Obiettivi formativi

Gli obiettivi formativi del corso di Laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali sono coerenti con quelli qualificanti della Classe L43 (DIAGNOSTICA PER LA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI) secondo il DM 1649 del 19-12-2023. Gli obiettivi formativi del corso sono strettamente correlati alle discipline fondamentali - di base e caratterizzanti - che forniscono una solida preparazione multi- e interdisciplinare indispensabile sia per l'inserimento nel mondo del lavoro che per la prosecuzione degli studi universitari per il conseguimento della Laurea Magistrale.
In particolare, il corso è destinato alla formazione di figure professionali (Esperto di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali - III fascia) e, attraverso i suoi insegnamenti, persegue i seguenti obiettivi specifici formativi declinati come segue:

1. Conoscenza:
- conoscere le tecniche di indagine utilizzate nella diagnostica e monitoraggio dei Beni Culturali;
- elencare le cause e i meccanismi di deterioramento dei beni culturali.

2. Capacità di comprensione:
- spiegare l'importanza delle analisi diagnostiche per la conservazione e il restauro dei beni culturali;
- riconoscere il degrado dei beni archeologici, architettonici e artistici;
- comprendere le tecnologie di produzione dei manufatti.

3. Capacità applicative:
- supportare nell'esecuzione di analisi diagnostiche e di monitoraggio su beni archeologici, architettonici e artistici;
- applicare tecniche di indagine in laboratorio e in campo per la caratterizzazione dei materiali, la definizione dello stato del degrado.

4. Autonomia di analisi:
-essere in grado di analizzare i materiali costituenti i beni culturali individuando le metodologie diagnostiche idonee per comprendere la costituzione materica dei beni culturali e il loro stato di conservazione;
-essere in grado di individuare forme di degrado su beni archeologici, architettonici e artistici.

5. Capacità di Valutazione:
- valutare l'impatto delle condizioni ambientali sulla conservazione dei beni culturali;
- interpretare i risultati scientifici a beneficio della conservazione e restauro del patrimonio sia mobile che immobile.

6.Capacità di Creare
- sviluppare un piano di intervento per il restauro dei beni archeologici, architettonici e artistici basato su analisi diagnostiche e ricerche scientifiche;
- formulare un piano ai fini di una conservazione preventiva e di sicurezza dei Beni Culturali;
- progettare un sistema di inventariazione e catalogazione per i beni culturali;
- sviluppare report archeometrici e scientifici sulla costituzione materica, sulle cause e meccanismi di deterioramento dei beni culturali;
- divulgare i principi scientifici posti a fondamento delle sue specifiche competenze e della propria attività;
- dialogare con le figure preminenti nel cantiere di restauro;

Questi obiettivi si conseguono tramite la frequenza a corsi, laboratori e tirocini. Nello specifico, il percorso di studio si articola nel seguente modo:
-nel primo anno vengono impartiti gli insegnamenti di base in matematica, fisica, chimica e mineralogia. I corsi di base sono generalmente suddivisi in una parte teorica e una costituita da esercitazioni che aiutano la comprensione della teoria;
-nel secondo anno si concentrano gli insegnamenti applicativi con numerosi CFU laboratoriali, svolti con criteri di interdisciplinarità e altre discipline scientifiche e umanistiche. I corsi del secondo e terzo anno, oltre alla teoria, prevedono una parte svolta in laboratorio dalle studentesse e dagli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, sotto la guida e supervisione dei docenti;
-nel terzo anno, oltre a materie scientifiche e umanistiche, completano la formazione le discipline giuridiche ed economiche, gli insegnamenti a libera scelta, il tirocinio e l'elaborato finale. I tirocini esterni presso soprintendenze e centri di ricerca e restauro completano la formazione delle studentesse e degli studenti con conoscenze tecnico-scientifiche, anche operative, nel campo dei Beni Culturali.
Data la necessità di una formazione che preveda specifici insegnamenti nelle aree scientifiche che compongono il curriculum, e di una preparazione multidisciplinare, si rende necessario prevedere nell'ordinamento un vasto insieme di SSD. Non sono previsti curricula ma la studentessa e lo studente possono, con la scelta di un piano di studi, approfondire le proprie conoscenze di altri settori scientifici in un'ottica interdisciplinare propria del corso di laurea. Tale strumento potrà essere utile per indirizzare la studentessa e lo studente nella professione o a un curriculum specifico della Laurea Magistrale.