento
Testo di riferimento: Everett, M. E. (2013). Near-surface applied geophysics. Cambridge University Press. Dispense fornite dal docente su argomenti selezionati saranno disponibili ad integrazione del libro di testo su piattaforma e-learning "Sapienza" Moodle (elearning2.uniroma1.it).
Modalità insegnamento
L'attività didattica è caratterizzata da una parte di lezioni in aula, per l'apprendimento dei principi teorici dei vari metodi geofisici e la loro applicazione per l'ingegneria ambientale tramite l'utilizzo di software dedicati e una parte di laboratorio, da eseguirsi al termine di ogni "modulo" relativo alla singola tecnica studiata, come da programma. Gli studenti parteciperanno sia alle attività di acquisizione dei dati in laboratorio che all'elaborazione ed interpretazione degli stessi tramite software di calcolo messi a loro disposizione. Sono previste esercitazioni con suddivisione degli studenti in piccoli gruppi al fine di sviluppare la capacità di soluzione di un problema ingegneristico.
Frequenza
Anche se facoltativa, è fortemente raccomandata la frequenza sia delle lezioni a carattere teorico da tenersi in aula sia delle esercitazioni pratiche in aula e in campo, al fine di integrare le informazioni presenti sui testi di riferimento.
Modalità di esame
La valutazione finale (in trentesimi) sarà articolata come segue: - Prova scritta (obbligatoria): 5 domande a risposta chiusa (1 pt. ciascuna) + 1 domanda a risposta aperta sui principi teorici dei metodi geofisici studiati (max 5 pt.) - max. punteggio ottenibile: 10 - Prova pratica (obbligatoria): 2 esercizi in Excel (max 5 punti ciascuno) sulle applicazioni dei metodi geofisici studiati all'ingegneria ambientale (es. 1 sui cap. 1 e 2, es. 2 sui cap. 4 e 5) - max. punteggio ottenibile: 10 - Prova orale (obbligatoria): una domanda sui metodi geofisici applicati all'ingegneria ambientale (max 10 pt.)
Bibliografia
- Butler D. K. Near-surface Geophysics. Society of Exploration Geophysicists, 2005. - Stein S., Wysession M. An introduction to seismology, earthquakes, and earth structure. John Wiley & Sons, 2009. - Telford W.M., Geldart L.P., Sheriff R.E. Applied geophysics. Cambridge university press, 1990.
Modalità di erogazione
L'attività didattica è caratterizzata da una parte di lezioni in aula, per l'apprendimento dei principi teorici dei vari metodi geofisici e la loro applicazione per l'ingegneria ambientale tramite l'utilizzo di software dedicati (Excel e Python) e una parte di laboratorio, da eseguirsi al termine di ogni "modulo" relativo alla singola tecnica studiata, come da programma. Gli studenti parteciperanno sia alle attività di acquisizione dei dati in laboratorio che all'elaborazione ed interpretazione degli stessi tramite software di calcolo messi a loro disposizione. Sono previste esercitazioni con suddivisione degli studenti in piccoli gruppi (2 o 3 studenti max) al fine di sviluppare la capacità di soluzione di un problema ingegneristico.
  • Codice insegnamento10599941
  • Anno accademico2024/2025
  • CorsoIngegneria per l'Ambiente e il Territorio - Environmental Engineering
  • CurriculumEnvironmental Engineering for Climate Change Adaptation and Mitigation - in lingua inglese
  • Anno2º anno
  • Semestre1º semestre
  • SSDGEO/11
  • CFU9
  • Ambito disciplinareIngegneria per l'ambiente e territorio