STORIA DEL DIRITTO ROMANO
Obiettivi formativi
Finalità del corso è la conoscenza del sistema giuridico-religioso romano, nel suo sviluppo storico attraverso i secoli, dall’età del regnum alla libera res publica, fino all’orbis Romanus imperiale e, quindi, fino alla consonantia tra imperium e sacerdotium teorizzata dall’imperatore Giustiniano
Canale 1
FRANCO VALLOCCHIA
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Il Corso sarà incentrato su ius publicum e sarà articolato in due parti:
I]- Parte generale
1) Regno, 2) Repubblica, 3) Impero, 4) Roma-mondo romano, 5) Giustiniano e codificazione ius Romanum
II- Parte speciale
1) ius lex
2) Popolo, magistrati, sacerdoti
I- PARTE GENERALE (parzialmente organizzata secondo i tradizionali tre schemi costituzionali)
1) Regno (753—509 a.C.): A) Rex [re]; urbs [città]. B) Genti; senato; sacerdoti; popolo. C) Ius-fas [diritto, umano e divino]; mores [usi].
2) (Libera) Repubblica (509—27-23 a.C.): A) Popolo; senato. B) Sacerdoti; magistrati; tribuni della plebe. C) Amministrazione (di cose sacre, di città e di province). E) XII Tavole; leggi e plebisciti; senatusconsulta [deliberazioni del senato]; ius honorarium [diritto pretorio]; iurisprudentia [giurisprudenza].
3) Impero (27-23 a.C.): A) Princeps-imperator [principe-imperatore]; lex de imperio [legge sull’impero]. B) Popolo; esercito; senato. C) Sacerdoti, magistrati (e il principe sacerdote). D) Amministrazione (di cose sacre, di Roma, delle città e delle province). E) Erario del popolo Romano; fisco del principe. F) Constitutiones [costituzioni imperiali]; ius respondendi [diritto di dare responsi giurisprudenziali]; consuetudo [consuetudine]; iura e leges [diritti e leggi].
4) Urbs Roma [città di Roma] - orbis Romanus [mondo romano]: A) La cittadinanza romana e i rapporti con Latini e stranieri. B) La costituzione dell’imperatore Caracalla sulla cittadinanza (212 d.C.). C) La fondazione di Costantinopoli (326-330 d.C.) nuova Roma (381 d.C.). D) L'idea di Roma (in Occidente e in Oriente).
5) Alle basi del sistema giuridico romanistico (Roman Law-Civil Law). Giustiniano e la "codificazione" dello ius Romanum [diritto Romano] (528-565 d.C.): A) Istituzioni; Digesti; Codice. B) Novellae [nuove costituzioni].
II- PARTE SPECIALE
1) Sui concetti di ius (publicum) e di lex (publica)
2) Popolo, magistrati, sacerdoti (da Cicerone a Ulpiano a Giustiniano)
Prerequisiti
Superamento dell’esame di Istituzioni di diritto romano.
E' necessaria la conoscenza del testo del Liber singularis enchiridii del giurista Pomponio in D. 1. 2. 2. pr.-53 (la cui traduzione in italiano è disponibile in http://dbtvm1.ilc.cnr.it/digesto).
Testi di riferimento
1) Fonti (e traduzioni):
− N.Palazzolo - F.Arcaria - O.Licandro - L.Maggio (a cura di), Ab Urbe condita. Fonti per la storia del diritto romano dall’età regia a Giustiniano (3^ edizione), Torre editore, Catania, 2002
2) Bibliografia:
− Giuseppe Grosso, Lezioni di storia del diritto romano (5^ edizione), Giappichelli editore, Torino 1965 [limitatamente alle seguenti parti: Cap. II; Cap. III (paragrafi da 31 a 33); Cap. IV; Cap. V; Cap. VI; Cap. VII (paragrafi da 52 a 58); Cap. IX; Cap. X; Cap. XI; Cap. XII; Cap. XIII; Cap. XVII; Cap. XVIII; Cap. XIX (paragrafi da 194 a 199); Cap. XXI; Cap. XXII (paragrafi da 227 a 231); Cap. XXV (paragrafi da 252 a 259)]
− Franco Vallocchia, Collegi sacerdotali ed assemblee popolari nella repubblica romana, Giappichelli editore, Torino, 2008 [limitatamente alle seguenti pagine: 1-89, 111-203, 247-265]
Modalità insegnamento
Il corso si basa essenzialmente sulle fonti romane e in particolare sui testi di leggi e senatoconsulti, sulle fonti giuridiche e sui testi che compongono il Corpus Iuris Civilis, con particolare riferimento ai Digesti e al Codice di Giustiniano. Di ogni fonte è data traduzione in lingua italiana. Obiettivo del corso è la conoscenza del sistema giuridico-religioso romano, nel suo sviluppo storico attraverso i secoli fino a Giustiniano, al fine di maturare la consapevolezza dei fondamenti romani dell’odierno ordinamento giuridico italiano, da comprendere all’interno del più vasto sistema giuridico cosiddetto di ‘Civil (Roman) law’.
