HYDRAULIC RISK ADAPTATION AND MITIGATION MEASURES

Obiettivi formativi

Obiettivi generali Il corso di HYDRAULIC RISK ADAPTATION AND MITIGATION MEASURES si propone sia di descrivere il funzionamento, sia di fornire modelli e criteri di dimensionamento delle opere (strutturali e non strutturali) per la protezione idraulica del territorio in un’ottica di adattamento e mitigazione degli effetti idrologici dei cambiamenti climatici. Il corso è diviso in tre parti principali in cui saranno trattati, rispettivamente, i seguenti argomenti: A. Definizione del rischio idraulico e delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. B. Opere di Mitigazione del rischio idraulico C. Modelli di Gestione dei Sistemi Idraulici Complessi Sono trattati modelli idrologici e idraulici a scala di bacino fluviale, le opere di mitigazione del rischio idraulico e di sistemazione fluviale, nonché modelli di gestione di sistemi idraulici complessi. Gli obiettivi formativi generali del corso si inseriscono in quelli più ampi del percorso didattico del CdS, per il quale contribuisce a fornire, per quanto concerne gli aspetti legati alla gestione del rischio idraulico sul territorio, una formazione idonea affinché il laureato sia in grado di operare in campo ingegneristico negli ambiti della tutela dei comparti ambientali e della mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Obiettivi specifici Conoscenza e comprensione: gli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di affrontare le problematiche legate alla protezione idraulica del territorio. Saranno in grado di scegliere la strategia di mitigazione migliore, di dimensionare e gestire le opere idrauliche di tipo strutturale e di individuare i modelli idrologici e idraulici utili alla gestione in tempo reale del rischio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: gli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di effettuare scelte di pianificazione e di progettazione relativamente alle diverse strategie di mitigazione del rischio idraulico sul territorio. Autonomia di giudizio: Gli studenti che abbiano superato l’esame acquisiranno inoltre autonomia di giudizio con particolare riferimento alle abilità di “valutazione delle strategie di mitigazione del rischio idraulico di tipo strutturale e non strutturale”, di “progettazione delle opere idrauliche e di implementazione di modelli idrologici e idraulici utili alla gestione in tempo reale del rischio”, e di “pianificazione, progettazione e coordinamento di interventi finalizzati a minimizzare i rischi di impatti negativi sia sull’ambiente naturale e costruito”, in particolare nel caso di sistemi o problemi complessi. Capacità di apprendimento: L’acquisizione delle competenze di cui sopra contribuirà a costruire una formazione che consenta agli studenti di aggiornarsi in modo continuo, autonomo ed approfondito, sia per quanto riguarda le capacità professionali sia per quanto riguarda le problematiche ambientali e territoriali emergenti. Lo svolgimento di esercitazioni di carattere sia numerico sia progettuale contribuirà inoltre allo sviluppo da parte dello studente di capacità di apprendimento autonomo anche con riferimento alla capacità di formulare giudizi e valutazioni critiche sulla base di informazioni limitate o incomplete

