Obiettivi formativi 2 Obiettivi formativi
2.1 Obiettivi generali
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti competenze teoriche e pratiche tese alla comprensione dei modelli teorici sottesi a diversi comportamenti a rischio in adolescenza, con particolare attenzione agli aspetti di valutazione e di efficacia degli interventi. I risultati di apprendimento attesi sono: competenza nella comprensione critica di modelli teorici di psicologia dello sviluppo, analisi di profili di adolescenti a rischio, valutazioni di efficacia dei trattamenti; competenza nella pianificazione e conduzione di progetti di prevenzione e di programmi di intervento per adolescenti con sviluppo tipico e atipico (autismo).
Le lezioni frontali forniscono agli studenti la conoscenza dei principi di base che guidano la valutazione e l’analisi dei fattori di rischio e di protezione legati ai diversi comportamenti a rischio.
Il laboratorio offre agli studenti la possibilità di acquisire conoscenze avanzate di tipo pratico che si riferi-scono alle procedure di assessment e ai programmi basati sull’evidenza scientifica, così come l’analisi di specifici fattori di rischio e di protezione in adolescenza. Gli studenti esamineranno i comportamenti a ri-schio prevalenti come ad esempio abuso di sostanze, disturbi alimentari, depressione, suicidio, condotte au-tolesive non suicidarie. Avranno, inoltre, la possibilità di analizzare programmi finalizzati all’inclusione sociale di adolescenti con autismo.
Il laboratorio garantisce quindi l’acquisizione di competenze pratiche e tecniche nell’ambito della valuta-zione e dell’intervento per adolescenti con sviluppo tipico e atipico. La frequenza alle lezioni di laboratori è obbligatoria.
2.2 Obiettivi specifici
2.2.1 Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding).
Il superamento dell’esame garantisce di essere grado di comprendere e utilizzare gli strumenti per la ricerca e la valutazione per adolescenti a rischio, così come programmi di intervento basati sull’evidenza scientifica
2.2.2 Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding).
Il superamento dell’esame garantisce di saper utilizzare gli strumenti di misura e di saper pianificare progetti di intervento per target di adolescenti specifici.
2.2.3 Autonomia di giudizio (making judgements).
Il superamento dell’esame implica l’acquisizione della capacità di giudicare in modo critico sia gli strumenti di valutazione, per poter riconoscere criticità, limiti e possibili miglioramenti, sia i programmi di intervento da applicare nel contesto italiano. Queste capacità sono acquisite durante l’insegnamento tramite l’esposizione di casi di studio di adolescenti a rischio, di report di valutazione psicodiagnostica, sia nelle lezioni frontali, sia durante il laboratorio.
2.2.4 Abilità comunicative (communication skills).
Il superamento dell’esame implica la capacità di utilizzare efficacemente gli strumenti comunicativi propri della restituzione di una valutazione psicodiagnostica, delle pubblicazioni scientifiche, dei programmi di prevenzione e trattamento.
2.2.5 5) Capacità di apprendimento (learning skills).
Il superamento dell’esame implica l’acquisizione di capacità di apprendimento trasversali che consentiranno allo studente di approfondire nel corso della sua carriera accademica e professionale i principali strumenti e i programmi di intervento per adolescenti a rischio. Le capacità di apprendimento sono acquisite durante l’insegnamento ponendo enfasi – nelle lezioni frontali – sui modelli teorici e sull’analisi dei principali fattori di rischio e di protezione, e proponendo – nel laboratorio – casi di studio di adolescenti a rischio e stesura di programmi di prevenzione e trattamento.
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Obiettivi formativi Disturbi dell’apprendimento e bisogni educativi speciali
Obiettivi generali. L’insegnamento si propone di fornire agli studenti competenze teoriche e pratiche tese alla comprensione dei disturbi del neurosviluppo, con particolare riferimento ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e ai deficit di attenzione e iperattività-impulsività.
