LINGUA E LETTERATURA SANSCRITA A

Obiettivi formativi

Obiettivo generale Obiettivo generale dell’insegnamento è l’acquisizione di un quadro generale della storia della letteratura sanscrita d'arte (kāvya) con i suoi stili. La competenza a riguardo del suddetto quadro sarà raggiunta principalmente attraverso lezioni di tipo frontale, nel corso delle quali l'attività centrale, condivisa tra docente e studenti, sarà costituita dalla lettura, traduzione e commento di testi risalenti a epoche diverse. La padronanza della storia della letteratura sanscrita d'arte, ossia la competenza fondamentale che gli studenti dovranno aver sviluppato alla fine del ciclo di lezioni, potrà essere rafforzata dagli insegnamenti di Indologia e di Religioni e filosofie dell'India. Obiettivi specifici Saranno in grado di superare l’esame gli studenti che: • abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione dei principali snodi della storia della letteratura sanscrita d'arte e siano a un livello che consenta loro di elaborare idee originali su aree di tali snodi ancora non pienamente esplorate; • siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da intendere criticamente un testo letterario, possedendo competenze adeguate a situarlo storicamente; • abbiano la capacità di raccogliere e interpretare, formulando schede di lettura o brevi relazioni, i dati ritenuti utili a sintetizzare il contenuto di un testo sanscrito; • sappiano comunicare, redigendo brevi relazioni da leggere e discutere con il docente e gli altri studenti, informazioni, idee, problemi e soluzioni relative alle principali tematiche che hanno caratterizzato la riflessione sull'arte poetica in India; • abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per approfondire la conoscenza di specifiche aree della storia della letteratura sanscrita d'arte in prospettiva storica.

