LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I

Obiettivi formativi

Nel Laboratorio si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, il progetto di un edificio di piccole dimensioni a prevalente destinazione residenziale. Sono indagate le questioni tipologiche, spaziali e di linguaggio, inerenti al tema oggetto dell’esercitazione, al fine di far acquisire allo studente gli strumenti di base del progetto di architettura. Il Laboratorio costituisce il luogo di applicazione e verifica delle conoscenze acquisite dallo studente durante il suo svolgimento e durante la frequentazione dei corsi del primo e secondo semestre.

Canale 1
DOMIZIA MANDOLESI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Sono molteplici le conoscenze su cui si basa l’esercizio del progetto di architettura e diverse le competenze che esso richiede: storiche, scientifiche, tecnologiche, ecc.; saperi necessari per poter analizzare, selezionare, interpretare quell'insieme di aspetti di natura contestuale, sociale, culturale, economica, politica, funzionale, linguistica che concorre alla definizione di un’architettura. Per imparare a gestire un processo così complesso, denso di condizionamenti, e poter giungere alla sintesi finale espressa nella forma dello spazio architettonico è necessaria una formazione che tenga saldamente insieme apprendimento teorico e attività pratica. Il laboratorio di progettazione architettonica nel percorso formativo dell'architetto assume questo ruolo, costituendo il luogo di integrazione e applicazione delle diverse competenze disciplinari necessarie per diventare architetto. Luogo di conoscenza, creatività e sperimentazione guidata attraverso l'azione del fare, il Laboratorio di progettazione architettonica del primo anno avrà come tema il progetto di un edificio residenziale di piccole dimensioni. Di questo edificio, che sarà ubicato nella città di Roma in contesti con caratteristiche urbane differenti, lo studente dovrà affrontare le questioni tipologiche, spaziali e tecnico costruttive attraverso l’approfondimento degli aspetti formali, costruttivi e di linguaggio.
Prerequisiti
Sono richieste le conoscenze di base apprese nei corsi di Scienza della rappresentazione e Storia dell'architettura contemporanea.
Testi di riferimento
- Mandolesi D., "Per una poetica dello spazio. Architettura, Forma, Materiali", Edilstampa 2016 - Munari B., "Fantasia", Laterza 1987 - Quaroni L., "Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura", Kappa 2000
Frequenza
È richiesta la presenza costante in aula dove saranno svolte lezioni dal docente, esercitazioni pratiche ex tempore, con redazione di elaborati grafici e plastici di studio, e saranno organizzate verifiche dello stato di avanzamento del progetto. La frequenza del Laboratorio è obbligatoria per sostenere la prova d’esame. La frequenza attiva si ottiene con almeno il 70% delle presenze e rispettando le verifiche organizzate dal docente.
Modalità di esame
L’esame finale consisterà nella presentazione di tutti gli elaborati relativi alle due fasi di lavoro e in un colloquio sugli obiettivi e le scelte effettuate in fase progettuale. Inoltre, attraverso alcune domande, sarà verificata la lettura dei testi indicati dal docente.
