GENETIC MARKERS FOR CONSERVATION OF CULTURAL HERITAGE

Obiettivi formativi

Secondo Modulo: Gli studenti acquisiranno la capacità di ricostruire paesaggi culturali del passato e di analizzare le relazioni uomo-ambiente del passato attraverso tecniche di studio avanzate. A - Conoscenza e capacità di comprensione OF 1) Fornire agli studenti e alle studentesse una solida base teorica e metodologica per l’applicazione delle scienze biologiche allo studio e alla conservazione dei beni culturali. OF 2) Riconoscere i principali agenti biologici responsabili del deterioramento delle opere d’arte, e comprenderne i meccanismi di azione al fine di individuare adeguate strategie di conservazione e prevenzione. OF 3) Acquisire familiarità con le tecniche di analisi biologica, dalle metodologie tradizionali a quelle più avanzate, come il metabarcoding e la metagenomica, applicate sia a DNA moderno che antico. OF 4) Comprendere i metodi avanzati per lo studio del biodeterioramento e per la ricostruzione dei paleoambienti, con particolare attenzione agli effetti delle attività antropiche sul patrimonio culturale. OF 5) Approfondire la conoscenza della diversità genetica, dei marcatori molecolari e degli strumenti bioinformatici per l’identificazione degli organismi coinvolti nei processi di deterioramento. OF 6) …. B – Capacità applicative OF 7) Applicare metodi di analisi del DNA nel contesto dei beni culturali, con particolare attenzione alla diagnostica e alla conservazione delle opere d’arte. OF 8) Eseguire tecniche di laboratorio fondamentali, tra cui l’estrazione del DNA, l’amplificazione tramite PCR, il DNA fingerprinting e il sequenziamento. OF 9) Sviluppare competenze pratiche nel lavoro di laboratorio, redigere brevi note scientifiche e presentare i risultati della ricerca in forma di seminario. … C - Autonomia di giudizio OF 10) Saper valutare criticamente il livello di biodeterioramento nei beni culturali, identificando i principali agenti biologici responsabili del danno. OF 11) Integrare le conoscenze teoriche e pratiche acquisite per proporre strategie di conservazione appropriate e scientificamente fondate. OF 12) Essere in grado di valutare con metodo scientifico il livello di deterioramento biologico dei beni culturali, in relazione al tipo di materiale e all’ambiente di conservazione. OF 13) Sviluppare la capacità di progettare e pianificare un laboratorio dedicato all’analisi del DNA antico, considerando aspetti tecnici, logistici e di biosicurezza. D – Abilità nella comunicazione OF 14) Saper comunicare in modo chiaro ed efficace i risultati delle analisi biologiche applicate ai beni culturali, utilizzando un linguaggio appropriato al contesto scientifico e multidisciplinare. OF 15) Acquisire capacità di presentazione orale e scritta, anche in lingua inglese, per la divulgazione dei risultati a diversi pubblici, inclusi specialisti, conservatori e pubblico non accademico. E - Capacità di apprendere OF 16) Sviluppare la capacità di apprendere e aggiornarsi autonomamente nell’ambito delle metodologie biologiche applicate ai beni culturali, anche attraverso la consultazione di banche dati scientifiche internazionali come GenBank e BOLD. OF 17) Acquisire competenze progettuali e critiche per ideare e strutturare attività di ricerca avanzata, come la realizzazione di un laboratorio per l’analisi del DNA. OF 18) Rafforzare l’attitudine all’apprendimento continuo e interdisciplinare, necessaria per affrontare in modo efficace l’evoluzione delle tecnologie e delle sfide legate alla conservazione del patrimonio culturale.

Canale 1
LAURA PARDUCCI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il corso è composto da due moduli da tre ECTS ciascuno. Il primo modulo è incentrato sulle metodologie avanzate per lo studio del biodeterioramento e la ricostruzione degli ambienti del passato. Ciò include metodi tradizionali per l'indagine di resti fossili di animali e piante provenienti da contesti archeologici e l'utilizzo di metodologie più avanzate basate sul DNA. Il secondo modulo si concentra sull'applicazione dell'analisi del DNA ai beni culturali, con particolare attenzione alla conservazione delle opere d'arte. Gli argomenti da discutere includono la diversità genetica e l'evoluzione, gli strumenti per identificare gli organismi viventi, i marcatori genetici, l'inferenza filogenetica e le principali tecniche di laboratorio basate sul DNA come l'estrazione del DNA, l'amplificazione di frammenti di DNA tramite PCR, l'impronta digitale del DNA e il sequenziamento. Le attività pratiche comprendono attività di laboratorio, microscopia digitale SEM e 3D e la stesura di appunti scientifici.
Prerequisiti
Una buona conoscenza dell'inglese é necessaria. È anche auspicabile una conoscenza di base scolastica della biologia generale e della genetica.
Testi di riferimento
Materiale reso disponibile durante il corso sulla piattaforma Moodle e-learning.
Modalità insegnamento
Le lezioni forniscono una panoramica degli argomenti principali. Le attività pratiche includono, lavoro di laboratorio, microscopia digitale SEM e 3D, scrittura di note scientifiche.
Frequenza
Le lezioni forniscono una panoramica degli argomenti principali. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria ma è auspicabile: frequenti assenze comportano una ridotta capacità di rispondere alle domande d'esame.
Modalità di esame
Un progetto intermedio con una breve (15 min) presentazione orale di un argomento selezionato (25%) e un esame orale finale (75%) verificano la comprensione da parte dello/a studente/ssa degli argomenti del corso.
Modalità di erogazione
6 CFU Lezioni frontali circa 32 ore, 16-18 lezioni frontali da due ore ed esercitazioni pratiche da svolgersi in classe e in laboratorio, circa 24 ore
  • Anno accademico2025/2026
  • CorsoScienze e Tecnologie per la Conservazione dei Beni Culturali - Science and Technology for the Conservation of Cultural Heritage
  • CurriculumScience and Technology for the Conservation of Cultural Heritage - in lingua inglese
  • Anno1º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDBIO/07
  • CFU3