PHYSICS LABORATORY II

Obiettivi formativi

OBIETTIVI GENERALI: Introduzione degli studenti ad un reale ambiente di ricerca, al lavoro di equipe, alla condivisione di compiti e allo sfruttamento efficace delle diverse competenze e interessi attraverso l’applicazione delle metodiche sperimentali specifiche (di fisica della materia) apprese nel precedente corso di Physics Laboratory I. Capacità di ripetere, sotto la supervisione di uno dei docenti, un esperimento tipico della fisica moderna (diverso per ciascun gruppo di 2-6 studenti) e di comprenderne a fondo e presentarne i risultati: rimessa in funzione o montaggio ex novo dell’apparato sperimentale, presa dati, programmi di acquisizione, aggiornamento o scrittura di programmi di analisi dati e infine interpretazione e discussione dei risultati, con redazione in forma di nota scientifica del lavoro svolto e sua presentazione in forma orale. Obiettivo di questo corso è introdurre gli studenti ai metodi più efficaci per condurre un esperimento di fisica controllato, per acquisire analizzare ed interpretare fisicamente i dati ricavati da un esperimento. Il corso consiste nell'effettuare esperimenti di fisica moderna, e gli studenti lavoreranno su problemi aperti di fisica sperimentale sotto la supervisione di un tutore. Un succinto rapporto, ed una presentazione orale saranno il prodotto finale dell'attività sperimentale. A conclusione del corso, gli studenti saranno capaci di: - selezionare la bibliografia rilevante per un esperimento di fisica - preparare un manoscritto nello stile di un articolo scientifico su rivista usando un appropriato software per la scrittura scientifica - pianificare e condurre un esperimento di fisica usando le corrette procedure di laboratorio (annotazione su giornale di laboratorio, procedure di sicurezza) OBIETTIVI SPECIFICI: A - Conoscenza e capacità di comprensione OF 1) Conoscenza delle tecniche sperimentali di base e dei loro fondamenti teorici nel proprio ambito curriculare OF 2) progettare ed essere in grado di realizzare un esperimento nell’ambito della propria ricerca B – Capacità applicative OF 3) Saper interpretare, analizzare e discutere dati sperimentali C - Autonomia di giudizio OF 4) Essere in grado di integrare le conoscenze acquisite al fine di applicarle successivamente a problemi nel proprio ambito di ricerca e di interesse D – Abilità nella comunicazione OF 5) sapere presentare i dati e strategie sperimentali a esperti E - Capacità di apprendere OF 6) Saper leggere in autonomia testi e articoli scientifici sperimentali per approfondire gli argomenti introdotti nel corso