Canale 1
BRUNO LO TURCO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il programma sarà incentrato sulla Spandakarikā ("Raccolta di strofe sulla vibrazione", attribuita a Kallaṭa oppure a Vasugupta), opera inquadrabile tra le prime espressioni sistematiche della grande stagione filosofica dello Śivaismo monistico. I temi che saranno trattati nel corso sono: a) Breve ricapitolazione della grammatica e sintassi sanscrite a) La tecnica del commentario nella letteratura filosofica indiana b) Oralità e scrittura nell'India classica e medievale c) La paleografia della scrittura devanāgarī e della scrittura śāradā d) Lettura e traduzione di capitoli della Spandakarikā, con il commentario di Kallaṭa e altri commentari; lettura e traduzione di sezioni di altre opere rilevanti f) La filosofia dello Śivaismo monistico e la storia degli studi.
Prerequisiti
Requisito primario è quello di avere una conoscenza di base della grammatica sanscrita, acquisita nella Triennale o altrove.
Testi di riferimento
1. Testo sanscrito della Spandakarikā (fornito dal docente a lezione). 2. Attilia Sironi. Vijnanabhairava. La conoscenza del tremendo, Milano Adelphi, 2002. 3. Raniero, Gnoli, Testi dello Sivaismo, Torino, Boringhieri, 1968.
Modalità insegnamento
L’insegnamento si vale principalmente di lezioni frontali. Sarà richiesto inoltre agli studenti di predisporre sintesi e analisi di fonti primarie da esporre a lezione. Sono inoltre previste brevi esercitazioni, condotte tramite supporto informatico, consistenti in test che incoraggino la riflessione autonoma sul contenuto di ciascuna unità didattica.
Frequenza
La frequenza è facoltativa, ma fortemente raccomandata.
Modalità di esame
Le modalità d’esame previste consistono in una prova orale finale (a stimolo aperto con risposta aperta), il cui obiettivo è determinare il grado di padronanza del testo, e in due valutazioni in itinere facoltative (prove scritte a stimolo chiuso con risposta aperta, durata novanta minuti), atte anche a verificare il livello di comprensione raggiunta del sanscrito filosofico e commentatoriale. Qualora lo studente abbia optato per le valutazioni in itinere, nel qual caso la prova orale finale consisterà in una breve discussione delle prove scritte, ciascuna prova contribuirà per un terzo al voto finale. Elementi presi in esame ai fini della valutazione saranno: la partecipazione attiva e la capacità di studio autonomo.
Bibliografia
Raniero Gnoli (ed.), Abhinavagupta, Luce delle sacre scritture (Tantrāloka), Torino, UTET, 1972. Raniero Gnoli (ed.), Abhinavagupta, Essenza dei Tantra, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 2002.
Modalità di erogazione
L’insegnamento si vale principalmente di lezioni frontali. Sarà richiesto inoltre agli studenti di predisporre sintesi e analisi di fonti primarie da esporre a lezione. Sono inoltre previste brevi esercitazioni, condotte tramite supporto informatico, consistenti in test che incoraggino la riflessione autonoma sul contenuto di ciascuna unità didattica.
BRUNO LO TURCO Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il programma sarà incentrato sulla Spandakarikā ("Raccolta di strofe sulla vibrazione", attribuita a Kallaṭa oppure a Vasugupta), opera inquadrabile tra le prime espressioni sistematiche della grande stagione filosofica dello Śivaismo monistico. I temi che saranno trattati nel corso sono: a) Breve ricapitolazione della grammatica e sintassi sanscrite a) La tecnica del commentario nella letteratura filosofica indiana b) Oralità e scrittura nell'India classica e medievale c) La paleografia della scrittura devanāgarī e della scrittura śāradā d) Lettura e traduzione di capitoli della Spandakarikā, con il commentario di Kallaṭa e altri commentari; lettura e traduzione di sezioni di altre opere rilevanti f) La filosofia dello Śivaismo monistico e la storia degli studi.
Prerequisiti
Requisito primario è quello di avere una conoscenza di base della grammatica sanscrita, acquisita nella Triennale o altrove.
Testi di riferimento
1. Testo sanscrito della Spandakarikā (fornito dal docente a lezione). 2. Attilia Sironi. Vijnanabhairava. La conoscenza del tremendo, Milano Adelphi, 2002. 3. Raniero, Gnoli, Testi dello Sivaismo, Torino, Boringhieri, 1968.
Modalità insegnamento
L’insegnamento si vale principalmente di lezioni frontali. Sarà richiesto inoltre agli studenti di predisporre sintesi e analisi di fonti primarie da esporre a lezione. Sono inoltre previste brevi esercitazioni, condotte tramite supporto informatico, consistenti in test che incoraggino la riflessione autonoma sul contenuto di ciascuna unità didattica.
Frequenza
La frequenza è facoltativa, ma fortemente raccomandata.
Modalità di esame
Le modalità d’esame previste consistono in una prova orale finale (a stimolo aperto con risposta aperta), il cui obiettivo è determinare il grado di padronanza del testo, e in due valutazioni in itinere facoltative (prove scritte a stimolo chiuso con risposta aperta, durata novanta minuti), atte anche a verificare il livello di comprensione raggiunta del sanscrito filosofico e commentatoriale. Qualora lo studente abbia optato per le valutazioni in itinere, nel qual caso la prova orale finale consisterà in una breve discussione delle prove scritte, ciascuna prova contribuirà per un terzo al voto finale. Elementi presi in esame ai fini della valutazione saranno: la partecipazione attiva e la capacità di studio autonomo.
Bibliografia
Raniero Gnoli (ed.), Abhinavagupta, Luce delle sacre scritture (Tantrāloka), Torino, UTET, 1972. Raniero Gnoli (ed.), Abhinavagupta, Essenza dei Tantra, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 2002.
Modalità di erogazione
L’insegnamento si vale principalmente di lezioni frontali. Sarà richiesto inoltre agli studenti di predisporre sintesi e analisi di fonti primarie da esporre a lezione. Sono inoltre previste brevi esercitazioni, condotte tramite supporto informatico, consistenti in test che incoraggino la riflessione autonoma sul contenuto di ciascuna unità didattica.
  • Codice insegnamento1055515
  • Anno accademico2024/2025
  • CorsoLingue e Civiltà Orientali - Oriental Languages and Cultures
  • CurriculumLingua sanscrita
  • Anno2º anno
  • Semestre1º semestre
  • SSDL-OR/18
  • CFU12
  • Ambito disciplinareLingue dell'Africa e dell'Asia