Indicativamente, il corso si svilupperà nel modo seguente: alla parte I saranno dedicati circa due terzi delle lezioni, alla parte II circa un terzo.
Frequenza
Nel corso delle lezioni saranno esaminate, secondo il metodo esegetico e comparativo, fonti romane, moderne e contemporanee, con particolare attenzione a quelle giuridiche. Per ciò che concerne le fonti antiche, gli studenti potranno avvalersi delle traduzioni in lingua italiana presenti nel testo appositamente indicato o fornite dal docente durante le lezioni.
Il materiale didattico sarà reso disponibile agli studenti tramite la piattaforma elettronica dell’Ateneo (cd. E-learning) o, in alternativa, la posta elettronica istituzionale.
Il corso sarà svolto tradizionalmente in aula.
Modalità di esame
Esame orale.
Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti trattati nel Coro e della relativa terminologia tecnico-giuridica.
Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve invece dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente della terminologia tecnico-giuridica e di tutti gli argomenti trattati durante il corso, essendo in grado di raccordarli in modo logico e coerente.
Bibliografia
Thedor Mommsen, Römisches Staatsrecht (= Le droit public romain)
Francesco De Martino, Storia della costituzione romana
Pierangelo Catalano, Populus Romanus Quirites, Giappichelli, Torino 1974
Feliciano Serrao, Classi partiti e legge nella repubblica romana, Pisa 1975
Giovanni Lobrano, Diritto pubblico romano e costituzionalismi moderni, Delfino, Sassari 1989
Modalità di erogazione
Il corso si basa essenzialmente sulle fonti romane e in particolare sui testi di leggi e senatoconsulti, sulle fonti giuridiche e sui testi che compongono il Corpus Iuris Civilis, con particolare riferimento ai Digesti e al Codice di Giustiniano. Di ogni fonte è data traduzione in lingua italiana. Obiettivo del corso è la conoscenza del sistema giuridico-religioso romano, nel suo sviluppo storico attraverso i secoli fino a Giustiniano, al fine di maturare la consapevolezza dei fondamenti romani dell’odierno ordinamento giuridico italiano, da comprendere all’interno del più vasto sistema giuridico cosiddetto di ‘Civil (Roman) law’.
Indicativamente, il corso si svilupperà nel modo seguente: alla parte I saranno dedicati circa due terzi delle lezioni, alla parte II circa un terzo.
FRANCO VALLOCCHIA
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Il Corso sarà incentrato su ius publicum e sarà articolato in due parti:
I]- Parte generale
1) Regno, 2) Repubblica, 3) Impero, 4) Roma-mondo romano, 5) Giustiniano e codificazione ius Romanum
II- Parte speciale
1) ius lex
2) Popolo, magistrati, sacerdoti
I- PARTE GENERALE (parzialmente organizzata secondo i tradizionali tre schemi costituzionali)
1) Regno (753—509 a.C.): A) Rex [re]; urbs [città]. B) Genti; senato; sacerdoti; popolo. C) Ius-fas [diritto, umano e divino]; mores [usi].
2) (Libera) Repubblica (509—27-23 a.C.): A) Popolo; senato. B) Sacerdoti; magistrati; tribuni della plebe. C) Amministrazione (di cose sacre, di città e di province). E) XII Tavole; leggi e plebisciti; senatusconsulta [deliberazioni del senato]; ius honorarium [diritto pretorio]; iurisprudentia [giurisprudenza].