I risultati di apprendimento attesi sono: (a) comprensione di un modello multifattoriale dello sviluppo, in cui diversi fattori (in particolare, basi neurobiologiche, meccanismi cognitivi, fattori emotivi, relazioni con i genitori e con gli insegnanti) generano, nella loro interazione, differenze individuali nello sviluppo cognitivo e nell’apprendimento; (b) comprensione dei criteri diagnostici e delle caratteristiche di una valutazione che permetta di progettare un intervento; (c) conoscenza dei principali strumenti (test, questionari) per la valutazione dei disturbi del neurosviluppo che sono il target del corso; (d) capacità di sintetizzare i risultati di una valutazione per analizzare un profilo funzionale, individuando sia i fattori di rischio che ostacolano lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento sia i punti forza su cui possono poggiare strategie compensative; (e) prevedere linee guida che possano orientare il lavoro a scuola; (f) conoscere la normativa sui bisogni educativi speciali. Le lezioni frontali –arricchite da molti momenti di discussione in aula- permetteranno agli studenti di costruire la conoscenza dei principi di base che guidano una corretta valutazione, di essere riflessivi nel comprendere la grande eterogeneità dei profili individuali che possono essere inquadrati con una stessa categoria diagnostica, di comprendere il complesso insieme di analisi psicometriche e osservazioni qualitative che permettono di delineare nella valutazione un profilo dinamico funzionale e l’analisi dei punti di forza e di fragilità di un singolo bambino.
Il laboratorio offre agli studenti la possibilità di praticare procedure di assessment, simulare la conduzione di un colloquio con i genitori e con il bambino, osservare e simulare l’interazione col bambino nel corso della valutazione, sintetizzare in un breve report i risultati della valutazione e fornirne un’interpretazione. Queste competenze saranno praticate attraverso l’analisi di video e attraverso simulazioni in aula.
Il laboratorio garantisce quindi l’acquisizione di competenze pratiche e tecniche nell’ambito della valutazione di bambini con DSA o con ADHD. La frequenza alle lezioni di laboratori è obbligatoria.
Obiettivi specifici. Conoscenza e comprensione: Gli studenti elaboreranno concetti in relazione ai disturbi specifici dell’apprendimento (con un particolare focus sulla dislessia) e ai deficit di attenzione e/o iperattività. Per ognuno di questi profili atipici di sviluppo, conosceranno le funzioni cognitive e gli apprendimenti che tendono ad essere più fragili, le principali modalità di intervento riabilitativo-abilitativo e le linee guida per buone pratiche nel contesto scolastico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: la richiesta di scrivere una tesina su un caso (bambino/a di scuola primaria) in cui sarà lo studente stesso ad aver somministrato alcuni test (previo consenso informato dei genitori del bambino), permetterà di mettere in pratica alcune tra le conoscenze costruite nella parte teorica del corso e di utilizzare alcuni strumenti per la valutazione, con particolare riferimento alla lettura e la comprensione di testi, all’analisi dell’attenzione, di alcune funzioni esecutive, della memoria di lavoro, alla valutazione del senso di autoefficacia. Autonomia di giudizio: il superamento dell’esame implica l’acquisizione della capacità di giudicare in modo critico sia gli strumenti di valutazione, per poter riconoscere criticità, limiti e possibili miglioramenti, sia le linee guida per l’intervento. Queste capacità sono acquisite durante l’insegnamento tramite l’esposizione di casi di studio, di report di valutazione, sia nelle lezioni frontali, sia durante il laboratorio. Abilità comunicative: la frequenza al laboratorio permetterà di praticare gli strumenti comunicativi propri di un colloquio e della restituzione di una valutazione. Capacità di apprendimento: il superamento dell’esame implica la produzione di elaborati in cui si chiede allo studente rielaborare i concetti esposti a lezione, costruendo mappe concettuali, rispondendo ad alcune richieste di spiegazione, progettando le linee di una valutazione a partire dalla sintesi di un colloquio con i genitori.
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