
Notizie
La docente nell'AA 2024-2025 sarà in congedo per motivi di studio.
Gli studenti che intendono sostenere l'esame sui programmi erogati negli AA precedenti dalla docente devono prenotarsi per il colloquio d'esame entro e non oltre Settembre 2024.
11 SETTEMBRE 2024
ore 10.30 Storia della filosofia moderna
ore 15.00 Didattica della filosofia
24 SETTEMBRE 2024
ore 10.30 Storia della filosofia moderna
ore 15.00 Didattica della filosofia
Orari di ricevimento
Nell'anno accademico 2024-2025 la docente è in sabbatico per motivi di ricerca
Curriculum
Già Dottore di ricerca e Assegnista di ricerca presso l'ex "Dipartimento di ricerche storico-filosofiche e pedagogiche" della Sapienza.
Dal 2008 è Ricercatrice a tempo indeterminato presso il Dipartimento di Filosofia della Sapienza, ex SSD M-FIL/06, ora PHIL-05/A, insegna "Storia della filosofia moderna" nel corso di laurea in Filosofia, è membro del Dottorato di ricerca di Filosofia e redattrice della rivista "Bruniana & Campanelliana", diretta da Eugenio Canone e Guido Giglioni; è membro della "Società italiana di Storia della Scienza (SISS)".
Ha iniziato le sue ricerche occupandosi della formazione monastica ed extramonastica di Giordano Bruno e della sua biografia intellettuale, linea di ricerca avviata nel 1992 e mai interrotta; per la descrizione bibliografica di tutti i 'prodotti' si veda il catalogo IRIS.
Tra i risultati più rilevanti, si ricordano i nuovi documenti e i manoscritti inediti riguardanti i due maestri della giovinezza: Teofilo da Vairano (Tra i maestri di Giordano Bruno. Nota sull'agostiniano Teofilo da Vairano, "Bruniana & Campanelliana", 1995, 1-2 e i Nuovi documenti su Teofilo da Vairano, "Bruniana & Campanelliana", 2012, 2) e Vincenzo Colle da Sarno, detto il Sarnese (Et solevo sentir le lettioni publiche d'uno che si chiama il Sarnese, "Nouvelles de la République des lettres", 2004. Sul manoscritto delle lectiones del Sarnese ha tenuto una comunicazione (rimasta inedita ma ora in corso di stampa e aggiornata da nuovi risultati di ricerca) nella giornata di studi "Tre maestri di Giordano Bruno: Aristotele Origene Vincenzo Colle da Sarno", Roma, Villa Mirafiori 25.10.2013).
Successivamente ha lavorato sul maestro ginevrino di Bruno, Antoine de La Faye, per tracciare un profilo del teologo calvinista ed individuare le possibili ragioni del dissidio con Bruno, in merito al suo insegnamento filosofico al tempo in cui fu maestro di Bruno a Ginevra ("B&C, 2020-2). Le ricerche bruniane si sono arricchite negli anni di altri risultati, si ricordano l'indagine negli archivi religiosi randazzesi in merito al crocifisso evocato da Bruno nel 'De la causa' (Il Dio di Randazzo' e i "goffi, et ignoranti" dell'Academico Arciasino, "Bruniana & Campanelliana", 2017, 2); la densa voce enciclopedica che declina la città dei papi secondo i testi e la biografia bruniana ("Roma", in Enciclopedia Bruniana e Campanelliana. III, 2017); l'indagine negli archivi romani, che ha consentito di fornire documenti inediti sul famigerato Henry Fagot, che era stato ingiustamente identificato con Bruno ma sembra essere personaggio esistente (Henry Fagot: il nome della spia, "Bruniana & Campanelliana", 2018, 2). Un'incursione nella storia letteraria, ha consentito di scoprire, sulla scorta di un epistolario inedito, che la "Divina Settimana" di Ferrante Guisoni (ambasciatore del duca di Mantova a Parigi ai tempi del secondo soggiorno bruniano) è stata redatta anni prima del "Mondo creato" di Torquato Tasso, confermando così i dubbi di una filiazione del poema tassesco dalla cosmogonia del Guisoni (Il «giudiciosissimo» Corbinelli e La divina settimana di Ferrante Guisoni, "Bruniana & Campanelliana", 2010, 2).
Contemporaneamente alla ricerche bruniane, ha approfondito lo studio delle tradizioni filosofiche degli ordini monastici, in particolare si è occupata delle 'ordinationes de studiis' domenicane (La sezione De studentibus nelle Constitutiones domenicane del 1566, in Giordano Bruno. Gli anni napoletani e la peregrinatio europea, Cassino 1992), della ratio studiorum gesuitica (Antonio Possevino e la biblioteca selecta del principe cristiano, in Bibliothecae Selectae. Da Cusano a Leopardi, Firenze 1993), della tradizione averroistica, coltivata da alcuni maestri dell'ordine carmelitano (La metafisica dei carmelitani alla Sapienza di Roma nel 600, NRL 2005). Le ricerche sull'insegnamento delle materie filosofiche alla Sapienza' di Roma nel corso dell'intero Seicento sono confluite in una monografia: L insegnamento della filosofia alla Sapienza di Roma nel Seicento. Le cattedre e i maestri, Firenze 2007. Tali ricerche, volte a ricostruire lo statuto delle discipline filosofiche nella Sapienza romana e i profili bio-bibliografici dei maestri che leggevano la logica, la fisica, l'etica e la metafisica, hanno consentito di approfondire la diffusione di tradizioni quali il materialismo di matrice aristotelica, il cartesianesimo e l'atomismo nella Roma Pontificia, discipline attenzionate dal Sant Uffizio.