3) Impero (27-23 a.C.): A) Princeps-imperator [principe-imperatore]; lex de imperio [legge sull’impero]. B) Popolo; esercito; senato. C) Sacerdoti, magistrati (e il principe sacerdote). D) Amministrazione (di cose sacre, di Roma, delle città e delle province). E) Erario del popolo Romano; fisco del principe. F) Constitutiones [costituzioni imperiali]; ius respondendi [diritto di dare responsi giurisprudenziali]; consuetudo [consuetudine]; iura e leges [diritti e leggi].
4) Urbs Roma [città di Roma] - orbis Romanus [mondo romano]: A) La cittadinanza romana e i rapporti con Latini e stranieri. B) La costituzione dell’imperatore Caracalla sulla cittadinanza (212 d.C.). C) La fondazione di Costantinopoli (326-330 d.C.) nuova Roma (381 d.C.). D) L'idea di Roma (in Occidente e in Oriente).
5) Alle basi del sistema giuridico romanistico (Roman Law-Civil Law). Giustiniano e la "codificazione" dello ius Romanum [diritto Romano] (528-565 d.C.): A) Istituzioni; Digesti; Codice. B) Novellae [nuove costituzioni].
II- PARTE SPECIALE
1) Sui concetti di ius (publicum) e di lex (publica)
2) Popolo, magistrati, sacerdoti (da Cicerone a Ulpiano a Giustiniano)
Prerequisiti
Superamento dell’esame di Istituzioni di diritto romano.
E' necessaria la conoscenza del testo del Liber singularis enchiridii del giurista Pomponio in D. 1. 2. 2. pr.-53 (la cui traduzione in italiano è disponibile in http://dbtvm1.ilc.cnr.it/digesto).
Testi di riferimento
1) Fonti (e traduzioni):
− N.Palazzolo - F.Arcaria - O.Licandro - L.Maggio (a cura di), Ab Urbe condita. Fonti per la storia del diritto romano dall’età regia a Giustiniano (3^ edizione), Torre editore, Catania, 2002
2) Bibliografia:
− Giuseppe Grosso, Lezioni di storia del diritto romano (5^ edizione), Giappichelli editore, Torino 1965 [limitatamente alle seguenti parti: Cap. II; Cap. III (paragrafi da 31 a 33); Cap. IV; Cap. V; Cap. VI; Cap. VII (paragrafi da 52 a 58); Cap. IX; Cap. X; Cap. XI; Cap. XII; Cap. XIII; Cap. XVII; Cap. XVIII; Cap. XIX (paragrafi da 194 a 199); Cap. XXI; Cap. XXII (paragrafi da 227 a 231); Cap. XXV (paragrafi da 252 a 259)]
− Franco Vallocchia, Collegi sacerdotali ed assemblee popolari nella repubblica romana, Giappichelli editore, Torino, 2008 [limitatamente alle seguenti pagine: 1-89, 111-203, 247-265]
Modalità insegnamento
Il corso si basa essenzialmente sulle fonti romane e in particolare sui testi di leggi e senatoconsulti, sulle fonti giuridiche e sui testi che compongono il Corpus Iuris Civilis, con particolare riferimento ai Digesti e al Codice di Giustiniano. Di ogni fonte è data traduzione in lingua italiana. Obiettivo del corso è la conoscenza del sistema giuridico-religioso romano, nel suo sviluppo storico attraverso i secoli fino a Giustiniano, al fine di maturare la consapevolezza dei fondamenti romani dell’odierno ordinamento giuridico italiano, da comprendere all’interno del più vasto sistema giuridico cosiddetto di ‘Civil (Roman) law’.
Indicativamente, il corso si svilupperà nel modo seguente: alla parte I saranno dedicati circa due terzi delle lezioni, alla parte II circa un terzo.
Frequenza
Nel corso delle lezioni saranno esaminate, secondo il metodo esegetico e comparativo, fonti romane, moderne e contemporanee, con particolare attenzione a quelle giuridiche. Per ciò che concerne le fonti antiche, gli studenti potranno avvalersi delle traduzioni in lingua italiana presenti nel testo appositamente indicato o fornite dal docente durante le lezioni.
