Organizzazione e contatti
Presidente del Corso di studio - Presidente del Consiglio di area didattica
Marco Ramazzotti |
Docenti di riferimento
BARBARA STANISCIA |
MARCO RAMAZZOTTI |
DONATELLA BOCCHESE |
FERNANDO MARTINEZ DE CARNERO CALZADA |
MASSIMO BLANCO |
VINCENZO ALLEGRINI |
FRANCESCO CAMIA |
CARLO MARTINEZ |
RAFFAELLA PERNA |
Rappresentanze studentesche
Riccardo Calzetta |
Tutor del corso
MARCO RAMAZZOTTI |
FERNANDO MARTINEZ DE CARNERO CALZADA |
BARBARA STANISCIA |
FRANCESCO CAMIA |
Manager didattico
Manager didattico Lettere |
Regolamenti
Regolamento del corso
L'esistenza di un corso di laurea in Scienze del turismo sostenibile nella Facoltà di Lettere e Filosofia deriva dalla compresenza di due fattori: la straordinaria rilevanza del patrimonio di beni storici, archeologici, artistici, religiosi e ambientali di Roma, del Lazio e dell’Italia, che costituisce da sempre una forte motivazione di visita, di soggiorno e di studio, e il ruolo sempre crescente che turismo culturale in primo luogo reiveste nell'economia di queste aree. Il corso di studio, che mira a delineare le figure professionali che operano nel settore turistico con particolare attenzione al tema della sostenibilità, si propone pertanto di formare operatori culturali indirizzati in primo luogo alla valorizzazione e al potenziamento del settore del turismo culturale (prevalente nel primo dei tre percorsi definiti nell’offerta formativa) in grado di promuovere e coordinare la fruizione delle risorse culturali territoriali e ambientali (archeologiche, artistiche, storiche, geografiche, demoetnoantropologiche, ecc.). La struttura del corso evidenzia infatti una vocazione particolare alla formazione di personale addetto alla 'pedagogia del patrimonio', specialmente quello di Roma e del Lazio: intenzionalmente si sono volute quindi limitare le discipline di carattere economico e manageriale e invece esaltare quelle di carattere archeologico, antichistico, storico, storico artistico, geografico, tradizionalmente proprie di una facoltà umanistica. Un secondo percorso prepara alle dinamiche e cambiamenti del mercato del lavoro del settore turistico. Con questa finalità, si è attivata un'offerta formativa che prende in considerazione l’evoluzione del marketing e del branding a diversi livelli nazionali, regionali e territoriali e che prevede l’acquisizione di idonee competenze sociologiche e tecnologiche, oltre conoscenze pratiche della gestione aziendale. Per concludere, l’ultimo percorso, più specificatamente dedicato al turismo sostenibile, prepara le studentesse e gli studenti del corso ai principi dell’economia circolare, al rispetto delle diversità culturali e della natura, alla decolonizzazione e alla decarbonizzazione. Il bagaglio di conoscenze fondamentali acquisite nell'arco dei tre anni consentirà ai laureati di comprendere, nel loro intreccio, la particolare configurazione culturale di un territorio (in primo luogo regionale, ma anche nazionale e internazionale) e di finalizzare la formazione all'esercizio di una professione turistica intesa come pedagogia del patrimonio storico, archeologico, storico artistico e ambientale del nostro Paese e non solo. In particolare, le laureate e i laureati in Scienze del turismo sostenibile devono acquisire le conoscenze e le competenze nelle discipline di carattere archeologico, antichistico, storico, storico artistico e geografico senza tuttavia trascurare quelle di carattere economico, manageriale, e informatico. Tali conoscenze e capacità di comprensione saranno state acquisite principalmente attraverso: partecipazioni a lezioni frontali (i corsi di insegnamento nelle attività formative di base, caratterizzanti e affini saranno pari a 12, 9 e 6 cfu); partecipazione a seminari ed esercitazioni; partecipazioni a visite didattiche finalizzate alla conoscenza diretta di aspetti del patrimonio artistico e archeologico romano, laziale, nazionale e internazionale; frequenza di attività pratiche presso enti pubblici e privati; altre attività formative, con due modalità: seminari formativi organizzati in sede o esternamente