Bibliografia
STORIA DELL’ARCHITETTURA De Fusco R., “Storia dell’architettura contemporanea”, Laterza 2000 Frampton K., “Storia dell’architettura moderna”, Zanichelli 2008 Muntoni A. “Lineamenti di storia dell'architettura contemporanea”, Laterza 2009 Zevi B., “Storia dell’architettura moderna”, Einaudi 2004 Zevi B., “Architettura della Modernità”, Newton Compton 1994 ARCHITETTURA PROGETTO COSTRUZIONE Cerri, P. Nicolin P. (a cura di),” Le Corbusier. Verso una architettura”, Longanesi, Milano 1984 De Fusco R., “Il progetto di architettur”a, Laterza, Roma-Bari 1984 Gregotti V., “Dentro l'architettura”, Bollati Boringhieri 1991 Hertzberger H., “Lezioni di Architettura”, Laterza 1996 Mandolesi D., “Per una poetica dello spazio. Architettura, Forma, Materiali”, Edilstampa 2016 Ponti Giò, “Amate l’architettura”, Vitali e Ghianda, Genova 1957 Purini F., “Comporre l’architettura”, Laterza, Roma-Bari 2000 Rossi P.O., “La costruzione del progetto architettonico”, Laterza 1996 Secchi R., “L'architettura. Dal principio verità al principio responsabilità”, Officina edizioni 2017 Vitale A., Perriccioli M., Pone S., “Architettura e costruzione. Il problema della tecnica negli scritti dei protagonisti dell’architettura moderna”, Franco Angeli 1994 TECNICHE DI INVENZIONE Munari B., “Fantasia”, Laterza 1987 Rodari G., “Grammatica della fantasia”, Einaudi 2010
Canale 2
PISANA POSOCCO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Programma Il Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 è l’ambito didattico dove si apprendono gli strumenti conoscitivi della composizione architettonica. Il programma prevede un percorso per l’elaborazione di progetto di architettura che si basa su quattro attività: 1. Studiare le architetture _ il taccuino (durata: tutto il corso) Per studiare architettura bisogna utilizzare metodi differenti rispetto a quelli impiegati per altre materie. Bisogna innanzitutto mettere a punto strumenti che permettano di comprendere e memorizzare architetture, per essere poi in grado di comporne di nuove. Bisogna allenare la memoria visiva. Il ridisegno è uno strumento fondamentale: serve per memorizzare le architetture attraverso le loro piante, sezioni e prospetti. È utile, inoltre, elaborare appunti interpretativi e schemi analitici. È importante imparare a guardare le cose del mondo con occhi da architetto, sia gli esempi che ci arrivano dalla storia sia quelli che caratterizzano il tempo presente. a-Analizzare un progetto, ricercare le ragioni che sono alla base delle scelte operate, rintracciare i rapporti tra struttura e forma, tecnologia e linguaggio, tipologia e figura, ripercorrendo percorsi già tracciati da altri architetti. Bisogna comprendere il valore culturale di stimolo, oltreché di supporto alla pratica operativa, che ha il rapportarsi a “riferimenti” nell’atto progettuale. b-Oltre allo studio più tradizionale fatto sui libri, si suggerisce e promuove lo studio dal vero, fatto di fronte agli edifici stessi, visitandoli, osservandoli e ridisegnandoli. Alcune occasioni saranno organizzate durante le lezioni. Da queste gli studenti potranno prendere esempio per proseguire da soli l’esplorazione del “grande libro” che è la città. Saranno proposte una serie di esercitazioni che guideranno questa sorta di “apprendistato”. Agli studenti verrà chiesto di avere un quaderno, formato A5, con pagine bianche, in cui riportare e ridisegnare le architetture che studieranno nel tempo (il quaderno può inoltre contenere schizzi di progetto, riflessioni, etc). 2. Ridisegnare una residenza e costruirne il modello (durata: 2 settimane) Il primo esercizio proposto è lo studio ed il ridisegno di una architettura che si potrà sceglierà tra un elenco messo a punto dalla docenza. L’esercitazione prevede una ricerca sull’architettura scelta, uno studio, il ridisegno analitico e critico e l’elaborazione di un modello. Sono richiesti disegni descrittivi (pianta, prospetto e sezione, etc) e disegni interpretativi in cui lo studente dimostri di aver “fatto tesoro” dello studio dell’architettura oggetto di indagine avendone individuato alcune peculiarità. I disegni servono anche per veicolare queste osservazioni ai colleghi. L’esercitazione è da farsi in gruppo. 