Laurearsi

La prova finale richiede la presentazione e discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. Tale prova è atta a valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi specifici del corso insieme alla capacità di applicare conoscenze e competenze acquisite da parte del candidato. La votazione di laurea magistrale è assegnata da una apposita commissione in seduta pubblica e tiene conto dell'intero percorso di studi dello studente. Le modalità di organizzazione della prova finale e di formazione della commissione ad essa preposta sono definite dal Regolamento Didattico del corso di laurea magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche.



La prova finale consiste nella stesura, nella presentazione (con diapositive in ppt) e nella discussione di una tesi scritta, elaborata autonomamente dallo studente, che documenti in modo organico e dettagliato il problema di ricerca affrontato. La tesi documenta il lavoro sperimentale individuale dello studente (30 CFU) eseguito in un laboratorio di ricerca sotto la guida di un docente tutor. La discussione si svolge di fronte alla Commissione giudicatrice nominata dal Preside di Facoltà e composta da almeno sette membri che, sulla base della carriera dello studente e della valutazione della relazione esposta e del lavoro di tesi, stabilisce il voto di laurea.
Il voto di ammissione all'esame di laurea è dato dalla media aritmetica dei voti degli esami di profitto.
Alla media, espressa in centodecimi, vengono aggiunti:
1. 0,33/110 di voto per ogni esame di profitto superato con lode;
2. 0,50/110 di voto se lo studente ha superato tutti gli esami del I e II anno entro la fine del III anno di corso;
3. 1/110 di voto se l'esame di laurea viene sostenuto nell'a.a. in cui lo studente, da certificato di carriera scolastica, risulta iscritto
al V anno in corso;
4. 0,50/110 di voto se l'esame di laurea viene sostenuto nel primo anno fuori corso, limitatamente alla sessione di marzo;
5. 1/110 di voto se la preparazione della tesi è stata svolta all'estero per un periodo non inferiore a sei mesi.
In sede di laurea, al voto di ammissione, così come determinato in base ai precedenti punti, la Commissione di laurea può aggiungere, sulla base della valutazione dell'impegno profuso e della qualità dell'esposizione, fino a un massimo di 11 punti.
La lode può essere eventualmente proposta dal relatore e deve essere approvata dall'intera Commissione all'unanimità.