in collaborazione con le aziende o gli enti del settore turistico e i tirocini lavorativi svolti nelle aziende; preparazione di elaborati nel corso dei tre anni e dell'elaborato finale. La verifica delle conoscenze e capacità di comprensione acquisite sarà effettuata attraverso gli esami di profitto e le prove di valutazione scritte ed orali; attraverso presentazioni di elaborati, tesine e relazioni, individuali e di gruppo e relazioni sulle attività pratiche. La capacità di applicare le conoscenze acquisite nel settore turistico deriverà ai laureati dalla padronanza dei metodi di ricerca propri delle discipline archeologiche, antichistiche, storiche e storico artistiche, geografiche, sociologiche, economiche (nella consapevolezza delle implicazioni di carattere economico, sociale, manageriale che l'attività e la promozione turistica comportano). La gran parte dei corsi attivi per la laurea in Scienze del turismo sostenibile avrà pertanto un programma e uno svolgimento non soltanto teorici, ma anche e soprattutto applicati a esempi specifici scelti, sul territorio di Roma e del Lazio contesti relativi ai rapporti internazionali, alla promozione del territorio e all’uso delle tecnologie per il marketing e la gestione. Tali capacità di applicare conoscenza e comprensione saranno state acquisite principalmente attraverso: laboratori organizzati durante i corsi di insegnamento; uscite didattiche finalizzate alla conoscenza diretta del patrimonio diffuso sul territorio; visite ad istituzioni ed organizzazioni attive nel campo della tutela del patrimonio e del turismo; partecipazione all'organizzazione di seminari, workshop e convegni; la produzione dell'elaborato finale. La verifica delle capacità di applicare conoscenza e capacità di comprensione acquisite sarà stata effettuata attraverso: esami di profitto e prove di valutazione scritte ed orali; presentazione di elaborati, tesine e relazioni, individuali e di gruppo; l'elaborato della prova finale.
REGOLAMENTO DEL CORSO DI STUDIO IN SCIENZE DEL TURISMO – Classe L15
Art. 1 – IL CORSO DI STUDI
Il corso di Studio in Scienze del Turismo è un corso di laurea triennale istituito nell’ambito della Classe di Laurea L15 e disciplinato dal Regolamento Didattico di Ateneo ai sensi delle norme di legge, delle disposizioni ministeriali e delle direttive statutarie.
Art. 2- ATTIVITÀ FORMATIVE
Il Corso di Studio è strutturato in un curriculum unico, che prevede lo studio obbligatorio delle materie dei diversi settori scientifico-disciplinari che abilitano alle principali professioni previste e all’accesso alle lauree magistrali che corrispondono al tipo di formazione scelto dagli studenti. È anche previsto lo studio di due lingue veicolari (inglese e spagnolo) fino al raggiungimento di una competenza linguistica e comunicativa di livello medio professionalizzante, nonché la conoscenza dei relativi patrimoni culturali e delle principali fonti di documentazione settoriali del turismo.
Per l’articolazione dei corsi, gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti, i relativi CFU e le ore di didattica frontale di ciascun insegnamento si fa riferimento all’Offerta Formativa pubblicata annualmente sulla pagina del Corso di Studio.
2.1 TIROCINI E ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
Lo studente dovrà conseguire 12 CFU (6+6) nell’ambito di Tirocini e Altre Attività Formative, tramite le attività proposte dal Corso di Studi o altre attività che vengano proposte dagli
studenti e dalle studentesse, previamente riconosciute dal Docente Responsabile dei Tirocini, se pertinenti al percorso formativo del Corso di Laurea.
Le attività di Tirocinio possono essere svolte nel corso di tutto il triennio, e vengono verbalizzati nel secondo e nel terzo anno del percorso formativo, dai docenti incaricati.
2.2 ARTICOLAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI, PROPEDEUTICITÀ, FREQUENZA
I corsi di Lingua sono articolati in moduli (lezioni frontali), tenuti dal docente titolare dell’insegnamento, ed esercitazioni linguistiche tenute dai Collaboratori ed Esperti Linguistici (CEL).