3. Leggere e interpretare l’architettura. Progettare “alla maniera di” (durata: 4 settimane) La premessa alla sperimentazione progettuale inizia con lo studio dei caratteri fondativi delle forme nello spazio, mediante un percorso parallelo tra l’analisi di opere di architettura e l’esercizio progettuale. Saranno proposte due categorie compositive che hanno caratterizzato la modernità (e continuano ad operare, con le dovute differenze ed evoluzioni, nella contemporaneità): il plan libre ed il raumplan. Dopo aver scelto tra opere paradigmatiche alcune architetture di riferimento, queste saranno oggetto di studio attraverso un’attività di ridisegno e scomposizione analitica cui seguirà una riflessione sui rapporti dimensionali e geometrici tra le forme, sulle relazioni che si determinano con il luogo, sui rapporti tra esterno ed interno. Si avvia così il processo conoscitivo di alcune residenze con lo studio degli elementi primari della forma architettonica (superfici, volumi, elementi puntiformi) e la distinzione tra spazi serventi e spazi serviti nella configurazione dello spazio domestico. In questa fase lo studente elabora una prima riflessione sulla realtà delle forme e sulle relazioni semplici tra elementi primari mediante l’elaborazione di un modello. L’esercizio si completa con il ridisegno accurato della soluzione studiata (pianta, sezione, assonometria, prospetti). L’esercitazione è da farsi in gruppo. 4. Progettare una casa (durata: 7 settimane) Nel Laboratorio si propone la progettazione di un vuoto urbano localizzato nella città consolidata. Lo studente affronterà il progetto di una residenza, in un lotto sito lungo la via Flaminia, a Roma. La scelta del tema mira ad indirizzare gli studenti, fin dal primo anno, allo studio del tessuto urbano ragionando sulle tecniche di analisi ed intervento nel contesto fisico della città. Si affronteranno i problemi legati al dimensionamento dell’alloggio, degli spazi d’uso, degli elementi di arredo. Un tema di dimensioni modeste che contiene, seppure in misura minima e semplificata, tutte le variabili che concorrono alla formazione del quadro di riferimento del progetto di architettura. Obiettivo del corso è portare lo studente al controllo di un limitato sistema architettonico, costituito da un unico edificio, in adiacenza a delle preesistenze. In generale lo studente dovrà acquisire: - gli strumenti base per la comprensione e la gestione del progetto, con particolare attenzione per la rappresentazione attraverso l’esercizio grafico a mano libera; il disegno tecnico geometrico a riga e squadra, con particolare riferimento a piante prospetti e sezioni e all’assonometria; la realizzazione di plastici di studio; - la capacità di gestire il progetto di una abitazione relativamente a: distribuzione interna; relazioni spaziali tra gli ambienti e tra interni ed esterni; aggregazione di più unità in un sistema edilizio unitario. - una competenza che gli permetta di proporzionare e controllare le relazioni tra i diversi elementi compositivi per raggiungere gli obiettivi di qualità spaziale prefissati, la comprensione dei rapporti tra spazio e funzioni. L’esercitazione è individuale.
Prerequisiti
Un Laboratorio del primo anno non prevede propedeuticità o prerequisiti; è' utile aver studiato il programma di STORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA ed aver sostenuto l'esame di SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE I
Testi di riferimento
Testi adottati La lettura di testi e di progetti di riferimento come momento di riflessione teorica accompagna lo studente nell’esperienza del progetto attraverso il ri-disegno e lo schizzo interpretativo come strumento di conoscenza del fare architettura. _Bibliografia generale Cini Boeri, Le dimensioni umane dell'abitazione: appunti per una progettazione attenta alle esigenze fisiche e psichiche dell'uomo, Franco Angeli, Milano 1981 Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1984 Le Corbusier, Une petite maison, Girsberger, Zurich 1954 Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Nuova Pratiche Editrice, Milano 1999 Luigi Moretti, Strutture e sequenze di spazi, in «Spazio», IV, n. 7, dicembre 1952- aprile 1953, pp. 9-20, 107-108 Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino 1948.
Modalità insegnamento
Attraverso la rappresentazione grafica da eseguirsi esclusivamente con disegni a matita nelle scale opportune di piante, prospetti, sezioni e dettagli, nonché di assonometria e prospettiva, e mediante l’elaborazione di modelli di studio, lo studente dovrà essere in grado di esprimere in forma compiuta la propria sintesi progettuale. Il Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 è il luogo dello sviluppo e della verifica del progetto. Le valutazioni degli elaborati avverranno in itinere con discussione in forma di revisione, sia individuale che di gruppo. L’esame rappresenta la verifica complessiva dell’intero percorso ordinato in una sintesi grafica omogenea e con la discussione dei temi affrontati sia in sede teorica che in fase di sperimentazione progettuale.
Frequenza
Per poter sostenere l’esame finale è obbligatorio avere frequentato almeno il 70% delle lezioni e aver rispettato - con esito positivo- tutte le consegne previste nei termini stabiliti dalla docenza.