Sulle tracce della diffusione della filosofia moderna nella Roma papalina, attraverso lo studio e la trascrizione di documenti inediti conservati nell'Archivio dell'ex Sant'Uffizio ha ricostruito l'attività di controllo culturale della Chiesa nei confronti di alcune scuole filosofiche; tali ricerche hanno permesso di individuare i voti censori che portarono alla condanna definitiva delle "Meditationes" di Descartes (Le Meditationes cartesiane "Amstelodami 1709" e la condanna del 1720, "Nouvelles de la République des lettres", 2008-1; la vicenda della censura al "De tribus impostoribus magnis liber" di C. Kortholt, che rimase curiosamente aperta (I trattati sui tre impostori nella Roma di fine Seicento, "Bruniana & Campanelliana", 2011-2) e infine, le vicende inquisitoriali di fine Seicento che coinvolsero alcuni libertini romani, tra questi l'insospettato e insospettabile archiatra pontificio Giovanni Maria Lancisi. I documenti del processo che lo coinvolsero, a suo tempo insabbiato, dai quali emerge un profilo materialista del medico romano, sono stati pubblicati in "L'aetas galileiana in 'Sapienza", Atti di Convegno, 2010 e di nuovo editi nell'Appendice alla monografia in cui sono confluite le ricerche sulla Roma nicodemita, filosofica e libertina del Seicento: "Roma filosofica nicodemita libertina" (Agorà 2014) .
I due filoni di ricerca coltivati negli anni, quello sulla Roma filosofica, libertina e inquisitoriale e quello sulla biografia intellettuale di Giordano Bruno, si sono in parte intersecati in una ricerca sull'eco bruniana nel Seicento romano, nella relazione tenuta nel convegno romano "L'altro Seicento. Libertinismo e Arte a Roma (Roma, 14-15 Maggio 2015)", che ha avuto come oggetto la possibile circolazione delle tesi bruniane nella Roma dei primi del Seicento e l'eventuale fortuna del Nolano a Roma. La relazione si è concentrata in modo particolare sulla testimonianza del medico e filosofo Giulio Cesare Lagalla, che riferì in un suo testo a stampa il pessimo giudizio che la regina Elisabetta I avrebbe espresso sul Nolano. Lungi dal considerare la testimonianza di Lagalla come infondata o di scarso peso, la ricerca ha evidenziato non pochi elementi, volti a sottolineare il legame tra Lagalla e Bruno, non ultimo il fatto che il Lagalla, maestro di filosofia in 'Sapienza', era stato medico privato del cardinale di Santa Severina (il grande inquisitore Giulio Antonio Santori) e che aveva vissuto nell'abitazione del Cardinale ai tempi dell'estradizione e del processo di Bruno ("All'ombra del rogo. Riferimenti bruniani nella Roma dei primi del Seicento", in L'altro Seicento, Atti del Convegno, Roma 2016).
Dal tema del convegno catanese, organizzato della Siss sul 'Teatro della natura' (19-21 Novembre 2020) è emersa una riflessione sulla filosofia della natura bruniana, sulla cosmologia infinitista e sullo slittamento dalla nozione di teatro della natura a quella di 'campo della natura'. Il testo della relazione è stato pubblicato in Physis, 2020, 1-2.
Per le linee di ricerca in merito alla cultura filosofica romana seicentesca e alla presenza di una tradizione bruniana, pitagorica e ficiniana, alternativa a quella materialista e a quella cristiana si veda: «Tra materialismo e pitagorismo. La cultura eterodossa
della Roma del XVII secolo», volume monografico pubblicato in "Libertinage et philosophie", XX, 2023, "Libertins italiens / Libertini italiani".
Ancora sulla Sapienza dell'Early modern, arretrando nel '500, ha segnalato documenti di archivio inediti e due preziosi manoscritti filosofici di Girolamo Pontano, medico, protomedico e maestro di filosofia in Sapienza; ha ricostruito la biografia intellettuale di un medico e 'semplicista' in Sapienza, finora ignorato, pur essendo uno dei protagonsiti della vita culturare della Roma Farnesiana, Joseph Cincius; ha ricostruito sulla base di documenti inediti e testi mai considerati una genealogia maestri-allievi per la didattica della filosofia in Sapienza. I risultati della ricerca sono confluiti in: "Lo Studium Urbis tra il 'Circolo dei savii' del 1539 e il De recta studiorum ratione di Girolamo Pontano", "Materia Giudaica", 2023, 1-2 (ma licenziato dalla tipografia a gennaio 2025).
Attualmente (2025) sta lavorando alla biografia intellettuale di Giordano Bruno, i nuovi risultati delle ricerche e una selezione di contributi già editi confluiranno in una raccolta di prossima pubblicazione.
Alcuni dei risultati originali, riguardanti uno dei maestri di filosofia di Bruno a Napoli negli anni pre-conventuali, il 'Sarnese', sono confluiti in un contributo in corso di stampa in "Bruniana & Campanelliana" 2025-1.