I corsi di Lingua prevedono la propedeuticità fra le diverse annualità qualora lo studente dovesse aggiungere un esame a scelta: il mancato rispetto della propedeuticità determina l’annullamento dei CFU acquisiti.
Il Corso di Studi non prevede la frequenza obbligatoria e ogni modalità di verifica delle presenze può avere solo valore a fini statistici e non p uò essere utilizzata ai fini delle valutazioni finali.
2.3 SCELTA DELLE LINGUE STRANIERE
Il Corso di Laurea prevede l’obbligatorietà di due lingue straniere triennali veicolari per il settore turistico: inglese e spagnolo. Gli studenti possono sostenere altri crediti di terze lingue, fra le materie a scelta nei raggruppamento previsti e a libera scelta.
Il livello di uscita delle lingue, le competenze linguistiche di uscita sono espresse nei termini del “Quadro di riferimento europeo” elaborato dal Consiglio d’Europa.
2.4 MODALITA’ DI SVOLGIMENTO, VALUTAZIONE E REGISTRAZIONE DEGLI ESAMI
Come previsto dal Regolamento didattico di Ateneo e dal Regolamento studenti pubblicati sul sito dell’Ateneo, gli esami si svolgono nelle tre sessioni ordinarie indicate nel calendario didattico della Facoltà di Lettere e Filosofia che dovrà prevedere un minimo di cinque appelli ordinari di esame per ciascun anno accademico più due straordinari.
Per le modalità di svolgimento degli esami e i diritti degli studenti si rimanda a quanto stabilito nel Regolamento Didattico di Ateneo, agli articoli da 39 a 41.
Gli esami degli insegnamenti di Lingua prevedono un’articolazione specifica:
a) verifica scritta e/o orale del corso tenuto dal docente titolare dell’insegnamento.
b) verifiche scritte e orali delle esercitazioni linguistiche tenute dai CEL.
I risultati delle verifiche delle esercitazioni linguistiche concorrono alla composizione del voto finale di profitto, secondo le indicazioni fornite dal docente titolare dell’insegnamento di Lingua nel programma d’esame.
I risultati delle verifiche delle esercitazioni linguistiche vengono comunicate dal docente titolare dell’insegnamento secondo le indicazioni fornite nel programma d’esame.
La valutazione (voto in trentesimi) e la verbalizzazione dell’esame nel sistema INFOSTUD sono effettuati dal docente titolare dell’insegnamento.
2.5 PIANO DI STUDI
Il PIANO di STUDI (PdS) rappresenta la proposta del percorso formativo che lo studente intende seguire per il conseguimento della laurea.
Gli/le studenti/esse iscritti al 1° anno devono compilare il PdS entro le date indicate dalla Facoltà di Lettere e Filosofia accedendo alla piattaforma InfoStud.
Eventuali modifiche al piano di studi possono essere inserite nei periodi indicati a partire dal secondo anno di iscrizione, o in altro periodo, quando espressamente autorizzato dal Presidente del CdS.
2.6 PROVA DI ACCESSO
Il Corso di Studi in Scienze del Turismo non è un corso ad accesso programmato ma prevede il superamento di una prova di ingresso destinato all’assolvimento degli eventuali OFA.
La prova di accesso segue le indicazioni contenute nel Bando pubblicato ogni anno sul sito dell’Ateneo.
2.7 PASSAGGI, TRASFERIMENTI, ABBREVIAZIONE DI CORSO
Tutti i passaggi al Corso di Studio di Scienze del Turismo da un altro Corso di Studio della Sapienza o di altra Università sono regolati dal Bando della Prova di Accesso pubblicato ogni anno.
2.8 SUPPORTO ALLA DIDATTICA - TUTORATO
Il Corso di Studio garantisce un servizio di tutorato, organizzato annualmente, ha lo scopo di:
- fornire consulenza per l’elaborazione dei piani di studi;
- promuovere la partecipazione degli/le studenti/esse ai programmi di scambio o mobilità
nazionali e internazionali;
- orientare culturalmente e professionalmente gli/le studenti/esse, informandoli circa le occasioni formative offerte sia dall’università sia da enti pubblici e privati;
- indirizzare lo studente ad apposite strutture di supporto per il superamento di eventuali difficoltà o situazioni di disagio psicologico.
