Programma
Il programma del corso riguarda l'antropologia culturale italiana: gli studi di folklore, demologia, cultura popolare, secondo una prospettiva di Etnologia dell'Europa. Il percorso didattico comprende un inquadramento della storia degli studi a partire dal secondo dopoguerra e segue i cambiamenti e le evoluzioni dell'antropologia culturale italiana attraverso alcune tematiche specifiche: rito e festa, beni culturali, antropologia visiva, narrativa e altre espressività orali, autobiografia, etnografia e ricerca sul campo, con un focus particolare sul pensiero di Gramsci e l'opera di Ernesto de Martino
Prerequisiti
E' richiesta una buona conoscenza dei principali temi dell'antropologia culturale contemporanea, con particolare riferimento alla demologia e agli studi folklorici
Testi di riferimento
A. Ricci (a cura di), "L’eredità rivisitata. Storie di un’antropologia in stile italiano", Roma, CISU, ristampa 2020.
A. Fanelli, La ‘partecipazione osservante’ e la via italiana all’antropologia. Una essay review del volume di studi L’eredità rivisitata. Con Nota di replica di Antonello Ricci, in "Lares", n.1, 2021 (scaricabile gratuitamente online dal sito: https://lares.cfs.unipi.it/autori/antonio-fanelli/
Un testo a scelta tra:
A. M. Cirese, Oggetti, segni, musei, Torino, Einaudi, 1977
A. Di Nola, Gi aspetti magico-religiosi di una cultura subalterna, Torino, Boringhieri, 1976
A. Buttitta, Ideologie e folklore, Edizioni Museo Pasqualino, 2022 (ed. orig. 1971)
D. Carpitella, Folklore e analisi differenziale di cultura, Roma, Bulzoni, 1976
A. Rossi, Le feste dei poveri, Bari, Laterza, 1969
L.M. Lombardi Satriani, Folklore e profitto. Tecniche di distruzione di una cultura, Rimini, Guaraldi, 1973
V. Lanternari, Movimenti religiosi di libertà e salvezza dei popoli oppressi, Milano, Feltrinelli, 1960
A. Milillo, La vita e il suo racconto. Roma, Casa del libro, 1983
G. L. Bravo, Festa contadina e società complessa, Milano, Franco Angeli, 1984
A. Rossi, R. De Simone, Carnevale si chiama Vincenzo. Rituali di Carnevale in Campania, Roma, De Luca, 1977
C. Gallini, Il consumo del sacro. Feste lunghe in Sardegna, Bari, Laterza, 1971
Frequenza
La frequenza è facoltativa, ma è altamente consigliata.
Modalità di esame
La valutazione si svolge con un esame orale; vengono prese in considerazione la qualità e completezza dell’apprendimento, l’autonomia di giudizio e di ragionamento, la acquisizione e il dominio del linguaggio specifico demoetnoantropologico, la attiva partecipazione. Oggetto di valutazione per i frequentanti saranno anche le tematiche sviluppate in classe e le esercitazioni seminariali da essi sostenute come prove in itinere che valgono come esonero di una parte del programma.
Bibliografia
E.V. Alliegro, Antropologia italiana. Storia e storiografia 1869-1975, Firenze, SEID, 2011. P. Apolito, Internet e la Madonna, Milano, Feltrinelli, 2002. P. Apolito, Ritmi di festa. Corpo, danza, socialità, Bologna, Il Mulino, 2014. F. Dei, Cultura popolare in Italia, Bologna, Il Mulino, 2018. F. Faeta, Strategie dell'occhio, Milano, FrancoAngeli, 2003. F. Faeta, Le ragioni dello sguardo, Torino, Boringhieri, 2011. F. Faeta, La passione secondo Cerveno. Arte, tempo, rito, Milano, Ledizioni, 2019. F. Faeta, Il nascosto carattere politico. Fotografie e culture nazionali nel secolo Ventesimo, Milano, FrancoAngeli, 2019.D. MacDougall, Cinema transculturale, Nuoro, Edizioni ISRE, 2015. F. Marano, Il film etnografico in Italia, Bari, Edizioni di pagina, 2007. E. Moro, La dieta mediterranea. Mito e storia di uno stile di vita, Bologna, Il Mulino, 2014. B. Palumbo, L'Unesco e il campanile, Roma, Meltemi, 2003. L. Piasere, L'etnografo imperfetto. Esperienza e cognizione in antropologia, Bari, Laterza, 2002. G. Pizza, L'antropologia di Gramsci. Corpo, natura, mutazione, Roma, Carocci, 2020. A. Ricci, Il secondo senso. Per un'antropologia dell'ascolto, Milano FrancoAngeli, 2016. A. Sobrero, Ho eretto questa statua per ridere. L'antropologia e Pier Paolo Pasolini, Roma, CISU, 2015. V. Teti, Quel che resta. L'Italia dei paesi tra abbandoni e ritorni, Roma, Donzelli, 2017.
Modalità di erogazione
Il corso si articola in due modalità: una serie di lezioni frontali e con un ampio utilizzo di apparati multimediali; una serie di esercitazione seminariale con letture critiche sui diversi argomenti trattati nel corso a partire da libri/articoli e altri materiali tratti dalla bibliografia indicata. In considerazione dell’applicazione delle competenze indicate negli Obiettivi (sviluppo di autonomia critica e impiego del linguaggio specifico appreso) verrà posta particolare attenzione alle letture affidate agli studenti e tali esposizioni potranno costituire delle prove di esonero di una parte del programma. La frequenza è facoltativa, ma è altamente consigliata.