ARCHEOLOGIA GRECA E ROMANA

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del CdS in cui è inserito, il Corso si propone di fornire, nell’ambito dell'archeologia greca e romana, conoscenze e capacità di comprensione che completano e/o rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo di studi, e di mettere lo studente in grado di affrontare temi originali anche in un contesto di ricerca, formulando giudizi in forma più complessa e articolata, comunicando le conoscenze e i processi che hanno condotto alla loro acquisizione, e studiando gli argomenti in modo autonomo.

Canale 1
MASSIMILIANO PAPINI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
L’arte del mondo classico, in particolare dal VI al IV secolo a.C., va considerata sotto l’aspetto di un alto artigianato, e l’intensità artistica del disegno su un vaso attico può uguagliare una metopa del Partenone, ha notato Ranuccio Bianchi Bandinelli. Eppure, nell’antichità i lavori di prim’ordine furono naturalmente riconosciuti come tali. Nel IV secolo a.C., Isocrate, all’inizio dell’orazione Sullo scambio, lamenta come alcuni sofisti lo calunniassero sminuendone l’attività, ridotta alla confezione di discorsi per i tribunali, quando era invece capace di scrivere opuscoli filosofico-politici; sarebbe stato come apostrofare Fidia quale fabbricante di bambole o dire che Zeusi e Parrasio esercitavano la stessa techne dei pittori di tavolette votive (pinakia). Il modulo intende affrontare da più punti di vista alcuni aspetti relativi agli illustri scultori greci in particolare del V-IV secolo a.C. quali Mirone, Fidia, Alcamene e Lisippo. Come è possibile ricostruirne i profili? E studiarne l'attività si esaurisce oggi solo nella ricerca dei loro capolavori ? No, perché occorre considerare per esempio gli aspetti economici dei lavori e le committenze differenti volta a seconda dei contesti e dei periodi. Chiunque sia solo un poco umano non può, per esempio, ignorare Prassitele a causa della sua maestria, come dice il grande erudito del I secolo a.C., M. Terenzio Varrone nelle Antichità umane: perché rientra nella buona cultura e nell’educazione, in breve nella humanitas, conoscere anche i sommi artefici.
Prerequisiti
Conoscenze di base di archeologia greca.
Testi di riferimento
M. Papini, Fidia. L'uomo che scolpì gli dei, Bari-Roma 2014 (nuova edizione 2023). O. Palagia (a cura di), Handbook of Greek Sculpure, Berlin-Boston 2019, capitoli 2-3-4, 10-11-12-13-14, 19-20 (il testo sarà fornito dal docente). Per non frequentanti aggiungere il libro di: S. Settis, Laocoonte. Fame e fortuna, 1999 ed edizioni successive.
Frequenza
Non obbligatoria.
Modalità di esame
Prova orale
Modalità di erogazione
Didattica frontale.
MASSIMILIANO PAPINI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
L’arte del mondo classico, in particolare dal VI al IV secolo a.C., va considerata sotto l’aspetto di un alto artigianato, e l’intensità artistica del disegno su un vaso attico può uguagliare una metopa del Partenone, ha notato Ranuccio Bianchi Bandinelli. Eppure, nell’antichità i lavori di prim’ordine furono naturalmente riconosciuti come tali. Nel IV secolo a.C., Isocrate, all’inizio dell’orazione Sullo scambio, lamenta come alcuni sofisti lo calunniassero sminuendone l’attività, ridotta alla confezione di discorsi per i tribunali, quando era invece capace di scrivere opuscoli filosofico-politici; sarebbe stato come apostrofare Fidia quale fabbricante di bambole o dire che Zeusi e Parrasio esercitavano la stessa techne dei pittori di tavolette votive (pinakia). Il modulo intende affrontare da più punti di vista alcuni aspetti relativi agli illustri scultori greci in particolare del V-IV secolo a.C. quali Mirone, Fidia, Alcamene e Lisippo. Come è possibile ricostruirne i profili? E studiarne l'attività si esaurisce oggi solo nella ricerca dei loro capolavori ? No, perché occorre considerare per esempio gli aspetti economici dei lavori e le committenze differenti volta a seconda dei contesti e dei periodi. Chiunque sia solo un poco umano non può, per esempio, ignorare Prassitele a causa della sua maestria, come dice il grande erudito del I secolo a.C., M. Terenzio Varrone nelle Antichità umane: perché rientra nella buona cultura e nell’educazione, in breve nella humanitas, conoscere anche i sommi artefici.
Prerequisiti
Conoscenze di base di archeologia greca.
Testi di riferimento
M. Papini, Fidia. L'uomo che scolpì gli dei, Bari-Roma 2014 (nuova edizione 2023). O. Palagia (a cura di), Handbook of Greek Sculpure, Berlin-Boston 2019, capitoli 2-3-4, 10-11-12-13-14, 19-20 (il testo sarà fornito dal docente). Per non frequentanti aggiungere il libro di: S. Settis, Laocoonte. Fame e fortuna, 1999 ed edizioni successive.
Frequenza
Non obbligatoria.
Modalità di esame
Prova orale
Modalità di erogazione
Didattica frontale.
  • Codice insegnamento1023918
  • Anno accademico2025/2026
  • CorsoStoria dell'arte
  • CurriculumCurriculum unico
  • Anno1º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDL-ANT/07
  • CFU6