All’inizio di ogni anno accademico sono rese disponibili sulla pagina del Corso di Studio o altri canali di comunicazione tutte le informazioni utili agli/le studenti/esse, relative in particolare a: orari e calendari delle lezioni e delle esercitazioni, orari di ricevimento dei docenti, attività di orientamento e tutorato, servizi di segreteria didattica, raggiungibilità della sede, immatricolazioni e iscrizioni, passaggi, trasferimenti, abbreviazioni di corso, piani di studio, rappresentanti degli/le studenti/esse.
2.9 PROVA FINALE
La prova finale per il conseguimento del titolo di studio (laurea) consiste nella redazione di un elaborato il cui argomento è stato preventivamente concordato con il docente relatore. Alla prova finale sono attribuiti 6 CFU e pertanto la sua entità è rapportata alle ore di lavoro previste per un tale numero di crediti (ovvero 150).
L’argomento della prova finale può essere scelto:
(a) in uno dei due SSD relativi alle lingue straniere scelte e nei SSD compresi tra le attività “di base” e “caratterizzanti”, purché lo studente vi abbia conseguito almeno 12 CFU (anche utilizzando i CFU a “scelta dello studente”), a meno che si tratti di insegnamento per cui sono disponibili solo 6 CFU.
(b) nei SSD compresi tra le attività “affini e integrative” purché lo studente vi abbia conseguito almeno 6 CFU e purché l’argomento sia connesso con aspetti linguistici e/o culturali di una delle due lingue scelte.
Per concordare la tipologia e l’argomento della prova finale gli/le studenti/esse devono svolgere il corso formativo propedeutico previsto e successivamente prendere contatto con i docenti da otto a sei mesi prima della sessione prevista, avendo da sostenere un numero di esami non superiore a cinque.
La discussione dell’elaborato avverrà in forma pubblica nelle date indicate dal Corso di Studio almeno dieci giorni prima dello svolgimento. Per ragioni organizzative e di ricettività delle sedi, la prova finale potrà svolgersi davanti alle Commissioni in forma pubblica, cioè in luogo, data, orario e con modalità preannunciate e alla presenza di altri studenti, ma con una presenza limitata di pubblico esterno.
Le Commissioni sono composte da tutti i docenti relatori, il cui numero minimo sarà di sette. La discussione dell’elaborato potrà svolgersi in sottocommissioni, e p arte integrante della discussione dell’elaborato sarà la parziale esposizione dell’argomento oggetto del lavoro in una delle due lingue di studio.
A partire dalla media conseguita dallo/a studente/essa negli esami di profitto, la Commissione attribuisce un punteggio massimo di 5 punti sulla base della qualità dell’elaborato presentato e della discussione. Un ulteriore punto potrà essere aggiunto al punteggio massimo assegnato laddove gli studenti risultino in corso alla data della discussione della Prova finale e/o abbiano una media di 27 o superiore.
Art. 3 – ORGANI DEL CORSO DI STUDIO
Sono organi del Corso di Studio in Scienze del Turismo:
- il Consiglio di Corso di Studio;
- il Presidente;
- la Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità.
2. Il Corso di Studio può dotarsi, a seconda delle esigenze, di ulteriori Comitati, Commissioni e Gruppi di Lavoro, permanenti o temporanei.
Art. 4 – COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO
1. Il Corso di Studio in Scienze del Turismo è coordinato da un proprio Consiglio.
2. L’istituzione dei Consigli di Area Didattica o Corsi di Studio è approvata dalla Giunta di Facoltà.
3. Il Consiglio è composto da tutti i docenti a cui sono attribuiti compiti didattici nell’ambito del
Corso di Studio o dei Corsi di Studio coordinati. In particolare:
a) professori di ruolo, anche afferenti alle Università partner, nel caso di Corsi di Studio Interateneo, ed i ricercatori, ivi compresi quelli a tempo determinato;
b) docenti a cui sono attribuiti contratti di insegnamento;
c) inoltre, partecipa al Consiglio, senza diritto di voto, un rappresentante dei Collaboratori Esperti Linguistici (CEL) eletto tra tutti i CEL assegnati al Corso di Studi.
