Profilo professionale

Archeologi
Funzioni Nella formazione attuale degli archeologici prevale un'impostazione di tipo “nazionale” ovvero centrata esclusivamente sul contesto culturale nel quale si forma il professionista o su contesti altri ma sempre specifici. Il CdS Mediterranean Archaeology mira ad offrire una professionalizzazione basata sulla conoscenza multi-tematica e diacronica di un intero contesto sovra-nazionale e sovra-culturale quale il Mediterraneo. Tale conoscenza sarà integrata dall'acquisizione delle più aggiornate metodologie, procedure e tecniche di ricerca archeologica. I professionisti così preparati saranno in grado di operare in campo internazionale poiché disporranno di conoscenze che abbracciano contesti e culture diverse a scala più estesa. Ciò, infine, consentirà di rivestire il ruolo di Archeologo in una prospettiva operativa e culturale più ampia e solida.
Le competenze di conoscenza del patrimonio archeologico nelle diverse declinazioni, associate alla capacita' di contestualizzazione storico-letteraria di monumenti e manufatti, prevista dal corso di studi, consente ai laureati l'attribuzione di una serie di funzioni nello studio delle societa' passate e delle relazioni che queste hanno avuto tra loro e con l'ambiente a partire dalla cultura materiale, attraverso un processo di recupero, analisi e interpretazione di queste tracce secondo metodologie che ne consentono la ricostruzione dei modi di vita e la loro evoluzione nel tempo.
In particolare, l'archeologo:
- conduce con funzioni di responsabilita' indagini archeologiche, dalla fase di indagine preliminare (analisi delle fonti e della bibliografia precedente, preesistenti segnalazioni di emergenze, prospezioni) al vero e proprio intervento sul campo (ricognizione e scavo);
- collega le testimonianze della cultura materiale al contesto storico-culturale di riferimento;
- programma e cura attivita' di inventariazione, classificazione, catalogazione dei reperti archeologici provenienti da indagini sul terreno e/o custoditi in depositi delle soprintendenze, musei e collezioni, secondo gli standard nazionali e regionali, favorendone la pubblica fruizione, anche con l'ausilio di moderni strumenti informatici;
- realizza ed interpreta la documentazione grafica, cartografica e fotografica relativa ai siti ed ai reperti archeologici, anche utilizzando strumenti tecnologici in rapida evoluzione;
- sviluppa idee progettuali utili all'approfondimento della ricerca ma anche alla gestione ed alla tutela (valorizzazione e fruizione) del patrimonio archeologico.
Competenze L'archeologo possiede:
- conoscenza specialistica delle discipline e delle metodologie di intervento archeologiche;
- buona conoscenze delle discipline storiche, letterarie e storico artistiche utili a contestualizzare i resti della cultura materiale del passato;
- buona conoscenza degli strumenti utili alla lettura delle fonti e della bibliografia concernente siti e reperti archeologici, ovvero di una o piu' lingue antiche e di due o piu' lingue dell'UE;
- adeguata conoscenza della normativa europea, nazionale e regionale di settore;
- competenze tecniche e normativa relative all'inventariazione, alla schedatura, alla classificazione, alla catalogazione, alla documentazione grafica e fotografica di siti e reperti;
- capacita' di operare con programmi ed applicativi informatici di gestione e consultazione del patrimonio culturale;
- capacita' di progettare nuovi percorsi di ricerca e operazioni di gestione e tutela del patrimonio interagendo anche con altre figure professionali.

In particolare, oltre le competenze sopra indicate, l'archeologo deve disporre delle capacità necessarie a:
- progettare, eseguire, dirigere qualsiasi attività di indagine conoscitiva sul campo (analisi non distruttive, scavo, documentazione, rilievi architettonici e topografici) in un qualsiasi contesto geografico e culturale mediterraneo;
- finalizzare le suddette attività alla gestione dei progetti di cosiddetta “Archeologia Preventiva” alla realizzazione di Opere Pubbliche o di cosiddetta “Valutazione di Impatto Archeologico” in un qualsiasi contesto ammnistrativi, geografico e culturale compreso nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo;
- catalogare, classificare, documentare classi e generi di reperti di diverse epoche antiche e post antiche in un qualsiasi contesto geografico e culturale mediterraneo.

