Sbocchi lavorativi

Profilo: Laureato in Scienze Naturali
Funzioni: L'attuale situazione degli ordinamenti didattici individua nel naturalista la figura professionale rivolta al riconoscimento delle caratteristiche dei sistemi naturali a diversa scala.
Il corso di laurea intende formare un laureato in grado di inserirsi nel mondo del lavoro come collaboratore qualificato per lo svolgimento di compiti tecnici-operativi, professionali e culturali finalizzati al rilevamento, classificazione, analisi, conservazione e ripristino di componenti biotiche e abiotiche di ecosistemi naturali.
Il laureato potrà svolgere le sue funzioni nell'ambito dell'analisi e del monitoraggio di sistemi e processi biologici e geologici sia nel contesto naturale, sia nel contesto antropizzato. Le funzioni operative del suo operato riguarderanno: (i) la tutela, la salvaguardia e la divulgazione del patrimonio naturalistico, (ii) il miglioramento delle qualità dell'ambiente, (iii) l'individuazione, la tutela e la gestione dei beni naturalistici e culturali.

Competenze: Le principali competenze acquisite nel CdS che il laureato utilizzerà per adempiere alle proprie funzioni nel modo lavorativo saranno innanzitutto le tecniche e le conoscenze proprie dei settori delle Scienze della Vita e delle Scienze della Terra, la capacità di rilevare e classificare i componenti dei sistemi naturali (biotici e abiotici), la capacità di comprendere le profonde e mutue interrelazioni esistenti tra i vari componenti del paesaggio naturali, la chiave evolutiva quale strumento per comprendere lo stato attuale dell'ambiente e degli ecosistemi che lo abitano.
La conoscenza interdisciplinare e la capacità di classificazione sono d'altra parte strumenti preziosi e ormai perduti a causa dell'incremento costante della specializzazione, che forniranno al Laureato uno strumento originale, proprio ed insostituibile per poter operare in campi in cui questo approccio è richiesto quali l'architettura del paesaggio, la conservazione e pianificazione naturalistica, la divulgazione naturalistica

Sbocchi professionali: Le competenze acquisite permetteranno al laureato di svolgere le proprie attività nei parchi e nelle riserve naturali, nei musei scientifici, nei centri didattici, nella divulgazione e comunicazione scientifica e nelle strutture che operano nel settore della gestione e della salvaguardia dell'ambiente naturale.
Tali competenze troveranno sbocco professionale sia nel mondo della formazione permanente che nelle attività di servizio della strutture pubbliche (Ministeri, Enti Locali, Parchi, Riserve) finalizzate alla educazione ambientale e in tutte le attività museali e di comunicazione e disseminazione di diversi campi della geologia e biologia.
I laureati in Scienze Naturali, previo superamento dello specifico esame di Stato, possono conseguire l'abilitazione alle seguenti professioni regolamentate:
- agrotecnico laureato;
- biologo junior;
- perito agrario laureato;
- pianificatore junior.
La laurea in Scienze Naturali prepara a figure professionali negli ambiti "tecnici delle scienze quantitative, fisiche e chimiche e "tecnici nelle scienze della vita.


