Programma
Il modulo intende approfondire lo studio di uno dei periodi più affascinanti e vivaci del Medioevo: il XIV secolo. Un’epoca segnata da frequenti momenti di crisi, come la terribile peste del 1348, ma anche da una quantità e una qualità nella produzione artistica non riscontrabile nei secoli precedenti.
Le lezioni presenteranno una serie di approfondimenti mirati su ambiti, opere o problemi particolarmente significativi della produzione artistica del secolo. In primo luogo verrà presa in considerazione la “rivoluzione” pittorica di Giotto, analizzando il senso e la funzione della cappella degli Scrovegni alla luce dei più recenti studi. La relazione tra le realizzazioni artistiche e le esigenze della committenza saranno al centro di una serie di lezioni sugli ordini mendicanti e su alcuni particolari contesti italiani, dalle signorie di Padova e Verona, alla Napoli angioina, alla Milano dei Visconti. Le lezioni affronteranno anche problemi specifici sulla funzione delle opere d’arte: dai polittici, alle Maestà monumentali, dalle Arche dei santi all’emergere della “pittura di paesaggio” nella Siena del Trecento.
Articolazione del corso:
1. Presentazione del corso: problemi di cronologia e di metodo.
2.-4. Gli ordini mendicanti, i Francescani e Assisi.
5. La rivoluzione giottesca: questioni critiche.
6.-8. Giotto e la cappella degli Scrovegni .
9.-10. La pittura su tavola: forma e funzione.
11.-12. Pittura di paesaggio “ante litteram” nel palazzo pubblico di Siena: la sala del Mappamondo e la sala della Pace.
13. Committenza agostiniana: il cappellone di Tolentino.
14. Le arche dei santi e l’arca di Sant’Agostino a Pavia.
15. L’immagine della morte: Buffalmacco al Camposanto di Pisa
16. La seconda metà del secolo a Firenze: il cappellone degli Spagnoli in Santa Maria Novella
17. Guariento, pittore di corte nella Padova carrarese.
18. Il battistero di Padova e il mecenatismo di Fina Buzzacarini: gli affreschi di Giusto de’ Menabuoi.
19. Le arche scaligere: Cangrande I, Mastino II e Cansignorio.
20.-21. Lo “spazio” di Altichiero: le committenze dei Lupi di Soragna a Padova.
Prerequisiti
Nessun requisito richiesto
Testi di riferimento
Studenti frequentanti
1)MANUALE:
P. DE VECCHI, E. CERCHIARI, Arte nel tempo, Milano 1991 e successive ristampe, vol. 1/II tomo; Il Medioevo, pp. 547-651.
2) PDF DELLE LEZIONI (forniti nella Classroom del corso dal docente)
3)SAGGI:
L. BAGGIO, Sperimentazioni spaziali negli affreschi di Altichiero nell’oratorio di San Giorgio, in Il secolo di Giotto nel Veneto, Venezia 2007, pp. 417-427.
L. BOLZONI, La predica dipinta. Gli affreschi del Trionfo della morte e la predicazione domenicana, in Il Camposanto di Pisa, a cura di C. Baracchini e E. Castelnuovo, Torino 1996, pp. 97-114.
M. BOSKOVITS, Maestà monumentali su tavola tra XIII e XIV secolo. Funzione e posizione nello spazio sacro, «Arte cristiana», 99 (2011), 862, pp. 13-30.
A. COSMA, Giordano di Sassonia e l’arca di Sant’Agostino a Pavia: questioni di fonti e iconografia, in Iconologie. Studi in onore di Claudia Cieri Via, a cura di I. Miarelli Mariani, S. Pierguidi, M. Ruffini, Roma 2016, pp. 103-110.
G. CURZI, Giotto “finxit”. Figurazione, rappresentazione degli edifici e illusionismo dei materiali nella pittura di Giotto, in Rivista d’Arte, n.s., 1, 2011, pp. 3-38.
M.R. DESSÌ, Il bene comune nella comunicazione verbale e visiva. Indagini sugli affreschi del “Buon Governo”, in Il bene comune: forme di governo e gerarchie sociali nel Basso Medioevo, «Atti del XLVIII Convegno storico internazionale, Todi 9-12 ottobre 2011», Spoleto 2012, pp. 89-130 e tavole finali.
T. FRANCO, Guariento: ricerche tra spazio reale e spazio dipinto, in Il secolo di Giotto nel Veneto, Venezia 2007, pp. 335-367.
C. FRUGONI, L’affare migliore di Enrico. Giotto e la cappella degli Scrovegni, Torino 2008, pp. 29-110.
E. NAPIONE, L’arca definitiva di Cangrande I della Scala: la tomba dell’eroe e la propaganda di Mastino II, in E. Napione, Le arche scaligere, Venezia 2009, pp. 155-189.
S. ROMANO, Le storie intorno all’Arca. Nicola da Tolentino e la “Pax” marchigiana, in Il cappellone di San Nicola a Tolentino, Cinisello Balsamo 1992, pp. 23-40.
A. TOMEI, La decorazione della Basilica di San Francesco ad Assisi come metafora della questione giottesca, in Giotto e il Trecento: il più sovrano maestro stato in dipintura, catalogo della mostra a cura di A. Tomei (Roma, Vittoriano, 6 marzo-29 giugno 2009), I. Saggi, Milano 2009, pp. 31-49.
Frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma è fortemente consigliata. Gli studenti che non potessero seguire le lezioni sono pregati di prendere comunque contatto con il docente per spiegazioni e suggerimenti.
Durante tutto l’anno accademico è disponibile il servizio di ricevimento da parte del docente negli orari indicati nel sito web d’Ateneo.
Eventuali variazioni o sospensioni dell’orario di ricevimento saranno tempestivamente comunicate mediante avvisi.
Modalità di esame
L’esame è orale e si svolge a fine corso (non ci sono prove intermedie).
La prova consiste in un colloquio sugli argomenti del programma (con l’ausilio di immagini) al fine di verificare:
1) la profondità e l’ampiezza delle conoscenze acquisite;
2) la proprietà di linguaggio;
3) la capacità di discutere criticamente temi e problemi affrontati.
Per gli studenti frequentanti nella valutazione si terrà conto anche della loro partecipazione alle discussioni in aula.
Modalità di erogazione
Il corso prevede lezioni frontali con l’ausilio di Powerpoint e un'escursione in una delle città più trattate (Firenze o Padova)