Organizzazione e contatti

Presidente del Corso di studio - Presidente del Consiglio di area didattica

Claudio Giammona

Docenti di riferimento

MATTEO MOTOLESE
STEFANO PIETRO LUIGI ASPERTI
MARIA CARMELA BENVENUTO
LUCA BETTARINI
MAURIZIO CAMPANELLI
MARIO CARAMITTI
GEMMA DONATI
CLAUDIO GIAMMONA
MARCO GRIMALDI
IRENE IOCCA
FRANCESCA SANTONI
ELISABETTA SARMATI
EMANUELE VENTURA
SONIA GENTILI
EMILIO RUSSO
MAURO CAMIZ
ANNA TERESA PAOLA RADAELLI
VITTORIO FRAJESE
PAOLA CASTELLUCCI
VINCENZO FARAONI

Rappresentanze studentesche

Asia Piras
Sofia Adele Durazzi
Matilde Coletta
Maria Sole Di Vita

Tutor del corso

STEFANO PIETRO LUIGI ASPERTI
LUCA BETTARINI
MAURIZIO CAMPANELLI
VINCENZO FARAONI
SONIA GENTILI
CLAUDIO GIAMMONA
MARCO GRIMALDI
ANNA TERESA PAOLA RADAELLI
MASSIMILIANO TORTORA

Regolamenti

Regolamento del corso

Come indicato nella presentazione sintetica, il Corso di Studi in Lettere Moderne intende fornire ai propri studenti e studentesse un’adeguata formazione nel campo degli studi letterari, linguistici e filologici; il suo nucleo è costituito da un gruppo di SSD linguistico-filologico-letterari (L-LIN/01, L-FIL-LET/04, L-FIL-LET/09-14), che identificano con forza la tradizione letteraria, linguistica e culturale italiana come centro ideale di attenzione e che permettono tuttavia aperture metodologiche e culturali in innumerevoli direzioni.
Il Percorso di Formazione prevede una serie di esami obbligatori o a scelta ristretta (le tre principali Storie: medievale, moderna, contemporanea) nel primo anno, per introdurre già dal secondo una serie di opzioni che possano orientare lo studente o la studentessa in vista dei successivi sbocchi di studio o lavorativi. Conseguentemente, si prevedono corsi istituzionali nel primo e in parte del secondo anno (esami obbligatori) e, in particolare nel terzo anno, corsi avanzati (anche a carattere seminariale) che permettano un approccio già parzialmente specialistico e un avvicinamento alla ricerca.
La didattica offerta all'interno del Corso si arricchisce con le mutuazioni di insegnamenti da altri corsi di Laurea, specialmente nel campo delle discipline storiche, storico-artistiche e dello spettacolo, delle letterature straniere moderne.
Le modalità di verifica consistono in esame orale e/o scritto, a discrezione dei singoli docenti, i quali possono anche prevedere esoneri in itinere. Indicazioni in merito alle modalità di verifica dei singoli insegnamenti sono fornite dal sito web del CdS

CORSO DI STUDIO IN LETTERE MODERNE - STATUTO E REGOLAMENTO DIDATTICO

I: Missione del Corso di Studi

1. Il Corso di Studi (CdS) in Lettere Moderne fornisce una formazione approfondita nell’ambito della letteratura italiana dalle origini ai giorni nostri, con particolare attenzione alla cultura classica e medievale.

2. Il CdS prepara gli studenti e le studentesse ad affrontare un curriculum di Laurea Magistrale in ambito letterario, linguistico-filologico o nelle scienze del libro e dell’editoria, provvedendolo di competenze che potrebbero anche essere spese per un primo ingresso nel mondo del lavoro editoriale o bibliotecario.

3. Gli obiettivi didattici del CdS sono: padronanza della lingua e della letteratura italiana dalle origini all’età contemporanea, conoscenza del metodo filologico e di altri metodi di analisi dei testi letterari, conoscenza della lingua e della letteratura latina e di almeno un’altra letteratura europea moderna, e delle discipline storiche e geografiche.

