
Notizie
CON LA FINE DELLE LEZIONI, IL RICEVIMENTO DEL MERCOLEDI' MATTINA E' SOSPESO.
Per qualunque esigenza, contattare il docente; laureandi e dottorandi possono fissare appuntamento sempre per email
Le lezioni del secondo semestre avranno inizio l'ultima settimana di febbraio 2025, nell'edificio di Lettere e Filosofia (Dipartimento SARAS, sezione storia dell'arte) secondo i seguenti orari:
Letteratura artistica, corso di storia dell'arte (magistrale), mercoledì ore 16:00-20:00, Aula II Toesca
Storia del collezionismo, corso di storia dell'arte (magistrale), martedì e mercoledì ore 8:00-10:00, Aula III Nobile
L'orario di ricevimento, per tutti gli studenti, è il mercoledì alle 10:00.
Coloro che intendono sostenere l'esame sono tenuti a scrivermi per l'ìnserimento in Classroom, dove saranno caricati i materiali di studio, ppt con didascalie e programma d'esame.
IMPORTANTE:
La lezione di Storia del collezionismo del 12 marzo non avrà luogo; verrà recuperata successivamente
Le lezioni di Letteratura artistica del 5 e del 12 marzo non avranno luogo; verranno recuperate successivamente
I due ricevimento studenti di mercoledì 5 e 12 marzo non avranno luogo; per qualsiasi necessità contattare il docente via mail
Orari di ricevimento
Variabile in base al semestre e all'attività didattica; sempre segnalato nell'homepage
Curriculum
Stefano Pierguidi, nato a Roma nel 1973, si è laureato in Iconografia e iconologia presso l’Università di Roma Sapienza nel 1996 con una tesi su Giovanni Guerra e i suoi affreschi con Storie di Ester a villa Medici (1570 circa). Nello stesso anno è stato borsista dell’Accademia di San Luca. Nel 1999 si è specializzato in Storia dell’arte medievale e moderna presso la medesima Università con una tesi sugli affreschi di Giovanni Francesco Grimaldi e François Perrier in palazzo Peretti a Roma (1644-45), poi pubblicata in tre numeri di “Storia dell’arte” (2000-2002). Nel 2003 è stato borsista presso l’Istituto Universitario Olandese di Firenze per una ricerca sui disegni vasariani per la Mascherata della genealogia degli dèi (1565), poi pubblicata in “Zeitschrift für Kunstgeschichte” (2007). Nel 2006 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia dell’arte presso Sapienza con una tesi sul taccuino Rothschild di Giovanni Guerra e la fortuna delle figure allegoriche nel Cinquecento. Nel 2006-2007 ha lavorato come intern al Painting Department del J. Paul Getty Museum di Los Angeles, prendendo parte all’organizzazione della mostra Captured Emotions. Baroque Painting in Bologna, 1575-1725 (dicembre 2008-maggio 2009). Nel 2008 è stato assegnista presso l’Università degli studi di Bergamo. Dal dicembre 2008 è ricercatore di Storia della critica d’arte e museologia presso l’Università di Roma, Sapienza; dall’agosto 2015 è professore associato e dal marzo 2022 professore ordinario (Dipartimento SARAS).
Oltre a partecipare a numerose conferenze come relatore, ha co-organizzato i seguenti convegni: “Pietro Toesca e la sua eredità a Roma” (Roma, Università La Sapienza, 7-8 aprile 2017); “Il mestiere del conoscitore. La connoissuership nel Seicento” (Bologna, Fondazione Zeri, 19-21 settembre 2019); “Il problema della periodizzazione in Vasari” (Roma, Università La Sapienza, 9 ottobre 2019); “Benché senza colori abbino tutta la forza dell’arte. Monocromia nella teoria e nella pratica pittorica dal Trecento al Seicento” (Roma, Bibliotheca Hertziana, 18-19 maggio 2020); “Giovanni Gaetano Bottari uomo di lettere e di scienza del Settecento europeo. Arte, musei e conservazione” (Roma, Accademia dei Lincei, 21-22 ottobre 2024).
Nel 2017 ha curato, con Ilaria Miarelli Mariani e Marco Ruffini, il volume Iconologie. Studi in onore di Claudia Cieri Via, Roma, Campisano, 2016.
Nel 2018 curato la mostra Guido Reni, i Barberini e i Corsini: storia e fortuna di un capolavoro (Roma, Galleria Corsini, 16 novembre 2018-17 febbraio 2019).
Tra articoli apparsi su riviste scientifiche, atti di convegno, volumi collettanei e festschrift, ha all’attivò più di 250 saggi. I suoi studi si sono dapprima orientati soprattutto sulla pittura del tardo Manierismo a Roma e sull’Iconologia di Cesare Ripa, temi sui quali ha pubblicato importanti contributi in riviste come “Paragone” (1997), il “Journal of the Warburg and Courtauld Institutes” (1998), “Arte cristiana” (2000), “Studi Romani” (2000) e “Rivista dell’Istituto Nazionale d’Archeologia e Storia dell’Arte” (2002). Si è in seguito occupato in particolare dell’iconografia delle ore del giorno (“Studi Romani” e “Schifanoia” 2002) e di Francesco Salviati (“Artibus et Historiae” 2005 e “Paragone” 2006). Si è poi concentrato su Gian Lorenzo Bernini, con numerosi contributi pubblicati, tra l’altro, su “Bollettino d’Arte” (2014), “Nuovi Studi” (2014), “The Burlington Magazine” (2015), e sui maggiori pittori emiliani attivi a Roma nel Seicento, in particolare Domenichino (“Les cahiers d’histoire de l’art” 2009; “Arte a Bologna” 2011) e Guido Reni (“Studi Secenteschi” 2012; “Studi di storia dell’arte” 2012). Numerosi anche i suoi contributi recenti sull’arte del Cinquecento, in particolare su Baccio Bandinelli (“Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz” 2012), sul collezionismo a Roma nel Seicento (“Journal of the History of Collections”, 2014) e su tutta la letteratura artistica di età moderna, da Vasari a De Dominici (si vedano ad esempio i contributi apparsi su “Master Drawings” 2011; “Arte Lombarda” 2014).
Ha pubblicato cinque monografie: “Dare forma humana a l’Honore et a la Virtù”: Giovanni Guerra (1544-1618) e la fortuna delle figure allegoriche da Mantegna all’Iconologia di Ripa (Roma, Bulzoni, 2008, 384 pp.); Il capolavoro e il suo doppio: il "Ratto di Elena" di Guido Reni e la sua replica tra Madrid, Roma e Parigi (Roma, Artemide, 2012; 159 pp.); Pittura di marmo: storia e fortuna delle pale d’altare a rilievo nella Roma di Bernini (Firenze, Olschki, 2017; 311 pp.); Guido Reni, i Barberini e i Corsini: storia e fortuna di un capolavoro (Milano Officina Libraria, 2018; 176 pp.); Gloriose gare: la coscienza storica delle scuole pittoriche italiane (Trento, Temi, 2020; 510 pp.); “Ed in vano l’ho cercate in terra”: Guido Reni teorico del bello ideale (Roma, Campisano, 2022; 535 pp.).