Modalità di esame
L’esame finale è individuale e consiste nella presentazione degli elaborati redatti durante l’anno ed in una breve presentazione orale dell’esercitazione individuale. Verrà valutato e discusso anche il quaderno contenente gli studi e i ridisegni sviluppati nel semestre. Si dovrà dimostrare di aver assimilato i contenuti delle lezioni e di aver raggiunto una sufficiente consapevolezza della materia. Per poter sostenere l’esame finale è obbligatorio avere frequentato almeno il 70% delle lezioni e aver rispettato - con esito positivo- tutte le consegne previste nei termini stabiliti dalla docenza. Il Laboratorio prevede due esercitazioni da farsi in gruppo, uno studio individuale testimoniato dal lavoro sul “taccuino” ed una esercitazione individuale con consegne intermedie che portano all’elaborato finale. In sede di esame si terrà conto della qualità del prodotto nel suo complesso (elaborato finale ed esercitazioni), della partecipazione attiva e propositiva al Laboratorio, del livello di maturazione e autonomia raggiunto da ciascun allievo durante il percorso formativo. Le varie attività previste nel corso del laboratorio verranno valutate, questo servirà al docente per conservare memoria dell’impegno profuso (che verrà tenuto in considerazione nel corso dell’esame finale) e allo studente per comprendere il livello raggiunto nel procedere delle attività laboratoriali. Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti teorici che sottendono all’affinamento degli strumenti per lo studio dell’architettura sia in riferimento alla composizione architettonica, sia in relazione ai requisiti dell’architettura residenziale (regole e standard). Inoltre deve dimostrare di saper elaborare quanto appreso allo scopo di elaborare un progetto. Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve invece dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso, essendo in grado di utilizzarli per elaborare un progetto che non solo risponda ai requisiti previsti per l’architettura residenziale, ma che sia di elevata qualità architettonica e spaziale.
Bibliografia
_Bibliografia di riferimento ● manualistica AA.VV, Manuale dell’Architetto, C.N.R. 1963 Francesco Cellini, Manualetto, Cittàstudi 1991 Ernst Neufert, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano 1996 Luca Zevi (a cura di), Il nuovissimo manuale dell’architetto, Mancosu Editore, Roma 2003 ● sull’housing, exempla Adriano Cornoldi, Le case degli architetti, Marsilio, Venezia, 2001 Adriano Cornoldi, L’architettura della casa, Officina, Roma, 1988 (nuova edizione 2013) Giancarlo Rosa, Atlante dell’abitazione moderna 1901-2002, Officina, Roma, 2019 AA.VV., Housing in Europa : prima parte 1900-1960, Luigi Parma, Bologna 1978 A.F. Per, J. Mozas, J. Arpa, Dbook - density, data, diagrams, dwellings, a+t, Vitoria-Gasteiz 2007 ● sull’housing, riflessioni Luciano Semerani (a cura di), La casa. Forme e ragioni dell’abitare, Skira, Milano 2008 Edoardo Narne, Abitare intorno a un vuoto, Marsilio editore, 2012 Bruno Messina, Spazi domestici del XX secolo, LetteraVentidue, Siracusa 2008 ● si consiglia inoltre la lettura e la consultazione delle seguenti riviste di architettura: «a+t», «a+u», «Area», «Casabella», «Detail», «Arketipo», «L’Industria delle Costruzioni», «El croquis», «Lotus International», «2G»
Modalità di erogazione
Attraverso la rappresentazione grafica da eseguirsi esclusivamente con disegni a matita nelle scale opportune di piante, prospetti, sezioni e dettagli, nonché di assonometria e prospettiva, e mediante l’elaborazione di modelli di studio, lo studente dovrà essere in grado di esprimere in forma compiuta la propria sintesi progettuale. Il Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 è il luogo dello sviluppo e della verifica del progetto. Le valutazioni degli elaborati avverranno in itinere con discussione in forma di revisione, sia individuale che di gruppo. L’esame rappresenta la verifica complessiva dell’intero percorso ordinato in una sintesi grafica omogenea e con la discussione dei temi affrontati sia in sede teorica che in fase di sperimentazione progettuale.