Il materiale didattico sarà reso disponibile agli studenti tramite la piattaforma elettronica dell’Ateneo (cd. E-learning) o, in alternativa, la posta elettronica istituzionale.
Il corso sarà svolto tradizionalmente in aula.
Modalità di esame
Esame orale.
Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti trattati nel Coro e della relativa terminologia tecnico-giuridica.
Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve invece dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente della terminologia tecnico-giuridica e di tutti gli argomenti trattati durante il corso, essendo in grado di raccordarli in modo logico e coerente.
Bibliografia
Thedor Mommsen, Römisches Staatsrecht (= Le droit public romain)
Francesco De Martino, Storia della costituzione romana
Pierangelo Catalano, Populus Romanus Quirites, Giappichelli, Torino 1974
Feliciano Serrao, Classi partiti e legge nella repubblica romana, Pisa 1975
Giovanni Lobrano, Diritto pubblico romano e costituzionalismi moderni, Delfino, Sassari 1989
Modalità di erogazione
Il corso si basa essenzialmente sulle fonti romane e in particolare sui testi di leggi e senatoconsulti, sulle fonti giuridiche e sui testi che compongono il Corpus Iuris Civilis, con particolare riferimento ai Digesti e al Codice di Giustiniano. Di ogni fonte è data traduzione in lingua italiana. Obiettivo del corso è la conoscenza del sistema giuridico-religioso romano, nel suo sviluppo storico attraverso i secoli fino a Giustiniano, al fine di maturare la consapevolezza dei fondamenti romani dell’odierno ordinamento giuridico italiano, da comprendere all’interno del più vasto sistema giuridico cosiddetto di ‘Civil (Roman) law’.
Indicativamente, il corso si svilupperà nel modo seguente: alla parte I saranno dedicati circa due terzi delle lezioni, alla parte II circa un terzo.
Canale 2
ANTONIO SACCOCCIO
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
1. Diritto (ius) e giustizia (iustitia). Il diritto e le sue partizioni: diritto pubblico e privato; diritto civile, diritto delle genti, diritto naturale; diritto civile, diritto onorario. Le fonti di produzione del diritto: leggi, plebisciti, senatoconsulti, costituzioni del principe, editti dei magistrati, pareri dei giuristi, consuetudine e mores.
2. La compilazione giustinianea e le altre fonti di cognizione.
3. Le origini: strutture preciviche e 'fondazione'.
4. La monarchia.
5. Le XII Tavole
6. La costituzione repubblicana: il conflitto patrizio-plebeo.
7. La costituzione repubblicana: le magistrature; il senato; le assemblee popolari.
8. La giurisprudenza romana e il processo.
9. L’organizzazione dell’Italia e delle provincie.
10. La repubblica imperiale da Augusto a Giustiniano
Prerequisiti
Si richiede il superamento dell'esame di Istituzioni di diritto romano.
Testi di riferimento
1) G. GROSSO, Lezioni di storia del diritto romano, Torino, Giappichelli, 1965, 4 ed.;
oppure
2) A. PETRUCCI, Corso di diritto pubblico romano, Giappichelli, 2012
oppure
3) P. Buongiorno-M.Varvaro, Percorsi di storia del diritto romano, Editoriale scientifica, Napoli, 2024
Modalità insegnamento
Lezioni ex Cathedra; seminari; esercitazioni
Frequenza
Si consiglia vivamente la frequenza. Per gli studenti frequentanti è prevista la possibilità di partecipare ad esercitazioni di verifica
Modalità di esame
L'esame consiste in una prova unica e si svolge oralmente.
Per raggiungere la sufficienza (18/30) lo studente deve dimostrare in primo luogo, la conoscenza degli istituti fondamentali del diritto pubblico romano; in secondo luogo, l'esaminando dovrà essere in grado di cogliere i collegamenti che legano tra loro i vari istituti del diritto pubblico romano, in un quadro che risulti coerente e omogeneo.
Al fine di conseguire una valutazione più elevata, lo studente deve inoltre dimostrare di aver acquisito il metodo di argomentazione giuridica, esprimendosi con un'adeguata e corretta proprietà di linguaggio.
La prova si considera superata con il massimo dei voti (30/30 e lode) qualora l'esaminando mostri particolare capacità di approfondimento e di logico e coerente collegamento tra i diversi istituti.
