Presentazione
Il CLM In “Management delle scienze gastronomiche per il benessere” (“Management of gastronomic sciences for welbeing”) (LM-GASTR) si rivolge ai laureati con lauree attinenti (L-GASTR - Scienze, Culture e Politiche della Gastronomia; L-13 - Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione Umana; L-15 - Scienze del turismo; L-18 - Scienze dell'economia e della gestione aziendale; L-20 - Scienze della comunicazione; L-26 - Scienze e tecnologie alimentari; L-SNT/3 – Dietistica) e nel caso di lauree non attinenti, l'accesso sarà consentito anche ai laureati in altre classi purché siano in possesso di almeno 48 CFU tra i seguenti Settori Scientifico Disciplinari (SSD): MED/49; MED/07; MED/09; MED/13; SECS-P/07; SECS-P/08; AGR/01; AGR/15; AGR/16; BIO/10; CHIM/10; CHIM/11; SPS/08 abbiano una conoscenza della lingua inglese di livello B1 oppure aver acquisito almeno 3 CFU dedicati alla lingua inglese. Il colloquio viene inserito quale strumento costante di valutazione delle conoscenze/competenze del candidato (inclusa le conoscenze della lingua inglese) superando in tal modo i vincoli formali previsti dall’attuale regolamento. Alla fine del colloquio, la commissione d’esame potrà indicare al candidato lo studio di documenti che gli consentano di superare le eventuali carenze evidenziate.
Trattasi di un CLM interuniversitario che vede la collaborazione tra Sapienza Università di Roma e l’Università della Tuscia (Viterbo), che hanno visto il consolidamento della sinergia di ricerca e formativa attraverso vari progetti condivisi, non ultimo il CDL Triennale in Scienze, culture, politiche gastronomiche per il benessere.
Questo percorso Magistrale ha l’obiettivo di formare nuove figure professionali che opereranno nel campo della gestione, dell’amministrazione, della pianificazione, del controllo e della valorizzazione dell’operato di aziende orientate alla ristorazione collettiva, al wine and hospitality management, all’innovazione del settore agroalimentare.
Sono questi settori strategici per il sistema Italia tenuto conto delle rispettive dimensioni, del ruolo che hanno nel condizionare la produzione agroalimentare e nel promuovere il made in Italy, della necessità di ricerca sia sulle materie prime sia nel campo delle attrezzature, dell’impatto che possono avere sul comportamento alimentare e sullo stato di benessere della popolazione.
I profili professionali uniranno le competenze economico-manageriali a quelle della scienza e cultura della gastronomia fino agli aspetti più strettamente correlati con il benessere della collettività.
Questi profili professionali potranno contribuire grazie alle specifiche competenze ad acquisire a migliorare la gestione delle aziende della ristorazione collettiva e del wine and hospitality management coniugando aspetti manageriali (economici, gestionali, di marketing, comunicativi e tecnologici), con gli aspetti legati all'innovazione, alla valorizzazione socio-culturale del cibo e delle tradizioni gastronomiche, alla ricerca di una sostenibilità ambientale e socio-culturale, ai rapporti con i consumatori promuovendo in tal modo il “benessere” delle aziende, degli utenti e dell’indotto produttivo.