II: Governance del Corso di Studi

4. Il Consiglio è costituito a norma del D.P.R. 11 luglio 1980 numero 382, dell’articolo 9 del D.P.R. 1 ottobre 1973 n. 580 convertito con modifiche in legge 30 novembre 1973 n. 766, dell’art. 11 della legge 19 dicembre 1990 n. 341, del Regolamento didattico di Ateneo e dello Statuto di Sapienza Università di Roma. Dispone di personale tecnico amministrativo (referente per la didattica del Dipartimento) che coadiuva il Presidente nell’espletamento delle pratiche didattiche.

5. Il Consiglio del CdS è il composto:
a) dai professori di ruolo e fuori ruoli afferenti ai Corsi di studio attivati nell’ambito dell’Area didattica;
b) dai ricercatori e dal personale di ruolo equiparato ai sensi del D.P.R 382/80 e della Legge 341/90 che svolgono attività didattica primaria per il CdS;
c) da eventuali professori a contratto;
d) da rappresentanti degli studenti, in numero fissato dallo Statuto (art. 13, comma 3).
La mancata elezione delle componenti di cui alla lettera d) non inficia la validità di costituzione dell’organo. Il Consiglio di CdS è validamente riunito quando sia presente almeno la metà più uno degli aventi diritto, esclusi dal computo coloro che abbiano giustificato l’assenza. I professori fuori ruolo sono inclusi nel computo della maggioranza solo se presenti. È prevista con funzione di segreteria la presenza del referente didattico del Dipartimento di afferenza del CdS.

6. I rappresentanti di cui alla lettera d) del comma precedente restano in carica due anni.

7. I professori di ruolo di ogni fascia e coloro che rientrano nelle categorie assimilate e il personale di ruolo equiparato ai sensi del D.P.R. 11 luglio 1980 n. 382 e della Legge 19 dicembre 1990 n. 341 e i rappresentanti degli studenti partecipano con diritto di voto alle deliberazioni del consiglio di CdS per tutte le questioni.

8. Il Consiglio di CdS è la struttura deputata alla definizione e all’organizzazione della didattica del Corso di Laura in Lettere Moderne (Classe L-10).

9. Compiti del Consiglio di CdS sono:
a) eleggere il Presidente;
b) approvare il regolamento del consiglio di CdS, a maggioranza relativa dei suoi membri;
c) indirizzare e coordinare le attività didattiche, con particolare riguardo alla ripartizione e definizione dei carichi didattici dei docenti e dei ricercatori;
d) definire e attuare le forme di tutorato e di orientamento;
e) determinare i moduli didattici e la tipologia delle forme didattiche;
f) deliberare su proposte di programmi integrati di studio da svolgersi in collaborazione con Atenei europei per il rilascio di titoli di studio congiunti:
g) determinare la propedeuticità degli insegnamenti, le attività di laboratorio e di tirocinio;
h) esprimere i necessari pareri sulle richieste di congedo straordinario e per gli impegni didattici e scientifici fuori sede dei professori e dei ricercatori;
i) formulare proposte sulle richieste di risorse finanziarie e di personale necessarie al funzionamento del CdS;
l) formulare proposte per il conferimento di affidamenti supplenze e contratti per la copertura di insegnamenti necessari alle finalità del CdS;
m) approvare i piani orari della didattica erogata annualmente;
n) deliberare sulle carriere degli studenti (passaggi, trasferimenti, abbreviazioni di corso, opzioni, piani di studio, ecc.);
o) approvare i rapporti annuali sullo stato della didattica del CdS, da inviare alla Commissione Paritetica Docenti-Studenti (“Rapporto del Riesame”);
p) nominare i membri delle commissioni organi del consiglio.
Per i punti m) e n) è prevista la delega al Presidente o a una commissione.

10. Sono organi del Consiglio:
a) il presidente;
b) il Consiglio;
c) la commissione Assicurazione Qualità;
d) la commissione per il tutorato;
e) la commissione per i trasferimenti
f) la commissione per l’approvazione dei piani di studio.

