Programma
La questione delle lingue in Italia e dell’italiano nel mondo, con una particolare attenzione al contesto educativo. Saranno oggetto di analisi le politiche per l'educazione linguistica promosse dalle istituzioni europee, dai progetti degli anni '70 fino al Volume Complementare del QCER (2020), che promuove l'educazione plurilingue, così come anche gli strumenti per l’educazione plurilingue: la mediazione e l'impatto della valutazione della competenza linguistico-comunicativa. Il corso è articolato in quattro parti.
Prerequisiti
I partecipanti al corso dovranno avere acquisito competenze generali di base nello studio della linguistica educativa, anche attraverso lo studio di un manuale a libera scelta fra quelli disponibili. Dal punto di vista delle conoscenze linguistiche si richiede un livello di conoscenza della lingua inglese almeno di livello B2.
Testi di riferimento
Coccia B., Vedovelli M., Barni M., De Renzo F., Ferreri S., Villarini A. (a cura di), Italiano2020: lingua nel mondo globale - le rose che non colsi, Roma, Apes, 2021, capp. 1, 4, 19, 20, 21, Note propositive.
T. De Mauro, Il plurilinguismo nella società e nella scuola italiana, in R. Simone, G. Ruggiero (a cura di), Aspetti sociolinguistici dell’Italia contemporanea, Roma, Bulzoni Editore, vol. I, 1977, pp. 87–101.
T. De Mauro, Crisi del monolitismo linguistico e lingue meno diffuse, LIDI 1,1, 2006, p. 11-37
scaricabile al seguente link
https://minerva.usc.es/xmlui/bitstream/handle/10347/5726/pg_005-024_moenia11.pdf?sequence=1&isAllowed=y
E. Piccardo, “We are all (potential) plurilinguals”: Plurilingualism as an overarching, holistic concept, Cahiers de l’ILOB, 2019, pagg. 183-204 scaricabile al link
https://uottawa.scholarsportal.info/ottawa/index.php/ILOB-OLBI/article/view/3825
B. Dendrinos, Multilingualism language policies in the EU today: a paradigm shift in language education, Training Language and Culture 2(3), 2018, pagg. 9-28 scaricabile al link
https://www.researchgate.net/publication/327958823_Multilingualism_language_policy_in_the_EU_today_A_paradigm_shift_in_language_education
M. Barni, Valutare le competenze nelle L2, Roma, Carocci, 2023.
Frequenza
La frequenza in presenza è vivamente consigliata, perché saranno svolte varie attività laboratoriali, in classe e fuori della classe.
Modalità di esame
Lo studente dovrà poter illustrare e argomentare i concetti sviluppati durante il corso e presenti nei testi di riferimento, facendo un uso adeguato dei termini scientifici. Dovrà dimostrare di sapersi muovere con sufficiente dimestichezza tra i vari contenuti presentati, cercando anche di provare ad esprimere giudizi autonomi sulla capacità che queste anno di descrivere correttamente i fenomeni in questione. Dovrà esporre gli argomenti in maniera chiara, citando teorie e autori di riferimento.
Bibliografia
Council of Europe, Common European Framework of Reference for Languages: learning, teaching, assessment. Companion volume with new descriptors, 2018, Council of Europe, Strasbourg, versione in inglese scaricabile al link
https://rm.coe.int/cefr-companion-volume-with-new-descriptors-2018/1680787989
o versione in italiano scaricabile al link
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/15120Capitoli 1 e 2
Modalità di erogazione
Il corso prevede sia una didattica di tipo frontale con uso di supporti quali lavagna, slides ppt, brevi filmati, sia seminariale. Durante la lezione si cercheranno di attivare anche forme di didattica cooperativa, consigliando la partecipazione attiva da parte degli studenti. Questi, perciò, saranno invogliati non solo a porgere quesiti sui punti non compresi della lezione, ma anche a formulare giudizi e opinioni sugli argomenti presentati. Da questi interventi si cercherà, con la guida della docente, di arrivare a delle conclusioni utili per mantenere alta l’attenzione da parte di tutta la classe.