I Corsi di Studio in Scienze Naturali e in Scienze della Natura della Sapienza hanno intrapreso da tempo un processo di consultazione periodica delle parti interessate. Tale processo discende dalla volontà di predisporre un’offerta formativa che risponda ai più ampi bisogni della società e del mercato del lavoro.
Al fine di organizzare al meglio l’incontro con le parti interessate, il 1° marzo 2022 è stato costituito un Comitato di indirizzo, rappresentativo delle principali parti interessate e coerente con i profili culturali in uscita. Ne fanno parte: Francesco Latino Chiocci (Presidente CAD Scienze e tecnologie per la natura, l’ambiente e il territorio), Giovanni B. Andreozzi (Coordinatore Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità), Laura Sadori (Coordinatrice Commissione Orientamento), Paolo Ciucci (Responsabile tirocini formativi esterni), Leonardo Vigoni (Rappresentanti degli studenti), Massimo Gabellini (Dirigente ISPRA, Responsabile del Servizio per le valutazioni ambientali, integrate e strategiche e per le relazioni tra ambiente e salute), Giuseppe Giangregorio (Presidente Cooperativa Pelagos, Educazione e progettazione ambientale, ricerca ed escursionismo), Daniela Guglietta (Ricercatrice CNR, Esperta di europrogettazione), Andrea Rossi (Presidente ANISN_Lazio, Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali), Corrado Teofili (Dirigente Federparchi-Europarc Italia).
Il Comitato di indirizzo rimarrà in carica anche negli anni successivi al primo per monitorare l'andamento delle lauree, organizzare futuri incontri con le parti interessate e suggerire modifiche all'offerta didattica. Questo Comitato di indirizzo ha avuto, nell'immediato, il compito di organizzare la giornata di "Incontro con le parti interessate". Dopo aver concordato la lista dei rappresentanti delle parti interessate da invitare, è stata predisposta la documentazione da spedire prima dell’incontro, che è consistita in: a) presentazione sintetica del progetto formativo delle lauree di Scienze Naturali e di Scienze della Natura e del loro piano di studi; b) un questionario volto a raccogliere in maniera strutturata le osservazioni sull’offerta formativa attuale e sulla qualità dei laureati.
La giornata di Incontro con le Parti interessate si è tenuta il 25 marzo 2022, dalle 9.30 alle 13.00, nell’Aula Lucchesi del Dipartimento di Scienze della Terra (DST) e online sulla piattaforma Google Meet. Oltre ai componenti del Comitato di indirizzo, hanno partecipato: Raffaele Sardella (Coordinatore CdS Scienze della Natura), Maurizio Del Monte (Direttore DST), Riccardo Faccini (Preside Scienze MMFFNN), Letizia Di Bella (Commissione Paritetica docenti-studenti Facoltà di Scienze MMFFNN), Marta Pioggia (Insegnante, dottoranda, consulente scientifico dei programmi Rai Educational), Elena Romano (Ricercatrice ISPRA, esperta di Geologia marina e inquinamento), Francesca Manzia (Lipu – Centro di Recupero Fauna Selvatica). Non hanno potuto partecipare, ma hanno inviato il questionario e/o i loro suggerimenti: Silvio Mollo (Coordinatore Dottorato di Ricerca), Corrado Battisti (Funzionario Naturalista, Città Metropolitana di Roma Capitale), Paola Fortini (Consorzio del Giardino di Flora Appenninica).
Dopo che i coordinatori dei due CdS hanno presentato le lauree e gli sbocchi lavorativi dei laureati, si è svolta una Tavola Rotonda incentrata su tre punti cardine: 1) profilo professionale che si vuole creare a seguito del percorso triennale e magistrale; 2) esigenze specifiche del mondo del lavoro; 3) analisi dell’offerta formativa attuale e possibili modifiche e integrazioni. I diversi interventi dei rappresentati delle parti interessate hanno sostanzialmente confermato la bontà dell’impianto delle due lauree così come ora concepite poiché garantiscono una solida preparazione di base, pur suggerendo delle modifiche di messa a punto per preparare meglio i futuri laureati alle sfide che li attendono e alle richieste dei diversi ambiti lavorativi. Un aspetto sottolineato da molti dei presenti è stato la necessità di acquisire capacità specifiche nell’ambito della comunicazione scientifica, che può essere validamente sfruttata in vari contesti, tra cui quelli relativi alla didattica, alla conservazione della natura, alla divulgazione, ai musei, alla pubblica amministrazione, alle aziende. In generale è stato messo in evidenza come il naturalista (laureato triennale o magistrale) debba acquisire una mentalità elastica ed essere capace di tradurre i contenuti delle discipline naturalistiche in altri linguaggi (tecnico-scientifico, burocratico, economico, divulgativo ecc.). Particolarmente apprezzata sarebbe anche la conoscenza dei fondamenti di europrogettazione, delle valutazioni ambientali (VIA-VAS), delle relazioni fra ambiente e salute, dei canali di finanziamento sulle tematiche naturalistiche a vari livelli (regionale, nazionale, europeo), così come l’acquisizione della capacità di utilizzare dati geo-riferiti (GIS). Tutti questi punti saranno oggetto di discussione all’interno del Collegio docenti delle lauree in vista di apportare modifiche al percorso formativo.
Nei rapporti con il mondo della scuola e con la società in generale è emersa la scarsa conoscenza e la non corretta percezione del ruolo e delle capacità operative del naturalista, fattori che sicuramente agiscono nel dissuadere gli studenti più brillanti dall’intraprendere il percorso di studi in Scienze Naturali. Occorre quindi intensificare la presenza nelle scuole con progetti che possano far conoscere meglio gli studi naturalistici e le professionalità che si possono acquisire. È stato anche proposto di preparare e diffondere online dei brevi video realizzati sia da studenti triennali e magistrali, in cui loro stessi illustrano le loro esperienze mentre svolgono tirocini e tesi di laurea, sia da ex-studenti ora professionisti in campo naturalistico e ambientale, in cui questi ultimi raccontano il loro percorso professionale e la loro storia di successo.

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