Il Consiglio è costituito, altresì, da una rappresentanza di studenti pari al 15% dei docenti.
4. Partecipano al Consiglio con diritto di voto: i professori di ruolo; i ricercatori a tempo determinato e indeterminato; i rappresentanti degli studenti.
Partecipano al Consiglio senza diritto di voto i docenti a contratto e i rappresentanti dei CEL.
Art. 5 – COMPITI DEL CONSIGLIO
1. Il Consiglio è un organo deliberante per tutte le materie e le attività di pertinenza del Corso di Studio ed opera in conformità al Regolamento Didattico di Ateneo.
2. In particolare, il Consiglio:
a) formula proposte relativamente all’ordinamento didattico, anche in funzione della assicurazione della qualità delle attività formative;
b) individua annualmente i docenti da attribuire ai singoli Corsi di Studio tenendo conto delle esigenze di continuità didattica;
c) delibera sull’organizzazione didattica dei Corsi di Studio;
d) propone i regolamenti didattici dei Corsi di Studio per la successiva approvazione da parte del Dipartimento di riferimento del Corso;
e) approva il percorso formativo individuale presentato dallo studente nel rispetto dell’ordinamento del Corso di Studio;
f) regolamenta il riconoscimento di certificazioni nell’ambito delle attività formative volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento;
g) riconosce i crediti acquisiti dallo studente in altro Corso di Studio dell’Università, ovvero nello stesso o in altro Corso di Studio di altra Università;
h) approva le domande di trasferimento presso Sapienza di studenti provenienti da altra Università, da Accademie Militari o istituzioni assimilate e le domande di passaggio di Corso di Studio;
i) individua i cultori della materia che potranno essere inseriti all’occorrenza nelle Commissioni di esame, nominate dal Presidente, su proposta del docente responsabile dell’insegnamento;
l) valuta la domanda degli studenti, già in possesso di Laurea o di Laurea magistrale, o del titolo di Laurea acquisito secondo l’ordinamento previgente, che intendano conseguire un ulteriore titolo di studio, al fine di ottenere il riconoscimento dei crediti già acquisiti;
m) approva il Rapporto di Riesame e la Scheda di Monitoraggio annuale, predisposta dalla Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità;
n) approva il Regolamento del Corso di Studio.
3. Per la validità delle sedute del Consiglio è necessaria la presenza della metà più uno dei componenti dell’organo medesimo. Ai fini del computo della maggioranza, occorre sottrarre dal totale dei componenti del Consiglio il numero di coloro che hanno giustificato per iscritto la propria assenza.
4. Il Consiglio si riunisce all’occorrenza e sulla base delle scadenze previste dall’Ateneo e dalla Facoltà ed è convocato dal Presidente. In caso di urgenza, le riunioni del Consiglio possono svolgersi anche per via telematica.
La convocazione del Consiglio ed il relativo ordine del giorno delle riunioni devono essere portati a conoscenza dei componenti, con almeno sette giorni di anticipo rispetto alla data della seduta, fatta eccezione per i casi di comprovata urgenza, nei quali l’avviso scritto deve pervenire almeno 48 ore prima rispetto alla data della seduta.
5. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti con diritto di voto. In caso di parità, il voto del Presidente vale doppio.
6. Le votazioni del Consiglio avvengono in modo palese e per alzata di mano, fatta eccezione per i casi previsti dalla normativa vigente in materia. Le votazioni si possono svolgere in via telematica.
7. Il verbale di ogni seduta deve essere approvato in quella successiva del Consiglio; le eventuali correzioni e/o integrazioni al verbale devono essere proposte prima dell’approvazione.
Art. 6 – PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
1. I docenti di ruolo che compongono il Consiglio, ivi compresi i docenti in convenzione ai sensi dell’art. 6, comma 11, della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, eleggono al loro interno un Presidente.