Canale 1
ELENA RIDOLFI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il corso di Protezione Idraulica del Territorio si propone sia di descrivere il funzionamento, sia di fornire modelli e criteri di dimensionamento e di gestione delle opere (strutturali e non strutturali) per la protezione idraulica del territorio. Il corso è diviso in quattro parti principali in cui saranno trattati, rispettivamente, i seguenti argomenti: a. modelli idrologici e idraulici a scala di bacino fluviale b. opere di mitigazione del rischio idraulico c. opere di sistemazione fluviale d. modelli di gestione dei sistemi idraulici complessi A. Modelli idrologici e idraulici a scala di bacino fluviale 1. Rappresentazione del moto delle correnti fluide e bifasi a superficie libera in alvei a fondo fisso e variabile ed in aree soggette ad inondazione; 2. Modelli diretti e indiretti di individuazione degli eventi idrologici estremi (piene e magre); 3. Modelli di individuazione dei precursori meteorologici, idrologici e idraulici di evento. B. Opere di mitigazione del rischio idraulico 1. Rischio idrologico e idraulico. Definizioni e Riferimenti normativi 2. Misure strutturali di mitigazione: arginature, rivestimenti, ricalibrature, scolmatori e diversivi, invasi di laminazione e casse di espansione; 3. Misure non strutturali di mitigazione: modelli di preannuncio idrometeorologico, pianificazione di emergenza e di protezione civile, modelli di vulnerabilità e perimetrazione del rischio ai fini assicurativi. C. Opere di sistemazione fluviale 1. Sistemazione degli alvei torrentizi. Interventi sul profilo longitudinale. Briglie e Soglie: principi di funzionamento, tipologie, dimensionamento idraulico. 2. Protezione delle arginature. Rivestimenti e Protezioni di sponda. 3. Fenomeni di erosioni localizzate: generalità e criteri di calcolo in prossimità di pile di ponti e di restringimenti delle sezioni trasversali. Stabilizzazione dell’alveo di magra. Sistemazioni per la navigabilità. Interventi sulle sezioni trasversali e sull’andamento planimetrico. Difese radenti e sporgenti. D. Modelli di gestione dei sistemi idraulici complessi 1. Gestione e pianificazione degli interventi. Analisi di fattibilità tecnica, economica, finanziaria. 2. Modelli di selezione delle alternative: programmazione lineare e dinamica. 3. Analisi dell’affidabilità e pianificazione della manutenzione delle opere.
Prerequisiti
Conoscenza delle equazioni fondamentali dell'idraulica, dei processi idrologici a scala di bacino, dei modelli concettuali di trasformazione afflussi – deflussi, dei principali metodi di statistica idrologica.
Testi di riferimento
F. Napolitano: "APPUNTI E DISPENSE DI PROTEZIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO E DEI LITORALI” A. Armanini: Principi di Idraulica Fluviale, Editoriale Bios, 1999 L. Da Deppo, C. Datei, P. Salandin: Sistemazione dei corsi d’acqua italiani, Edizioni Libreria Cortina, Padova, 1998 R. Rosso: Manuale di protezione idraulica del territorio, CUSI, Milano, 2002
Frequenza
Non obbligatoria, è consigliata
Modalità di esame
La valutazione della preparazione degli allievi potrà essere svolta anche mediante prove di verifica in itinere su argomenti selezionati durante lo svolgimento del corso, nonché mediante una prova finale d'esame. Questa sarà effettuata mediante discussione orale dei principali argomenti trattati nel corso (di norma 3 argomenti selezionati dal docente al momento della prova), dei quali uno avente per oggetto le elaborazioni pratico/progettuali che dovranno essere presentate in forma di relazione scritta il giorno della prova finale d'esame. La valutazione finale verrà effettuata tenendo conto prioritariamente (70-80%) della conoscenza e comprensione acquisite nonché delle capacità di applicare queste ultime, e per il restante 20-30% alla dimostrata autonomia di giudizio e alle capacità di apprendimento autonomo. Ciascuno di questi aspetti verrà valutato sui 3 argomenti selezionati dal docente al momento della prova d’esame.
Modalità di erogazione
Le lezioni frontali, con proiezione su telo e integrazione alla lavagna, contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi formativi specifici di conoscenza e comprensione delle opere strutturali non strutturali per la mitigazione del rischio idraulico. Le esercitazioni in aula, con ausilio dell’elaboratore elettronico personale, contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi formativi specifici di applicazione della conoscenza a problemi determinati.
  • Codice insegnamento10599937
  • Anno accademico2024/2025
  • CorsoIngegneria per l'Ambiente e il Territorio - Environmental Engineering
  • CurriculumEnvironmental Engineering for Climate Change Adaptation and Mitigation - in lingua inglese
  • Anno1º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDICAR/02
  • CFU9
  • Ambito disciplinareIngegneria per l'ambiente e territorio