Obiettivi formativi
Il Corso di Laurea magistrale in Musicologia intende fornire conoscenze e competenze di livello avanzato sulle produzioni e fruizioni musicali nei diversi contesti culturali, geografici, performativi e mediatici, oltre a una solida consapevolezza critica della funzione sociale della musica e delle sue connessioni con le molteplici espressioni delle arti e della cultura.
Obiettivo del Corso di Laurea è formare specialisti in discipline musicali in grado di applicare conoscenze e competenze teoriche, metodologiche e operative negli ambiti della ricerca, della tutela e valorizzazione dei beni musicali, della produzione artistica, dell'insegnamento e della diffusione della cultura musicale.
L'offerta formativa consente di acquisire solide competenze su linguaggi, esperienze e fenomeni musicali che spaziano nel più vasto raggio cronologico (dal Medioevo alla contemporaneità), geografico (dalla musica occidentale di tradizione scritta alle pratiche musicali di altre culture a prevalente tradizione orale) e tecnologico (dalle produzioni multimediali alla rivoluzione digitale). Particolare attenzione è rivolta allo studio della musica in prospettiva storico-analitica e alle pratiche performative della contemporaneità legate alla dimensione del multimediale, del digitale e del soundscape.
Nella definizione del piano di studi individuale, lo studente può modulare la sua formazione in base a due possibili percorsi: il percorso musicologico, che privilegia lo studio della musica occidentale di tradizione scritta, e quello etnomusicologico, che dedica maggior spazio alle pratiche musicali di altre culture e aree geografiche e alle musiche diffuse attraverso i media nelle società di massa. In ambedue i casi, il percorso formativo prevede:
– lo studio approfondito delle discipline appartenenti ai settori L-ART/07 (Musicologia, PEMM-01/C) e L-ART/08 (Etnomusicologia, PEMM-01/D) e delle metodologie di ricerca a esse correlate, attraverso corsi tematici di alta qualità svolti con impostazione prevalentemente seminariale;
– lo studio di altre discipline opportunamente selezionate fra quelle più utilmente complementari al percorso musicologico o etnomusicologico prescelto (la filologia e le discipline letterarie, linguistiche, antropologiche, archivistiche, storiche, artistiche e dello spettacolo), che arricchiscono il profilo culturale e operativo dei laureati con ulteriori competenze che possono trovare applicazione in molteplici ambiti lavorativi;
– il potenziamento delle competenze acquisite mediante eventuali tirocini presso qualificate istituzioni teatrali, concertistiche, radiofoniche e televisive, nonché archivi e biblioteche musicali, gruppi editoriali, stampa quotidiana e periodica anche on-line;
– la verifica dell'efficacia delle competenze acquisite attraverso la partecipazione ad attività di divulgazione e formazione del pubblico (guide all'ascolto, redazione di programmi di sala) organizzate in collaborazione con importanti istituzioni musicali;
– la partecipazione ad attività di laboratorio legate ai vari insegnamenti, che consentono di affiancare allo studio teorico l'esperienza viva della prassi musicale;
– l'obbligo di redigere un riassunto in lingua inglese della tesi finale;
– la possibilità di acquisire una parte di queste competenze all'estero, attraverso un accordo di scambio del programma Erasmus.
La figura del futuro musicologo, una volta terminato il percorso di studi, è quella di un professionista in grado di applicare la formazione acquisita in molteplici settori: dalla ricerca all'insegnamento, dal giornalismo di settore alla mediazione culturale, dalla programmazione artistica alla conservazione e valorizzazione di beni musicali.