Canale 3
ROSALBA BELIBANI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il Laboratorio ha come obiettivo quello di guidare gli studenti alla conoscenza e all’appropriazione delle metodologie e dei processi progettuali che conducono alla formulazione del progetto di architettura. Durante il corso verranno fornite allo studente le conoscenze base sia teoriche che pratiche fondamentali per affrontare il progetto di architettura con consapevolezza e complessità. Oggetto del corso sarà l’elaborazione compiuta di un progetto di architettura residenziale, una residenza sia singola che aggregata, di dimensioni contenute ma che presenti tutte le questioni su cui l’architetto è chiamato ad interrogarsi quali le relazioni con l’urbano e il contesto, la portata e le conseguenze sociali del progetto, il paradigma della sostenibilità. Il corso si articolerà in una successione di fasi didattiche che partono dallo studio degli strumenti della progettazione e del disegno dello spazio antropico, sino all’approfondimento del tema e del significato dell’abitare contemporaneo e dello studio dell’alloggio come unità spaziale complessa posta in relazione con il paesaggio urbano. L’alloggio verrà studiato nei suoi molteplici caratteri funzionali, quantitativi, distributivi, funzionali e tecnologici, con una particolare attenzione al tema della sostenibilità e della bioclimatica che costituiscono questioni fondanti per qualunque progetto della contemporaneità.
Prerequisiti
Non sono richiesti prerequisiti specifici ma si consiglia vivamente l’aver sostenuto l’esame di Storia dell’architettura contemporanea e di Scienza della Rappresentazione I.
Testi di riferimento
(Un testo a scelta da leggere obbligatoriamente) Marco Vitruvio Pollione, De Architectura. Libri X, trad. di Franca Bossalino, Edizioni Kappa, 2002 Bruno Zevi, Saper vedere l’Architettura, Piccola Biblioteca Einaudi Ns, 2009 Rosalba Belibani, Franca Bossalino, L'educazione per il progetto sostenibile, Roma, Writeup Site, 2017 Ludovico Quaroni, Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977 Hertzberger H., Lezioni di architettura, Laterza, Roma-Bari 1996 (altri libri da leggere) Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1973 Bruno Zevi, Storia dell’architettura moderna, Torino 1961 Bruno Zevi, Il linguaggio moderno dell’architettura, Piccola biblioteca Einaudi, Torino 1973 P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Roma-Bari 1996 Georges Perec, Specie di Spazi, Bollati Boringhieri,1989 Paola Gregory, Rosalba Belibani, Alessandra Capanna, Roberta Causarano, Giulia Turano, RI-Habitat Roma. Riqualificazione sostenibile per l'edilizia residenziale pubblica degli anni '50 del XX secolo, Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2019 Francesco Cellini, Manualetto. Norme tecniche, costruttive e grafiche, Novara 2008
Modalità insegnamento
Il corso alternerà lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali da svolgere sia in aula che per proprio conto con cadenza settimanale. Durante il corso, lo studente è tenuto a redigere un proprio taccuino degli schizzi in formato A4 sul quale tenere traccia delle riflessioni progettuali maturate durante il corso. Il taccuino si arricchisce, inoltre, dei disegni che ogni giorno lo studente produrrà in autonomia, dall'idea iniziale fino ad avvicinarsi in maniera scalare al risultato finale del progetto; così da incentivare la ricerca di uno stile grafico personale e la congruenza di un processo compositivo. Parte delle esercitazioni settimanali consisteranno nella produzione di disegni sul taccuino, altre in elaborati da produrre in formato A3/A2. Sono previste tre consegne obbligatorie relative al progetto e che consisteranno nella presentazione di una tavola in formato A1 e in una presentazione in powerpoint: 1 – Prima Consegna (aprile). L’inserimento del volume nel lotto; relazioni con il contesto; studio della volumetria in relazione allo spazio interno (approfondimento: la pianta e l’assonometria). 2 – Seconda Consegna (maggio). Lo spazio interno: distribuzione degli ambienti, affacci e aperture (approfondimento: la sezione e il plastico di studio). 3 – Terza Consegna (giugno). Il linguaggio del progetto, materiali e questioni tecnologiche (approfondimento: il prospetto).
Frequenza
La frequenza del Laboratorio deve essere almeno del 70% delle lezioni.
Modalità di esame
Per la valutazione finale sarà tenuto conto dell’intero processo di apprendimento e partecipazione al corso. L’esame consiste nella valutazione degli elaborati progettuali (n. 4 tavole formato A1, un powerpoint e un plastico in scala 1:100) e nella verifica della lettura obbligatoria tramite colloquio. Concorrono al voto finale i risultati conseguiti nelle tre esercitazioni obbligatorie e in quelle settimanali e la valutazione del taccuino dei disegni.
