Programma
Introduzione all’arte e all’architettura del Subcontinente indiano, dall’età del Bronzo all’VIII secolo d.C.
Civiltà della Valle dell’Indo (2600-1800 a.C. circa): l’urbanistica, l’architettura, le arti figurative, i sigilli.
Dal periodo vedico all'urbanizzazione nella piana gangetica (1500-500 a.C. circa).
La protostoria nel Deccan: megaliti e altre testimonianze archeologiche dell’età del Ferro.
I Maurya (320 – 185 a.C.). I resti di architettura monumentale; luoghi di culto rupestri; monumenti di committenza dinastica: le “colonne” di Aśoka , morfologia, significato simbolico, e il loro presunto rapporto con il buddhismo.
Le più antiche testimonianze architettoniche e artistiche del buddhismo (II sec. a.C. – I sec. d.C.): per l’analisi delle tematiche salienti del periodo indicato (lo stūpa, il monastero, le arti figurative, la committenza) saranno presi in considerazione i più significativi siti dell’India centro-settentrionale (in particolare, Bharhut, Sanci) e alcuni tra i principali insediamenti rupestri buddhisti del Deccan occidentale (Bhaja, Bedsa e Karle).
Il periodo dei Kushana (I-III sec. d.C.). Analisi delle due tradizioni figurative di maggiore prestigio e impatto sui successivi sviluppi dell’iconografia buddhista - l’arte del Gandhāra e l’arte di Mathurā – e tematiche connesse: la formulazione dell’immagine antropomorfa del Buddha; la formulazione di un repertorio narrativo; l’assimilazione ed elaborazione di elementi figurativi e stilistici di origine occidentale; la componente dinastica kushana.
L'Andhra: i siti buddhisti di Amaravati e Nagarjunakonda
Arti figurative e architettura religiosa nel periodo dei Gupta (IV-VI sec. d.C.): elaborazione del repertorio iconografico hindu e nuovi sviluppi dell’arte buddhista (le scuole di Mathura e Sarnath).
La genesi e le tipologie architettoniche del tempio hindu.
Il monastero rupestre di Ajanta.
Il santuario di Elephanta.
Dinastie meridionali, i Pallava e i Calukya(VI-VIII sec. d.C.): templi rupestri, monolitici e strutturali di Mamallapuram. Le origini del tempio hindu medievale: il tempio Rājasimheśvara di Kanchipuram.
Templi rupestri e strutturali dei Calukya.
Ellora: il tempio Kailasanatha.
Testi di riferimento
Dispensa sulla protostoria.
S. Huntington, The Art of Ancient India, Buddhist, Hindu, Jain, New York – Tokyo 1985,
seguenti capitoli: 2, 3, 4, 5 (pp. 56-85), 6, 8 (pp. 126-130 [Royal Shrines], 150-162 [Mathura]),
9, 10, 12 (solo Ajanta), 13, 14, 15, 16.
Sull'arte del Gandhara:
L. Giuliano, Una introduzione all'arte del Gandhara, Roma, Artemide, 2010, pp. 15-48.
Frequenza
La frequenza non è obbligatoria, tuttavia è consigliata.
Modalità di esame
La prova consiste in domande concernenti gli argomenti trattati nel corso: descrizione di un fenomeno artistico, di un sito archeologico, di uno specifico repertorio di materiali archeologici, e altre tematiche incluse nel programma. Oltre alla conoscenza dell'argomento specifico e alla capacità di esprimersi con proprietà di linguaggio, lo studente dovrà dimostrare di aver compreso la relazione tra le testimonianze archeologiche e il contesto storico, culturale e religioso di appartenenza.
Modalità di erogazione
Il corso avrà durata semestrale e consisterà in lezioni frontali, svolte con il costante supporto di documentazione grafica e fotografica (carte, planimetrie, immagini di monumenti e manufatti artistici).