Programma
Il corso intende affrontare il tema del conflitto sociale e della violenza politica nell’Italia della guerra fredda, con particolare attenzione alla nascita, allo sviluppo e alle vicende dei terrorismi che segnarono la storia del paese negli anni Settanta e Ottanta. In particolar modo saranno approfonditi i seguenti temi: 1) la dimensione di lunga durata in cui s’inserisce il tema della violenza politica; 2) l’importanza del contesto internazionale; 3) i principali episodi di violenza e di terrorismo che segnarono l’Italia negli anni Settanta e Ottanta; 5) il dibattito scientifico e storiografico – nazionale e internazionale – attorno al tema della violenza politica nella storia dell’Italia del secondo novecento.
Prerequisiti
La frequentazione del corso richiede la conoscenza della storia del XX secolo
Testi di riferimento
Letture generali obbligatorie
Guido Formigoni, Storia d’Italia nella guerra fredda, 1943-1978, il Mulino, Bologna 2016.
Francesco Benigno, Terrore e terrorismo. Saggio storico sulla violenza politica, Einaudi, Torino 2018.
Letture di approfondimento, di cui 1 a scelta:
Anna Bravo, A colpi di cuore. Storie del Sessantotto, Laterza, Roma-Bari 2008.
Riccardo Brizzi, Giovanni Mario Ceci, Michele Marchi, Guido Panvini, Ermanno Taviani (a cura di), L’Italia del terrorismo: partiti, istituzioni e società, Carocci, Roma 2021.
Giovanni Mario Ceci, Il terrorismo italiano. Storia di un dibattito, Carocci, Roma 2013.
Luca Falciola, Il movimento del 1977 in Italia, Carocci, Roma 2015.
Monica Galfré, La guerra è finita. L’Italia e l’uscita dal terrorismo 1980-1987, Laterza, Roma-Bari 2014.
Marc Lazar, Marie-Anne Matard-Bonucci (a cura di), Il libro degli anni di piombo, Rizzoli, Milano 2010.
Valentine Lomellini, Il «lodo Moro». Terrorismo e ragion di Stato, 1969-1986, Laterza, Roma-Bari 2022.
Guido Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell’Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Einaudi, Torino 2009.
Guido Panvini, Cattolici e violenza politica. L’altro album di famiglia del terrorismo italiano, Marsilio, Venezia 2014.
Angelo Ventura, Per una storia del terrorismo italiano, Donzelli, Roma 2010.
Frequenza
La frequenza è opzionale
Modalità di esame
L’esame si svolgerà in due distinti momenti: una prova scritta e un successivo colloquio orale.
1) la parte scritta, uguale sia per i frequentanti che per i non-frequentanti, consiste nella redazione di una tesina di approfondimento che va da un minimo di 20.000 battute (10 cartelle, note e spazi inclusi) a un massimo di 30.000 battute (15 cartelle, note e spazi inclusi). Il tema dell’elaborato deve essere concordato preventivamente con il docente. Lo studente può far riferimento a una o più delle letture di approfondimento presenti nel programma d’esame. Il testo di ciascuna relazione, con indicato in alto il proprio nome e cognome, corso di studio, numero di matricola e indirizzo di posta elettronica, va presentato prima del colloquio orale. Il testo può essere consegnato in forma cartacea oppure come documento word in allegato a una e-mail.
2) Il colloquio orale si concentra sulle letture generali obbligatorie, sul testo a scelta di approfondimento e sui temi affrontati nel corso. Per gli studenti frequentanti si terrà conto della frequenza e dell’attiva partecipazione al corso. I non-frequentanti dovranno esporre due dei volumi a scelta compresi nella bibliografia d’esame.
La media tra la valutazione della prova scritta e del colloquio orale concorre alla formulazione del voto finale.
Modalità di erogazione
Ciascuna lezione prevede un intervento di carattere frontale e una parte dedicata alla discussione di testi, materiali audiovisivi e documenti d’archivio messi a disposizione dal docente. In particolar modo, gli studenti saranno incoraggiati a preparare romanzi e testi letterari inerenti agli argomenti delle lezioni, attraverso presentazioni di gruppo o individuali. Al termine del corso, lo studente maturerà le competenze per interpretare le principali problematiche riguardanti il tema della violenza politica nell’Italia della guerra fredda, attraverso l’analisi di documenti d’archivio e di altre fonti; il confronto con la storiografia e il taglio interdisciplinare lo aiuteranno, inoltre, a sviluppare la sintesi e la rielaborazione critica dei testi di studio; l’attiva partecipazione alle discussioni collettive, infine, rafforzeranno le sue capacità di argomentazione e di esposizione.