Canale 1
ANTONIO DI DOMENICO Scheda docente
Canale 2
PAOLO POSTORINO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Programma Tesine sperimentali di Fisica della Materia. Studio sperimentale di sistemi a bassa dimensione e nanostrutture, tramite tecniche di diffrazione, spettroscopia elettronica e ottica. Ambiente di ultra-alto-vuoto, diffrazione elastica di elettroni lenti, spettroscopia elettronica di fotoemissione. Attività di laboratorio in piccoli gruppi presso i laboratori sperimentali di Fisica della Materia del Dipartimento (https://www.phys.uniroma1.it/fisica/ricerca/aree-tematiche-e-gruppi-di-ricerca/struttura-materia-e-fisica-biosistemi).
Prerequisiti
Conoscenze di base di struttura della materia. Conoscenze di base di spettroscopia. E' indispensabile la conoscenza dei contenuti dell'insegnamento Physics Laboratory I.
Testi di riferimento
- articoli scientifici riguardanti le tecniche sperimentali specifiche del laboratorio, forniti dai docenti di riferimento del laboratorio scelto - dispense del corso ed altre informazioni sono rese disponibili agli studenti sul sito del corso: https://elearning.uniroma1.it/course/view.php?id=17884
Frequenza
Partecipazione alle spiegazioni e discussioni. Diretta partecipazione agli esperimenti da svolgersi nei vari laboratori del dipartimento
Modalità di esame
Relazione sulle tecniche sperimentali mostrate durante il corso. Vengono proposte alcune domande per verificare la conoscenza del programma e/o quesiti (anche con soluzione numerica) per verificare il livello di approfondimento. Gli studenti che rispondono in modo sufficiente alle domande ma senza sapere risolvere i quesiti proposti sono valutati con 18/30; gli studenti che sappiano rispondere in modo buono alle domande e sappiano indicare una soluzione ai quesiti, sono valutati fino a 24/30; gli studenti che sappiano rispondere in modo molto buono alle domande e sappiano descrivere precisamente la soluzione dei quesiti sono valutati fino a 27/30; gli studenti che dimostrino la piena conoscenza del programma, con soluzione esatta dei quesiti, e mostrando spirito critico saranno valutati fino a 30/30 e lode.
MARIA GRAZIA BETTI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Programma Tesine sperimentali di Fisica della Materia. Studio sperimentale di sistemi a bassa dimensione e nanostrutture, tramite tecniche di diffrazione, spettroscopia elettronica e ottica. Ambiente di ultra-alto-vuoto, diffrazione elastica di elettroni lenti, spettroscopia elettronica di fotoemissione. Attività di laboratorio in piccoli gruppi presso i laboratori sperimentali di Fisica della Materia del Dipartimento (https://www.phys.uniroma1.it/fisica/ricerca/aree-tematiche-e-gruppi-di-ricerca/struttura-materia-e-fisica-biosistemi).
Prerequisiti
Conoscenze di base di struttura della materia. Conoscenze di base di spettroscopia. Conoscenza dei contenuti dell'insegnamento Physics Laboratory I.
Testi di riferimento
- articoli scientifici riguardanti le tecniche sperimentali specifiche del laboratorio, forniti dai docenti di riferimento del laboratorio scelto - dispense del corso disponibili sul sito: https://elearning2.uniroma1.it/login/index.php
Frequenza
Obbligatoria
Modalità di esame
Relazione sulle tecniche sperimentali mostrate durante il corso. Vengono proposte alcune domande per verificare la conoscenza del programma e/o quesiti (anche con soluzione numerica) per verificare il livello di approfondimento. Gli studenti che rispondono in modo sufficiente alle domande ma senza sapere risolvere i quesiti proposti sono valutati con 18/30; gli studenti che sappiano rispondere in modo buono alle domande e sappiano indicare una soluzione ai quesiti, sono valutati fino a 24/30; gli studenti che sappiano rispondere in modo molto buono alle domande e sappiano descrivere precisamente la soluzione dei quesiti sono valutati fino a 27/30; gli studenti che dimostrino la piena conoscenza del programma, con soluzione esatta dei quesiti, e mostrando spirito critico saranno valutati fino a 30/30 e lode.
Bibliografia
alcuni capitoli selezionati e inseriti sul sito web* da: A. Zangwill, Physics at Surfaces, Cambridge Univ. Press H. Lüth, Solid surfaces, interfaces and thin films, Springer F. Bechstedt, Principles of Surface Physics, Springer
Modalità di erogazione
Esperimenti di ricerca con apparati sperimentali, elaborazione dati e discussione.
Canale 3
ALESSANDRO NUCARA Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Basic of Response Theory Introduction to VIS and UV spectroscopy Fluorescence Spectroscopy Experiments of Dynamic Light Scattering in Soft Matter Basic of Infrared spectroscopy. Amyloid Fibrils studied by IR IR and THz spectroscopy of Biomolecules Protein-nanoparticle Interaction Basic of Atomic Force Microscopy Drug delivery NMR spectroscopy and imaging Raman and SERS for biosystems IR and Thz on Spike protein and biosystems Microfluidic devices Ultrashort pulses spectroscopy Biomolecules in Art and Archaeology Nano-spectroscopy approach to photosensitive membrane proteins Phase Transitions in Neural System Development Early Detection of Alzheimer's disease from the eye ANGULAR SCATTERING MICROFLUIDIC CYTOMETRY FOR SINGLE CELL ANALYSIS Understanding how to connect structural and dynamical properties of a protein with its biological function Biological noise in cancer cell growth and division
Prerequisiti
Physics Laboratory I
Testi di riferimento
Testi e materiali del corso a cura del docente
Modalità insegnamento
Il corso è organizzato con lezioni frontali in cui vengono discusse ricerche attualmente in corso nei diversi laboratori della Facoltà. A queste lezioni fa seguito un tirocinio in un laboratorio.
Frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria ma è fortemente consigliata. La frequenza alle attività di laboratorio che consistono in un lavoro di gruppo, è obbligatoria.. onsigliata la presenza ai seminari.
Modalità di esame
Valutazione del lavoro di tirocinio con l'assistenza del docente tutor. Colloquio orale in cui si valuta l'esposizione del lavoro svolto con riferimento ad altri argomenti del corso
Modalità di erogazione
Il corso è organizzato con lezioni frontali in cui vengono discusse ricerche attualmente in corso nei diversi laboratori della Facoltà. A queste lezioni fa seguito un tirocinio in un laboratorio.
  • Codice insegnamento10589922
  • Anno accademico2025/2026
  • CorsoPhysics - Fisica
  • CurriculumFundamental Interactions: Theory and Experiment
  • Anno1º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDFIS/01
  • CFU9
  • Ambito disciplinareSperimentale applicativo