11. Il Presidente è eletto fra i professori di ruolo a tempo pieno, dura in carica tre anni e può essere rieletto una volta sola consecutiva. L’elettorato attivo è limitato a:
a) professori di ruolo e fuori ruolo afferenti all’Area didattica;
b) ricercatori e personale di ruolo equiparato ai sensi del D.P.R 382/80 e della Legge 341/90 che svolgono attività didattica primaria per il CdS;
c) rappresentanti degli studenti del Consiglio di Area di didattica.

12. Sono compiti del Presidente del Consiglio di CdS:
a) convocare e presiedere il Consiglio;
b) curare l’esecuzione delle delibere del Consiglio;
c) vigilare sul regolare svolgimento delle attività didattiche del CdS;
d) esercitare tutte le altre attribuzioni che gli sono conferite dalle Leggi vigenti, dallo Statuto, dai Regolamenti di Ateneo;
e) predisporre il Manifesto degli Studi annuale e coordinare gli esami di laurea e di profitto;
f) rappresentare il Consiglio di CdS nelle convocazioni di Facoltà o di Ateneo.

13. Il Presidente può nominare a sua discrezione uno o più vicepresidenti tra i membri del Consiglio che lo affianchino nei compiti di cui all’articolo precedente.

14. Il Decano dei professori di ruolo di prima fascia afferenti al Consiglio di CdS indice le elezioni sei mesi prima della scadenza del mandato del Presidente e provvede alla costituzione del seggio elettorale. Nel caso di cessazione anticipata del Presidente, le elezioni devono avvenire entro sessanta giorni dalla data di cessazione.

15. Il presidente è eletto a maggioranza assoluta dei votanti in prima convocazione e a maggioranza relativa nelle convocazioni successive (Legge 382/1980, art. 94, comma 4). Tuttavia la votazione medesima non può ritenersi valida se non vi abbia preso parte almeno 1/3 degli aventi diritto. Risulta eletto il candidato che riporta il maggior numero dei voti. In caso di parità risulta eletto il candidato con maggior anzianità nel ruolo e, se ancora in parità, il candidato con maggior anzianità anagrafica.

16. Le sedute del Consiglio di CdS sono convocate per mezzo di lettera circolare o mediante e-mail ai singoli membri di norma sette giorni prima rispetto alla data fissata per la seduta.

17. Il Consiglio di CdS si riunisce quando il Presidente ne ravvisa la necessità e comunque almeno una volta l’anno o quando ne faccia richiesta scritta almeno il 20% dei componenti. Per questioni emergenziali e per approvazioni/riconoscimento di Piani di Studio, il consiglio di CdS può riunirsi anche per via telematica, senza che ciò infici la validità dei verbali relativi. Per la presenza vale la risposta alla convocazione.

18. I verbali delle sedute de Consiglio di CdS sono approvati nel corso della seduta successiva. Nel caso di argomenti che rivestano carattere di urgenza, è facoltà del Presidente del CdS di richiedere l’approvazione del verbale o di stralci del verbale seduta stante.

19. Gli atti del Consiglio del CdS sono pubblici. Il presidente è autorizzato ad emettere disposizioni che regolino l’accesso ai verbali ed il rilascio di copie stralci degli stessi, fatta salva la normativa vigente.

20. Le commissioni organi del Consiglio operano in piena autonomia e su delega del Consiglio possono deliberare in merito ai temi di cui all’articolo 9 punti m) ed n) del presente regolamento.

III: Il Corso di Studi

21. Il CdS è articolato in un curriculum unico, di durata triennale, comprendente insegnamenti curricolari e Altre Attività formative (AAF).

22. Per essere ammessi al CdS occorre aver conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado o altro titolo di studio, riconosciuto idoneo.

