GLOBAL AND MINOR CINEMAS

Obiettivi formativi

In ottemperanza ai 5 descrittori di Dublino, il corso da 6 CFU L-ART/06 Global and Minor Cinemas si prefigge di: 1. fornire agli studenti gli strumenti concettuali, metodologici e teorici per sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione relative alla storia del cinema in prospettiva transnazionale e globale, con un’attenzione alle nuove teorie dei Film Studies. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. L’insegnamento mirerà a sviluppare capacità di applicare conoscenze e comprensione nel campo degli studi sul cinema, migliorando le capacità degli studenti di comprendere e interpretare le culture visuali e le cinematografie globali alla luce della loro evoluzione storica. 3. Autonomia di giudizio (making judgements). Durante il corso saranno previsti cineforum e discussioni in gruppo durante i quali gli studenti potranno affinare l’autonomia di giudizio sui temi trattati e le teorie affrontate. 4. Abilità comunicative (communication skills). Particolare attenzione sarà dedicata a migliorare le abilità comunicative degli studenti, attraverso presentazioni orali, laboratori partecipativi e relazioni scritte. 5. Capacità di apprendere (learning skills). Il corso mirerà a sviluppare negli studenti le competenze necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia.

Canale 1
MARA MATTA Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il corso Global and Minor Cinemas: War and Love esplora il modo in cui il cinema affronta la rappresentazione della guerra, dei conflitti e delle emozioni umane nei contesti di crisi. Attraverso una selezione di film provenienti da diverse aree geografiche – in particolare dalle cinematografie del Sud Globale – il corso indaga come l’esperienza della violenza e della perdita si intrecci con la capacità di resistenza, speranza e amore. Partendo dal concetto di “politica delle emozioni”, il corso analizza il modo in cui le immagini cinematografiche traducono conflitti storici, sociali e culturali in esperienze affettive. Si rifletterà su diverse forme di conflitto: guerre, rivoluzioni, scontri interetnici e interreligiosi, conflitti generazionali e di genere, fino alle lotte per la libertà e la memoria collettiva. Un’attenzione particolare è dedicata ai film che privilegiano sguardi intimi su eventi storici tragici, proponendo una lettura che intreccia l’amore, la paura, la speranza e l’odio come forze politiche e umane. Gli studenti saranno guidati a riconoscere come le emozioni diventino un linguaggio universale capace di trasformare le storie di guerra in narrazioni di empatia e di resistenza.
Prerequisiti
Non sono richiesti prerequisiti particolari per la frequenza del corso o per sostenere l’esame. Tuttavia, una conoscenza di base dei principali approcci teorici ai film e alla cultura visuale può facilitare la comprensione dei contenuti.
Testi di riferimento
Gli studenti dovranno studiare i seguenti testi per la prova scritta. Le letture sono organizzate in due sezioni: testi teorici e film di riferimento. Ulteriori letture potranno essere suggerite durante il corso. Testi teorici e critici obbligatori: - Hayden White, “The Question of Narrative in Contemporary Historical Theory,” History and Theory, 1988. - Robert Rosenstone, History on Film / Film on History, Routledge, 1988. - Carlo Ginzburg, “Microstoria: due o tre cose che so di lei,” Quaderni storici, 1993. - Trinh T. Minh-ha, When the Moon Waxes Red: Representation, Gender and Cultural Politics, Routledge, 1991. - Paul Ricoeur, Tempo e racconto (vol. 1), Jaca Book, 1965. - Lucia Nagib, World Cinema and the Ethics of Realism, Bloomsbury, 2016. - María De Luz, Affect and Resistance in Global Cinemas, Routledge, 2021. - Sandrine Sanos, The Aesthetics of Hate, Stanford UP, 2016. - Mara Matta, Minor Cinemas from South Asia, SUE Edizioni, Roma, 2025. Filmografia principale (obbligatoria): Unità 1 – Cinema, storia e conflitto - Hiroshima mon amour – Alain Resnais, Francia/Giappone, 1959 - The Battle of Algiers – Gillo Pontecorvo, Italia/Algeria, 1966 - Dreaming Lhasa – Tenzing Sonam & Ritu Sarin, India/Tibet, 2004 - Hannah Arendt – Margarethe von Trotta, Germania, 2012 Unità 2 – Corpi, emozioni e politiche di genere nei conflitti - Meherjaan – Rubaiyat Hossain, Bangladesh, 2011 - Under Construction – Rubaiyat Hossain, Bangladesh, 2015 - Without You Without You – Prasanna Vithanage, Sri Lanka, 2002 - Lan Yu – Stanley Kwan, Hong Kong/China, 2001 - The Wedding Song – Karin Albou, Tunisia/Francia, 2008 - Osama – Siddiq Barmak, Afghanistan, 2003 - The Life of Others – Florian Henckel von Donnersmarck, Germania, 2006
Frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma fortemente consigliata. La partecipazione attiva facilita la comprensione dei film e dei concetti teorici trattati durante il corso. Inoltre spesso ospitiamo registi e artisti, inclusi quelli che compongono la coorte studentesca del corso.
Modalità di esame
L’esame è una prova scritta con domande aperte (non a crocette). Sono proposte fino a 8 domande aperte, e lo studente deve rispondere in modo approfondito e argomentato ad almeno 3. Le domande vertono su film, autori e registi di varie aree del mondo, con un focus sulle cinematografie del Sud Globale. L’analisi deve integrare l’uso corretto dell’apparato critico di riferimento. Non basta descrivere il film o il movimento cinematografico, ma bisogna fornire risposte complesse e ben strutturate.
Modalità di erogazione
Il corso alterna lezioni di tipo più tradizionale, dedicate alla storia del cinema e all’analisi critica dei film, a lezioni di carattere più partecipativo e laboratoriale. Durante gli incontri, gli studenti guarderanno e discuteranno insieme film, analizzando temi e questioni che emergono dai testi filmici e dalle letture teoriche.
  • Codice insegnamento10595604
  • Anno accademico2025/2026
  • CorsoGlobal Humanities - Studi umanistici globali
  • CurriculumCurriculum unico
  • Anno1º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDL-ART/06
  • CFU6