STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA I.II A

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, l'insegnamento si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della Storia della filosofia antica, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi. In specifico, l'insegnamento si propone come obiettivo il contatto e la conoscenza diretta dei testi in esame, per mettere in grado lo studente di comprenderli con accuratezza filologica e commentarli con opportuna perizia ermeneutica, anche sullo sfondo di adeguati rinvii alle principali correnti storiografiche sul pensiero antico.

Canale 1
DIANA QUARANTOTTO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il mutamento: la soluzione aristotelica di un problema antico Il mutamento è un’entità problematica e controversa. Nell’ambito della filosofia antica, sin dall’epoca dei cosiddetti ‘Presocratici’, il suo status ontologico è stato oggetto di diverse e spesso contrastanti concezioni. Aristotele è stato il primo a formularne teorie fisico-metafisiche elaborate in cui utilizza alcuni dei principali strumenti concettuali della sua filosofia, in particolare la dottrina delle categorie, la distinzione tra potenza e atto, e quella tra materia, forma, motore e fine. La teoria aristotelica del mutamento è sofisticata e filosoficamente avvincente. Viene costruita in risposta a complesse sfide teoriche: mira a definire la modalità d’essere del mutamento, riabilitandone lo status ontologico (anche) in risposta alla contrapposizione platonica tra essere e mutamento.
Prerequisiti
Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione di base a livello di scuola secondaria di secondo grado nelle discipline filosofiche. È richiesta in modo particolare una padronanza del lessico filosofico elementare.
Testi di riferimento
Berti, E., Profilo di Aristotele, Roma 1979. Zucca D., L'anima del vivente, Brescia 2015 (cap. 1, pp. 19-74). M. Ugaglia, Aristotele, Fisica Libro III, Roma: Carocci 2012. Dispense rese disponibili durante il corso nella relativa pagina classroom.
Modalità insegnamento
Didattica frontale e discussione dei testi e degli argomenti trattati.
Frequenza
La frequenza è fortemente raccomandata.
Modalità di esame
L’esame è un colloquio orale. Per superarlo le studentesse e gli studenti dovranno dimostrare di: 1) conoscere il contenuto dei testi trattati; 2) saperli esporre chiaramente, padroneggiando in modo corretto il lessico specialistico; 3) saper individuare gli snodi teorici più rilevanti e saperli discutere criticamente; 4) saper elaborare autonomamente un’argomentazione relativa ai contenuti trattati. Il soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame. I voti superiori al 27 saranno attribuiti a coloro le cui prove soddisfano tutti e quattro i punti indicati.
Bibliografia
Oltre ai testi in programma, vedi: Platone, Menone, a cura di M. Bonazzi, Einaudi 2010 Scott, D., Plato’s Meno, Cambridge: Cambridge University Press 2005.
Modalità di erogazione
Didattica frontale e discussione dei testi e degli argomenti trattati.
DIANA QUARANTOTTO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il mutamento: la soluzione aristotelica di un problema antico Il mutamento è un’entità problematica e controversa. Nell’ambito della filosofia antica, sin dall’epoca dei cosiddetti ‘Presocratici’, il suo status ontologico è stato oggetto di diverse e spesso contrastanti concezioni. Aristotele è stato il primo a formularne teorie fisico-metafisiche elaborate in cui utilizza alcuni dei principali strumenti concettuali della sua filosofia, in particolare la dottrina delle categorie, la distinzione tra potenza e atto, e quella tra materia, forma, motore e fine. La teoria aristotelica del mutamento è sofisticata e filosoficamente avvincente. Viene costruita in risposta a complesse sfide teoriche: mira a definire la modalità d’essere del mutamento, riabilitandone lo status ontologico (anche) in risposta alla contrapposizione platonica tra essere e mutamento.
Prerequisiti
Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione di base a livello di scuola secondaria di secondo grado nelle discipline filosofiche. È richiesta in modo particolare una padronanza del lessico filosofico elementare.
Testi di riferimento
Berti, E., Profilo di Aristotele, Roma 1979. Zucca D., L'anima del vivente, Brescia 2015 (cap. 1, pp. 19-74). M. Ugaglia, Aristotele, Fisica Libro III, Roma: Carocci 2012. Dispense rese disponibili durante il corso nella relativa pagina classroom.
Modalità insegnamento
Didattica frontale e discussione dei testi e degli argomenti trattati.
Frequenza
La frequenza è fortemente raccomandata.
Modalità di esame
L’esame è un colloquio orale. Per superarlo le studentesse e gli studenti dovranno dimostrare di: 1) conoscere il contenuto dei testi trattati; 2) saperli esporre chiaramente, padroneggiando in modo corretto il lessico specialistico; 3) saper individuare gli snodi teorici più rilevanti e saperli discutere criticamente; 4) saper elaborare autonomamente un’argomentazione relativa ai contenuti trattati. Il soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame. I voti superiori al 27 saranno attribuiti a coloro le cui prove soddisfano tutti e quattro i punti indicati.
Bibliografia
Oltre ai testi in programma, vedi: Platone, Menone, a cura di M. Bonazzi, Einaudi 2010 Scott, D., Plato’s Meno, Cambridge: Cambridge University Press 2005.
Modalità di erogazione
Didattica frontale e discussione dei testi e degli argomenti trattati.
  • Codice insegnamento1023556
  • Anno accademico2025/2026
  • CorsoLettere classiche
  • CurriculumCurriculum unico
  • Anno3º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDM-FIL/07
  • CFU6