Sbocchi lavorativi Le competenze acquisite consentono al laureato una piena operativita' nel campo della gestione del patrimonio archeologico, sia in termini di collaborazione con enti di ricerca e di tutela, sia nella direzione di scavi archeologici, di progetti di documentazione, di musei e di parchi archeologici. La formazione composita anche sotto il profilo storico-letterario permette piena operativita' nei progetti di ricerca su scala nazionale ed internazionale.
Nel campo della valorizzazione del patrimonio e della comunicazione, sara' possibile accedere a funzioni di collaborazione ad attivita' di comunicazione, anche nel campo dell'editoria specializzata nel settore.
Curatori e conservatori di musei, divulgatori altamente specializzati
Funzioni Il CdS Mediterranean Archaeology mira a formare un professionista con una conoscenza multi-tematica e diacronica dell'archeologia del bacino del Mediterraneo. L'acquisizione di ampie e specifiche competenze di questo contesto sovra-nazionale e sovra-culturale consentirà ai laureati di rivestire il ruolo di Conservatore e Curatore di Musei di interesse archeologico, anche in quei musei settoriali dove viene richiesta una particolare conoscenza di reperti e collezioni legati a periodi storici ben definiti e a specifiche zone del Mediterraneo.
Le competenze di conoscenza del patrimonio archeologico nelle diverse declinazioni, associate alla capacita' di contestualizzazione storico-letteraria di monumenti e manufatti, prevista dal corso di studi, unitamente all'approfondimento di tematiche legate alla gestione e comunicazione del patrimonio culturale anche alla luce delle piu' recenti tendenze teoriche e metodologiche a scala internazionale, consente ai laureati l'attribuzione di una serie di funzioni nella tutela, valorizzazione e comunicazione delle societa' passate che comprendono anche attivita' di progettazione e realizzazione di allestimenti museali e didattica museale.

In particolare il curatore e conservatore di musei:
- e' responsabile della conservazione, della sicurezza, della gestione e della valorizzazione delle collezioni a lui affidate.
- Si occupa della struttura museale (o di una sua sezione) dedicata all'archeologia, all'arte antica, alla storia, all'etnologia
- Raccoglie, ordina, conserva ed espone opere o oggetti di interesse storico, artistico, etnico, rispettando la legislazione nazionale e le raccomandazioni internazionali per la protezione e la valorizzazione dei beni culturali ed artistici.
- E' responsabile di attivita' di progettazione e coordinamento nel campo della didattica museale;
- crea e gestisce strumenti didattici e divulgativi correlati a musei, aree archeologiche, parchi tematici e manifestazioni espositive di natura storico-archeologico-artistica;
- eroga servizi e consulenze nella progettazione e realizzazione di allestimenti museali, manifestazioni culturali ed eventi di tipo espositivo.

Competenze Il curatore e conservatore di musei possiede:
- conoscenza specialistica dei principi relativi alla conservazione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio storico-archeologico;
- buona conoscenza delle discipline storiche, letterarie e storico artistiche utili a contestualizzare i resti della cultura materiale del passato;
- buona conoscenza degli strumenti utili alla lettura delle fonti e della bibliografia concernente siti e reperti archeologici, ovvero di una o piu' lingue antiche e di due o piu' lingue dell'UE;
- adeguata conoscenza della normativa europea, nazionale e regionale di settore;
- competenze tecniche e normativa relative all'inventariazione, alla schedatura, alla classificazione, alla catalogazione, alla documentazione grafica e fotografica di siti e reperti;
- capacita' di operare con programmi ed applicativi informatici di gestione e consultazione del patrimonio culturale;
- capacita' di progettare nuovi percorsi di conservazione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio interagendo anche con altre figure professionali.
In particolare, oltre le competenze sopra indicate, il curatore/conservatore di musei deve disporre delle capacità necessarie a:
- gestire collezioni e insiemi di reperti contestuali e/o di provenienza eterogenea in modo tale da assicurarne la completa catalogazione secondo gli standard scientifici più avanzati e quelli indicati dai diversi sistemi normativi nell'area mediterranea;
- assicurare la conservazione di specifici patrimoni museali nei paesi mediterranei, inclusi i reperti e le collezioni non esposte;
- promuovere e favorire la conoscenza e la comunicazione culturale di reperti e collezioni con particolare riferimento alla connessione, o ri-connessione, dei reperti con i contesti e i territori di provenienza in ambito mediterraneo.
Sbocchi lavorativi Le competenze acquisite consentono al laureato una piena operativita' nel campo della conservazione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio archeologico, sia in termini di collaborazione con enti di ricerca e di tutela, sia nella progettazione e gestione di sezioni museali e di parchi archeologici, sia di progetti di valorizzazione. La formazione acquisita nel CdS permette piena operatività nei progetti di valorizzazione e conservazione su scala nazionale ed internazionale.
Nel campo della valorizzazione del patrimonio e della comunicazione, sara' possibile accedere anche a funzioni di collaborazione ad attivita' di comunicazione, anche nel campo dell'editoria specializzata nel settore.