Canale 4
ALBERTO BOLOGNA Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il Laboratorio ha l’obiettivo di trasmettere agli studenti strumenti metodologici e critici per la lettura analitica e la formulazione di un progetto di architettura. Pertanto, durante il corso verranno fornite le conoscenze di base sia teoriche che pratiche fondamentali per affrontare il progetto di architettura sul piano compositivo, formale e spaziale. In particolare, il Laboratorio farà riflettere lo studente sul rapporto spazio / struttura / involucro in architettura: il programma pedagogico sarà infatti basato sulla trasmissione di strumenti e pratiche dettate da una cultura progettuale che si fonda sull’attualità della triade vitruviana (utilitas, firmitas e venustas), nella definizione di un ambiente di vita che si dimostri non solo funzionale ma pure valido sul piano estetico. Oggetto del corso sarà l’abitazione di piccole dimensioni destinata ad un solo nucleo famigliare, pensata nella forma di una residenza singola ed isolata, eventualmente dotata di spazi accessori quali atelier, studio professionale o di specifiche funzioni connesse al sito di progetto. La presa di coscienza della dimensione necessaria per la progettazione di spazi confortevoli e pratici detterà tanto le scelte progettuali quanto quelle legate alla costruzione del nuovo edificio. Il laboratorio si svolgerà attraverso una duplice attività progettuale condotta, in parallelo, secondo lo sviluppo di n. 2 diversi edifici: _ EDIFICIO n. 1 | CASO STUDIO: consiste nell’analisi, nel ridisegno in scala 1:50 e nella restituzione in un modello fisico in scala 1:50 di un edificio esistente (assegnato dal docente ad un gruppo di lavoro), già costruito su di uno specifico sito, in Italia o all’estero, negli ultimi vent’anni; _ EDIFICIO n. 2 | PROGETTO: consiste nel progetto ex novo in scala 1:50 e nella restituzione in un modello in scala 1:50 di un edificio interamente pensato dal singolo studente nell’arco del semestre, da collocare nel medesimo sito del CASO DI STUDIO. I due esercizi progettuali dovranno essere condotti in simultanea e seguendo fasi ben precise individuate nel programma e nella struttura del corso di seguito presentate.
Prerequisiti
Non sono richiesti prerequisiti specifici ma si consiglia vivamente l’aver seguito nell’arco del primo semestre e sostenuto l’esame di “Storia dell’architettura contemporanea” e di “Scienza della Rappresentazione I”.
Testi di riferimento
_ Mario Salvadori, “Perché gli edifici stanno in piedi”, Bompiani, Milano, 1997. _ Giovanni Fanelli, Roberto Gargiani, “Storia dell’architettura contemporanea”, Laterza, Roma-Bari, 1998. _ Kenneth Frampton, “Tettonica e architettura: poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo”, Skira, Milano, 2005. _ Marco Trisciuoglio, “Scatola di montaggio. L’architettura, gli elementi della composizione e le ragioni costruttive della forma”, Carocci, Roma, 2008. _ Luisa Collina, Cino Zucchi (a cura di), “Sempering. Process and pattern in architecture and design”, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2016. _ Annalisa Trentin, Tomaso Trombetti, "Architettura e costruzione. La declinazione strutturale da Gustave Eiffel a OMA", Quodlibet, Macerata, 2016. _ Alberto Bologna, “The resistance of Laugier. The classicism of Murcutt / La resistenza di Laugier. Il classicismo di Murcutt”, LetteraVentidue, Siracusa, 2017. _ Francesco Gulinello, Elena Mucelli, “Modelli. Costruire lo spazio”, LetteraVentidue, Siracusa, 2019. _ Riccardo Gulli, "Del costruire. Epistemologia dell'architettura", Quodlibet, Macerata, 2024. Altri testi fondamentali, da consultare nelle fasi di elaborazione progettuale: _ Julius Panero, Martin Zelnik, “Spazi a misura d’uomo: manuale delle misure utili alla progettazione”, BE-MA editrice, Milano 1983. _ Francesco Cellini, “Manualetto. Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione progettuale sul tea della casa unifamiliare”, CittàStudi, Milano, 1992. _ Andrea Deplazes (ed.), “Constructing Architecture. Materials Processes Structures. A Handbook”, Birkhäuser, Basel, Boston, Berlin, 2005. _ Ernst Neufert, “Enciclopedia pratica per progettare e costruire”, Hoepli, Milano, 2013 (IX edizione). _ Paul Lewis, Marc Tsurumaki, David J. Lewis, “Manual of section”, Princeton Architectural Press, New York, 2016.