23. Per l’accesso al CdS è prevista una Prova di ingresso per la Verifica delle Conoscenze (PVC), non vincolante ma orientativa, comune a tutti i Corsi di Studio della Facoltà di Lettere, secondo norme regolate da un Bando emesso annualmente. Gli studenti che non avranno raggiunto il punteggio minimo stabilito dal Bando relativo alle modalità di ammissione dovranno assolvere degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) nei modi e nei tempi previsti dalla Facoltà. In alcuni casi, specificati dal Bando relativo alle modalità di ammissione, gli studenti potranno essere esentati dallo svolgimento della prova, fatta salva la possibilità di vedersi attribuiti eventuali obblighi formativi aggiuntivi da assolvere entro il primo anno di corso.

24. Gli insegnamenti in cui si articola il percorso formativo sono pubblicati nel Manifesto degli studi (http://corsidilaurea.uniroma1.it/). Ad ogni insegnamento corrisponde uno specifico Settore Scientifico Disciplinare (SSD), anch’esso indicato nel Manifesto degli studi.

25. Ogni insegnamento curricolare garantisce il conseguimento di un numero di crediti variabile tra 6 e 12; l’indicazione dei crediti associati a ciascun insegnamento è pubblicata nel Manifesto degli studi.

26. Ogni AAF garantisce il conseguimento di un numero di crediti variabile tra 2 e 8; l’indicazione dei crediti associati a ciascun AAF è pubblicata nel Manifesto degli studi. I docenti incaricati di verbalizzare il conseguimento della suddetta idoneità sono indicati annualmente dal Consiglio di CdS.

27. Nel percorso di studi è previsto un totale di 18 CFU da riservare a insegnamenti a scelta dello studente.

28. Le modalità per l’eventuale passaggio o trasferimento da altri Corsi di Studio sono disciplinate dal Manifesto degli Studi di Ateneo dell’A.A. in cui la domanda di passaggio o trasferimento è inoltrata.

29. Il CdS prevede il riconoscimento, a seguito di verifiche, dei crediti acquisiti in altri Corsi di studio d Sapienza – Università di Roma o di altri Atenei, in conformità al proprio manifesto degli studi.

30. La didattica del corso di laurea si svolge attraverso lezioni frontali, comprendenti a discrezione del docente anche esercitazioni, laboratori, seminari. Indicazioni in merito alle modalità didattiche dei singoli insegnamenti sono fornite dal sito web del CdS.

31. Le modalità di verifica consistono in esame orale e/o scritto, a discrezione dei singoli docenti, i quali possono anche prevedere esoneri in itinere. Indicazioni in merito alle modalità di verifica dei singoli insegnamenti sono fornite dal sito web del CdS.

32. Le altre disposizioni su eventuali obblighi degli studenti sono riportate nella “Carta dei diritti e i doveri delle studentesse e degli studenti” consultabile al seguente indirizzo: https://www.uniroma1.it/it/documento/carta-dei-diritti-e-dei-doveri-dell...

33. Il CdS non prescrive obblighi di frequenza, né prevede modalità di frequenza specifiche per gli studenti part-time.

34. Le modalità di tutorato didattico sono finalizzate ad orientare ed assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, a renderli attivamente partecipi del processo formativo, a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza dei corsi. I servizi di tutorato collaborano con gli organismi di sostegno al diritto allo studio e con le rappresentanze degli studenti.

35. I Piani di Studio vengono redatti dallo studente sulla piattaforma informatica di Ateneo, e sottoposti per la convalida ai Valutatori. In caso di anomalie, i Valutatori potranno non convalidare il Piano di Studi e convocare lo studente per assisterlo nella compilazione.

36. Il CdS dichiara che insegnamenti corrispondenti ad almeno 90 crediti sono tenuti da professori o ricercatori inquadrati nei relativi settori scientifico-disciplinari e di ruolo presso l’Ateneo, ovvero in ruolo presso altri atenei sulla base di specifiche convenzioni tra gli atenei interessati. Nessun professore o ricercatore di ruolo è stato conteggiato in totale più di due volte per insegnamenti comunque tenuti sia nel proprio che in altri atenei. Per consultare l’elenco dei docenti, si rinvia alla programmazione vigente.