Modalità di erogazione
Lezioni ex Cathedra; seminari; esercitazioni. E' prevista una prova esonerante a metà circa del corso.
ANTONIO SACCOCCIO
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
1. Diritto (ius) e giustizia (iustitia). Il diritto e le sue partizioni: diritto pubblico e privato; diritto civile, diritto delle genti, diritto naturale; diritto civile, diritto onorario. Le fonti di produzione del diritto: leggi, plebisciti, senatoconsulti, costituzioni del principe, editti dei magistrati, pareri dei giuristi, consuetudine e mores.
2. La compilazione giustinianea e le altre fonti di cognizione.
3. Le origini: strutture preciviche e 'fondazione'.
4. La monarchia.
5. Le XII Tavole
6. La costituzione repubblicana: il conflitto patrizio-plebeo.
7. La costituzione repubblicana: le magistrature; il senato; le assemblee popolari.
8. La giurisprudenza romana e il processo.
9. L’organizzazione dell’Italia e delle provincie.
10. La repubblica imperiale da Augusto a Giustiniano
Prerequisiti
Si richiede il superamento dell'esame di Istituzioni di diritto romano.
Testi di riferimento
1) G. GROSSO, Lezioni di storia del diritto romano, Torino, Giappichelli, 1965, 4 ed.;
oppure
2) A. PETRUCCI, Corso di diritto pubblico romano, Giappichelli, 2012
oppure
3) P. Buongiorno-M.Varvaro, Percorsi di storia del diritto romano, Editoriale scientifica, Napoli, 2024
Modalità insegnamento
Lezioni ex Cathedra; seminari; esercitazioni
Frequenza
Si consiglia vivamente la frequenza. Per gli studenti frequentanti è prevista la possibilità di partecipare ad esercitazioni di verifica
Modalità di esame
L'esame consiste in una prova unica e si svolge oralmente.
Per raggiungere la sufficienza (18/30) lo studente deve dimostrare in primo luogo, la conoscenza degli istituti fondamentali del diritto pubblico romano; in secondo luogo, l'esaminando dovrà essere in grado di cogliere i collegamenti che legano tra loro i vari istituti del diritto pubblico romano, in un quadro che risulti coerente e omogeneo.
Al fine di conseguire una valutazione più elevata, lo studente deve inoltre dimostrare di aver acquisito il metodo di argomentazione giuridica, esprimendosi con un'adeguata e corretta proprietà di linguaggio.
La prova si considera superata con il massimo dei voti (30/30 e lode) qualora l'esaminando mostri particolare capacità di approfondimento e di logico e coerente collegamento tra i diversi istituti.
Modalità di erogazione
Lezioni ex Cathedra; seminari; esercitazioni. E' prevista una prova esonerante a metà circa del corso.
Canale 3
ELENA TASSI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Il Corso di articola in quattro parti:
PARTE PRIMA: LA MONARCHIA
PARTE SECONDA: LA REPUBBLICA
PARTE TERZA: L'IMPERO
PARTE QUARTA: GLI STRUMENTI DELLA RICERCA ROMANISTICA
Prerequisiti
Per comprendere i contenuti dell'insegnamento non sono previsti prerequisiti specifici. La conoscenza della lingua latina è utile ma non indispensabile. I testi in lingua latina sono tradotti.
Testi di riferimento
Studenti frequentanti:
L. CAPOGROSSI COLOGNESI, Storia di Roma tra Diritto e potere. La formazione di un ordinamento giuridico, Bologna, Il Mulino, 2014.
Ulteriori e più specifiche indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il Corso.
Studenti non frequentanti:
L. CAPOGROSSI COLOGNESI, Storia di Roma tra Diritto e potere. La formazione di un ordinamento giuridico, Bologna, Il Mulino, 2014.
R. LAMBERTINI, Introduzione allo studio esegetico del diritto romano, Bologna, Edizioni Clueb, Bologna, 1996 (III edizione 2006) pp. 11-31; 59-62; 64-69; 71-79; 99-126.
Modalità insegnamento
Il modello didattico adottato prevede lezioni frontali (parti 1, 2, 3) ed esercitazioni (parte 4).
Frequenza
La frequenza prevede lezioni frontali, seminariali e visite didattiche. La frequenza non è obbligatoria, ma vivamente consigliata.