Frequenza
Frequenza obbligatoria
Modalità di esame
L’esame finale consiste nella presentazione degli elaborati (disegni e modelli) redatti durante l’anno. Si dovrà dimostrare di aver assimilato i contenuti delle lezioni attraverso i due esercizi progettuali svolti (CASO STUDIO+PROGETTO) e, in particolare, di aver raggiunto una sufficiente consapevolezza della materia attraverso la risoluzione dell’edificio pensato ex novo rispetto alle questi distributive, spaziali, compositive, formali, l’attenzione al paradigma della sostenibilità e al rapporto col sito di progetto. Per la valutazione finale sarà altresì tenuto conto dell’intero processo di apprendimento e partecipazione al corso. L’esame consiste nella valutazione degli elaborati progettuali (tavole contenenti disegni in scala 1:50+modelli fisici in scala 1:50). Inoltre, attraverso alcune domande, sarà verificata la lettura dei testi indicati dal docente tra quelli elencati nella bibliografia.
Canale 5
LUCA PORQUEDDU Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il Laboratorio di Progettazione Architettonica I canale E sarà articolato in due fasi principali: FASE 1 - il primo mese (marzo 2025) vedrà la compresenza di lezioni teoriche e di esercitazioni proto-progettuali sotto forma di ex-tempore. In tale fase si terranno lezioni su argomenti inerenti al significato o ai significati dell'architettura; ai principi insediativi elementari dell'architettura; al significato dell'Abitare e al ruolo dell'architettura nella costruzione dell'abitare; Progettare e Comporre; Materia/Manipolazione/Tecnica/Forma /Segno/Significato, Lo spazio minimo e l'involucro; Lo spazio dialogante con il contesto. Alle lezioni corrisponderanno esercitazioni di natura progettuale che prevedranno la realizzazione di disegni e/o modelli fisici in aula. Prima della somministrazione delle esercitazioni progettuali ci sarà una fase di conoscenza degli studenti. FASE 2 - i mesi di aprile e maggio 2025 saranno dedicati all'elaborazione del progetto finale come esercizio per la riflessione teorica e pratica sull'architettura. In questa fase si terranno delle lezioni introduttive che inquadreranno il tema di progetto, il luogo e le specifiche richieste legate all'edificio. Si svolgeranno incontri individuali, seminariali e collettivi per il confronto sulle diverse riflessioni progettuali, in modo da favorire l'apprendimento orizzontale tra pari. Il progetto finale sarà individuale e verrà presentato attraverso delle tavole di progetto (a mano, digitali, o ibride), attraverso modelli fisici (plastici) di studio e definitivi, e attraverso la visione dei taccuini di studio. Il lavoro sarà organizzato attraverso almeno 5 tavole in formato A2 con orientamento verticale. Tema di progetto è “la casa dello spazio interiore”, un'architettura in dialogo con la natura (pensata per un individuo, o per un nucleo di individui coabitanti) che sia capace di dare forma, spazio e simbolo alla esigenze psicologiche e spirituali dei suoi abitanti, quale traccia, corpo e testimonianza di un rispecchiamento. Luogo prescelto per l'attivazione del tirocinio progettuale è il giardino dei pescatori ad Anguillara Sabazia, piccolo comune a nord-ovest di Roma, che si confronta direttamente con il lago di Bracciano. Il laboratorio prevedrà un sopralluogo del sito.
Prerequisiti
Per affrontare adeguatamente il tirocinio teorico-progettuale del Laboratorio di Progettazione architettonica del primo anno sarà richiesta la conoscenza (teorica e pratica) di basilari tecniche di rappresentazione dell'architettura (rappresentazioni in pianta, sezione, prospetto - proiezioni ortogonali - , assonometriche, prospettiche). A questo si aggiungono: una predisposizione al lavoro manuale, quale momento di apprendimento attraverso il quale sviluppare una capacità esplorativa e trasformativa della realtà; l'interesse nei confronti dell'architettura e della teoria dell'architettura; la conoscenza della storia dell'architettura contemporanea e possibilmente antica.
