SOCIAL MODELS AND CULTURES OF COOPERATION
Obiettivi formativi
1) Obiettivo del corso è fornire agli studenti una buona conoscenza della socialdemocrazia come attore e fattore internazionale nel XX secolo, soprattutto riguardo a come ha cercato di rendere il suo modello della società (una riforma socialista ma graduale e democratica del capitalismo) coerente con la Cooperazione internazionale. Il focus cronologico sarà la seconda metà del XX secolo e le trasformazioni del dopoguerra. Soprattutto Willy Brandt (Germania) Olof Palme (Svezia) e Bruno Kreisky (Austria) saranno evidenziati come i principali leader dell'internazionalismo socialdemocratico. In tal modo gli studenti verranno a conoscenza delle seguenti strategie di cooperazione tra il nord sviluppato e il sud globale A) La neutralità come piattaforma dell'internazionalismo e in particolare la neutralità attiva svedese rispetto alla neutralità isolazionista B) La trasformazione dell'Internazionale socialista da forum europeo o “occidentale” per i partiti socialisti storici a piattaforma per un'azione internazionalista globale sotto la presidenza di Brandt C) Riforma economica e sociale globale come condizione preliminare della stabilità internazionale rispetto al mero equilibrio della Guerra Fredda di potenza militare e nucleare D) Modelli sociali nazionali e riforma dello stato sociale come simbolo identificativo del sistema socialdemocratico E) Multilateralismo post coloniale e cooperazione nord-sud nell'ONU attraverso il Nuovo Ordine Economico Internazionale e i paesi satelliti 2) Inoltre, gli studenti acquisiranno familiarità con i concetti normativi di uguaglianza, diritti umani, opportunità, standard minimi e la trasformazione del modo in cui essi sono stati concepiti nell'era del New Deal (comprendente i decenni della socialdemocrazia in Europa, con l'uguaglianza come risultato desiderato) e negli ultimi decenni (con il libero scambio globale come risolutore di problemi chiave e l'internazionalismo soprattutto teso a fornire le condizioni minime agli individui affinché possano interagire fruttuosamente con i mercati). 3) L'approccio metodologico sarà quello della storia economica (trattando i fondamentali fattori strutturali che conducono dal laissez faire all'internazionalismo della riforma socialdemocratica) e alla storia concettuale (come concetti chiave e valori di base che sono stati trasformati e adattati nelle diverse fasi storiche riportate sopra). 4) In questo quadro, sarà fornita anche una conoscenza diretta di progetti specifici, problemi e innovazioni nel campo della Cooperazione internazionale, soprattutto attraverso contatti con istituzioni internazionali, esperti e studiosi. Pertanto, gli studenti saranno incentivati a contestualizzare e interpretare progetti di cooperazione internazionale in diverse fasi storiche, modelli concettuali e scenari globali geostrategici. In tal modo, gli studenti saranno messi in grado di rilevare e analizzare le premesse teoriche di un dato progetto di cooperazione, e allo stesso tempo di valutare i loro obiettivi attesi e l'impatto sulle condizioni sociali fattuali.
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Prerequisiti
Testi di riferimento
Frequenza
Modalità di esame
Modalità di erogazione
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- Codice insegnamento10589833
- Anno accademico2025/2026
- CorsoScienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale - Development and International Cooperation Sciences
- CurriculumSocio-politico-economico
- Anno1º anno
- Semestre2º semestre
- SSDSPS/03
- CFU6