Modalità di esame
L’esame, che si svolge oralmente, è finalizzato ad accertare la preparazione e le abilità conseguite dallo studente in termini di conoscenza della materia e di acquisizione di specifiche capacità che consentano il raggiungimento di un’autonomia di giudizio: conoscenza delle questioni principali della materia, soprattutto la genesi e le metamorfosi degli schemi normativi in cui si articola il diritto pubblico romano; corretta applicazione dei principi del metodo esegetico; capacità di orientarsi e utilizzare i principali strumenti della ricerca romanistica (fonti, lessici, bibliografia, archivi digitali). Durante il Corso sono previste prove intermedie facoltative ed esercitazioni finalizzate ad una migliore comprensione della materia.
Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti indicati nelle diverse parti in cui si articola il programma.
Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve invece dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso ed essere in grado di raccordarli in modo logico e coerente.
Bibliografia
Per gli studenti interessati ad approfondire il diritto penale si consiglia:
B. SANTALUCIA, Diritto e processo penale nell'antica Roma, seconda edizione, Giuffrè, Milano, 1998.
Modalità di erogazione
Il modello didattico adottato prevede lezioni frontali (parti 1, 2, 3) ed esercitazioni (parte 4).
ELENA TASSI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Il Corso di articola in quattro parti:
PARTE PRIMA: LA MONARCHIA
PARTE SECONDA: LA REPUBBLICA
PARTE TERZA: L'IMPERO
PARTE QUARTA: GLI STRUMENTI DELLA RICERCA ROMANISTICA
Prerequisiti
Per comprendere i contenuti dell'insegnamento non sono previsti prerequisiti specifici. La conoscenza della lingua latina è utile ma non indispensabile. I testi in lingua latina sono tradotti.
Testi di riferimento
Studenti frequentanti:
L. CAPOGROSSI COLOGNESI, Storia di Roma tra Diritto e potere. La formazione di un ordinamento giuridico, Bologna, Il Mulino, 2014.
Ulteriori e più specifiche indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il Corso.
Studenti non frequentanti:
L. CAPOGROSSI COLOGNESI, Storia di Roma tra Diritto e potere. La formazione di un ordinamento giuridico, Bologna, Il Mulino, 2014.
R. LAMBERTINI, Introduzione allo studio esegetico del diritto romano, Bologna, Edizioni Clueb, Bologna, 1996 (III edizione 2006) pp. 11-31; 59-62; 64-69; 71-79; 99-126.
Modalità insegnamento
Il modello didattico adottato prevede lezioni frontali (parti 1, 2, 3) ed esercitazioni (parte 4).
Frequenza
La frequenza prevede lezioni frontali, seminariali e visite didattiche. La frequenza non è obbligatoria, ma vivamente consigliata.
Modalità di esame
L’esame, che si svolge oralmente, è finalizzato ad accertare la preparazione e le abilità conseguite dallo studente in termini di conoscenza della materia e di acquisizione di specifiche capacità che consentano il raggiungimento di un’autonomia di giudizio: conoscenza delle questioni principali della materia, soprattutto la genesi e le metamorfosi degli schemi normativi in cui si articola il diritto pubblico romano; corretta applicazione dei principi del metodo esegetico; capacità di orientarsi e utilizzare i principali strumenti della ricerca romanistica (fonti, lessici, bibliografia, archivi digitali). Durante il Corso sono previste prove intermedie facoltative ed esercitazioni finalizzate ad una migliore comprensione della materia.
Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti indicati nelle diverse parti in cui si articola il programma.
Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve invece dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso ed essere in grado di raccordarli in modo logico e coerente.
Bibliografia
Per gli studenti interessati ad approfondire il diritto penale si consiglia:
B. SANTALUCIA, Diritto e processo penale nell'antica Roma, seconda edizione, Giuffrè, Milano, 1998.
Modalità di erogazione
Il modello didattico adottato prevede lezioni frontali (parti 1, 2, 3) ed esercitazioni (parte 4).
- Codice insegnamento1022675
- Anno accademico2025/2026
- CorsoGiurisprudenza
- CurriculumCurriculum unico
- Anno5º anno
- Semestre2º semestre
- SSDIUS/18
- CFU9