Testi di riferimento
É.L. BOULLÉE, Architettura. Saggio sull’arte, Piccola biblioteca Einaudi, 2005 LE CORBUSIER, Verso una architettura, Longanesi, 2002 B. DOMINICI, L. PORQUEDDU, La casa e le mura, Libria 2014 U. ECO, Opera aperta. Forma e indeterminazione nelle poetiche contemporanee, Bompiani, 2000 H. FOCILLON, Vita delle forme seguito da Elogio della mano, Piccola biblioteca Einaudi, 2002 G. GRASSI, La costruzione logica dell’architettura, Franco Angeli, 2008 V. GREGOTTI, Il territorio dell’architettura, Feltrinelli, 2014 S. HOLL, Parallax. Architettura e percezione, Postmedia Books, 2005 V. KANDINSKIJ, Lo spirituale nell’arte, SE, 2005 A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, 2003 C. MARTÍ ARÍS, La centina e l’arco, Marinotti, 2007 L. MIES VAN DER ROHE, Gli scritti e le parole, Einaudi, 2010 R. MONEO, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell'opera di otto architetti contemporanei, Electa, 2005 L. PORQUEDDU, Edificare Nature, Libria, 2025 F. PURINI, Comporre l’architettura, Laterza, 2000 A. ROSSI, L’architettura della città, Quodlibet, 2011 H. TESSENOW, Osservazioni elementari sul costruire, Franco Angeli,1998 F. VENEZIA, Che cosa è l’architettura. Lezioni, conferenze, un intervento, Electa, 2013 P. ZUMTHOR, Pensare architettura, Electa, 2003
Frequenza
La frequenza al laboratorio è obbligatoria. Le lezioni si terranno in aula V2, presso la sede di Via Gramsci 53, il lunedì e il mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 19.30
Modalità di esame
La valutazione sarà legata all'accertamento del livello di maturità e consapevolezza dello studente nel compiere e motivare scelte e strategie progettuali in termini di coerenza, significatività, adeguatezza, innovazione, condivisione e direttamente trasferibili nella capacità di produrre qualità progettuale e architettonica. A tal fine la valutazione complessiva terrà conto dei seguenti aspetti: 1) Frequenza attiva alle lezioni, in termini di partecipazione in aula e di completo svolgimento delle esercitazioni proposte; 2) Capacità di raggiungimento dei risultati di apprendimento (vedi sezione Risultati di Apprendimento); 3) Qualità progettuale delle esercitazioni intermedie e del progetto finale; 4) Visione dei Taccuini che raccolgono gli appunti delle lezioni e dei libri letti, gli schizzi e le osservazioni dei sopralluoghi progettuali, le fasi evolutive del progetto; 5) Qualità grafica e comunicativa delle esercitazioni intermedie e del progetto finale; 6) Maturità dello studente appurabile durante le revisioni in aula e confermata in sede di colloquio di esame. 7) Posizionamento critico nel dibattito architettonico contemporaneo attraverso il confronto con almeno due testi di architettura tra quelli indicati nella bibliografia indicata dal docente. Le esercitazioni preliminari saranno valutate con un giudizio sintetico (ottimo, buoni, sufficiente, insufficiente) corredate da alcune indicazioni, che consentiranno allo studente di integrare gli elaborati e meglio indirizzarli ai fini della giornata di esame. La prova di esame vera e propria consisterà in un colloquio durante il quale gli studenti illustreranno gli elaborati di esame prodotti e argomenteranno il perché delle scelte progettuali legate alla definizione della loro architettura.
Modalità di erogazione
A meno di diverse indicazioni provenienti dall'Ateneo o dalla Facoltà, le lezioni avranno luogo in presenza e si svolgeranno attraverso l'integrazione di molteplici modalità didattiche. La finalità è quella di legare il più possibile la riflessione teorica al fare progettuale. Per tale ragione verranno integrate lezioni frontali a esercitazioni pratiche in aula. Verrà inoltre incentivato il confronto collettivo: gli studenti, pertanto, saranno chiamati ad illustrare pubblicamente il loro lavoro e stimolati a commentare le scelte e le strategie progettuali dei loro colleghi. Saranno chiamati a revisionare i lavori dei colleghi e ad alimentare dibattiti in aula. Saranno inoltre attivate le revisioni individuali sia dal docente che dal gruppo degli assistenti al corso.
  • Codice insegnamento1044139
  • Anno accademico2024/2025
  • CorsoArchitettura
  • CurriculumCurriculum unico
  • Anno1º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDICAR/14
  • CFU12
  • Ambito disciplinareProgettazione architettonica e urbana