2. Il Presidente ha le seguenti competenze:
a) convoca il Consiglio, predisponendo l’ordine del giorno;
b) modera la discussione e garantisce l’osservanza del presente Regolamento;
c) sovrintende e coordina le attività del Corso di Studio, e, in particolare, trasmette ai Dipartimenti coinvolti le coperture didattiche dei singoli insegnamenti proposte dal Consiglio del Corso di Studio;
d) cura l’esecuzione delle delibere e vigila sul rispetto di quanto deliberato, accertandosi, inoltre, della corretta redazione dei verbali che inoltra agli uffici di Facoltà competenti;
e) prepara l’offerta formativa del Corso di Studio;
f) elabora e aggiorna le informazioni, anche mediante l’acquisizione di documenti, utili alla compilazione della scheda SUA-CdS, sentita la Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità;
g) convoca e partecipa, in qualità di membro di diritto, alle sedute della Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità della didattica;
h) predispone, per l’approvazione in Consiglio, la documentazione utile per il riconoscimento degli esami ai fini dei passaggi di Corso di Studio e dei trasferimenti di Ateneo, nonché delle abbreviazioni di carriera didattica;
i) coordina le attività di tutorato e di orientamento del Corso di Studio sia in ingresso, sia in itinere, sia in uscita;
l) contribuisce alla redazione dell’orario delle lezioni e del calendario didattico entrambi da proporre alla Facoltà per la sua armonizzazione;
m) nomina, all’inizio di ciascun anno accademico, su proposta del docente responsabile dell’insegnamento, le Commissioni d’esame;
n) propone, in accordo con la Facoltà, le composizioni delle Commissioni di laurea per le sedute previste dal calendario didattico.
Art. 7 - ELEZIONI DEL PRESIDENTE
1. Il Presidente del Corso di Studio, sulla base delle candidature pervenute, viene eletto a scrutinio segreto dai docenti di ruolo che compongono il Consiglio di Corso di Studio o dell’Area Didattica, così come specificati nell’art. 4, comma 3.
L’elezione del Presidente avviene a maggioranza assoluta degli aventi diritto in prima convocazione e a maggioranza relativa nelle convocazioni successive.
2. Il Presidente dura in carica tre anni e il relativo mandato è rinnovabile una sola volta.
3. L’elettorato attivo spetta a tutti i docenti di ruolo, così come specificati nel comma 1 del presente articolo.
4. L’elettorato passivo spetta a tutti i docenti di ruolo, così come specificati nel comma 1 del presente articolo. Inoltre, i docenti a cui spetta l’elettorato passivo devono essere in regime di tempo pieno e devono assicurare un numero di anni di servizio pari alla durata del mandato prima della data di collocamento a riposo.
5. Il Decano del Consiglio di Corso di Studio o dell’Area Didattica indice le elezioni del Presidente, ne coordina le procedure nel rispetto delle normative di Ateneo e trasmette i risultati alla Facoltà.
6. Le votazioni possono svolgersi anche per via telematica o, in alternativa, nella modalità online da remoto.
Art. 8 – ELEZIONI DEGLI STUDENTI NEI CONSIGLI DI CORSO DI STUDIO E DI AREA DIDATTICA
1. Fanno parte del Consiglio di Corso di Studio gli studenti iscritti al Corso di Studio in Scienze del Turismo ed eletti in qualità di rappresentanti in seno al Consiglio medesimo. Il numero dei rappresentanti eletti è pari al 15% dei docenti appartenenti al Corso di Studio. Qualora il numero degli effettivi votanti risulti inferiore al 10% del numero degli aventi diritto al voto, il numero massimo dei rappresentanti da eleggere è ridotto proporzionalmente al numero stesso degli effettivi votanti.
2. L’elettorato attivo spetta agli studenti iscritti in corso al Corso di Studio in Scienze del Turismo, nonché a tutti gli studenti iscritti fuori corso che abbiano sostenuto positivamente almeno un esame negli ultimi tre anni. La lista dell’elettorato attivo viene predisposta dalla Facoltà.
