Obiettivi formativi

La Laurea Magistrale in 'Management delle scienze gastronomiche per il benessere' si inserisce in un percorso di valorizzazione dell'industria agroalimentare italiana e della ristorazione anche collettiva. L'Università di Roma Sapienza e l'Università della Tuscia hanno accumulato notevoli esperienze, in buona parte condivise, sia nella ricerca sia nella formazione, nel campo della scienza dell'alimentazione: dalla produzione, alla trasformazione, dalle scienze gastronomiche alla prevenzione fino alla clinica.
La gestione della ristorazione e il “wine and hospitality management”, implicano cambiamenti nella produzione alimentare e nella ricerca legata alle attrezzature lungo l'intera filiera agroalimentare, e la formazione di manager specialisti muniti di competenze gestionali e comunicative specifiche nella consapevolezza che nel contesto della società attuale, alle competenze tecniche e specialistiche vadano affiancate le cosiddette 'soft skills', vettori di contatto vivo e ricco di engagement all'interno delle organizzazioni, ma anche tra le imprese e il mondo esterno. Il manager delle aziende della ristorazione anche collettiva e del “wine and hospitality” è anche dotato di strumenti di leadership e artefice di strategie di visibilità e di esercizio del potere simbolico (soft power).
Le laureate e i laureati dei corsi delle lauree magistrali della classe possono svolgere attività professionale in aziende del settore agroalimentare, in istituzioni pubbliche che si occupano di sviluppo del territorio e della promozione della cultura gastronomica italiana nel mondo, e in organizzazioni non governative o intergovernative delle Nazioni Unite. In particolare, potranno svolgere le seguenti funzioni:
- manager della pianificazione strategica e del marketing nelle aziende di produzione e distribuzione agroalimentare;
- analisti e funzionari con compiti di analisi strategica e coordinamento in Organizzazioni Produttori (OP), Consorzi di tutela, organizzazioni non governative, imprese del terzo settore e istituzioni locali;
- consulenti strategici specializzati nel settore agroalimentare;
- consulenti specializzati in servizi per la certificazione ed implementazione della qualità e della CSR (Corporate Social Responsibility);
- esperti in innovazione, selezione e promozione dei prodotti agroalimentari e gastronomici;
- esperti per la valutazione dell'impatto delle nuove tecnologie sulle organizzazioni produttive alimentari complesse, sul territorio e l'ambiente.
I profili professionali pensati per il Laureato Magistrale in “Management delle scienze gastronomiche per il benessere” attengono alla gestione, all'amministrazione, alla pianificazione e al controllo di aziende in particolare orientate alla ristorazione e al wine and hospitality management. Sono questi due settori strategici per il sistema Italia tenuto conto delle rispettive dimensioni, del ruolo che hanno nel condizionare la produzione agroalimentare e nel promuovere il made in Italy, della necessità di ricerca sia sulle materie prime sia nel campo delle attrezzature, dell'impatto che possono avere sul comportamento alimentare e sullo stato di benessere della popolazione. Questi due ultimi punti trovano supporto nella presenza nel percorso formativo di un buon numero di CFU attribuito ai SSD MED (ed in particolare MED/49 e MED/13).
I profili professionali uniranno le competenze economico-manageriali a quelle della scienza e cultura della gastronomia fino agli aspetti più strettamente correlati con il benessere della collettività.
Questi profili professionali potranno contribuire grazie alle specifiche competenze acquisire a migliorare la gestione delle aziende della ristorazione anche collettiva e del “wine and hospitality management” coniugando aspetti manageriali (economici, gestionali, di marketing, comunicativi e tecnologici), con gli aspetti legati all'innovazione, alla valorizzazione socio-culturale del cibo e delle tradizioni gastronomiche, alla ricerca di una sostenibilità ambientale e socio-culturale, ai rapporti con i consumatori promuovendo in tal modo il 'benessere' delle aziende, degli utenti e dell'indotto produttivo.

La struttura del percorso di studio del Corso di Studio maggistrale di due anni prevede un'articolazione in quattro semestri.
Durante il primo anno di corso saranno erogati gli insegnamenti che trasmettono conoscenze analitiche relative in particolare agli ambiti disciplinari caratterizzanti dedicati alle scienze, statistiche, economiche e aziendali; alle scienze giuridiche; alle scienze ambientali e progettuali; alle scienze socio-politiche. Sempre con un focus sul management della ristorazione e del “wine and hospitality management”.
Nel secondo anno di corso verranno sviluppati gli insegnamenti con contenuti specialistici legati in particolare agli ambiti disciplinari caratterizzanti le scienze alimentari e della nutrizione; le scienze della memoria, filosofiche e della comunicazione. Il secondo anno è dedicato inoltre agli stage e ai tirocini professionalizzanti e allo sviluppo della tesi. Il regolamento didattico del corso di laurea definisce, nel rispetto dei limiti normativi, la quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale.
Il corso prevede, inoltre, che gli/le studenti/sse frequentino degli stage presso aziende, pubbliche e private, Enti ed associazioni di settore. Nelle attività a scelta lo studente avrà ampia possibilità di indicare insegnamenti, partecipazioni ad eventi o ulteriori stage congrui al percorso formativo.
Inoltre, saranno sede di tirocinio e stage i laboratori dell'Università della Tuscia a Viterbo e della sede di Rieti delle Università della Tuscia e Sapienza, tenendo conto della presenza di qualificati e avanzati laboratori di ricerca e del Centro di Ricerca sull'innovazione per l'Economia Circolare e la Salute, di cui sono partner le due università.

Le competenze acquisite dal laureato/a magistrale gli consentono di essere responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in particolare quale “food innovator” lungo l'intera filiera agroalimentare, quale “addetto al marketing” e “risk manager” del settore agroalimentare e quale “giornalista enogastronomico”.