3. L’elettorato passivo spetta agli studenti iscritti in corso al in Scienze del Turismo.
4. Sono eletti gli studenti che abbiano ottenuto il m aggior numero di voti entro il limite della percentuale di cui al comma 1. A parità di voti, viene nominato lo studente che sia iscritto ad un anno di corso inferiore rispetto agli altri candidati; in caso di parità di voti tra candidati iscritti allo stesso anno di corso viene nominato lo studente più giovane di età.
5. L’eventuale mancata individuazione della rappresentanza studentesca nel Consiglio del Corso di Studio in Scienze del Turismo non ne infirma la valida costituzione.
6. In caso di cessazione, per qualsiasi causa, nella qualità di eletto, il rappresentante degli studenti è sostituito dal primo dei candidati non eletti; qualora non vi siano più candidati tra i non eletti, il Presidente del Corso di Studio chiederà di indire elezioni suppletive. Lo studente eletto che, nel corso del mandato elettorale, consegue la laurea, si trasferisce in un’altra Università, in altro Consiglio di Corso di Studio, è considerato decaduto.
7. I rappresentanti degli studenti durano in carica due anni ed il loro mandato è rinnovabile una sola volta.
8. Le elezioni per le rappresentanze studentesche nel Consiglio del Corso di Studio in Scienze del Turismo sono indette con dispositivo del Preside di Facoltà con cadenza biennale e non meno di trenta giorni prima della data prevista per l’inizio delle votazioni.
10. Le votazioni possono svolgersi anche per via telematica o, in alternativa, nella modalità online da remoto.
11. La procedura per l’elezione dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio del Corso di Studio è disciplinata in apposito Regolamento approvato dalla Giunta di Facoltà.
Art. 9 - LA COMMISSIONE DI GESTIONE DELL’ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ
1. La Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità del Corso di Studio in Scienze del Turismo è costituita: a) dal Presidente del Corso di Studio, in qualità di membro di diritto; b) da uno o due docenti di ruolo; b) dal referente per la didattica del Corso di Studio e/o da altra unità di personale tecnico-amministrativo coinvolto nella gestione didattica del Corso di Studio; c) da una rappresentanza degli studenti in conformità a quanto previsto dalle linee guida europee per la qualità. Gli studenti componenti della Commissione devono essere iscritti al Corso di Studio in Scienze del Turismo e non devono necessariamente essere rappresentanti eletti nel Consiglio del Corso di Studio.
2. La Commissione dura in carica tre anni.
3. La Commissione si riunisce su convocazione del Presidente del Corso di Studio che partecipa alle sedute assistito dal referente per la didattica o da altra unità di personale tecnico-amministrativo che fa parte della Commissione.
4. La Commissione predispone il Rapporto di Riesame Ciclico e della Scheda di Monitoraggio annuale del Corso di Studio, così come previsto dal D.M. n. 6/2019. La Commissione coadiuva, altresì, il Presidente del Corso di Studio nella preparazione dell’offerta formativa del Corso di Studio e nell’aggiornamento dei dati della Scheda SUA-CdS. La Commissione presenta al Consiglio di Corso di Studio i risultati della sua attività, rispettando le scadenze indicate dal Team Qualità di Ateneo e dal Comitato di Monitoraggio della Facoltà.
5. La Commissione può avvalersi del supporto di Commissioni/Gruppi di Lavoro designati dai Corsi di Studio per meglio sviluppare le attività di autovalutazione, di riesame e di miglioramento previste dal Sistema AVA.
ART.10 – NORME FINALI E DI RINVIO
1. Il Corso di Studio in Scienze del Turismo ha emanato il presente Regolamento redatto sulla scorta del Regolamento-tipo dei Corsi di Studio d’Ateneo; il Regolamento del Corso di Studio in Scienze del Turismo è stato approvato dal Consiglio di Corso di Studio in Scienze del Turismo, dal Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali e dalla Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia.
2. Per quanto non previsto dal presente Regolamento valgono le disposizioni di cui alle leggi vigenti, le norme contenute nello Statuto di Ateneo, nel Regolamento Didattico di Ateneo e in altri Regolamenti interni in quanto applicabili.